MANOSCRITTO BOREA - CRONACHE DI SANREMO E DELLA LIGURIA OCCIDENTALE INDICE CRONOLOGICO
ANNO 1470
1470
12 Aprile. La Commune supplica Genova acciò la Tassa che doveva pagare fosse Ridotta e mitigata secondo l'antico Convegno atteso il Freddo che aveva fatti gelare i Limoni ed anche li Alberi in quell'anno non producibili per molti anni in quale Supplica è osservabile che venne detto consistere nei frutti delli Aranci Limoni e Cedri la massima parte del prodotto de quel Territorio .Rilevasi dal Libro delle note d'atti manoscritti
manoscritti alla pagina 84 e Seguenti.
1471
8 Marzo in Not.° Gio. Giofreddi.
1474
26 7mbre in Not.° Gulielmo Romana.
1475
26 Maggio in Not.° Batta de Fornari.
1476
2 Feb.r° Not.° Stef.° Giofreddi.
1478
Fu Fabricato i1 Convento di Nostra Signora degli Angioli in San Remo altre volte detto di S. Maria della consolazione, e i primi che venissero in detto Convento furono i R. P. Minori osservanti.
1481
Fra i Patroni [nell'interpretazione critica degli antichi Statuti di San Remo trascritti e interpretati da Nilo Calvini vedi qui i capitoli mirati a governare il mondo del lavoro] delle 21 galere somministrate dalla Repub. di Genova a Sisto IV contro i Turchi, armata navale comandata dal Card. Paolo Fregoso, Arci.vo di Genova si legge un Gasparo di Ventimiglia, ed un Zirlo di Carmeno. Giustin.
1482
1484
Fra i quattro Commissarj eletti il 9 di Nov. da S. Georgio per la guerra coi Fiorentini in Pietrasanta fuvvi Hieronimo Palmaro.
1485
Podestà Isnaldo de Campo Fregoso
1486
28 9bre in Not.° Cancelliere F.c° Gallo q. Manuelle d'Albenga. Assignaz.e del fondo ossia dote alla Capella della SS.ma Anonziata fondata dal q. Agostino Giofreddo fatta dal R. Can.c° Leonardo Giofreddo a suo et a nome del Padre Gio. B.a Giofreddo Prop.° di S. Remo, e di Paoletto Giofreddo suoi fr.elli , egli tutti et eredi del d.° Agostino.
1487
Nel Magistrato Supremo di quest'anno in Genova era compreso Hieronimo Palmaro.
1488
20 8bre in Not.° Perolto Giofreddi.
1489
Apparizione di N. S. a Benedetto Pareti in cui si ordina che fabbrichi una Chiesa [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto]in suo onore sul Monte ora detto della Guardia, qual Chiesa Bartolommeo Gherzi ampliò nel 1530. Schiaff.[vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto]
1490
Giovanni Adorno uno dei Capitani e Riformatori della Repub. sposò Leonora di Roberto di S. Severino. La pompa fu grandissima, e fu regalato dal Senato, da tutte le arti della Città, e da tutte le terre dell'una e dell'altra Riviera di vasi d'argento
1491
Giov. Andrea Grimaldo Vescovo di Grassa e Vicelegato d'Avignone traslata il corpo di S. Onorato abate all'Isola di Lerino. Historia Grimaldorum. Fu pure Referendario Ap.lico e Nunzio Straord. al Re di Francia.
1494
9 Gen.° Seguì la divisione della Colla di S. Sebastiano d.° Val di Roddi dalla Chiesa Matrice di S. Siro in Not.° Giorgio Marello d'Albenga [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
1495
In quest'anno che Genova fu assediata dall'Armata di Carlo Re di Francia, poiché essa teneva per la Lega, molte terre delle riviere si diedero al Re Carlo. Fra queste fu Ventimiglia che fu occupata da Paolo Batista Fregoso, da Luca d'Oria e dal Signor di Monaco. Ma fugata l'Armata di Carlo, tornò Ventimiglia all'obedienza.
1496
L'Imperatore Massimiliano passò l'Alpe Leponzie nominate volgarmente le Montagne di Bormia, scendendo per la Valtellina e per la terra di Morbegno e per il lago venne in Como, e poi ando a Vigevano. Da Genova gli furono mandati 4 ambasciatori a fargli riverenza e a domandargli la restituzione di Pietra Santa che si teneva dai Fiorentini, e la confirmazione dei privilegi, e che S. M. dichiarasse essere della Repub. il paese da Monaco insino al fiume della Macra. E Massimiliano deliberò venir a Genova, dove fu ricevuto onoratamente secondo il consueto della Città: il Governatore Agostino Adorno però non servò l'antica consuetudine di precedere l'Imp.e quando fece l'entrata, a piedi col capo
dlscoperto, tenendo il freno del cavallo in mano. In Genova si era messa ad ordine un' armata con la quale in 8bre Massimiliano navigò verso Ligorno, dove si detenne pochi giorni, e poi ritornò in Allemagna sdegnato!!
1498
Il Duca Sforza Ludovico di Milano venne a Genova, e la Città li fece dono di 4 bacili d'oro. Savona, Albenga, e gli altri luoghi della Riviera lo appresentarono ancora.
1499
Siccome Lodovico XII s'impadronì dello Stato di Milano, così Genova si diede al medesimo Re, stanca degli Adorni, che avevano governato per Lodovico Sforza fuggito in Alemagna. Fu fatto Gov. di Genova Filippo di C!eves fratello consobrino del Re.
1501
1502
L'anno 1502 vi fu una ferissima peste in S. Remo, per la quale fu fatto il voto, di gire proccesionalmente in piazza alla Chiesa di S. Fabiano e Sabastiano, nella loro Festa [Le Feste comandate concernenti la chiusura dei servizi pubblici e privati = si può per utilità confrontare questa normativa locale sia con gli strumenti in essere usati nei secoli per la misurazione del tempo e la sanzione dei giorni di festa e lavoro sia pure con quella generale serie di norme sui momenti di lavoro e di riposo ampiamente registrati da L. Ferraris nel '600 - '700 a livello panitaliano]
1503
1504
Podestà Regio Andrea de Clavaro.
1505
15 Xbre in Not.° Ant.° Bottini.
1506
Podestà Regio Cio. Andrea de Caxino.
1508
19 Xbre In Not.° Lamberto Manara.
1509
Podestà Luisino de Marini.
1511
10 8bre Not.° Lamberto Manara in Fol. Sig.t° .
1512
1513
Podestà Gottardo Cantaluppo Genovese.
1517
1518
1519
Podestà Nicolò de Franchi.
1521 In quest'anno circa fu fabricato da divoti il monistero dell'Eremo di S. Romolo abitato da due Religiosi di San F.c° Osservanti d.° nelle sue Croniche M.r Gonzaga Vescovo di Mantova.
1522
Nell'Archivio de Padri Riformati si trova essere stato fabricato in quest'anno il Dormitorio di detti, ove abitano, e nell'anno 1468, è stato fabricato per la prima volta il Convento di N. S. degli Angioli.
1523
Podestà Gerol.° Raibaldo.
1524
Suplica fatta da Lodisio Rotio Genovese per mezzo del Vescovo d'Albenga a S. S. per poter acquistare due terzi del Feodo di Conscente nella diocesi d'Albenga; di quel Feodo ne prendevano investitura da esso Vescovo il S.r Marco Cepollini che li voleva alienare assieme al picciolo Forte, e giusregali ad esso adjacenti.
1525
15 Giug.° il Senato Ser.m° ordinò che si osservasse la Convent. che è fra il Ser.m° Senato e S. Remo, e si pagasse L. 600 per tutto quello possa pretendere la Se.ma Rep.Ca da d.° Luogo
tanto per l'avaria ordinaria, esatione armamenti di Galere, et altri pubblici carrichi reali personali, ordinarii e staordinari fatti
imposti e da farsi e da imporsi tanto in pace che in guerra.
In Oppidum S. Romuli mortuus in Cenobio F. S. Francisci Min. est Gregorius a Vegone, cuius corpus incorruptum remansit.
1531
5 Xbre Statuti de Sig.ri Prep.° e Canonici per il buon regolamento della Chiesa di S. Siro, in Not.° Michele Giofreddi coll'approvaz.e dell'Ordinario de 7 Maggio 1732 in Not.° Batta Cesio d'Albenga [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
1532
7 Gen.° In Not.° Bat.ta Cesio.
1542
24 Maggio. Assenso di Monsig.r Pier F.C° Costa Vic.° Generale Vescovile alla M.Ca Comunità per l'erez.e dello Orat.° di S. Bernardo distante due miglia dal paese in altro sito più comodo.
1543
Podestà Sebastiano Axluxio.
1544
Podestà Giuraldo Uso di Mare.
1546
29 Aprile in atti di Pelegrino Macario.
1548
1549
18 Agosto in Not.° Ant.° de Bernardi.
1553
20 7mbre Not.° Michele Giofreddi.
1558
Podestà Baldassale Cibo.
In atti di Ant.° De Bernardi e Battista Brizio notari l'anno 10 Giugno sopra diferenze e liti insorte fra le Comunità di Perinaldo, Dolciacqua, ed Isola, dalle medesime Comunità vengono compromesse le loro diferenze nel Can.° Giuliano Balestrero di S. Remo, Piero De Oria Sperone cittadino di XXmiglia
1559
Podestà Gio Batta Giustiniano.
1560
Il Federici segnando in quest'anno la fabbricazione del Regio Palazzo di Strada Nova in Genova da Niccolò Grimaldo, q. Aug.ni detto il Monarca, fra gli altri titoli di esso Nic. Grimaldo, lo dice Marchese di Diano.
1562
Podestà Bartolameo Dartona.
1563
9 Xbre quitanza al R. Giac.° Scarella Procuratore di Pietro Giofreddo erede del q. R. Stef.° Giofreddo Prep.° di S. Remo di scudi 45 per composizione dello spoglio d.° in atti d'Agostino De Giorgi Not.°.
1564
Sucesse un Gran Teremoto
1573
21 Xbre Probiz.e del M.c° Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi]
[1595]
1595 21 Lug.° Altro decreto del M.co Consiglio per ovviare alle frodi nella vendita delle barche si proibisce la vendita di esse sì apertamente, che per interposta persona che fossero state fabricate da legnami del bosco a qualonque persona forestiera colla pena di scudi trentatre d'oro per cento del valore di essa se la barca sarà capace di portata di mine 100 se poi di minor portata in rag.e di s. 10 oro per % [nell'interpretazione critica degli antichi Statuti di San Remo trascritti e interpretati da Nilo Calvini vedi qui i capitoli mirati a governare il mondo del lavoro]. 1573
24 Aprile in Notaio Cancelliere Agostino De Franchi archiepiscopale.
1575
Podestà Gio. Batta Passano.
1576 Podestà Gio. Batta Passano.
1563
15 Gen.° Not.° Ant.° De Bernardi.
1578
S'incominciò a fabricare Ia Chiesa di San Bernardo e in tempo che fabricavano stavano nella Chiesa di S. Maoro e prima nella casa de sig.ri Fabiani, oggi delli Signori Spinola, dove vi stettero finché detta fabrica non fosse ultimata [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
1581
21 Maggio Monsig.r Vescovo d'Albenga ritrovandosi in S. Remo alla visita della Chiesa e Case Canonicali della med.a fa una provisione contro D. Ottaviano Fabiano Sudiacono Capellano della CapeIla di N. S.a della Costa fuori del paese> [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
1583
25 ApriIe in atti d'Agostino Bodoino Not.° di XXmiglia
1588
23 Xbre al Lib.° deliberaz.i del M.cO Cons.° c.ta 236. 1589
Podesta Giusepe Viale.
1590
Podestà Giuseppe Rapalo.
1591
17 9bre il M.co Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] conferma il decreto fatto dal M.co Consiglio con voti 81 favorevoli per l'accrescio di denari 8 per libra a Macellatori della Carne [Nilo Calvini (Statuti comunali di Sanremo, Sanremo, 1983) ha sviluppato lo studio più esauriente sulle norme scritte destinate a regolamentare sia i rapporti amministrativi tra il Comune e i suoi residenti quanto a sancire le procedure sia penali che civili in materia di diritto =
e a titolo proemiale è doveroso precisare che la base ideologica e normativa degli STATUTI si identifica sostanzialmente con gli
STATUTI DEL I MAGGIO 1435 qui consultabili].
1592
5 Aprile.
1593
Podestà Gio. Batta Turbino.
1594
Podestà Giacomo Salinero.
1595
23 Genaro. E stato dal M. Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] stabilito che non si possano elegere i Consoli della villa della Colla e Poggio dagli uomini di dette Ville senza l' intervento del Podestà e M. Priori per levar un abuso introdotto da pocchi anni in qua quando il Podesta, e d.i M. Priori erano impediti e furono rivocate l'elezioni fatte da Consoli vecchi in compagnia di quatro di d.i uomini della Colla senza l'intervento del Podestà e de prefati M. Consiglieri [Nilo Calvini (Statuti comunali di Sanremo, Sanremo, 1983) ha sviluppato lo studio più esauriente sulle norme scritte destinate a regolamentare sia i rapporti amministrativi tra il Comune e i suoi residenti quanto a sancire le procedure sia penali che civili in materia di diritto =
e a titolo proemiale è doveroso precisare che la base ideologica e normativa degli STATUTI si identifica sostanzialmente con gli
STATUTI DEL I MAGGIO 1435 qui consultabili].
1596
5 Agosto C.ta 148 Lib.° Deliberaz.e.
1597
Podestà Antonio Morando. 1598
Podestà Leonardo Spinola.
1599
Podestà Nicollò Preirolo.
1600 Podestà Gio. Ponte.
1601
30 Marz.° C.ta 79.
1602
9 Giug.° . Libro delle Deliberazioni del Mc° Parlamento carta 58 [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi]
1606
16 Aprile pag. 86.
1607
Decreto del M.C° Consiglio in cui si elleggono quatro Diputati per agire contro il R. Can.c° Bartol.° Palmaro per aver ottenuto da S. Santità il gius patronato del Canonicato per se e suoi migliore Decimale in pregiudizio de'la Comunita e del Publico, e questo a false preci e per non aver adempiuto all'incarichi presisi, con facoltà di azione in Roma e dala mesn. obbligare li Canonici all'Offiziatura ed all'aministrazionee de Sagramenti e raccorrere a loro superiori per astringerli.
1608
Podestà Oratio Bonfante.
1609
Podestà Andrea Baxadone.
1610
Podestà Andrea Corta.
1611
4 9bre C.ta 121.
1612
Il M. Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] dà bailia al M. Conseglio di moderare il statuto 1613
4 Ottobre. Radunato il M. Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] ha ordinato che si eleggano 4 persone che debbano essere Consoli del Mare ed oficiali del muolo, e che ogni anno, ne siano eletti due nuovi, e due siano rimossi di modo che restino sempre in numero di 4 con la medesima bailia e Podestà.
1614
Podestà Agostino Botto.
1615
Podestà Giacomo Verrando.
1616
Podestà Paolo Ottone
1617
Podestà Agostino Gropallo.
1618
Podesta Sebastiano Botto.
1619
Podestà Francesco Micone.
1620
Podestà Marco Antoni Boggiano.
1621
Podesta Visconte Arcatore.
1622
Podestà Gio. Francesco Preve.
1623
25 Marzo. Fu immesso in possesso di d.a Chiesa il P.re Drago Sup.e di questo Collegio.
1625
Gli uomini Di S. Remo [si legge nel manoscritto Borea] anno sacheggiato ../Ceriana. 7 Gen.° Capitolo fatti per la Fondaz.e del Canonicato del Can.C° Ant.° Bottino.
1626
Podestà Ottavio Rossi.
1627
Podestà Angelo Guartara.
1628
Podestà Sipione Busero. 1629
Podestà Giuseppe Ricobuono.
1630
21 Feb.° in atti Curiali d'AlLenga.
1631
Podestà Marco Centurione. 1632
Podestà Giacomo Montanaro.
Monsig.r Vescovo Pier F.c° Costa in atto di visita obbliga li quattro Canonici Decimali a confessare alla penale che la M.ca Comunità possa sostituire altri Preti a confessare, e ritenere le decime degli inosservanti e darle a chi faticherà per loro, e ciò sino a che essi Canonici riassumano a confessare.
1633
Podestà Andrea Albara.
1634
3 Xbre. Il Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] dà bailia al M. Conseglio di far ordini e decreti come le meglio le parerà contro li giuocatori ne giorni di Festa et altro e mettere quelle pene che le pareranno [Le Feste comandate concernenti la chiusura dei servizi pubblici e privati = si può per utilità confrontare questa normativa locale sia con gli strumenti in essere usati nei secoli per la misurazione del tempo e la sanzione dei giorni di festa e lavoro sia pure con quella generale serie di norme sui momenti di lavoro e di riposo ampiamente registrati da L. Ferraris nel '600 - '700 a livello panitaliano
Li 2 9bre. Aprovano l'Elezione fatta dal M. Consiglio delli Deputati ad asistere allc caose.
1635
A 25-26 e 31 Maggio è caduta neve ne nostri boschi facendo freddo come di mezzo inverno [vedi la definizione di Bandite e di Comunaglie = vedi gli Antichi Regolamenti Rurali di San Remo].
1636
Podestà Orazio Bonfante.
1637
24 Marzo Li Francesi con otto navi in circa dettero l'assalto alle Isole di S. Onorato e fra tutti li 5 di Maggio presero l'Isola di S. Margarita con patti generali, ciò è che li Spagnuoli dovessero lasciare l'isola salvando due Cannoni, con bandiere spiegate, miccie accese, tamburo battente, et esser condotti co vascelli a Finale, e così è stato
1638
Podestà Andrea Suares.
1639
Podestà Francesco Pieve
1640
In d.° anno a 16 7bre il Ma.c° Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi]con decreto fissò
a Sindici della Communità per andare a Genova il salario di L. 3
al giorno, se è Dottore, di L. 4 se Procuratore, vietando al M.c°
Consiglio, e Sig.ri de 24 di accrescerlo sotto pena di pagar di proprio, essendo Canciliere De Gio. Batta Bottino.
1641
Podestà Sig.r Nicolò Spinola.
1642
A 10 Agosto l'Ill.mi Sindicatori sono tornati di nuovo per sindicare il Podestà passato, il quale era il Sig.r Nicolò Spinola.
1643
Al p.mo di Feb.° si è detta la p.ma Messa, nel Monastero nuovo delli R.di Padri Cappuccini, solennemente dal Sig.r Preposito della Collegiata di S. Siro.
1644
Podestà Lazaro M.a Doria.
1645
27 8bre il M. Conseglio avea deliberato darsi L. 100 alla Chiesa di S. Sebastiano della Colla ed altre L. 100 all'Eremo,: sudetta Deliberazione viene aprovata dal M. Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi]. 1646
A 29 Aprile. Si è vista l'Armata di Francia nelli nostri mari, ch'erano Gallere N° 20 e Navi 28, ed ancora 100 barche, quali andorono per prendere l'Orbitello, ma non gli è riuscita l'impresa e se ne sono tornati essendo stati scacciati dall'Armata Navale di Spagna con perdita di 2 Gallere e 3 Vascelli e barche, e perdita di molta soldatesca restata in terra, e anno levato l'assedio.
1647
1 6 Feb.°.
1648
A 30 Marzo. Al Muolo vi sono pontonate di scogli dal Capo soprano in tutto N. 117 e 1/2, portate da Patron Iilario Gnecco, avendone obbligo per la fattura di d.° ridotto, il qual'è restato imperfetto, sino l'anno 166 ... ("data illeggibile per lacerazione del foglio") [nell'interpretazione critica degli antichi Statuti di San Remo trascritti e interpretati da Nilo Calvini vedi qui i capitoli mirati a governare il mondo del lavoro].
1649
E' stato un anno molto piovoso avendo la pioggia cominciato dal mese d'Aprile per sino il mese di Giugno, solo è stato 4 giorni di sereno, e faceva freddo, essendo anche penuria di vettovaglie sino alla raccolta valendo L. 36 la mina, calò poi a L. 28 con abondanza d'olivi, et il mese di Luglio faceva delle giornate fredissime, come seguì l'anno passato. Nel corrente anno si è venduto il grano a L. 36 e 38 il vino a L. 8 il barile e nel 1650 a L. 23 il vino a L. 5, 10 il barrile.
1650
Podestà M.° Ill.e Sig.r Gio Batta Torre. 1651
Podestà M.° Ill.e Batta Rossi. 1652 in 1653
Ill.mi Sig.ri Commissarij e M.t° Ill.ri Sig.ri Vicarij per un anno e primo Carlo Spinola di Felice, suo Vicario Allesandro Grasso 1652 in 1653. 1653 in 1654
Giacomo Negrone q. Melchiore. V.° Gio Carlo Bellero. 1654 in 1655
Gio. Fran.c° Mercante. V.° Gio. Batta Rainero. 1655 in 1656
Gio. Fran.c° Bona q. Giulio. V.° Allessando Galesio.
1656 in 1657
Cesare Albara. V.° Giuseppe Franceschetti.
1657 in 1658
Visconte Cicala q. Gio. Batta, V.° Ambrogio Genta.
1658 in 1659
Christofaro Spinola q. Agostino. V.° Oratio Speroni. 1659 in 1660
Gio. Batta de Franchi q. Domenico. V.° Carlo Sibina. 1660 in 1661
Fran.c° Invrea q. Gio. Paolo. V.° Gio. Batta Accorso. 1661 in 1662
Stefano Magliolo q. Giacinto. V.° Gio. Andrea Ciappera.
1662 in 1663
Vincenzo Gropallo q. Vincenzo. V.° Nicolo Bosio. 1663 in 1664
Ottavio M.a Imperiale q. Gio. Vincenzo. V.° Giacinto Crosia
1664 in 1665
Gio. Geronimo LomelIino. V.° Bartolameo Colla.
1665 in 1666
Stefano Giustiniano q. M.c° Lorenzo. V.° Cesare Anfosso.
1666 in 1667
Marco de Franchi. V.° Gio. Batta Zinarigo.
1667 in 1668
Alessandro Invrea. V.° Bernardo Salvago.
1668 in 1669
Gio. Stefano Saoli q. Andrea. V.° Agostino Drago.
1669 in 1670
Fran.° M.a Spinola q. Gio. Batta. V.° Nicolò Cesarea.
1670 in 1671
Nicolò Giustiniano q. Paolo Batta. V.° Gio. Carlo Cevoli.
1671 in 1672
Gio. Stefano de Franchi. V.° Bartolomeo Benedetti. 1672 in 1673
Giacomo Rivarola q. Vincenzo. V.° Gio. Francesco Rodino.
1673 in 1674
Gio. Pietro Grimaldo q. Francesco. V.° Giuseppe Giudice. 1674 in 1675
Gio. Andrea Merello q. Filippo. V.o Gio. Francesco Isola. 1675 in 1676
Geronimo Invrea F. V. Doctor. V.° Vincenzo Sonalira.
1676 in 1677
Ambrogio Saoli q. Luigi. V.° Gio. Batta Borghese.
1677 in 1678
Francesco Bracelli q. Ecc.m° Simone. V.° Gio. Giacomo Ravara. 1678 in 1679
Nicolò Doria q. R.d°, V.° Gio. Lorenzo Brozzi.
1679 in 1680
Paolo Giustiniano q. Gio. Fran.c°. V.° Marco Aurelio Gibbona.
1680 in 1681
Galeotto Pallavicino. V.° Gio. Antonio Morchio.
1681 in 1682
Antonio Passaggi. V.° Maoritio Aquarone. 1682 in 1683
Francesco Lercaro. Vicario Gio. Batta Bunetti.
1683 in 1684
Federico De Federici q. Allessando, V.° Marco Ant.° Rocca 1684 in 1685
Luciano Lomellino, V.° Bartolomeo Colla.
1685 in 1686
Camillo Staglieno, Vicario Giulio Cesare De Ferrari.
1686-1687 in 1688
Ill.mi Governatori e Comm.rii Generali come anco li M.ti Ill.
Vicarij, e Cancellieri per due anni, e primo Visconte Cicala q. Gio. Batt. V.° Angelo M.a Tagliaferro. C.e Gio. Raggio Godano.
1688-1689 in 1690
Vincenzo Durazzo q. Gio. Matteo V.° Gio. Batta Castiglione C.e Crispino Maria Garello. 1690-1691 in 1692
Gio. Batta Pallavicino q. Stef.° V.° Pietro M.a Nozzardi, C. Stef.° Leone.
1692-1693 in 1694
Carlo Giustiniano q. Luca. Vic.° Nicolò Bacciadonne, Canciliere Piet.° Franc.° Fassone.
1694-1695 in 1696
Gio. Batta Gentile. V.° Franc.° Galeano. Ce Gio. M.a Rollandelli. 1696-1697 in 1698
Emmanuele Garbarino, V.° Gio. Giorgi. C.e Stefano Leone. 1698-1699 in 1700
Gio. Batta Spinola q. Gio. Batta Stef.° q. Gio. V. Ambroggio Spinola C.e Gio. Franc.° Axereto quale morì d.° anno 1698 et in suo luogo Gio. Domenico Pietra.
1700-1701 in 1702
Britio Giustiniano. V.° Giacomo M.a Levrero. C.e Gio Xr.faro Massa.
1702-1703 in 1704
Franc.° M.a Grimaldi. V.° Christof.° M.a Zoppi C.e Giuseppe Domenico Testa.
1704-1705 in 1706
Gio. Fran.° Gropallo. V.° Tom.° Castiglione C.e Fra.° M.a Viale. 1706-1707 in 1708
Paolo Fran.° Spinola q. R.do Federico Gastaldo. C.e Giuseppe Domenico Testa. 1708-1709 in 1710
Agostino Fossa. V.° Fran.c° Gastaldo. C.e Pietro Gio. Sertorio.
1710-1711 in 1712
Filippo Spinola q. Gio Batta. V.° Gio. Giorgi. C.e Giacomo M.a Savona. 1712-1713 in 1714
Rollando De Ferrari V.° Gio. Andrea Filippi. C.e Crispino M.a Garello, quale morì, e in suo luogo Gio. Batta Garello suo figlio.
1714-1715 in 1716
Domenico Doria q. Gio. Batta. V.° Giuseppe M.a Curlo. C. Fran.° Xaverio Costa. 1716-1717 in 1718
Gio. Filippo Raggio. V.° Gio. Batta Cavassola. C.e Gio. Agostino Trabucco.
1718 in 1719
Carlo Giuseppe Doria. V.° Angelo Fran.c° Paxero. C.e Gio. Lorenzo Dallorso.
1719 in 1720
Fran.co M.a Xaverio Doria sorrogato in luogo del fu suo Padre Carlo Giuseppe che morì li 15 Xbre 1719. V.o Paolo Giuseppe Isola qualle scusato dal Ser.m° Senato, fu in suo luogo elletto V.° Gio. Antonio Maccario. Ce Gio. Lorenzo Dallorso. 1720-1721 in 1722
Gio Batta Giustiniano q. E.mo Britij. V.° Gio. Ant.° Maccario.
C e Gio. Agos.n° Trabuco. 1722-1723 in 1724
[annota ancora l'autore del Manoscritto] Giac.° Grimaldo q. Ecc.mi Carl.° V.° Fran.° Gastaldo. C.e Fran.° M.a Rollandelli. 1724-1725 in 1726
Ippolito 7timio Invrea q. Marcello. V. Giacinto Ma Gibbone. Ce Dome.° Ant.° Gianini.
1724 12 Aprile copia di decreto del Ser.m° Senato sopra suplica del M.c° Consiglio che li Bargelli e Famigli non possano ritornare in officio se non passati anni dieci.
1726-1727 in 1728
Filip.° Gentile q. Marc'Ant.°, Vicario Gio. Giac.° Scrigna, Cancelliere Fran.° M.a Rollandelli.
1728 e 1729
Bernardo Sopranis q. Sebasti.no, V.° Gio. Bened.° Rossi, C.e Pie.° Vinc.zo Gastaldi. 1729 e 1730
Fran.co M.a de Franchi q. Gio. Stef.° Commisario sorogato, V.° Gio. Benedetto Rossi, C.e Pietro Vincenzo Gastaldi.
[Cliccando sui vari anni si accede alla trattazione CON IL TESTO, DI CUI SOPRA SI DANNO I RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E DONDE SI E' ATTINTO INTEGRATO DA MOLTPLICI COLLEGAMENTI MULTIMADIALI PER TTENERE MAGGIORE CONTEZZA SU FATTI ED EVENTI: lo stile muta attraverso i secoli ma mantiene una quantità di informazioni il cui approfondimento apre frontiere nuove di indagine su quel campo dell'antico che tanto appassiona ma su cui spesso, anche a livello di ponderose sillogi, mancano alcuni approfondimenti specie su quelle "minuterie" che pure costituiscono parte vitale della storia e spesso anche della grande storia = l'enorme vastità (anche iconografica della documentazione proposta) induce ad offrire ai lettori ulteriori chiavi di lettura tra cui sia un inquadramento generale sulla storia della Liguria Occidentale (ma non solo, assolutamente!), anche nelle sue interazioni con la Francia e comunque gli Stati circonvicini, quanto e forse soprattutto un elenco completo di tutte le città con in relativi monumenti, qui proposte attraverso una sequenza disposta in ordine alfabetico e tematico cosa che finisce per costituire un modo alternativo di fare cultura ma anche di produrre turismo alternativo = La vita sociale in antico era scandita da una misura del tempo che in parte ci giunge estranea e per questo è parso qui utile proporla: delle Feste e del Tempo di Lavoro si parla ampiamente nel testo ma dato che molti Santi cui erano intitolate antiche Chiese son passati abbastanza nel dimenticaio e i "Leggendari" costituivano per molti qualche cosa che oggi si può accostare ai "Calendari" è parso invece utile proporre qui da originale la digitalizzazione integrale del Leggendario delle vite de' santi. Composto dal R.P.F. Giacobo di Voragine, ... tradotto già per il R.D. Nicolo Manerbio. Nuouamente ridotto a miglior lingua, riformato, purgato da molte cose souerchie, arricchito de' sommarij, di vaghe figure ornato, e ristampato. Con l'aggiunta di calendario, lunario, & feste mobili ...(1584) integrandone la lettura con la selezione delle due sue parti essenziali cioè l'Indice dei Mesi e l'"Indice dei Santi e delle Festifità"
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ANNO 1814 (VIAGGIO DI RITORNO DI PAPA PIO VII A ROMA DALLA CATTIVITA' FRANCESE)
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Bartol.° Gaudio q. Nicolo lascia un legato alla Cappella di S. Ant.° nella Chiesa di S. Siro[vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
Fond.e della capella a Nostra Signora della Costa fatta dalli Sig. Fabiani.
Remorato Oreglia di S. Remo vende a M.ro Ottolino Alavena di Perinaldo la terra Camnile nel Territorio rio di San Remo detta Colla di Cairasco.
In libro foliatio nobilium in S. Giorgio è nominato Ambrogio Salvaigo di San Remo.
Fondazione di Capella in S. Germano fatta da Luchetto Sapia e Lodisio Umana Procuratori di Domenico Beodo, e Dom.c° Balestrero Priori di S. Girmano assignando a d.a Capellania la dote di L. 1000 coll'obbligo al Capellano d'assistere alle Messe Cantate in S. Siro, et alli Vespri, ed assistere li Signori Prep.° e Canonici, ed altri Beneficiari in essa ed in caso d'.assentamento alla pena d'un
grosso per ogni volta.
Fra gli ambasciadori mandati dalla Rep. di Genova al Duca di Milano nell'Aprile è nominato Egidio Sachero.
12 Giug.° Gio. De Strata Nto..° Genovese.
Vendita fatta dal comune di Genova a Bartol.° Palmaro q. Percivale di casa ossia Pa.lazzo con revolta attiguo a man sinistra al Palazzo del Comune di S. Remo con tutto il giardino attiguo a confini avanti strada publica da un lato in parte il Palazzo del Podesta, ed in parte strada publica, dall'altro verso oriente il Giardino delli Eredi del q. Palmari ed in parte orto della Chiesa di S. Steffano, disopra Chiesa di S. Steffano come dalli atti del sudeto Not.° . Detta compra è stata fatta dall'officio de quattro del Comune di Genova [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto]. Questo Palazzo si è quello che abitavano gli Archivescovi vicino a S. Steffano pervenuto dai essi nelli Sig. Doria e Mari per compra ne fecero questi dall' Arcivescovo Giacomo da Varagine, e da Doria e Mari pervenuto per compra nel Comune di Genova.
Fra i 12 Cittadini aggiunti in quest'anno dall'ordine dei popolari ai 12 Capitani della Libertà in Genova è nominato per primo Giovanni Francesco Palmaro. Giustin.
Giovanni Giustiniano Banca q. Ambrosii ridusse all'ubbidienza Savona.
Fondaz.e e sua dote della Capella sotto il titolo di N. S.ra di Loretto instituita dal Can.c° Romolo de Grossi.
In quest'anno Genova si diede di nuovo agli Sforza, cioè a Gioan Galeazzo Duca di Milano per colpa degli Adorni e di Obietto Flisco, e il Card. Duce Paolo Fregoso cedette, e si ritirò a Roma.
In questo tempo Margarita Contessa di Tenda mise il campo al Castello di Pietra Lata, il Signor del quale era vassallo feudatario della Repub. e domandò aiuto a Genova contro Margarita: e per non dispiacere ad Agostino Adorno Governatore di Genova per Giov. Galeazzo, qual Adorno era genero di Margarita, si lasciò correre questa faccenda, e il Castello fu occupato con danno e vergogna della Repub. e con pessimo esempio degli altri Feudatarj. Giustin.
12 9bre Not.° Giorgio Marello.
Dichiar. del Vescovo per li limiti delle due Parochiali Chiese di S. Siro, e S. Sebastiano [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
In questo anno furono cancellate l'arme degli Imperatori le quali per antico tempo erano dipinte in faccia del palazzo pubblico di Genova le quali non si solevano scancellare per alcuna mutazion di Stato. E questo annullamento operato da Filippo di Cleves Gov. per Luigi 12 dispiacque, perché sembravano levate le antiche consuetudini, e la perseveranza dell'armi imperiali nel Palazzo pubblico, continuata per così lungo tempo senza offensione alcuna, significava che la Città era camera d'Imperio, e si riputava obligata agli Imperatori, come che da molti di loro avesse avuto doni, grazie, e privilegi, ed onorata da quelli tanto, come qualunque altra Città d'Italia. Giustin.
Io ho riflettuto che Genova richiedeva confermazione di priviiegi tanto al Re di Francia, al Papi, come li chiese a Massimiliano Imper.e. Ciò mostra che chiedeva conferma di quelli che corrispondevano rispettivamente a quei Sovrani: e ciò non porta che fosse Vassalla di tutti que' Principi. G. Rossi.
Fondaz.e della Capella di S. Gio. Batta nella Chiesa Nuova di d.° Santo vicino a S. Siro fatta dalla Famiglia Palmari [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
31 8bre Rinoncia di Gio. Manaria q. Nicolo al gius patrona to della Capella di S. Nicolò nella Chiesa di S. Stef.° fondata li 1 Lug.° corrente anno da Ant.° Maria Manara di lui fr.ello, e d a Gioliano Lusinasco q. Oberto [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
Decreto del M.c° Consiglio di S. Remo di fabricare una Chiesa in onore cli S. Sebastiano per avere liberato il Paese dalla peste ed elez.e in Massari di da Capella da fabricarsi de Sig.ri Lorenzo Anselmo e Batt.a Fabiano in Massari di d.a Chiesa con facoltà à med.i di comprare il sito ove edificarla, et obbligare la M.ca Comunità [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
13 Marzo in atti di Ant.° Bottino q. Cristoforo di S. Remo e di Gio. Balaucco Not.° di XXmiglia
23 Gen.° in Not.° Palmaro.
Li Sig.ri Lorenzo Anselmo e Batt.a Fabiano Massari della Chiesa nuova da fabricarsi in onor di S. Sebastiano e Deputati del M.c° Consiglio comprano dai Sig.ri Prep.°, e Canonici dal Capellano della Capella di S. Ant.° della Marina, e dal S.r Barnaba Fabiano compatroni di d.a Capella un sito attinente alla med. per fabricar d.a Cappella di S. Sebastiano per L. 152: d'annuo reddito
di L. 12: 3 sulla gabella del vino forestiero che s'introduce consistente d.° sito in una casa scoperta, et aperta riserbando il fondo terrero a d.a Capella di S. Ant.° come pure il fondo sopra di cui verra fabricata detta Capella di S. Seb.° a confini in parte di Loggia della M.Ca Comunità e in parte del d.° Barnaba Fabiano [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
1° aprile in Not.° Ant.° Bottino.
Composiz.e fra il popolo e li S.ri Prep.°, e Canonici per la riduzione delle decime di grano, e vino dalla quarta decima alla quinta decima.
23 Maggio in Not.° Antonio Bottino.
Pacta, transactiones et conventiones inter Comunitatem S. tt Romuli et Vintimilienses occasione confinium.
Littera Sindicatus Bagnaschini Supini pro defensione conventionum directa Regio Gabernatori Francisco de Rochacovart et Consiliarijs Civitatis Janue cum mandato Procure.
21 Lug.°. Accordium a M.Ca Comunitate S.ti Romuli cum Fratre Dom.co de Regno Achino Baccalaurio Ordinis Predicatorum Santi Dom.ci pro Scholis cum scriptura precedente de propositionis ut in Not.° Lanberto Manaria.
22 Maggio in d.° Not.°.
Littere M.ci Concili; M.ci d.no et Generoso d.no Jacobo de Monte Falcone Regio Commissario con diverse scritture della Comunità.
22 Maggio in Not.° Ant.° de Fornari.
Inmissione in possesso d'un de Canonicati in questa Parochial Chiesa di S. Siro del Reverendo Monsig.r Agostino Fiesco Vescovo di Sagona [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
22 Lug.° Not.° Ant.° Bottino.
Vendita della Scrivania fatta dal Podestà con altre scritture della Com.ta. Fogliazzo seg.e° D. E.
Il Giustiniani nomina in quest'anno i letterati Genovesi, fra i quali è un Hieronimo Palmaro, e Sperindeo Palmaro.
Fu fabricato il convento dell'Eremo come aparisce da Scrittura di Bartolomeo Bottino.
14 7mbre in Not.° Ant.° Bottino.
Decreto del M.c° Consiglio di cercare uomini d'anni 25 per
armarli a difesa, e sicurezza del Luogo di S. Remo.
Il sudetto Corpo tutora è sull'altare sotto la Madonna della
Salute.
Statuti de Canonici, e Prep.° di S. Siro conprovati dal Vic.° Generale riguardo alle decime, delle quali non ne siano capaci se non avranno assistito in divinis almeno mesi 6 dell'anno, e circa il canbio ossia osserv.e delle stanze.
in Chronica Fratrum Predicatorum Conventus Tabie
Anno 1532. Circa ista tempora irruebant in istis Regionihus multi Lupi rapaces, ac vespertini, devorantes non solum Greges ovium, verum etiam Armenta, ac iumenta, et quod deterius est Homines. Ex ipsi fuit filuss Georgij Tardini ex loco ubi dicitu Benzi, et alii plures. Cognovi etiam in mea Juventute aliquos Senes pessime ab illis Feris in facie deturpatos qui asserebant, a Lupis illis se fuisse voratos.
(N. B.) Nil aliud, quod ad id. attinet subiungi Chronica.
In tal anno si ebbe vittoria contro de Turchi, e per questa si decretò per devozione che si andasse proccessionalmente al Convento de Padri Zoccolanti, e tal vittoria seguì il giorno di S. Donato (20 Aprile).
Il Corsaro Barbarossa spinse in quest'anno una parte delle sue Armate nelle vicine riviere della Liguria per sorprendere e saccheggiare qualche terra importante. Tentarono i Turchi di sbarcare a S. Remo, ma accorse al luogo dello sbarco Luca Spinola Podesta delle terre con paesani abili alle armi, fu così vigorosa la difesa, che i Turchi pieni di ferite e di sangue si ritirarono. (Casoni annali = = l'autore del manoscritto non riporta altre notizie sui Turchi e sull'apparato difensivo di Genova ma da uomo avveduto nemmeno cede alla superstizione dell'equazione Maometto = Anticristo portata avanti tra le folle sulla scia delle prediche di Annio da Viterbo giustamente contestate da Benito Pereira).
Li Saraceni sbarcarono qui in San Remo e saccheggiarono la
Chiesa di S. Siro con gettare a terra gli altari delle capelle [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
Fondaz.e della Capella di S. Pietro nella Colleggiata Chiesa di S. Siro fatta dal R.d° Stef.° Giofreddi Prep.° di d.a Chiesa [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
Li uuomini della Colla s'obbligano dare a Gulielmo Calvino q. Perolto fra tutto S. Michele L. 75 m.ta longa cioe a rag.e di s. 19 per ogni fuogo di d.a Villa quali L. 75 assicura in una terra agregata di fichi, e viti sotto suoi confini con che paghi L. 6 m.ta longa ogni anno a S.ri Prep.° e Can.Ci di S. Remo in ricogniz.e dovuta per separaz.e della Chiesa della Colla dalla Matrice di S. Remo [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
Legato del R. Bartolomeo Oreglia q. Baldassare d'un orto del Richiuso à R.di Preti di S Siro per la distribuz.e all'Officiatura dell'Ore Canoniche con quelli obblighi di cui in esso.
3 8bre Capitoli per d.a distribuz.e fatti da S.ri Canonici e Prep.o.
7 Agosto Not.° An.° De Bernardi.
Capellania fondata nell'Orat.° della Concessione di Gio. F.° Rosso coll'onere della Messa in tutti li giorni festivi, e due in caduna Settimana [Le Feste comandate concernenti la chiusura dei servizi pubblici e privati = si può per utilità confrontare questa normativa locale sia con gli strumenti in essere usati nei secoli per la misurazione del tempo e la sanzione dei giorni di festa e lavoro sia pure con quella generale serie di norme sui momenti di lavoro e di riposo ampiamente registrati da L. Ferraris nel '600 - '700 a livello panitaliano]
7 Agosto Not.° Ant.° De Bernardi.
N. B. in detta epoca, ed in quella che i Lupi facevano stragi, nel 1532 fiorivano le sette di Calvino e Lutero. Datemi dal Marchese Lercari tali Notizie ricavate dalle Croniche di Taggia.
18 Agosto. Altro decreto in cui si dichiara incorrere nelle pene della precedente proibiz.e le vendite di quelle barche ad estranei ancorché non fossero fabricate di legnami del nostro bosco [nell'interpretazione critica degli antichi Statuti di San Remo trascritti e interpretati da Nilo Calvini vedi qui i capitoli mirati a governare il mondo del lavoro].
Investitura della Rettoria di S. Stef.° di S. Remo nel R.° Marcellino de Marcellini da Monsig.r Arcivescovo di Gen.a coll'onere di dar in ricogniz.e annua tre rami di palma, e tre cedri.
L'anno 1575 la M. Comunità di S. Remo chiamò i Capucini.
7 Aprile in Not.° Lorenzo Fizero consta che nella Colleggiata di S. Siro vi erano soli il S.r Prep.°, 4 Canonici e 4 Capellani.
Accrescimento alla Capella ossia alla dote della med.a de S.ti Fabiano, e Sebastiano fondate in S. Siro dalla Famiglia Sapia li 6 9bre 1476 in Not.° Gulielmo Romana.
Convegno fra li Sindici di XXmiglia
26 Aprile in atti d'Agostino Badoino, e Tulio Sapia Notari. Approvazione delle piantazioni termiini ed altre dichiare ad evittare le risse.
Li M.t° R.di Canonici si offrono concorrere per la loro terza parte alla spesa si farà nella Sagrestia.
6 Maggio Lib.° deliberaz.i C.ta 249.
Il M.to R. Can c° Bartol.° Palmaro espone che essendo la sagristia minacciante rovina, e che per serntenza di Monsi.r Vescovo saranno pronti pagare ciò loro spetta.
17 7mbre Monsig.r Luca Fiesco consacra la Chiesa di S. Bernardo vecchia dalla porta di d.° S. Bernardo [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
E' stato fatto un Turribulo ed una naveta per S. Siro nella quale vi sono le susseguenti parole, Monasterium VI Convent.i S.cti Romuli 1590, e nel turribulo vi sono 3 impronti uno delle stimate, altro S. Chiara, altro S. FRancesco; la quale navetta e Turribulo furono poi state fatte rifare dal Sig.e Gio Franco Bestoso e Tomaso Pietro Francesco Borea Massari del Corpus Domini, del 1768 primo maggio.
S'anullano i decreti fatti dal M. Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] che nor si possa poner pratica in parlamento che pria non sij discussa dal M. Conseglio.
19
Delibera il M.c° Consiglio L. 10 per l'acconciatura dell'organo a condiz.e che li R.di Canonici paghino la terza parte di detta acconciatura.
D.° anno 10 Aprile fanno li M.ci Consiglieri sborzare scudi dodeci dal M.t° R. Pietro Gherzo in deduz.e di maggior partita dovuta da R.di Canonici per loro porzione.
2 Agosto vien deliberata supplica alla S. Sede in cui consta la Chiesa di S. Siro consistere nel S.r Preposito, e 4 Canonici, e 4 Capellani [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
16 Agosto. In atti Gio Batta Grossi li Sig. Paolo Palmaro nel suo testamento lascia una Messa in S. Siro alla Settimana ove sta il s.mo Sacram.° col fondo di L. 50 d. 14 al P.to.
Item col sudetto Capitale altra Messa nella Chiesa de Padri Zoccolanti dove è Reposto il S.mo Sacramento [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
Altro Legato all'oratorio dell'Eremo.
Il Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] dà bailia al M. Consiglio di prender ad imprestito L. 500 per comprar grani.
Sbandiscono le Capre dal bosco.
17 Marzo. Eletti Calcolatori per la Fabrica dell'Eremo.
26 Agosto. Sono stati aprovati i Capitoli del Monte della Pietà e stato ancora eretto il magistrato de Schiavi con obbligo di elegere ogni anno varij Offiziali.
23 Decembre. Esposizione e procura riguardante il bastione degli Ospitaletti, ed ordine del M. Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] , ed elezione d'un Sindico per Genova a rispondere ad un comando sotto suplica venuta da Genova ad istanza de Colantini per il bastione degli Ospitaletti. Deliberazione che si congreghino gli uomini della colla e deputazione di due Persone del M. Consiglio per sentire le raggioni di essi, vertenti il bastione degli Ospitaletti.
16 Decembre è stata data Bailia alli Sig.ri Capitani di Guerra di questo luogo presenti per far acconciare le muraglie del Castello di detto luogo.
10 Xbre. Antonio Musso q. Scosto ( "?" ) fonda una Cappella sotto il Titolo di S. Bartolomeo e la dota in una Terra chiamata la Braja come dalli atti del Notaro Camillo Sapia quale Cappella nel suo Codicillo Rogato 1599. 29 Xbre detto Musso con Codicillo nel stesso Notaro la conferma coll'obbligo di celebrare due Messe Basse caduna settimana e 6 Cantate da morto ogni anni all'altare di S. Bartolomec in S. Steffano Patrone il S. Francesco Musso q. Bartolomeo, e Francesco Musso q. Bernardo e dopo di essi due dei Maschi dei piu vecchi de sudetti fratelli uno per parte ed in diffetto due piu vecchi della Prosapia de Musso.
16 Giugno. Comprovazione del decreto dell'anno 1552 3 Aprile che non possasi proponere pratica in parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] che prima non sia proposta in Consiglio.
13 Aprile. Aprova e conferma d'un regalo di L. 100 fatto a Romulo figlio del Podestà per il nome di Romolo impostole, essendo nato in S. Remo.
17 7bre. Approvano che quelli che son debitori della M. Comunità non possano attendere alle Gabelle, ne anche i figli di Famiglia e se li venditori delle Gabelle l'ammettono siino debitori di essi di pagare del suo proprio. Rimettono e danno Bailia al M. Conseglio di regolare alcuni libri della M. Comunità nella forma degli ordini da esso fatti.
5 8bre a C.ta 127.
Deliberata letteraa al Padre Generale e Provinciale de Zocolanti che concedano facoltà a S.ri Gio M.a Fabiano e Gio B.a Naveda ("?" ), deputati d.° in C.ta 12G al Libro deliberaz.i de 26 7bre, a comparire per ottener bailia di poter vendere l'antico Monastero contiguo all'Ort.° di N. S.ra della Costa dove altre volte abitavano delle Monache, che va in rovina, et alcune terre incolte e del prezzo delle med.e ristorarne il Convento di d i P.ri in tutto d.° da lett.e e decreto.
7 Dicembre in Lorenzo Fizero.
Instromento di fab.ca del Bastione delli Ospitaletti fatta da Colantini.
Lett.e al P. Procurator Generale de P.ri Osservanti in Roma per ottener licenza alla M.ca Comunità da S. Santità di poter vendere l'antico Monastero posto alla Campagna dell'Orat.° di N. sig.a
della Costa ove abitavano le Monache di S. Brigida dell'Ord. di d.i P.ri con un giardinetto attiguo, quali Monache si ritirarono al Porto Morizio per riparare il Monastero del Convento di d.i Padri Osservanti.
Lettera del Doge e Governator, al Podestà Morando M.° Podestà, in Risposta alla V.st del VIII del Ct. Diciamo essere mente e volontà nostra che cotesti Priori e Consiglieri della Compagnia del Corpus Domini habbino il solito luogo di che sono in antiquissimo possesso mentre si fa la Procesione del Corpus Domini, cioè che essi e non altri in detta Processione [le Processioni avvenivano secondo norme precise che comportavano i vari diritti alle Precedenze tra Clero e Autorità (vedi però il pericolo insito nelle Processioni in occasione di Contagi Epidemici)] vadino imediatamente inanti con le Torchie al S.S. Sacramento secondc il consueto. Lo che vogliam.o facciate sapere d'ordine nostro a cotesti Preti, ed a voi Recti, a successor vostri. Ordiniamo che quando bisogni non permeterete che detto Priore e Conseglieri siino sturbati ne levati da detto solito luogo anzi glie li manterrete che così avemo a Palle ("voti coi bussoli neri e bianchi") decretato.
Genova XXVIII di Marzo 1597 C. Vincenzi Segretario.
1597 Dies Dominica 6 Aprilis in Sacristia Eclesie S. Siri d. i Loci S. Romuli fueruntt presentate litere per me. Informatorem Massarium et Actuarium de mandato M.ci d. Antonii Morandi Potestatis intimatur RR° Presbitero Cap. d.ti Loci in numero Legatum existentibus qui ad umquam nemine discrapante seu obtulit iuxta ut procure.
Paulus Jeronimus Massonis
N. et C. (SIC).
18 7mbre. Decreto del M.co Consiglio
1 7mbre. Monsig.r Fiesco Vescovo d'Albenga comanda a S.
Prep.° e Can.ci di S. Siro, et alli legati. della M.ca Comunità, che fra un anno si faccino due apparati, cioè pianetta e tunigella, cioè una color bianco et altra verde col paramento dello stesso colore
per l'altare maggiore a spesa per una terza parte del M.t° R.do Prep.° e Can.ci, e le altre due terze parti della M.ca Comunità.
29 Xbre. Fondaz.e di Capella di S. Bartol.° nella Colleggiata di S. Stcf.° da Ant.° Musso, da cui si ricava che la Chiesa di S.ta Brigida era per fabricarsi di nuovo [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
Il M. Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi]
I1 R.d° Alessandro De Bernardi va al possesso della Rettoria della Chiesa di S. Stef.° in S. Remo. n° 366 in Not.° Lorenzo
Fizero [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
28 Marzo. Libro delle Deliberaz.i C.ta 31.
Il M.co Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] elegge Deputati per la caosa del B. Fra Giorgio Baldassare da Vigone Diacono dei P.ri Riformati morto in S. Remo in questo Convento con segni di Santità.
3 Aprile C.ta 33.
Ord.e del M.co Consiglio che si supplichi il Papa per la vendita delle terre e Monastero delle Monache di S.ta Brigida per la riparaz.e del Convento de P.ri Osservanti.
27 e 28 Gen.°, e 16 Feb.°.
Esame de testimoni per l'usurpuzione fatta alla M.ca Comunità da Fabiani della Capella di S. Sebastiano sulla piazza ora detta de dolori instante la M.ca Comunità per il possesso, e da detti testimoni si rileva che quando vennero i Turchi sotto i1 comando di Barbarossa furono trasportati tutti li apparati ed arredi sagri nella da Chiesa di S. Sebastiano assieme al SS.m° Sagramento che vi si conservò tutto il tempo della pirateria di detti Turchi [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
Ingionzione a M.ro Giac.mo d'Acquarone che termini la Cassa ove riponer il Corpo del B. Fra Giorgio Da Vigone.
Circa questo tempo venne in Riviera il famoso P. Poggi Gesuita a dar le missioni [Davide Ferraris - che ringrazio- mi informa però che sulla base dell'"archivio romano della Compagnia di Gesù" Padre Filippo Poggi nacque a Lucca nel 1622 = strano errore, possibile uno scambio di persone o una datazione genericamente data dall'estensore di questo manoscritto?]. Quella data alla Colla serba tuttora una memoria ed è la Croce piantata sul Monte chiamato delle Rocche che sta a cavaliere sopra la Colla, e si dice anche a questi dì la Croce del Padre Poggi (1848). Siccome i venti e l'acque l'hanno in questi ultimi anni svelta e rotta, il Comune di Colla l'ha rifatta e ripiantata.
Sull'istanza delli Sig.ri Canonici Bartolomeo Palmaro e Gio. B.a Almerino che erano per fabricare le loro Case Canonicali il M.c° Consiglio e Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] deliberò loro, et alli altri Canonici che vorranno fabricare le loro Case Canonicali Scudi oro n° 25 da L. 4: da darseli cioè la metà fabricata la prima volta, e l'altra metà fabricata la seeonda volta e ciò per amor di Dio.
Sull'istanza del M.t° R.do An.t° De Bernardi, Preposito di S. Siro, che ha fatto, e fabricato una gran casa a beneficio della Prepositura, ed in vista de 25 Scudi deliberati a Sig.ri Canonici per fabrica delle loro case Canonicali, ed in vista dell'amore, e merito del d.° S.r Preposito il M.c° Consiglio e Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] li deliberano al d.° effetto per uso e spese di d.a casa L. 150.
Memoria che anticamente li S.ri Prep.° e Canonici di S. Siro il giorno della Sepoltura di qualonque individuo a S. Remo, che detta sepoltura seguisse tanto nella Chiesa Parochiale che in altra erano soliti cantari Messa da requiem in Parochia per il defonto senza mercede alcuna.
3 Marzo Lib.° Deliberaz.i C.ta 89.
Il M.co Consiglio assigna a Confratelli di S.ta Brigida le case ed abitazioni, e terre possedevano le Monache di S.ta Brigida sotto la Costa, e ciò per amor di Dio, conché detti Fratelli diano li fondi del loro Oratorio per farne una cisterna da ritenervi acqua a comodo del publico in caso di penuria d'acqua nell' estate.
12 Luglio. Aprovano gli ordini fatti dal M. Conseglio circa le frutta de limoni Cetroni e Cedri.
14 Marzo C.ta 68.
Consenso dato a Gerol.° Lusinasco nell'esito o transito della Chiesa Vecchia di S. Brigida a beneplacito della Comunità con certo patto di ridurlo in pristino esteso anco agli Eredi [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
Ord.e del M.co Consiglio che si prenda informaz.e della Vita, e Miracoli del B. Fra Giorgio da Vigone Minore Osservante.
11 9bre C.ta 122.
Lett.a del M.coConsiglio al Reverend.mo Monsig.r Vic.° Generale d'Albenga circa il mandar informaz.i del B. Fra Giorgio da Vigone.
6 al 15 9bre. Attestati di Grazie fatte a varij particolari dal B. Fra Giorgio esaminarsi d'ord.e del M.co Consiglio.
de violatoribus Mulieram
[De violatoribus Mulieram = su quanti molestano e/o violentano una donna ha chiaramente a che fare con lo stupro e la violenza sessuale avverso donne ed oggettivamente sembra incredibile un provvedimento del genere mirante alla tutela dei privilegi dei ceti egemonici forgiato sul principio della "Restitutio" e del "doppio Foro" ma anche di quelli dei soldati, specie i temibili e indisciplinati mercenari e finalizzato a reprimere in un contesto di antifemminismo la presunta crescente libertà sessuale donnesca e soprattutto di presunta crescente ostentata libidine femminile -giudicata sempre in eccesso rispetto a quella maschile- e causa della rovina di famiglie e patrimoni sì da finire per colpire pesantemente assieme meretrici anche quanti variamente ad esse avrebbero dato "sostegno" come di ruffiane e lenoni capaci di corrompere donne onorate
[Continua quindi a scrivere in merito a questo anno 1612 l'estensore del Manoscritto]
13 Marzo.
Lett.a del M.co Tulio Sapia da Genova segna la morte seguita del M.t° R. Ant.° De Bernardi Prep.° che ha fatto molti beneficij alla Chiesa di S. Siro, e fra gli altri fatto fabricare le stanze della Prepositura [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
18 Marzo C.ta 132.
Il R. Giac.° Grosso Vic.° Foraneo espone al M.co Consiglio d'averle scritto Monsig.r Vicario d'Albenga dover fra brieve esso venir in S. Remo per prender notizia delle grazie, e miracoli del B. fra Giorgio da Vigone.
In esecuz.e d'ordini dati dal Vic.° Foraneo d'ord.e di Monsig. Vescovo consta essere li Capellani in numero di 6 che se ne appellano.
18 Ottobre. Dichiara il Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] l'autorità datta al M. Conseglio circa gli Oficiali del Bosco inoltre dichiarano che le condanne fatte da essi Officiali possano r ccorrere al M. Conseglio, per moderazione.
9 Maggio in Not.° Nicolo Ballarone Genovese, et in Luca Rendo di Roma.
Testamento e Codicillo del R. Prete d. Alessandro De Bernardis a favore de Padri Gesuiti per loro fondazione colla sostituz.e dei P.ri Bernabiti in caso d'innaccettazionee, e finalmente de Preti della Dottrina Cristiana.
15 Feb.° Not.° Gio. Batta Palmaro.
Ant.° Balestrero dota la Capella di S. Apolonia in S. Siro.
2 Marzo. Lett.a del Trono Ser.m° al Podestà di S. Remo, che non s'inquietino li P.ri Gesuiti, nel loro ritorno pensano fare in S. Remo a fondare il loro Collegio.
Il Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] dà bailia al M. Conseglio di prendere ad imprestito L. 2000 per comprar Vettovaglie a 18 9bre.
14 Xbre in Curia Vescovile d'Albenga.
Fondaz.e del Canonicato del R. D. Franc.c° Balestrero q. Pietro col gius patronato alla M.ca Comunita.
N. B. L'originale di questa fondaz.e è stato trafugato dagli atti della Curia d'Albenga poicché vi si ritrova solamente la fascia coll'occhio indicante tale Fondaz.e ed il gius patronato è stato cesso dal M.c° Consiglio allo Sp. S..r Pier Michel Angelo Sapia Rossi,e suoi discendenti mediante l'oboligo d'accrescerlo in prebenda.
Aprovano il decreto fatto dal M. Conseglio che all'accettativa degli Ufficiali diano il giuramento di bene, recte et fideliter administrare.
7 7bre. Stante le spese fatte nella passata guerra ordinano l'acrescimento alle Gabelle delle Frutta ad 5 per 100 delle misure a soldi 2: per ogni mina di grano, soldi 10 per ogni mesarola di vino, e soldi 6 ogni barile d'olio.
La M.ca Comunità pensò alla protensione del muolo sotto la direzione dell'Ingognere Cap.n Stef.° Carro coll'acrescimento del muolo da ponente di pal.mi 125 in cui e il fondo di p,mi 12 e quello da Levante in p..mi 160 tirando a scirocco.
23 Aprile in atti CuriaIi d'Albenga .
Fu Fondato un Canonicato nella Chiesa Parochiale di S. Siro
dall'ora q. R. Michele Anselmi q. Agostino Angelo col giuspatronato attivo alla linea maschile di Gio., Ant.°, Gerol.°, Bat.ta e Lorenzo fr.elli Anselmi di lui fr.ello, et estinzione di queste linee, alla M.ca Com.tà, ossia a due Priori del M.co Consiglio col gius passivo a discendenti dalle linee feminine che sia piu digniore ;l'anno poi 1651 in Not.°....Gaodio d.o Fondatore pretese variare il d.° giuspatronato da Priori del M.c° Consiglio, nel S.r Prep.°, e quattro Canonici Decimali, ma tale variazione fu nulla per difetto di aotorità per non essersi riserbata la facoltà di variare nell'istromento di fondaz.e di d.° Canonicato e dopo la morte del R. Can.° Lorenzo Anselmo seguita l'anno17....
La M.ca Com.tà ossia li iM.ci Anziani anno presentato il Chierico... ("lacuna nel testo") D'andreis discendente da linea feminina.
Nel Cancelliere Virgilio Gandolfo della Pieve i1.° Vic.° Generale sentenzia sopra le diferenze fra gli uomini della Colla, e Prep.° e 4 Canonici Decimali per le decime assegnandone una
terza parte alla Chiesa Parochiale della Colla stante la di lei povertà, e quella de Parochiani [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
9 Lug.° in Not.° Gio. Bat.ta Brizio Inst.° di Siretto Nicolao q. Gio F.c° in cui Legato di L. 40 a fav.e dell'Orat.° della Concessione.
23 Aprile in atti Vescovili d'Albenga.
Fondaz. del Canonicato nella Collegiata di S. Siro dal R. Giovanni Anselmo q. Agostino Angelo col giuspatronato alla M.ca Comunità in estinzione delle linee maschili de suoi fratelli.
1651 in Not.° Pietro Gaodio varia detto Canonico l'iuspatronato dalli Priori del Mc° Consiglio nelli Sig.ri Prep.°, e Canonici di S. Siro, ma resta nulla tale variaz.e perché nella fondaz. non si e
lasciato il gius di variare.
22 Marzo: Michele Giofredo Gazano q. Paolo deputato dal Consiglio sopra la fabrica del Coro di S. Siro in compagnia di Gio Giacomo Sasso e Romolo Semeria come al Libro della Deliberazione del M. Consiglio dell'anno 1616 in 1624 C.tà 87.
29 8bre: testamento del R. Pier F.C° Balestrero Fondatore del Canonicato e carrica il Canonicato di due Messe alla settimana secondo la riserba fattasi in da fondaz.e.
19 Maggio con Decreto de Sig.ri Sindicatori fu annullata la proibizione fatta dal M.c° Marco Ant.° Boggiano Podestaàdell'anno scorso come non compettente al med.° d.° in atto di Sindicato di Gerol.° Preve.
5 Aprile. Decreto della M. Communitàdi S. Remo con cui dona a R. P. Gesuiti la Chiesa vecchia e nuova fatta con tutte le sue adiacenze [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
11 detto. Il Sommo Pontefice Gregorio XV fa donazione della medesima Chiesa con ogni altro Sito ecc. a medemi P. Gesuiti del Collegio di S. Remo [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
25 Marzo. Immissione nel possesso di dette chiese il possesso preso dal P. Drago Sup.e nel Collegio di S. Remo.
5 Aprile. Li d. P.P. Gesuiti hanno preso il posseso.
23 7mbre. Editto di M.r Landinelli Vescovo d'Albenga dato in Oneglia a fav.e del S.r Prep.° e 4 Canonici contro quelli della Colla, Poggio, e Bussana, che possedono terreni nell'Orat.°, e non pagano le decime.
8 Lug.° . Procura del Rev.° Segreta.ro de Zocolanti a prender possesso d'una casa dietro S.ta Brigida stata donata da M. Girol.° Losinasco di S. Remo.
14 Gen.° Fondaz.e del Canonicato del R. Ant.° Bottino q. Giac.° in Curia d'Albenga.
30 8bre. In seguito a rappresentanze fatte al Ser.mo Senato da M.ci Gio Ant.° d'Andrea, et Ant.° Sapia Sindici della M.ca Comunità percché venisse sospesa la imposiz.e della Macina stante che ha dovuto sofrire molte spese ed incomodi nella passata guerra col Duca di Savoja e sono 3 mila Scudi per trincerare e fortificare il presente Luogo, provista al Moschetti,e munizioni da guerra, avendo salariato per suo conto li Capitani Gio. B.a Gallo e Gio. F.c° Galeano per opporsi a 4 mila fanti radunatisi ne Stati di Savoja contro Castelfranco [l'autore del manoscritto allode senza grandi dettagli alla guerra del 1625 incorsa tra la Serenissima Repubblica di Genova e lo Stato Sabaudo che pure a Ventimiglia fu caratterizzata anche da una rivolta popolare contro la nobiltà e le autorità genovesi] ed aver la nostra Comunità fatto leva d'altri 400 uomini per ripigliar Bajardo e divertire l'assedio di Castel Franco, in appresso aver fatto due leve di gente per soccorrere e ripigliar Ceriana, così richiesti dall'Ill.m° S.r Gerol.° Doria tutto a spese della Comunità, successivamente si concede al S.r Galeazzo Giustiniano gente per le Galee ed ivi a poco nuova gente per presidiar Oneglia resa al dominio della Rep.ca, fu spedita la levata di 500 uomini a soccorso di Triora, si concedettero 300 fanti al Baron di Vettevilla contro Pigna, si concedette al med.° l'artiglieria e fu condotta a spese della Comunità, si provedette pane, e vino al campo ed il fieno per cavalli e cento Guastatori che si concessero per XXmiglia
1 Xbre. Not.° Gio. F.c° Fabiano, codicillo del D. Gerol.° Lusinasco q. Giac.° aggionge al suo testamento il 4 fede d. S.r Gerol.° Palm.° d'Ant.° e che de redditi per maritazione di figlia del riscatto de Schiavi della parentela Lusinaschi e Sasso si aggiongano sino alla quarta generaz.e li discendenti del S.r Paolo Battista Palmaro [in merito al Riscatto degli Schiavi esisteva nel contesto delle Magistrature di Genova il Magistrato del riscatto degli Schiavi, spesso però coadiuvato efficacemente dall'opera di confraternite religiose preposte alla stessa opera come quella dei "Trinitari"]
30 Aprile la Chiesa di N. Sig.ra degli Angioli passò da Padri Minori osservanti NE Padri minori osservanti Riformati, quali P.ri Oss.ti l'avevano posseduta dal 1464 anno di loro fondaz.e sino al corrente anno per deliberaz.e seguita nel Capitolo fatto in Genoa nella Chiesa della S.S.ma Nonziata in presenza del Rever.m° P.re Bernardino Senese Spagnolo e del Rev.m° P.re Pacifico Siciliano Visitatore Generale per l'erez.e del Noviziato, e, mal sofrendo di lasciarlo a P.ri Osservanti, coll'aderenze popolari cercaron di mantenervisi contro gli ord.i di S. Santità, ma invocato il braccio secolare [nel Diritto Intermedio non bisogna comunque mai dimenticare le relazioni strette quanto spesso altrettanto controverse tra Legge dello Stato - Legge della Chiesa e Santa Inquisizione = non bisogna però mai dimenticare come Nilo Calvini (Statuti comunali di Sanremo, Sanremo, 1983) abbia sviluppato lo studio più esauriente sulle norme scritte destinate a regolamentare sia i rapporti amministrativi tra il Comune e i suoi residenti quanto a sancire le procedure sia penali che civili in materia di diritto = crimini, pene, ammende, multe secondo la normativa antica dell Comunità di San Remo
ed è doveroso precisare che la base ideologica e normativa degli STATUTI si identifica sostanzialmente con gli
STATUTI DEL I MAGGIO 1435 qui consultabili] alla fine passò il Convento nelli P.ri Riformati all'ore 20 del 30 Aprile 1626 [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
Si crede che la Chiesa sia stata Consecrata l'anno 1550 [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
6 Lug.°. Visione de Lumi sopra il Convento antico di S. Bernardo per lo spazio di 3 mesi continui. D.° appare da testimonij esaminati in Curia Vescovile che principiarono li 6 Lug°. Vedi da relaz.e infilata.
8 marzo: danno bailia al M. Conseglio di prendere ad interesse L. 2000.
Nelli atti del Capitolo d'Albenga vi è la relaz.e del S.r Prep.° Sasso di S. Remo a Mons.r Pier F.c° Costa Vescovo d'Albenga in cui raguaglia del come si faceva la processione del Venerdì
Santo, che è come siegue [le Processioni avvenivano secondo norme precise che comportavano i vari diritti alle Precedenze tra Clero e Autorità(vedi però il pericolo insito nelle Processioni in occasione di Contagi Epidemici)] . All'ore 24 principia d.a process.e coll'intervento del Clero delle Religioni eccetto i P.ri Gesuiti , tutti li Officiali della Comp.a del Corpus D.ni con torchie, e brandoni accesi, e con intervento del Popolo: non si canta, si va alla Chiesa de P.ri Riformati, portando il S.S.m° Sagramento coperto d'un velo nero [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
3 Xbre in Not.° Gio. Andr.a Lamberti d'Albenga.
Sentenza arbitrale fra il R. Pietro Giofreddo Coadiutore del Can.c° Stef.° Gaudo di S. Siro et altri Canonici non Decimali per la precedenza.
I1 M.t° R.d° Sig.r Gio: Batta Sasso Prep.° di S. Remo fonda una Capellania all'altare di S. Stef.° nella Chiesa di S. Siro del Capitale di L. 50 obbligando li suoi beni all'annuo frutto del 6 % con riserba del giuspatronato a sé e suoi eredi coll'onere al Capellano di messe 12 all'anno.
(1644) 14 Giug.° Not.° Lorenzo Anselmo.
Li Sig.r Nicolò Sasso Fr.ello del sud.° Signor Prep.° assegna alla d.a Capellania per fruto de L. 50 promessi sulla sua eredità, assegna dissi una terra ortiva di Macagnano a compimento di d.° fondo.
1630 4 Maggio Not.°: atti Curiali della Vescovile d'Albenga.
Convegno fra il Procuratore del Rettore del Poggio per le decime et il Prep.° e Can.Ci decimali.
Furono messi in valida fortificazione i baluardi del Porto Maurizio. Vedi il Capriata.
In Not.° Pietro Gaudo li 31 Agosto.
Li R.di P.ri Gio. F.c° da Pompiana Presidente del Monistero di S. Romolo, Bona Ventura da Finale, Pietro da Riparolo e Gerol.° da S. Remo possidenti nel Monistero di S. Romolo , Osservanti di S. Fran.c°., capitolarmente congregati prestano il consenso al P. Paolo Battista Palmaro q. Bernardo di S. Remo e li cedono la Capella vicina alla Chiesa di S. Romolo detta la Bauma col patto di mantenerla e ripararla quale Capella fu una volta eretta dal S.r Gerol.° Lusinasco q. Giac.° [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto]
.
Tale sentenza fu rivocata in apello dal metropolitano per difetto di non essere stati precedentemente citati, e la M.ca Comunità s'apellò a Roma, e fu commessa la caosa all'auditor S.S.m°, e restò deserta.
1 Aprile. Concess.ione a P.ri Capuccini di poter officiare nell'Orat.° di S. Mauro posto al lido del mare dall'Ord.° d'Albenga previa la concess.e del M.c° Consiglio sino a che fosse fabricato il loro nuovo Convento.
29 Lug.°. Suplica de P.ri Capucini per piantar la Croce al nuovo Convento da fabricarsi e risposta.
Li 3 Aprile danno bailia al M. Conseglio di prendere ad imprestito quelle somme di denaro che vorranno.
Li 18 8bre decretano che tutti quelli che eserciteranno la censarie delle Frutta debbano pagare Soldi 10 pro rata e d.a Gabella è stata posta ad libitum del M. Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi].
8 Feb.° in Not.° Michele Morello Genovese.
Legato del R. Bartol.° Palmaro per la Capella instituita nella Chiesa di S. Stef.° de P.ri Gesuiti.
23 Giugno. Da Licenza del R.mo Pier Franc.° Costa Vescovo d'Albenga, il M.t R.do S.r Preposito Giofredo Gazano benedissce la Chiesa di S. Gio Batta, ed ivi celebrò la prima Messa [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
23 Agosto. Passò nelli nostri mari l'armata di Spagna, e prese le isole di S. Onorato.
16 Marzo. Decreto del M.c° Consiglio a favore del S.r Pietro Fabiano q. F.ci per la lite del Canonicato negosi di giuspatronato de Palmari, e procura nel Chierico Gio Luca Fabiani di lui figlio.
2 Aprile: si è dato principio alli Fondamenti dell'Oratorio di S. Germano per ingrandirlo.
Al 31 Luglio si è dato principio alla fabbrica ["Fabbriciere" = "Consigliere di una Fabbricieria" = cioè "l'istituzione con lo scopo di provvedere al mantenimeto e al restauro degli edifici di culto, all'aministrazione dei loro beni e, in alcuni luoghi, anche alle spese per gli esercizi di culto = Napoleone Bonaparte nella sua Revisione dell'Organizzazione del Culto promugò questo importante Decreto concernente le Fabbriche (qui interamente digitalizzato con indici moderni)] delli R.di padri Giesuiti cioè la casa. Si è dato principio per far il monastero delle monache di S. Teresa nella Palma soprana, e questo ebbe principio da che M.a Anselma di Savorgio con varie Beghine di S. Remo [Nel contesto dei Concili Ecumenici (vedi)
per quanto sia rimasto tristemente famoso per la condanna dei Cavalieri Templari non è da dimenticare che il Concilio di Vienne di cui qui si legge il testo tradotto comportò la Condanna delle Beghine ( una Condanna che fu poi ripresa contestualmente a quella della "Setta dei Begardi" ferma restando però l'espressione Con queste disposizioni non intendiamo certo proibire che donne piene di fede le quali, fatta o no la promessa di continenza, vivono onestamente nelle loro case (dette poi anche Monache di Casa) vogliano far penitenza e servire in spirito di umiltà il Dio delle virtù; ciò sia loro lecito, come il Signore le ispirerà.
]..... si unì, e radunorono peculio, e comprorono parte di una casa vicino alla Chiesa di S. Gioseppe dalli Sig.i Manara, e stante la mancanza del redito sufficiente per vivere, si portò in Genova d.a Anselma a procurar limosine, e vi riuscì per mezzo delle Monache Turchine di Genova, onde la poggiorono al Sig.e Silvestro Grimaldo, e la esortò a fondare del ordine della SS.a Anonciata e non di S. Teresa, ed essa dopo qualche tempo mutò la sua idea e accondescese a fondare del genio del Sig.e Grimaldo. Udendo tale risoluzione da essa fata il d.° Sig.e Grimaldo si impegnò apresso Monsig.e Vescovo Costa le ottenese da questo nostro Pubblico di S. Remo il permesso di fondare d.° Monastero, il che tutto seguì, come si vede del anno l639 il restante sucesso.
9 7bre è venuta l'armata di Francia ch'era di navi N° 72,
Gallere N° 12 e diedero fondo nella nostra spiaggia, e l'istesso giorno vennero Gallere N° 30 di Spagna, le quali scaramucciorno per un ora non facendosi danno per una parte, e l'aitra, salva una botta tirata dalle Galiere di Spagna, che danneggiò una Gallera di Francia, e il giorno per avanti che fu li 8 d.° si affrontorno di mattina nella spiaggia di Mentone dove fecero alquanto fracasso con perdita d'uomini 6 circa dalla parte di Spagna, avendoli sepelliti in Sanremo. Dalla parte di Francia non si è potuto sapere la perdita degli uomini, ma si stima per cosa certa che ne perdettero più, lasciando una parte le ancore.
5 Giug.° in not.° Gio. F.c° Serbino Genovese.
Gio. Ciac.° Porta quitta Gerol.° Margotto q. Bat.ta procuratore dell'Orat.° di N. S.ra della Costa di L. 1000 a conto della Capella marmo promessa fare in d.° Orat.°.
3 Giug.°: Revoca di decreto anullativo di fascia ortiva venduta dall'Orat.° della Costa senza l'assenso del Vescovo per una nuova ancona, che all'istanza de M.ci Priori M.r Pier F.c° Costa Vescovo di Albenga revoca.
20 Aprile imposiz.e della pt.ma pietra alla fab.ca di S. Germano dal Prep.° Sasso delegato.
L'Isola di S. Onorato si è resa li 15 maggio: se n'andorono li Spagnuoli con una canna in mano. I1 modo che osservorono quando uscirono li Spagnuoli dal Isola di S. Margarita, fu che mandorono li due Cannoni avanti colli mooschetieri appresso, poi le piche, e in mezzo le bandiere in presenza del Generale Francese senz'alcuna riverenza, l'ultimo il Mastro di campo Spagnuolo di natura Sardo, che per nome si chiama Michele Pera, fecero le cerimonie a Francesi, et andò per fatti suoi.
p.mo Giugno è comparsa per le nostre marine armata navale N° 10, e sopra il nostro capo soprano Gallere N. 22 di Spagna presero navi N° 2 d'Ollanda carriche di grano e altre mercanzie, e di sette ne andò una in fondo: e dalli 2 d.° ("mese") si sono ritirate nel porto di Mentone, e Monaco.
A 2 Luglio le Gallere del Turco anno sbarcato in la spiaggia del Borghetto, e Ceriale, et anno preso una quantità di Persone circa di 360, e le Gallere erano in numero d'otto, e un Bregantino.
A 2° 9bre fece un tuono d. giorno a ore 16 in circa a ciel sereno, che durò il rimbombo quasi un quarto di ora.
A 22Xbre è comparso nelli nostri boschi Lupi, che hanno mangiato, e assaltato, e guastato moltissimi uomini, e donne [vedi la definizione di Bandite e di Comunaglie = vedi gli Antichi Regolamenti Rurali di San Remo].
12 Feb.°: li Canonici di S. Remo liberati dalla tassa di un per cento stante l'annuo pagamento di L. 600.
12 Febraro. Seguì un Gelo così fiero che gelarono alberi, alberi di lemoni e cetroni.
Alli 25 Gen.° è venuto un freddo così veemente che gelò la maggior parte delli frutti, essendone venuto uno pocco avanti, ma non fece gran danno.
Alli 6 Feb.° cascorono le volte della fabbrica delli R.di P.ri Giesuiti giudicandosi, cne fusse per caosa del gelo grande seguito.
Alli 5 Aprile fece un terremoto di notte a ore 8 in circa, donde si fece molte crepature nelle fabbricche ["Fabbiciere" = "Consigliere di una Fabbricieria" = cioè "l'istituzione con lo scopo di provvedere al mantenimeto e al restauro degli edifici di culto, all'aministrazione dei loro beni e, in alcuni luoghi, anche alle spese per gli esercizi di culto = Napoleone Bonaparte nella sua Revisione dell'Organizzazione del Culto promugò questo importante Decreto concernente le Fabbriche (qui interamente digitalizzato con indici moderni)]. Si vuole che la Campana Maggiore dese 3 Botti.
All1 2 7mbre le Gallere di Spagna in N° 15, e Gallere di Francia in N° 15 anno scaramucciato insieme nel mare di Peggi ("Pegli"), e Sestri ("Sestri Ponente">, dove si fece gran fracasso con perdita di più di 4000 uomini, dove che li Francesi condussero gallere n° 17 in Francia, ciò è 4 di Sicilia, e una di Spagna, e nella parte di Spagna di quelle di Francia n° 8 con grande uccisione più de Francesi che de Spagnuoli, e una di Spagna restò in l'Isola d'Albenga abbandonata da Francesi.
1638 - 4 Maggio Not.° Gioseppe Fizero.
Testamento del M.c° Bernardo Pesante q. Gerol.° in cui ordina si vendano li di lui beni e s'impieghino e la metà del reddito si distribuisca per un quarto a Pesanti discendenti da nominati in
d.° suo testamento e l'altro quarto alli Anselmi discendenti dal Signor Agostino Angelo; e l'altra metà vada a Moltiplico sino al reddito di Scudi mille compito il quale si debba elleggere un Vescovo in S. Remo che si chiami Monsig.r Pesante. Li Pesanti
et Anselmi nel 17 ("lacuna nel testo") ottennero grossa deroga sopra Colonna
in Camera Ecc.ma sulla parte del moltiplico per il Ves.°. La discendenza Anselma è estinta nella morte del Can.° Lorenzo Anselmo
de Lazagnone: quella de Pesanti va a restringersi in Gio. e Gio.
B.a fratelli Pesante q. Bartol.°, detti della Bianchetta Cianenca, e
ne discendenti del S.r Michel Angelo Pesante d.° Mangiafregate
mediante il S.r Gio. Batta figlio, essendo ridotte in due Preti le
linee de Pesante Galletti e dei Signor Vincenzo [I Testamenti con i relativi lasciti e legati divennero con il passare del tempo una vera rovina per intiere famiglie, obbligate a rispettare le decisioni di avi lontani che nessun conto avevano tenuto della storia e soprattutto della storia economica: sì che Napoleone Bonaparte dovette per arginare l'immiseramento di antiche Casate far rivedere completamente ai suoi esperti tale normativa]
Alli 10 8bre il Sig.r Silvestro Grimaldo si portò in S. Remo, e visitò la casa vicina a S. Gioseppe, compra da M.a Anselma e Beghine di Sanremo l'anno 1636 [Nel contesto dei Concili Ecumenici (vedi)
per quanto sia rimasto tristemente famoso per la condanna dei Cavalieri Templari non è da dimenticare che il Concilio di Vienne di cui qui si legge il testo tradotto comportò la Condanna delle Beghine ( una Condanna che fu poi ripresa contestualmente a quella della "Setta dei Begardi" ferma restando però l'espressione Con queste disposizioni non intendiamo certo proibire che donne piene di fede le quali, fatta o no la promessa di continenza, vivono onestamente nelle loro case (dette poi anche Monache di Casa) vogliano far penitenza e servire in spirito di umiltà il Dio delle virtù; ciò sia loro lecito, come il Signore le ispirerà.
]..... e, vista non essere propria per Monastero, comprò una altra casa -vedi 1640- attigua alla casa del Sig.r Giambatta Pesante nella stradda che conduce al mare, ed affittò dal Sig.r Pesante la sua casa e li aprì una porta per rendere d.a abitazione ad esse più comoda, ed in seguito venne d.a M.a Anselma con Suor M.a Cornelia Centuriona e Suor M.a Gerolima Spinola fondatrice delle Turchine, quali al loro sbarco furono riccevutte con tiri d' artiglieria sul muolo dal Clero e da Ma.ci Consiglieri, da quali visitata la Parrocchia furono accompagnate alla d.a abitazione. Mentre ivi abitavano si diede principio alla fabbrica ["Fabbiciere" = "Consigliere di una Fabbricieria" = cioè "l'istituzione con lo scopo di provvedere al mantenimeto e al restauro degli edifici di culto, all'aministrazione dei loro beni e, in alcuni luoghi, anche alle spese per gli esercizi di culto = Napoleone Bonaparte nella sua Revisione dell'Organizzazione del Culto promugò questo importante Decreto concernente le Fabbriche (qui interamente digitalizzato con indici moderni)] del novo Monastero ed ivi morta d.a Srella M.a Anselma sepolta, quale doppo anni 24 circa fu trasportata nel d.° nuovo Monastero. D.a Suor M.a Centuriona andò a fondare in Sestri di Levante. In d.° Monastero vi entrò una figlia di d.° Sig.r Manara, da cui fu assegnata per parte di dote la restante casa da S. Gioseppe.
In Gen.° e Feb.ro stante il caldo che faciva come fosse di estate si adaquavano li orti, e nel mese di Marzo si è posto il divieto, con abbondanza di grano a L. 16 mina, d'oglio a L. 29, di vino a L. 2.
Alli 6 Maggio [detta ancora il manoscritto Borea a proposito dell'anno 1639] il Sig.r Alessandro Saoli Commissario per le misure, volendo introdure in S. Remo ordini contrarissimi alle nostre convenzioni [nel Diritto Intermedio non bisogna comunque mai dimenticare le relazioni strette quanto spesso altrettanto controverse tra Legge dello Stato - Legge della Chiesa e Santa Inquisizione = allo stesso modo di come sempre è da rammentarsi di come Nilo Calvini (Statuti comunali di Sanremo, Sanremo, 1983) abbia sviluppato lo studio più esauriente sulle norme scritte destinate a regolamentare sia i rapporti amministrativi tra il Comune e i suoi residenti quanto a sancire le procedure sia penali che civili in materia di diritto = crimini, pene, ammende, multe secondo la normativa antica dell Comunità di San Remo
ed è doveroso precisare che la base ideologica e normativa degli STATUTI si identifica sostanzialmente con gli
STATUTI DEL I MAGGIO 1435 qui consultabili] si fece revoluzione dal Popolo minuto, che non si fece poco a placarlo, se d.° Com.° non desisteva dall'esecuzione di d.i ordini con pericolo grande della sua Persona e suoi Agenti, e in quel giorno piovette tant'acqua, che correvano le donne e li fanciulli coll'armi alla mano, dicendo,
viva S. Giorgio e finisca il cattivo governo.
Li 13 Giugno sono venuti in S. Remo due Senatori con 3 Gallere, e 6 compagnie di Corsi per castigare il sud.° affronto. Li detti due Senatori per nome Sig.ri Benedetto Viale e Gian Domenico de Franchi anno sbandito da tutto il Domino.
2.do anno condannato uno della Famiglia de Bestosi in L. 2000 e più con un anno di bando, uno della Famiglia d'Anselmi in L. 100, uno della Famiglia de Palmari per anni due cofinato, uno della Famiglia D'Andrei per anni 15, uno della Famiglia de Carli frustato.
3.zo Uno de Gazani Gioffreddi condannato in scuti ducento.
4.to tre in gallera: un Carbone per anni 8, altro Pasturelli per anni 20, il terzo Balestri a beneplacito
scrive in un periodo in cui il Carcere è ancora una soluzione estemporanea e transitoria come qui si vede anche distinguendo tra "Carceri per Rotti" e "Carceri della Grimadina" oltre che trattando in merito a Carceri Ecclesiastiche = del resto stando stando alla lingua corrente, invece che la vecchia formula "(messi) in gallera" avrebbe in teoria dovuta usare la formula "Carcerati"].
5.to Et ultimo: due al supliccio per epilogo del sopra castigo avendo finito li 27 Luglio; e li 25 venne l'Armata di Francia dove presero una gallera di Genova senza difesa del Paese per non essere distruto dalle d.e Gallere in n° di 14 con 3 Galleoni. [Come si legge i Senatori in questione hanno proceduto secondo le particolari norme del Diritto Intermedio = nel Diritto Intermedio non bisogna comunque mai dimenticare le relazioni strette quanto spesso altrettanto controverse tra Legge dello Stato - Legge della Chiesa e Santa Inquisizione = e nel caso specifico assolutamente non è da dimenticare come Nilo Calvini (Statuti comunali di Sanremo, Sanremo, 1983) abbia sviluppato lo studio più esauriente sulle norme scritte destinate a regolamentare sia i rapporti amministrativi tra il Comune e i suoi residenti quanto a sancire le procedure sia penali che civili in materia di diritto = crimini, pene, ammende, multe secondo la normativa antica della Comunità di San Remo
ed è doveroso precisare che la base ideologica e normativa degli STATUTI si identifica sostanzialmente con gli
STATUTI DEL I MAGGIO 1435 qui consultabili] con confiscazione de beni sino al numero di Persone 19 con demolizione di una casa de Boeri [stando all'elenco delle Pene comminabili nel Genovesato la demolizione della casa di proprietà
"Leggi Criminali del 1556" alla Riforma della Rota Criminale"
(con altrettante integrazioni come a propositi per esempio le qui digitalizzate Riforme del 1587
E del resto ovunque non solo a Genova ma in ogni Stato Italiano ma non solo nell'inesausta lotta -contro la debordante criminalità ma anche contro le più viete superstizioni e credenze, le novità- le revisioni e i reintegri delle norme si succedevano in una crescente confusione giuridca e operativa come si può constatatre analizzando il caso panitaliano della triste storia panitaliana degli Untori ma con particolare attenzione (anche per la quantità di dati superstitit) in merito alla Caccia e quindi Condanna ed Esecuzione degli Untori "Diabolici" di Milano ove è noto che la casa del Mora venne totalmente distrutta (a guisa di Monito catartico non raramente organizzato nel contesto di quei tragici Spettacoli di Giustizia" che si tenevano per pubblica ammonizione e nel corso dei quali si eseguivano le più atrici condanne) onde erigervi a monito cartico un poi fortunatamente diruto"obelisco di infamia" ]
9 Agosto la siccità è stata tale, che non vi erano aque da poter macinare, e si andava altrove.
A 22 Agosto le RR. Monache Turchine comprorono la casa e giardino dal Magistrato de Poveri [vedi qui Elemosina = vedi Elemosina ai veri Indigenti = vedi i "Finti Poveri" e i Finti Malati e/o Miracolati"] di Genova come in atti del Sig.e Gio. Batta Valletaro not.° Canciliere -vedi l'anno 1680- : p.° Febraro le sud.e la venderono al Sig.r Michele Sapia Bonetti et è la casa posta nella contrada che conduce al mare passato il Palazzo Borea rimpetto alla casa delle S.re Teresina, e Marina l'una Gentile e l'altra Grimaldi tutte figlie del q. S.r Gio. Ant.° Spinola q. Nicolò q. Franco.
In d.o anno a 11 Marzo è pioutta grandine sì copiosa che per
le strade sino al mare vi era all'alteza di Palmi due.
Nel mese di Maggio vi era un lupo sì feroce che ammazzava
le Persone ed in specie nel territorio di XXmiglia
In d.° 20 9bre il Principe di Monaco scacciò li Spagnuoli e li
22 d.° introdusse li Francesi.
Alli 30 detto si principiò il Monastero de Padri Cappuccini, e si piantò la Croce coll'assistenza del Vescovo correndo in quel giorno la Festa di S. Andrea [Le Feste comandate concernenti la chiusura dei servizi pubblici e privati = si può per utilità confrontare questa normativa locale sia con gli strumenti in essere usati nei secoli per la misurazione del tempo e la sanzione dei giorni di festa e lavoro sia pure con quella generale serie di norme sui momenti di lavoro e di riposo ampiamente registrati da L. Ferraris nel '600 - '700 a livello panitaliano]
A 20 Xbre una Gallera di Napoli ancorò nel Porto di Monaco
per ripararsi, pensando che vi fossero per anco li Spagnuoli, ma fu predata da Francesi ivi dominanti.
A 15 d.e il M. Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] decretò e proibì per anni 10 che non potessero fare macello ne attendere a d.i macelli Gio Carlo di Antonio, Giacomo d.° il maschio, Sfefano Bregalo e Agostino Guerso sotto pena di scutti 25.
25 Maggio. Decreto del Trono Ser.m° a favore del M.t° Reverendo Gio. Batta Sasso Preposito della Chiesa Collegiata di S. Siro per aver donato il dito ("reliquia") di S. Gio. Battista alla Ser.ma Rep.ca, stato trasferito con galea in Genova e riposto colle ceneri di d.° Santo: perciò fu deliberato un medaglione d'oro del valore di L. 25 de beni della Rep.ca col motto coniato Ser. me Reip.ce munus publicum e coll'impronta da una parte dell'armi della Ser.ma Rep.ca e dall'altra l'effigie di S. Gio. Battista [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto] .
30 9bre. Seconda fondaz.e del Convento de P.ri Capuccini e, la prima pietra fu posta da Monsignor Pier Francesco Costa Vescovo d'Albenga.
20 Gen.° da atti Curiali Vescovili.
Locaz.e de beni del Ganonicato posseduto dall' Ill.m° S.r Ottaviano del Carretto in S. Remo al S.r Prep.° Sasso con obblighi di
cui in esso.
Li 24 d.° il sud.° Nicolo Spinola à ucciso il Sig.r Giannantonio Spinola uno dellii sud.i Sindicatori con una pugnalata passegiando insieme, essendo di partenza quell'istessa mattina a buon ora e , subito fu commesso il delitto, fu preso al Monastero delli M. R. Padri Riformati e li 26 del medesimo venne una Compagnia di Soldati e una compagnia di Sbirri, e ligatis manibus et pedibus lo imbarcorno li 27 del d.° mese sopra una Filucca per Genova.
27 7mbre. Radunato il M.c° Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] fu esposto il desiderio delle R.de Monache Turchine d'aver in Protrervi ("?") con la Magnifica
Commurita non convenir loro l'abitazione di S. Gioseppe di prima loro fondaz.e , non aver potuto ottenere dal Senato Ser.m° la comprovaz.e del donativo di questo publico Castello fattole dalla Magnifica Comunità, onde si raccomandava a farli comprare un sito de proprij denari del Monastero per fabrcarvi un nuovo Monostero sotto la piazza, in coerenza della quale fu assonta da questo pubblico la probiz.e e deliberato conforme le loro istanze.
Alli 9 Agosto si è eretta in Duomo la Cappella del SS.m° Rosario e vi si è recitato il rosario in assistenza del Vescovo.
In d.° anno sono comparsi lupi rapaci che anno ammazzato molte creature umane del mese d'Agosto, 7mbre, e 8bre, e la M.ca Com.tà à messo per tali animali L. 200 di taglione.
In d.° anno il mese di 7mbre si è messa la prima pietra al Monastero delle Monache Turchine, avendo celebrato la S.a Messa Monsig.°r R.mo d'Albenga in d.a fabbrica ["Fabbiciere" = "Consigliere di una Fabbricieria" = cioè "l'istituzione con lo scopo di provvedere al mantenimeto e al restauro degli edifici di culto, all'aministrazione dei loro beni e, in alcuni luoghi, anche alle spese per gli esercizi di culto = Napoleone Bonaparte nella sua Revisione dell'Organizzazione del Culto promulgò questo importante Decreto concernente le Fabbriche (qui interamente digitalizzato con indici moderni)].
16 Maggio in atti vescovili d'Albenga.
Esami di testimonij dell'inconvenienti seguiti per la lontananza della Parochial Chiesa e del numeroso Popolo per cui un solo Parroco non può assister tutti [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
A 9 Maggio il primo Padre Gesuita che sia morto in S. Remo è il M.° R.do P. Nicolò Sbiusii Genovese del golfo della Spezia.
18 Feb.°.
Congregati il M.c° Conseglio e Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] in N.° d'84 fu proposto ad istanza del S.r F.c° Palmaro q. Bernardo Benefattore de R.di P.ri Agostiniani scalzi di dar loro l'assenso per l'erezione d'un Convento, che s'impiegherebbe a vantaggio del popolo senza verun aggravio del med.° e riportò voti tutti favorevoli col patto che la M.ca Comunità in verun tempo possa esser obbligata ne alla fab.e ne al vitto o altre urgenze quantonque d'estrema necessità, coll'obbligo che la Fondaz.e del Convento debba farsi nella Palma Soprana a giudicio de M.ci Consiglieri.
Redditi certi della Mensa Arcivescovile di Genova per relazione di Giuseppe M.a Saporiti ultimo defonto Arcivescovo alla Sacra Congregazione del Concilio.
In Roma tanti Luoghi di monti del reddito annuo di ... L. 1350
In Luoghi di S. Giorgio ...L.209
In piggioni di Botteghe [nell'interpretazione critica degli antichi Statuti di San Remo trascritti e interpretati da Nilo Calvini vedi qui i capitoli mirati a governare il mondo del lavoro], e Terratici ...L. 209
("totale") L. 1884
Da Dedursi
Pensione in favore del Rev.° Calsamiglia ...L. 50
Pel Predicatore della metropolitana...L. 60
L. 110
Reddito netto...L. 1774
1774
6
________
10644
882
_________
11526
Alli 2 Agosto si è messo mano e gettata la prima pietra al ridotto o sia Muolo che si è deliberato di fare in Sanremo.
In d.° anno 19 Agosto è venuta una borrasca di gragnuola così smisurata, che se ne trovò un pezzo di oncie 18, cosa mai vista, che se fosse durata un quarto d'ora guai alle nostre campagne: fece però gran danno al frutto olivi, alle vitti ed alle uve, come pure alli cetroni e limoni.
Il d.° anno li R.R. P.P. di S. Nicola sono confermati in Sanremo, et anno fatto stanza nella Palma soprana.
Li 22 Feb.° fece una fortuna di mare così grossa, che se fosse successa di notte come è seguita di giorno, vi sarebbe stata una grande ruina di nostri Vascelli.
A 21 Giugno li R.R. P.P. Gesuiti anno messo le scuole.
1 Aprile: in Not.° Gio. B.a Bottino, il S.r Pier F.c° Palmaro si obbliga per una sol volta di dare lire ottocento per donaz.e a P.ri della Compagnia di Gesù.
1658: sud.° S.r Pier F.c° Palmaro debitore per d.° obbligo di L. 889 dà in pagamento a d.i Padri un orto attiguo alla Chiesa per L. 700 et altri nomi di debitori per L. 330.
28 Agosto in Not.° Lorenzo Anselmo.
Il S.r Paolo Battista Gandolfo q. Pietro Ant.° fonda un Legato alla sua Capella in S. Siro della Madalena.
A meno danno
nella Gomba di Pre
verso Le Morghe
nota della Comarca per li massari
di S. Ant.° data dal Camparo
Alli 8 Luglio. E' seguita la rovina di Savona con morte di gran numero di Persone, e destruzione di case caosate da folgori cascati nelli barrili di polvere nella Fortessa.
In d.° anno mese di Luglio sino alli 20 faceva freddo come
di primavera.
1 Marzo. Assenso del Trono Ser.m° alla Fondaz.e de P.ri Nicoliti in S. Remo in vista del decreto favorevole ottenuto da d.i Padri nel Consiglio e Parlamento di S. Remo [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi], avendo la proposiz.e ottenuto un solo voto contrario.
13 8bre Atti Curiali.
Ammissione alla Rota per le Prediche d'Avento e quaresima
de P.ri Nicoliti coll'assenso de P.ri Zocolanti, e Capuccini e con decreto del M.c° Consiglio interposto l'assenso del Vescovo.
Diu Venerj 27 9mbris in Palatio
Essendo Cancelliere il Notaro Gi. Bosio è stato ordinato dal M. Consiglio di comperare tanta Terra Ortiva dal S.r Francesco Palmaro de Plan della Nave per il transito delle aque Piovane e furono deputati ad estimi delle parti di terre Gio Batta Sapia q. Pietro per parte della M. Comunità, e Michele Giofredo Sapia nominato per parte di detto S.r Francesco.
1649 31 Ag.°. Deputati il Not.° Gio Andrea Borsa e d. Giovanni Rocca a sterrare l'Aquedotto.
Nell'Autunno fece bellissimo tempo, e la pesca fu abbondantissima, e fra li pessi fu preso un grossissimo, che passava piu di 30 cantara, avendo la testa, ed orechi come il porco, e per questo fu detto pesce porco.
In d.° anno si è principiato a fare la Festa di S. Fran.c° Xaverio [Le Feste comandate concernenti la chiusura dei servizi pubblici e privati = si può per utilità confrontare questa normativa locale sia con gli strumenti in essere usati nei secoli per la misurazione del tempo e la sanzione dei giorni di festa e lavoro sia pure con quella generale serie di norme sui momenti di lavoro e di riposo ampiamente registrati da L. Ferraris nel '600 - '700 a livello panitaliano]
Fabricarono in quest'anno il convento de R.R. P.P. Agostiani .
23 Novembre. Esposizione del Sig.or Manara per i R. P. di S. Nicola che domandano il Castello.
Deliberaz.e di lettera al Trono Ser.mo per l'aggravio vien fatto a poveri [vedi qui Elemosina = vedi Elemosina ai veri Indigenti = vedi i "Finti Poveri" e i Finti Malati e/o Miracolati"]
La peste fece gran mortalità in d.° anno 1656 nella Città di Genova, e Luoghi vicini, e durò per spazio di un anno e mezzo
[Vedi qui "La Quarantena" = il teorema igienico.sanitario di Marcello da Tolone contro le epidemie diffuso nel XVII sec. dal Cappuccino Ambrogio da Genova - e vedi anche quanto tra tante controversie scrisse Teofilo Rinaldo (Rainaldo) di Sospello in merito alla Peste e a tutte le Epidemie e soprattutto sull'atteggiamento che avrebbero dovuto assumere i Religiosi a pro dei contagiati, sin al limite del Martirio]
In questo tempo Sebastiano Sardo Genovese venne ad abitare in S. Remo di estrazione bassa che vendeva le chincaglie col cavagno al collo, e stante l'essere tempo di peste fu inventarizata detta sua mercanzia dal Magistrato della Sanità, e l'inventario esisteva nell'archivio publico trasportato in Genova. La fortuna di quest'uomo fu che guadagnò al "Seminario nell'estrazione degli uomini" gran somma di denaro "stante che si sognò l'arrivo qui con Galera di cinque Cavalieri vestiti da Senatore quali conosceva, e tutti cinque vennero per lo che cominciò a negoziare le casse di Limoni, che l'utilitarono e lo fecero divvenire ricco Negoziante". Egli fabricò la casa al mare, fabricò la Capella dell'anime purganti ne Capuccini, e la dotò di fondi sulla nostra Comunità coll'obbligo di messe, e dell'aniversario per il giorno de Morti con solenne fonzione in d.a Chiesa de Capuccini [l'autore del Manoscritto ritiene scontato che "Seminario" non indichi per i suoi lettori una "Scuola per Ecclesiastici" = non ritiene quindi necessario spiegare che "Seminario" era una forma di lecito "Gioco d'Azzardo" imparentato con il Lotto per giocare al quale sin dai tempi delle Tabernae Lusoriae antenate dei moderni "Casino'" ai tempi di Roma Antica- ci si rifaceva a molti segnali, scaramanzie e pronostici, non escluse come in questo caso le "indicazioni trasformate in numeri che si ottenevano dall'interpretazione dei Sogni cosa invisa a Chiesa ed Inquisizione sì che per liberarsi la coscienza, specie per aver interrogato in gran segreto Profetesse e Sibille se non addirittura Streghe, ci si impegnava in opere filantropiche, mediamente a pro della Chiesa = ma in conseguenza anche di questo, oltre che delle perdite e della mania deleteria per la fortuna al gioco, il "Gioco d'Azzardo", diffusissimo, era spesso diventato una piaga causa di rovina diretta e indiretta per le famiglie: anche indiretta perché i vincitori come nel caso sopra citato finivano per impegnare a tempo indeterminato i loro eredi per via testamentaria a prestazioni caritatevoli a volte col passar del tempo insostenibili (mediamente le grosse somme erano investite nelle Colonne -altro termine oggi poco compreso stante ad indicare come termine bancario genovese il "Debito Pubblico", i "Titoli di Stato"- del potentissimo genovese Banco di San Giorgio = su cui qui si possono leggere ulteriori approfondimenti in merito alla Sede Centrale e alle numerose Filali) = non a caso
I Testamenti con i relativi lasciti e legati divennero con il passare del tempo una vera rovina per intiere famiglie, obbligate a rispettare le decisioni di avi lontani che nessun conto avevano tenuto della storia e soprattutto della storia economica: sì che Napoleone Bonaparte dovette per arginare l'immiseramento di antiche Casate far rivedere completamente ai suoi esperti tale normativa]
4 7bre. : E' stato dato il sfratto a tutti i Frati Mendicanti sotto pena di due tratti di Corda.
1658 21 Agosto 3 7mbre 3 8bre.
Lettera della Sagra Congregaz.e chiedente informaz.e del come si debba proveddere del Convento dell'Eremo di S. Romolo lasciato da Minori Osservanti Riformati, et in quali pij usi applicarsi d.a lett.a diretta al Cardinal Durazzo Arcivescovo di Genova.
3 7mbre. Sospensione della esecuz.e della prima lett.a della Sagra Congregaz.e al Cardinal Durazzo stante che si è scoperto che d.° Ospizio nell'Eremo era sotto la Diocesi di Albenga, e di già si era provisto.
3 8bre Lett.a della Sagra Congregaz.e al Cardinal Durazzo, che faccia intendere al P. Provinciale de Riformati, che non permetta ai suoi Frati introdursi in d.° Convento di cui sono stati spogliati sotto le penali di privaz.e dell'Officio, et altre ad arbitrio.
20 Gennio: seguì un gelo fiero che danneggiarono tutti li frutti Limoni, i Cetroni ed anche gli Alberi.
Li 5 Aprile deliberano Gabella di un scuto per ogni bestia bovina che s'introdurrà in San Remo escluse quelle de Macellari da macellarsi in S. Remo e quelle di passaggio.
Sudetta Gabella imposta dal Magnifico Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi]
Del 1664 nel mese di Xbre si è vista una Cometa per molti giorni.
1663 Seguì un Gelo con perdita de frutti ed alberi di Limoni.
1665 li 15 Gen.°: giorno di S. Mauro, piove gran quantità di neve sopra gli alberi, e si fermò per giorni nove sempre con freddo, che gelò poco meno di tutti li Limoni, continuando il freddo per mesi tre gagliardamente.
1666 12 7bre. Si è portata la Statua di marmo, che rapresenta l'imagine di S. Romolo all'Eremo, e la prima messa che si celebrò lo stesso giorno nell'eremo fu celebrata dal R.d° Prete Gio. Grosso.
In d.° anno 24 8bre vennero le seconde Sig.re Monache in numero di 4 dalla città di Nizza in San Remo.
Le sudette R. Madri sono venute in S. Remo e sono andate ad abitare nella casa vicino a S. Giuseppe ch'era delle Monache Turchine e del 1671 andarono ad abitare nella casa del Sig.°r Gio Batta Pesante, e diedero principio alla fabrica del nuovo Monastero.
1665 15 Genaro. Gelo nelli Limoni cagionato da neve caduta.
1667 24 8bre. La notte fecero tuoni assai rimbonbanti e tra gli altri uno ne fecce sì spaventoso che cascò una saetta nella Chiesa Parochiale di S. Siro che rupe l'armario ove si conservano i Confaloni e li abruggiò tutti tre cioè quello del SS.m° Rosario; quel del Carmine e quei di S. Germano con danno notabile dell'Organo che restò fracassato , e non si potè scorgere dove fos se entrata [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
1667 3 Aprile. Decreti di Monsig.r Pinello in visitatione che il S.r Prep.° debba mantenere un Curato nella Chiesa di S. Brigida, et ivi conservar il S.S.m°, e l'oglio Santo per comodità del Popolo, et appello del S.r Prep.t° ammesso soltanto ad effectuata devolutione [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
1668 27 Maggio Consacrazione della nuova Chiesa de Padri Capuccini consegnata da Mons.r Gio. Tom.° Pinelli Vesc.° d'Albenca et intitolata S. Bernardo, e S. F.c° d'Assisi.
Li 17 Aprile il M.c° Parlamento [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi] impone la Gabella del Sapone.
1668 3 Agosto il Magnifico Consiglio sentita l'istanza di P. Ant.° Acquarone per una scarpa da farsi per riparo della sua Casa al mare sopra la Bottega della M.ca Comunità [nell'interpretazione critica degli antichi Statuti di San Remo trascritti e interpretati da Nilo Calvini vedi qui i capitoli mirati a governare il mondo del lavoro] con che da M.ca Comunità ne faccia altra da parte verso Levante per fortificare la Bottega [nell'interpretazione critica degli antichi Statuti di San Remo trascritti e interpretati da Nilo Calvini vedi qui i capitoli mirati a governare il mondo del lavoro] e casa, ha permesso al d.° Acquarone di poter fare la richiesta scarpa alla sua casa della marina attacata alle Botteghe della Comunità [nell'interpretazione critica degli antichi Statuti di San Remo trascritti e interpretati da Nilo Calvini vedi qui i capitoli mirati a governare il mondo del lavoro] che si dice di S. Ant.° ove era l'antica Chiesa di S. Ant.° et Antonino della Marina, altre volte abitata da P.ri di S. Ant.° dal T.
1668 31 Xbre. Seguì un gelo di Limoni ed anche d'Alberi.
31 Luglio. Ignazio e Giuseppe e Maria Francesca Remo turchi Servi del Sig. Gio. Batta Borea q. Ag.° Abjurarono la Religione ossia Setta di Maometto[termine questo usato da molti testi per indicare l'islamismo tra cui l'importante Examen Ecclesiasticum di F. Potestà qui integralmente digitalizzato )
e con Permesso del Vescovo Pinello e del Preposito furono Battezati dopo l'abjura dal M.° R.° Padre Silvestro Invrea della Compagnia di Gesù nella Chiesa di S. Stefano, essendo Padrini il S. Gio. Ratta, la Sig. Angela Maria moglie, l'Abbate Pad.e Francesco, ed il S.r Agostino Borea fratello, e Maria Brigida Sorella [l'osservazione è importante a prescindere dal peso che si dava alle conversioni degli "infedeli": la flotta imperiale turca dal 1543 aveva assalito più volte queste contrade, non solo suscitando panico e morte ma saccheggiando e rapendo per farne schiavi uomini e donne (clicca per visualizzare gli eventi e scorri il testo -anno per anno- dato il reiterarsi degli eventi)]
Li 3 Ottohre vengono dati dal M. Consiglio alcuni ordini circa la racolta dei limoni alla Tedesca. Il M. Parlamento li aprova con ordine che sijno a suo beneplacito [Vedi qui tutte le voci ricostruibili, grazie soprattutto al Magistero di Nilo Calvini, in rapporto all'Organizzazione politico amministrativa di Sanremo: dal Podestà al Parlamento sin ai più umili serventi].
1670 31 genaro. Seguì un Gelo di Lemoni e Portogalli e Cetroni.
1672 21 Febraio. Altro Gelo di Lemoni e Cetroni.
[l'autore del manoscritto stranamente non fa alcun cenno guerra del 1672 incorsa tra la Serenissima Repubblica di Genova e lo Stato Sabaudo che pure a nel Capitanato di Ventimiglia fu caratterizzata dalla sanguinosa Battaglia di S. Pietro di Camporosso]
Testamento dell'ora fu Cherico Stefano Palmari q. Jeronimi di S. Remo, nel quale instituisce Erede universale la Mensa Vescovile d'Albenga sotto diversi oneri e gravami e specialmente, specialis residentie sex mensiumm cuiuslibet anni Reverendissimi Episcopi pro tempore in loco Sancti Romuli in atto di Marco Antonio Leonardo Notaro Publico d'Albenga sotto il giorno 9 di Febraro 1676.
1677 3 Xbre. Giorno di S. Francesco Xaver. Seguì un forte Gelo dal quale perirono tutti li Lemoni e Cetroni, la Comunità fece voto di Festar il giorno di detto Santo sì che si facesse la Festa con intervento del Publico [Le Feste comandate concernenti la chiusura dei servizi pubblici e privati = si può per utilità confrontare questa normativa locale sia con gli strumenti in essere usati nei secoli per la misurazione del tempo e la sanzione dei giorni di festa e lavoro sia pure con quella generale serie di norme sui momenti di lavoro e di riposo ampiamente registrati da L. Ferraris nel '600 - '700 a livello panitaliano]
1678 1 Agosto 11 ore: comparvero sopra la rada di San Remo 26 Galere Francesi. Il M.c° Consiglio deputò lo Sp. Pietro Michel Angelo Sapia Rossi ed il Sig.r Gio Batta Pesante a complimentare in nome della Città il Generale delle dette Galere. Mentre s'incaminavano a Bordo delle Galere Francesi incontrarono varie lancie procedenti da dette Gallere. Sparano 1000 Canonate, vi restò un solo morto, due giovin feriti, padre e figlio con una gamba rotta: sopra le Gailere vi furono 100 morti , una palla pezo 14 lre.
1678 21 detto
Vennero di nuovo 12 Navi de Francesi che non resero il Saluto, ma bensì circa l'ore 21 spararono più di 4000 Canonate con molto danno della Città e delle Campagne e morirono tre Franc.i.
Si raconta che un Principe Polacco parente di Luigi quatordici essendo passato da S. Remo cd essendole state fatte delle Politezze trovandosi in Pariggi alla Corte, sentendo la spedizione contro S. Remo, intercedesse la Grazia per il Sovrano acciò fosse contramandato l'ordine dato d'atterar S. Remo.
1680 P.mo Febraio, dalle R.R. Monache Turchine fu venduta la casa e giardino al Sig.r Michele Sapia Bonetti.
11 Marzo 1679.
Il M. Consiglio ha ordinato che si faccia la processione il giorno di S. Giuseppe [le Processioni avvenivano secondo norme precise che comportavano i vari diritti alle Precedenze tra Clero e Autorità
1680 25 Agosto, Not.° Gio. F.c° Fizero.
Testamento del S.r Gio. Agost.° Bottino q. Gio. Ant.°.
1681 5 Giugno. La Compagnia del Corpus Domini ha fatto fare un Piviale con due Tunixelle e Pianeta di Tela d'Argento lavorate alla Guia dalle dette R.de Madri Francesi nel Piviale S. Siro e Romolo, come nelli atti Di Bartolomeo G.
Si ultimò la fabrica del Monastero delle R. M. Salesiane, ed andarono ad abitare nel presente monastero.
1683 10 Gennaio venne un freddo d'aria, così secco senza neve, ed una siccità longhissima, che principiò del 1682 e durò tutto il Xbre 1683 onde seccorono gran parte del1e fontane,
e per conseguenza li alberi non fruttorono, anzi li cascarono le foglie, a segno tale, acciò che li alberi non seccassero ogniuno faceva con barili, e sechie portare aqua alla calce delli Alberi Seguì anche gelo de frutti Lemoni e Cedri.
(1682 in 1683)
1682 in 1683 in C.ta 180 a debito del Cassiere Gio. Batta Laura q. Ant.° si vedde L. 132,15 rimborzate dal d.° Laura, e pagate da d. Gio. Stef.° Anselmo di d. Lorenzo per prezzo della Bottega vendutale in pubbliga Callega come da instr.° de 3 9bre 1682 nel quadernetto in C.ta 2 del Cancelliere Stef.° Sachero [nell'interpretazione critica degli antichi Statuti di San Remo trascritti e interpretati da Nilo Calvini vedi qui i capitoli mirati a governare il mondo del lavoro]
1687: il sud.° Commisario è il primo che andò ad abitare nel Palazzo Pubblico posto nella Croce da il Paraxio, che prima abbitavano alla marina li Commisari di un anno al Camineto in casa del Sig.r Pietro Palmaro.
1689 25 9bre. Decreto fato dal M.c° Consiglio per l'ingresso del nuovo Vescovo.
Se giunge per mare allo sbarco se li fa lo sparo di 5 mortaletti e due Cannoni.
Se è per terra se li fa lo sparo di 11 mortaleti dalla parte che fa l'entrata.
Vestito in Pontificale quei di Consi.° sostengono le aste del Baldacchino sino alla Colleggiata in S. Siro.
Per la vissita de sud.i si periti prima se il Vesccovo sia per restituire la visita ed in afermativa il M.c° Consiglio, preceduto da Tragetti e Conciliere, si porterà a far la dovutta visita. Li Tragetti resteranno alla porta di Monsig.re di stradda e in Sala si fermerà il Canciliere.
Per riccevere la visita del Vescovo, si apparecchierà un saloto della casa Pubblica, ivi si preparerà una sedia sopra un gradino col tavolino coperto di damasco e questa deve essere più alta de M.i Consiglieri.
Si avertano più Sig.ri riguardevoli, che facciano corte al M.° Consiglio, acciò siino ad incontrare Monsig.re alla porta del Pallazzo, e l'accompagnino in Sala pubblica, e sia lo stesso da SS.ri Priori, e Consiglieri introduto nel Saloto destinato, e d.i Sig.ri di corte rimangano in Sala, e lo stesso si osservi nel licenziarsi.
1693 26 Aprile Ant.° q. Michele, Giuliano q. Ger.°, Fran.c° q. Siro, Gio. Batta q. Batta, Gio q. Pier Gio., Gio q. Ger.°, e Lorenzo q. Pier Gio De Calvi donano a R.di P.ri di S. Nicola del presente Luogo tutti li frutti, redditi maturati, e decorsi sino al presente sopra Scuti millenovecentotrentatre argento ossia altra più vera somma in testa, e credito del q. M.c° Francesco Calvi q. Carlo nel Cartulario di S. Giorgio de 27 del mese.
l692 20 7mbre. Permesso di Mons.r Spinola Vescovo d'Albenga di tenere il SS.m° Sagramento tutto l'anno nella Chiesa di S. Donato della valle di Verezo [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
1693 8 Febbraio. Il Sig. Agostino Borea q. G. Batta è andato al Servizio di Francia .
1694 25 9bre. Successe due ore prima del fare del giorno una così fera borasca di mare che si perdè una barca su la spiagia, distruse un pezzo di muolo, e due terzi di parapetto di d.° muolo, portò varij scogli grossi dentro del porto, e diroccò le case delli Eredi di Gio. Andrea Massa, tutte le muraglie de Canonicati, ossia delle braie vicine alla marina da un capo all'altro, et entrò nelle vigne, e ne orti del Pian della nave, come in quello di d.° Massa, di Gazzano d.° Dietto e di P. Gio. Martino, entrò nelle case, e portici della marina, e magazeni di D.i Paolo d'Andreis, e tanti alri, a segno che fece notare tutte le barche che erano tirate a terra [nell'interpretazione critica degli antichi Statuti di San Remo trascritti e interpretati da Nilo Calvini vedi qui i capitoli mirati a governare il mondo del lavoro], restò la Chiesa di S. Mauro isolata, li rupe le porte, e la impì d'arena, et il Mare era sì alto che montava sul Bastione, e le aque salse correvano per li due fosati sino alli due Ponti di S. Siro, e Convento, di più innondò tutta la vigna di P. Gio. Batta Giofireddi, che pareva tutta marina, e questa vigna e Casa, e pasata in Mastro Mercenaro, indi in Cap.n Giuseppe Rambaldo d.° Lombrino, e questa fu una piena d'aqua sensa vento.
1696 9 7mbre. In Not.° Gio. Ant.° Orengo Cancelliere Vescovile.
Insorte controversie [continua a scrivere l'estensore seicentesco del Manoscritto] fra il S.r Prep.°, e li quattro Canonici Decimali della Chiesa di S. Siro sopra alcuni giuri Parochiali: seguì convegno tra essi, che il solito diritto di soldi dodeci, e due candelle escluso quello si da fuori ratione Laboris, come pure la benedizione delle
donne infantate
[Era un termine ora disusato che indicava le
*******donne che avevano partorito*******
= in merito ne fu stampato e riedito un trattato di Mauriceau, François, Ostetrico (Parigi 1637 - ivi 1709 = Prevosto del collegio dei chirurghi di S. Cosma a Parigi, fu poi primo ostetrico all'Hôtel-Dieu. noto specie per la così detta " Manovra di M.": manovra ostetrica per il disimpegno della testa, nel corso di un parto di podice, consistente nel mantenere la testa del feto flessa sul tronco -mediante due dita introdotte nella bocca- e nell'esercitare una trazione graduale verso l'alto, fino a porre il corpo fetale in posizione verticale); il volume è intitolato:
Trattato delle malattie delle donne gravide e delle infantate, che insegna il metodo buono, e vero per aiutar le donne ne' parti naturali, ed il mezo di rimediare a que', che sono contro natura, ed a' fanciulli, che nascono; con una descrizione esatissima di tutte le parti della donna, che servono alla generazione ... , In Cologni : appresso Gio. Luigi Du-Four, 1684
Occorre comunque sempre rammentare che il parto era un momento epocale, anche drammatico per i rischi congeniti nell'epoca come qui si vede: e non tanto per la salute della partoriente ma per leggi di famiglia connesse a vari temi, dalla primogenitura maschile alla strutturazione dell'asse ereditario: di conseguenza ne derivava una supervisione assoluta e quasi ossessiva sia sui medici che assistevano al parto quanto soprattutto su comari, ostetriche, balie e nutrici non raramente accusate -specie nella frequente evenienza di parti tragicamente finiti specie nel contesto delle grandi Casate ove il matrimonio costituiva sostanzialmente un affare tra famiglie: ben poca autorità avevano le donne divenute madri sui figli ed ancor più sulle figlie nel contesto di una famiglia in cui la subordinazione della moglie al marito costituiva un assioma assoluto e indiscutibile proprio della "famiglia patriarcale" basamento istituzionale di tutto il Complesso Sociale e Statale.
Contrariamente a ciò che risulta una costante o quasi in molti romanzi e soprattutto nella cinematografia nulla aveva a spartire l'amore con siffatte realtà matrimoniali (specie tra i ceti egemoni, cedendosi maggiormente -ma certo mai con l'attuale dimestichezza- al sentimento come lo intendiamo noi a livello di classi meno elevate partendo dal ceto medio od anche medio alto -e non a caso si citavano e si citano "i vantaggi delle donne borghesi"- per giungere alle donne delle condizioni umili e popolari) = specialmente per le donne appartenenti alle classi dominanti la finalità prima e basilare del matrimonio era Procreazione onde garantire la continuità della Casata stessa si da temersi da parte dei congiunti interessati ogni forma di connivenze diaboliche o quantomeno criminali (sia per contrasti con Casate rivali quanto con "gente di Famiglia" interessata ad avanzare diritti nell'asse ereditario) sotto forma di "Mammane" delinquenti ben prezzolate per impedire la felice conclusione del parto ma anche di "streghe" ostetriche mascherate da "Comari"
Di fatto il timore delle Streghe non venne mai veramente meno -sino a queste revisioni settecentesche avverso ingiuste superstizioni su maghi, streghe, vampiri, licantropi, mostri naturali, profezie ecc. ecc.- nemmeno nonostante l'epocale sconvolgimento determinato dalla Magica Congiura Centini contro Urbano VIII e per quanto con l'applicazione dell'Instructio si passasse da quella che si era nominata Vecchia caccia alle Streghe" alla "Nuova Caccia alle Streghe"
E contestualmente per soddisfare gli interessi di tanti curiosi ma anche di autentici investigatori suk tema prese ad evolversi una vasta letteratura divulgativa, quella dei settecenteschi "Fogli Volanti" prototipo sia della "Cronaca Nera" quanto della letteratura orrifica che registrava con grande enfasi ed indubbi eccessi di fantasia ma comunque sulla base di fatti accaduti eventi connessi con azioni malefiche in cui non di rado eran citate streghe, vampiri, lupi mannari, forze demoniache spesso in agguato contro l'integrità della famiglia e specialmente contro i suoi membri più indifesi come donne e bambini]
si applichino in beneficio d'arredi sagri per la sagrestia, come pure li soldi tre per la sepoltura de morti con due candele le obblazioni nelle benediz.i delle case la settimana santa come pure li fiorini dieci che annualmente paga il Poggio, il restante al S.r Prep.° come meglio da d.° convegno.
1695 10 Maggio in Not.° Gio. Ant.° Brizio, Cancell.e Vescovile. Fondaz. d'Abazia del R. Gio. B.a Bottino q. Stef.°.
1698 13 Lug.° Insorte diferenze fra Confratelli dell'Orat.° di S. Germano per l'ellez.e del Capellano ordinò il S.r Gio. Batta Spinola Comissario Generale l'adunanza di detti Fr.elli et in sua presenza fu fatta l'ellez.e del Capellano: riportò sopra gli altri attendenti voti 264 il R. Gio. B.a Bruno, e restò elletto.
1700 2 Marzo in Not.° Giuseppe M.a Fizero.
Legato instituito dal S.r Seb.° Sardo q. Gioseppe Genovese di una Messa quotidiana da celebrarsi nella Chiesa de Capuccini alla Capella di suo giuspatronato dell'anime purganti da esso fondata coll'assignaz.e di Cap.le 1.a questa M.ca Comunità di Dopie 400 cioè 200 Gen.e N.° 100 Spagna, e N.° 100 Italia dovutele per instr.° de 8 Agosto 1667 in Not.° Gio. F.c° Fizero.
I R. Padri Agostiniani fabricarono la Chiesa di S. Nicola [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto]
1704 1 Marzo. Decreto del M.c° Consiglio alla pena di B. 40 a cad.a persona che presuma prender lettame sulla strada della Colla solita vendersi nella pub.ca sub asta.
1705 14 8bre. Decreto del M.c° Consiglio che permette la Sepoltura ai S.g Massari della Città Consiglio la Sepoltura dall'Altare, e che nessuno vi possa interarsi senza il loro permesso alla penale di L. 25. NC.
1707 1 8bre. Decreto del M.c° Consiglio in favore de Popoli di Vereso ("Verezzo") per gli aggravij sofrono da S.ri Prep.° e Can.ci Decimali.
1709 9 Genajo. Venne qui in S. Remo per 3 giorni e 3 notti tanta neve che per le strade ve n'era l'altezza di due Palmi e per le contrade tanto durò che le donne furono obligate a portarla via perché con quella neve che era gettata dalle terazze faceva un gran monte. Fu questa accompagnata da gran vento e fu tale il danno che ambedue causarono alle nostre campagne, che non si salvò un frutto di limoni, e cetroni e pocchissime foglie si ritrovarono su gli alberi, essendo tutti restati come le roveri. Non andarono esenti in quest'anno dal freddo e dal gelo che quelle piante che erano vicine alle case. Le Olivi perderono anche le foglie e nelle alture seccarono quasi tutte, temendo ancora che non seccassero nelle bassure. Il Freddo che faceva pareva quasi intolerabile. Fu scritto da Genova che il vino si aggiacciava ne bicchieri e quel che è più l'orina nel vaso notturno si trovò agghiaciata. Da Torino si seppe che s'aghiacciò l'aqua vita di tre cotte e si spezzò il vaso dove era rinchiusa. Nell'Italia e nella Francia sono morte persone dal puro Freddo. In S. Remo però non s'amallarono gran gente ma in Genova in un mese e mezzo perirono più di 4000 milla persone, ed essendosi a qualcheduno fatta l'anatomia vi si trovò il sangue aghiacciato (sic).
Alle miserie sudette vi si agiunse una penuria di grano, che lo fece andare al prezzo di L. 36 per mina, e di questo se ne ritrovava poco, e quel pocco veniva dal Magistrato distribuito alle Gabellotte e nei mesi di Marzo per la scarzzesa si vendeva come si suol dire al pertuio e continuò sino al mese d'Aprile nel fine di cui si vendeva L. 50 per mina. L'oglio prima della neve valeva L. 26 in 27 il Barrile, e dopo la neve ascese sino a L. 34 e poco dopo a L. 40 in L. 42.
1708 16 9mbre Not.° Stef.° Staseri di Genova.
Il R.° Orazio Pianavia fonda in S. Remo una casa de S.ri della Missione, li assegna L. 60 mila in tanti Capitali. La Città di S. Remo v'ostano alla loro fondaz.e, ciò non ostante vi entrarono li 4 Agosto 1718 con Decreto del Trono Ser.m° et approvaz.e del M.c° Consiglio. Mons.r De Fornari Vescovo li 22 Marzo 1719 loro permette la detta fondazione.
1709 17 8bre Editto di Monsig.r Spinola contro li renitenti a pagar le Decime.
Alli 20 Aprile d.° Anno vengono in S. Remo et alloggiano nella Casa di Villa nominata la Chiusa del Capitan Gioseppe Ran
no
haldo d.° Lombrino, d.° anno li 13 luglio appiggionano l'appartamento a pian di terra e fondamenti del Palazzo Borea, e nell'attuale loro edificio da Oglio aprono la Chiesa, e vi si fermano sino al 1722.
1721 2 Giug.° in not.° Gioseppe Fizero il R. P.re Paolo Fi.° Nigrone, Superiore del Colleggio de P.ri Gesuiti di questa Città corne erede beneficiario del P. Ant.° F.co Xaverio padre Gesuita figlio del fu S.r Bernardo Palmaro vende alli S.ri Ab.e Pier F.c° Pesante q. Gio. B.a, e Pier F.co Sapia Bonetti nomina esclarando la casa posta alla marina con giardino per L. 21673, e li 4 8bre d.i Misionarij andarono ad abitare in d.a casa stata dichiarata da sud. Pesante, e Sapia compra da loro denari.
1738 d.i P.ri accrescono d.a casa sopra il Magazeno verso bosco 4 piani, e due piani verso mare di stanze.
1752 10 Marzo in Not.° Nicolò Pelice Giorgi d'Albenga comprano dal S.r Can.c° Decimale Gio. Ermeglia d.° Leone l'orto del canonicato attiguo al giardino di sud.a Casa per L. 9934, et indi litigano col S.r Can.c° Giac.° Viale successore per aver ivi d.i Missionarij fabricato e stante la fabrica della fortezza atterrano d.a fabrica, perché dominava, e volevano d.i P.ri si accettasse il fondo, ma poi si convennero mediante l'annuo pagamento in L. 300 vi à d.° CAn.C° che è successore in perpetuo per sud.° Orto.
1709 17 8bre. Decreto di Mons.r Spinola Vescovo d'Albenga contro 1i renitenti al pagamento delle decime in S. Remo.
1713. Li 20 Agosto la Rep. di Genova comperò da Carlo VI Imperatore di Casa d'Austria il Marchesato di Finale in Liguria vicino a Savona, già Feudo dei Marchesi del Carretto, mediante lo sborso effettivo di un milione e 200 mila colonnati, del valore di L. 5 pari a circa 6 milioni di Franchi somma maggiore di ciò che valeva. Il Becattini pretende che l'Imperatore nella vendita si fosse riservato il diritto di ricuperare quel rnarchesato restituendo la somma ricevuta: ma di questo, dice Muratori, non v'ha parola nell'investitura conceduta ad essa republica. I Genovesi dunque
ne divennero veri padroni, e legittimi possessori, sebbene Finale si continuasse ad appellare Feudo Imperiale. Perciò quando Maria Teresa nel Trattato di Worms cedeva ai Re di Sardegna tutte le sue ragioni sopra Finale, diceva parole vane e menzognere, perché suo padre Carlo VI se ne era spogliato con un atto autentico ed irrevocabile.
In quest'anno pel trattato di Utrecht fu assegnata la Sicilia alla Casa di Savoja, e ne andò a prender possesso Vittorio Amedeo II [stupisce che l'attento estensore del manoscritto trattando del conflitto europeo in cui anche lo Stato Sabaudo fu coinvolto non abbia registrato eventi bellici e nemmeno le vicende della "Santa Sindone" da Torino assediata portata momentaneamente -e proprio per volere di Vittorio Emanuele II- in salvo a Genova passando non lungi da queste contrade]
1714 a 17 7bre a ore 21 qui à morto Monsig.r Giorgio Spinola Vescovo d'Albenga, e li 18 d.°, riposto il suo cadavere in una cassa coperta di panno nero con croce rossa, fu alle ore 22 dal Clero associato il cadavero all'imbarco di esso per Albenga.
1714. 17 8bre. Elisabeta Farnese di Parma seconda consorte di Filippo V Re di Spagna allogiò in casa nostra, ed è nata li 3 8bre 1692, e fu sposata in Parma 16 7bre 1714, che fu condota in Spagna dal Duca Barbases.
1717 18 Xbre. Decreto del M.c° Consiglio in cui proibizione
di gettare acque di sanze per le strade alla pena di L. 10 per ogni
volta eccettuato quando decorreranno le acque piovane.
Del 1718 il sud.° Sig.°r Vicario Paxero morì, e fu sepulto nella Chiesa de Padri Minori Osservanti Riformati, in S. Francesco.
1719 15 Xbre: il sud.° Com.° Doria morì. Il suo interro fu
con intervento degli Oratorij sì publici che privati, de P.ri Min.
O.i R.i, di tutto il Clero, e M.c° Consiglio. Si fece il giro da S.
Siro sulla di cui piazza era sull'armi una compagnia de Scielti
squadronati che sparorono, di poi si passò in piazza di S. Bastiano,
ed indi alla Chiesa di S. Stef.° ove era altra Compagnia de Scielti
che pure sparò. La matina seguente dal R.d° Clero ivi portatosi
fu cantata la Messa solenne con instromenti musicali, e fu sepolto in mezzo la Chiesa con ponervi sopra la sua inscrizione scolpita in marmo.
1718. Per il trattato di Londra la Sardegna fu in iscambio della Sicilia assegnata in titolo e possesso di regno alla Casa di Savoia, e ne fu il primo Re Vittorio Amedeo.
1720 3 Marz.° il Sig. Gio M.a Pianavia Roverisio q. Giovanni di Ceriana abbitante in Sanremo principiò a fabbricare il suo casamento qui in Sanremo attiguo alla casa delli Sig. Gastaldi, che è nella contrada del Palazzo Publico, e ponte di S. Siro.
29 7bre. I R. Missionari sono venuti in S. Remo ed hanno datto principio alla lor Fabrica vicina al mare, e nel tempo della Fabrica abitavano in casa Borea per anni 2.
1720 28 7bre. Il R.d° Ab.e Pier Fran.c° Borea compra da P.
Raimondo Pesante q. Ant.° la Capella di S. Ant.° da Padova al
Convento per L. 450 come nelli atti del Sig. Giuseppe M.a Fisero,
e di più in di atti vi è che d.° P. Pesantino ("?") alli 27 d.° si è convenuto con il Sig. Gio. Ant.° Bracco q. Tom.° con farsi cedere le ragioni che li competono sopra la sud'a Capella per L. 60 risalvandosi il d.o Bracco il jus che à sopra la seportura existintente innansi alla sud.a Capella.
1721 Marzo. Maestri Benedetto e Gio Ma suo figlio Breschi si sono obligati di sfondare Palmi cinque da Capella e di novo rifarla con pulirla per L. 300.
1721 18 76re in atti del nottaro Giuseppe Ma Fisero, si e fato l'instromento dal M.° R.d° Sig. Abe Pier Fran. Borea q. Gio. Batta, con il Marmoraro Gaetano Solaro di Genova per L. 2000 di fare un aitare compito di Marmo con due colonne nel sito nuovo frabricato, che vi era S. Ant.° e adeso intitolato S. Nicolò di Bari, e S. Ant.° nella Chiesa di N.a Sig.a delli Angeli al Convento
e del 1722 14 Giugno fu di tutto ponto terminata, e in d.° giorno' dal Sig.e Ab.e le fu da lui celebrata la santa messa. L'ancona di sud.a Capella l'à fata Marco Antonio Franceschini di Bologna per 100 Scudi d'argento, e più 50 di regalo, che in tutto sono 150 scudi d'argento, e non restò sodisfato, e disse che non la vende, ma ben sì ne la regala. Nella riedificaz.e della Chiesa de P.ri Riformati d.a Capella fu levata, e rimessa
e benedetta la Capella li 9 Febr.° 1766 [vedi anche = norme concernenti la consacrazione delle Chiese ed ancora visualizza qui vincoli concernenti la vita delle Chiese - obblighi diversi, interni ed esterni alle Chiese - obblighi per residenti prossimi ai luoghi di culto].
1720 14Xbre.
Il Spetabile Gerolamo Laura morto il di sopra giorno ha lasciate due case da S. Brigida al Sig. Prevosto pro tempore coll'obbligo la santa messa, altra in pane da darsi a poveri [vedi qui Elemosina = vedi Elemosina ai veri Indigenti = vedi i "Finti Poveri" e i Finti Malati e/o Miracolati"] nella Festa del S. Nichola il Prevosto attuale R. Costanzo Martini [Le Feste comandate concernenti la chiusura dei servizi pubblici e privati = si può per utilità confrontare questa normativa locale sia con gli strumenti in essere usati nei secoli per la misurazione del tempo e la sanzione dei giorni di festa e lavoro sia pure con quella generale serie di norme sui momenti di lavoro e di riposo ampiamente registrati da L. Ferraris nel '600 - '700 a livello panitaliano]
1721/2 Fatura di 4 Busti d'Argento.
1723 a 13 Gennaio e stata terminata l'ostaria del Palazo da M.° Giacinto Rottondo de Porto Maurizio la fabrica e purimento dessa del Ostaria del Palazzo, a L. 2 la Cannella il purimento, astici, portari, non avendoli noi dato solo la calcina nella fossa, ed è stato da noi sodisfato, come si vede nelli atti del Sig.e Giuseppe Ma Fisero la quitanza fatane sotto li 17 Gennaio 1724, e questa fabrica fu prima principiata da M.° Lorenzo Martino quando fu alle scale si trovò perso [non tutte le "Ostarie" rispondevano a questi crismi = Angelico Aprosio nel '600 ce ne descrive qui una denominata "Hostaria della Scala" che corrisponde piuttosto ad un antro di spie, avventurieri e prostitute = e del resto ancora nel '700 i viaggi sia per terra che per mare erano pericolosi non solo per la diffusione cella criminalità, organizzata e non, e ma anche per oscuri assassini da strada come i manticularii che aggredendo quasi sempre di notte alimentavano la superstizione su forze oscure e diaboliche non esclusa quella su Streghe, Vampiri e soprattutto Lupi Mannari
1723 2 Giugno. L'Altare del Crocefisso della Costa fatto da
M.° Gaetano Solari costa L. 2796: 3: ciò è L. 2000 per li marmi
e fattura L. 137 (in Not.° Giuseppe Fisero) spesa per rifare o
sfondare da Capella e L. 699: 3 fattura del Crocefiso fatto da
Antonio Ma Maragliano compresa la sua Croce, ed ornamenti.
1722 31 Gen.° Decreto del M.CO Consiglio su relaz.e de M.
Nicola Morardi e Michele Palmaro toccare all'Orat.° e Chiesa di
S. Donato di Verezo in cui dichiarano nudi tutti li atti fatti da
uuomini di Verezo, e nulla l'ellez.e del Capellano, e Massari et
altri decreti.
1727. 19 7bre. Il Sig. Giacomo An.° Boni pitore Bolognese per L. 2500 dipinse il volto di N.a Sig.a della Costa, e per li stuchi L. 3000, al Sig. Gio. Siro Ferrata Stucatore pagati, per d.i stuchi, e L. 50 pagate al Sig. Gio. Batta Vanente per sua fatica per indorare d.i stuchi, e L. 354:6:4 spese diverse, come per giornate di masacano, giornate di donne, corde, chiodi, conche, ed altre cose necesarie a d.a Opera, che in tutto ascendono a L. 3204:6:4 e in queste L. 354:6:4 vi è compreso la calcina e arena presa all'Arenella e il purimento in possolana al difora di d.° Coro.
1726. 20 Xbre. Il M.c° Consiglio conciede per decreto alli Consoli de fabri Murari M.ro Carlo Sasso, e Al.ro Gio. M.a Bresca il giure di fabricare nella Chiesa di S. Giuseppe ad onore de SS. 4 Coronati la sua Capella.
1727. 19 Gennaio. Li sud.i Consoli dell'arte de fabri murari s'obbligano fabricare la Capella in sud.a Chiesa con obbligo di mantener il tetto elastico di d.a Capella, e proveder la med.a d'ornamenti, e candelle nel giorno della sua solennità, ed anno avuto il permeso di raccogliere le elemosine [vedi qui Elemosina = vedi Elemosina ai veri Indigenti = vedi i "Finti Poveri" e i Finti Malati e/o Miracolati"] per la Festa de Sud.i SS.mi 4 Coronati come da instrumento rogato dal nottaio Sig. Pier Fran.° Martini [Le Feste comandate concernenti la chiusura dei servizi pubblici e privati = si può per utilità confrontare questa normativa locale sia con gli strumenti in essere usati nei secoli per la misurazione del tempo e la sanzione dei giorni di festa e lavoro sia pure con quella generale serie di norme sui momenti di lavoro e di riposo ampiamente registrati da L. Ferraris nel '600 - '700 a livello panitaliano]
1727. 17 9bre. Decreto concernente la costruz.e d'un casone alla guardia delli Ospitaletticioè attiguo alla casetta della guardia con dichiara che atteso l'abbonamento fatto da M.ci Deputati ad Ant.° Zirio di certa somma d.° Casone resta della M.ca Comunità.
1729. 25 Agosto: seguì in quest'anno sollevazione per le caose come da fatto difuso in Fogliazzo.