cultura barocca
 

Donne nei secoli

Condizione femminile

I
* - La CONDIZIONE FEMMINILE NELL'ETA' INTERMEDIA TRA FEMMINISMO ED ANTIFEMMINISMO = se vuoi approfondire l'argomento -con maggiori collegamenti ed un superiore apparato di immagini- CLICCA SU QUESTA GUIDA ICONOGRAFICA DELLA CONDIZIONE FEMMINILE NEI SECOLI (tutte le voci sottolineate nelle immagini antiquarie sono attive e rimandano ad ulteriori collegamenti)
- Vedi anche: (XVII - XVIII sec.) uomini e donne (discriminazioni e identità) di fronte agli interpreti della Chiesa di Roma in merito alle possibili epocali colpe legate alla sessualità - lo stato della "donna ideale" quello di "donna sposata": (matrimonio e sponsali - normativa necessaria - abusi e violazioni - matrimoni coatti - d' interesse di famiglia - matrimoni a sorpresa ecc.) - Le donne di piacere ["cortigiania onesta (intellettuale)" - "cortigiania di lume" (meretrice - prostituta): a Venezia un celebre esempio di "cortigiana intellettuale" = Veronica Franco] - la donna votata alla spiritualità = vedi in dettaglio: monache - monacazioni - monacazioni forzate: vita monastica e conventuale femminile)
- La DONNA, la SUBLIMAZIONE e la CONSERVAZIONE DEL FASCINO, in particolare la "COLPEVOLE" CURA SMODATA DEI CAPELLI : da OVIDIO autore amato da Aprosio un ricettario poetico dI COSMESI, ACCONCIATURE DEI CAPELLI, USO DELL'OLIO D'OLIVA PER ESSER SEMPRE PIU' BELLE
- Vedi anche: dai tempi di A. Aprosio a quelli di D. A. Gandolfo, nell' Eusevologio di Carlo Bartolomeo Piazza, l' APPARATO ASSISTENZIALE PER ORFANE, FANCIULLE E DONNE nella ROMA pontificia e controriformista
* - [Lo STUPRO o VIOLENZA CARNALE storica, spesso incompresa e sempre discussa OFFESA ALLA DIGNITA' FEMMINILE qui analizzata nelle interpretazioni digitalizzate o trascritte del Digesto, del commentatore Angelo Gambiglioni da Arezzo, di P. Lucio Ferraris, del criminologo ottocentesco F. Puccinotti]
** - [Nel DIRITTO INTERMEDIO, peraltro, anche in occasione di TESTIMONIANZE le DONNE, già tra loro moralmente e socio-economicamente distinte, HANNO DEI BEN PRECISI LIMITI PREFISSATI ALLA LORO FACOLTA' DI TESTIMONIARE]
*** - [Per un ausilio metodologico alla lettura del DIRITTO INTERMEDIO = la confutazione di tanti suoi assiomi in merito alla DONNA sulla base della "LEZIONI DI MEDICINA LEGALE" di F. PUCCINOTTI URBINATE]
I I
A - Per un contributo alla conoscenza della FAMIGLIA E/O DONNA NELLA FAMIGLIA durante l'età intermedia: PADRI- FIGLI e loro RAPPORTI - la storica vicenda di ORFANI - ABBANDONATI - FANCIULLI ESPOSTI - FIGLI ESPOSTI ("RUOTA DEGLI ESPOSTI") = analizza qui il complesso argomento del NASCERE FEMMINA NELL'ETA' INTERMEDIA: E...L'"ARDUO MESTIERE" DELL' ESSER BIMBA - FANCIULLA - VERGINE - DONNA E FEMMINA ]
B - LA DONNA - CONDIZIONAMENTI E VIOLENZE DEL CONTESTO DI FAMIGLIA E NEL SISTEMA SOCIALE DELL'ETA' INTERMEDIA = si visualizzino qui due casi limite: quello della SPOSA COATTA - SPOSA SENZA AMORE - MATRIMONIO IMPOSTO PER INTERESSE DI FAMIGLIA ed ancora si analizzi la casistica di SUORA COATTA - DONNA SENZA VOCAZIONE COSTRETTA AD ENTRARE IN CONVENTO - LE MONACAZIONI FORZATE (MONACAZIONE IMPOSTA DA SCELTE DI FAMIGLIA)
C - La DONNA BIFRONTE = vedi qui due imprevedibili ESTREMI destinati a "toccarsi"della condizione femminile nella postazione di DONNA PERDUTA = vale a dire la figura dell' ATTRICE/DONNA DI SPETTACOLO e la figura della MONACA SCONTENTA
* - La "DONNA DELLA NORMA ISTITUZIONALE" = vedi qui, da testi d'età intermedia, le voci FOEMINA e SPOSA - MOGLIE - MADRE [per il FETO e la PROLE ogni buona MADRE deve esser disposta a GRANDI SACRIFICI ANCHE A COSTO DELLA SUA VITA]
** - La "DONNA DELLA NORMA ISTITUZIONALE" = vedi qui, da testi d'età intermedia, le voci MONACA - MONACHE - SUORA - SUORE
***La "DONNA EMARGINATA": la DONNA ADULTERA e la DONNA LUSSURIOSA e/o MERETRICE (PUTTANA) [anche a rischio di MARCHIO DI INFAMIA]
***"LA "DONNA INGANNATRICE - GLI INGANNI DELLE DONNE" = Il libertinismo e l'antifemminismo degli Accademici Incogniti di Venezia analizzato attraverso l'esperienza dell'erudito A. Aprosio = le riflessioni sul "gabbo delle donne" vale a dire l'epocale, innata astuzia e gli abbigliamenti (moda) utilizzati dalle donne per ingannare padri e mariti onde soddisfare amori proibiti e passioni nascoste: le denunzie di autori misogini, da Clemente Barrera e "Ernando Tivega" a L. Adimari (opere qui digitalizzate da testi d'epoca)
****LA "DONNA CELATA NELL'OMBRA" secondo il diritto intermedio: l'oscurità e difficoltà di interpretazione di SAFFISMO, LEBISMO (LESBICA), TRIBADISMO (TRIBADE), OMOSESSUALITA' FEMMINILE a fronte dell' OMOSESSUALITA' MASCHILE
***** - LA "DONNA IMPRIGIONATA NELL'IGNORANZA" = l'aspra lotta delle donne per ottenere -contro l'usanza pregressa- una formazione culturale pari a quella dell'uomo
1 - Due "DONNE CONTROCORRENTE" e precisamente l'ebrea veneziana Sara Copio Sullam e la coraggiosa "femminista ante litteram" suor Arcangela Tarabotti veneziana [ LA SEMPLICITA' INGANNATA (QUI DIGITALIZZATA) di Arcangela Tarabotti: testo integrale - edizione critica, e quindi la peculiare struttura e genesi de Il PARADISO MONACALE e de l' INFERNO MONACALE questo ultimo qui parimenti proposto in versione moderna, digitalizzato integralmente e arricchito di glosse esplicative = e tra tante riflessioni su femminismo ed antifemminismo un piccolo ma utile teorema retorico "lunatiche le donne? alcune forse sì per quanto non meno di altrettanti signori uomini"]
2 - SARRA / SARA COPIO SULLAM bellissima ed enigmatica ERUDITA DEL GHETTO DEGLI EBREI DI VENEZIA = vedi qui integralmente digitalizzate le "LETTERE DI ANSALDO CEBA' SCRITTE A SARRA COPIA..."
3 - ELENA CASSANDRA TARABOTTI alias SUOR ARCANGELA TARABOTTI = A. APROSIO ED ARCANGELA TARABOTTI (CLICCA QUI PER APPROFONDIRE I DATI SULLA "SUORA FEMMINISTA" E LEGGERNE LE OPERE): i PRESUPPOSTI DI UNA COLLABORAZIONE INTELLETTUALE CON ANGELICO APROSIO e poi la degenerazione dei rapporti con l'esplosione di un'acre POLEMICA PERSONALE -DI CUI LA TARABOTTI AVEVA AVUTA UNA SORTA DI PREMONIZIONE- OLTRE CHE GENERALE ED INTELLETTUALE SUI RAPPORTI FRA UOMINI E DONNE, SPECIE SE DI CULTURA [in dettaglio vedi l'inizio della collaborazione letteraria quindi la lettera con cui la Tarabotti consegna all'Aprosio il manoscritto della Tirannia Paterna per un giudizio e la correzione di eventuali refusi e quindi dopo l'emergere di sospetti nella suora anche ma non solo sul comportamento di Aprosio compulsa la lettera del 1642 con cui -seconda riga- la Tarabotti chiede all'Aprosio la restituzione immediata della stessa opera ]
4 - Ma ecco, nei "ricordi pieni di rabbia" entro la "Biblioteca Aprosiana" come in effetti, ancora nel 1673, A. Aprosio giudicava l'Antisatira della Tarabotti, il suo lavoro a difesa delle donne e quegli attacchi della suora che lo avevano lasciato, forse, senza respiro: "Aprosio mordace ed una risposta coniata dal Nebulo Nebulonum del Flitnerus" = all' Ode XII del Nebulo Nebulonum di G. Flitner è accorpata appunto questa EMBLEMA = con il motto Hic merdam cribrando movet
: apertamente riferita nel citato testo aprosiano all'agire di A. Tarabotti [il ricorso aprosiano ad un'interazione tra immagini e testo, anche fortemente provocatorie era una diffusissima costumanza epocale sia avverso le donne -si vedano qui figurazioni su donne omosessuali quanto su donne usanti per il piacere solitario i diabolici "olisboi"- ma anche in relazione al mondo degli uomini e a quello dei loro vizi come qui nel caso di Frode e Imbroglio = dovere filologico impone comunque rammentare che l'acre e, per quanto erudita, certamente "volgare" espressione aprosiana avverso la Tarabotti trae il destro dal fatto che la suora veneziana per prima - dopo la grave alterazione dei suoi rapporti con A. Aprosio- apostrofò pesantemente "il Ventimiglia" quale "...PREDICATORE DELLE GLORIE DEL VINO, CONFESSORE DEI BUGIARDI E MECENATE DEGLI UBRIACHI..." = alimentando, sulla linea della sua fama di frate buongustaio e amante del buon vino oltre che di raccoglitore di rarissime opere di enologia, la pericolosa pubblica nomea di "frate ubriacone" come si evince dalle lettere della donna = in effetti Aprosio si rivela ombroso specie quando si fa riferimento al suo passato "libertino e veneziano dell'Accademia degli Incogniti"; quasi ne sia rimasto "scottato" preferisce negli ultimi tempi parlare apertamente solo di "ubriachezza" quale vizio contro cui ha preso a combattere come Vicario dell'Inquisizione anche per cercare -invano- di dissipare del tutto il retaggio ambiguo e negativo dell'appellativo di "poeta" datogli a Venezia dal reggente Campiglia = nel senso però di spirito bizzarro ed imprevedibile, anche impulsivo e non raramente litigioso, comunque non del tutto ancora avvezzo alla vita conventuale = sì che, ben oltre i possibili interventi del buon Campiglia, sentite alcune voci A. Aprosio aveva temuto che si presentasse anche a lui per dissuaderlo a più consono comportamento e minacciosamente cinto di spada come era suo costume come aveva fatto contro altri il potente ed intransigente Nunzio Apostolico di Venezia Francesco Vitelli ( il rispettoso formale comportamento di poi assunto da Aprosio non impedì (prescindendo dal delicato ma sempre risolvibile problema dei suoi reali rapporti con le donne e specificatamente con i "libri delle donne controcorrente, revisioniste e/o ribelli") la persistenza a suo carico -quali maschere riflettenti antichi costumi- di almeno 10 interrogativi su pregresse stranezze comportamentali di Angelico Aprosio e cioè: I - qual fosse stata la sua reale posizione a riguardo del libertinismo = con la conseguente accademica curiosità per la lettura di libri proibiti, dannati, alchemici, eretici, "famosi" o cui comunque non si fosse concesso l' imprimatur [scampoli di acerbo, "giovanile", antifemminismo aprosiano digitalizzati dallo "Scudo di Rinaldo" = che per studiosi, ricercatori od appassionati si può anche leggere integralmente digitalizzato e multimedializzato cliccando qui collazionando il tutto con l'influenza da lui recpita a Venezia nel contesto dell' "Accademia degli Incogniti e delle pubblicazioni spesso oscene di certi suoi autori" sempre valutando l'influenza anche esercitata sugli scritti antidonneschi dalle satire misogine un tempo famose dei letterati napoletani Ernando Tivega e di Clemente Barrera] - - II - qual fosse stata la sua reale posizione nella tragica vicenda di Ferrante Pallavicino di cui si occupò proprio il Legato Francesco Vitelli III - qual fosse il suo reale rapporto con eresia e scritti ereticali - IV - quale fosse la reale portata e/o condivisione sua del pensiero di autori italiani e soprattutto di letterati stranieri specie se di area riformata - V - quale interesse avesse per autori di libri maledetti e/o dannati specie per panteismo come Marcello Palingenio e Giordano Bruno - VI - quali fossero i suoi reali rapporti con gli esponenti della "scienza nuova" - eliocentrica - antiaristotelica e galileiana e nel dettaglio quale potesse esser stato il suo apporto reale di collaborazione e/o critica avverso o a favore esponenti della "scienza nuova": in dettaglio il caso di A. Marchetti - VII - se mai fosse stato innamorato e per estrema ragione perseguibile, in caso di accertato dolo, per sollicitatio ad turpia od altri crimini di fornicazione e/o molestie sessuali secondo i testi canonici [innamorato forse non lo fu mai anche se si sentì in obbligo di precisarlo per iscritto (Scudo di Rinaldo I): ma certamente dalle Donne, dalla Donna e dal mistero della sua sensualità ma anche della possibilità di concepire e dar la vita fu sempre incuriosito ed affascinato al punto che nei momenti di maggior incupimento spirituale (vedi) della sua vita, anche sulla scia di poeti e letterati come il Guidetti e il Battista si lasciò andare ad un'osservazione, ulteriore quanto personale e perigliosa, rimasta poco nota = "quanto diversa sia la sorte di un religioso da quella d'un laico che può eternarsi nella carne d'un figlio e tramandarne nel tempo nome, opere e sentimenti"] - VIII - se fosse stato o meno un opsophago amante della "vita dei classici" - IX - se fosse da intendere in senso lato o non la sua antica espressione sul valore del bere buon vino per il buon poetare) - X - quali fossero state mai realmente le ragioni degli interessi occultistici ed esoterici di Aprosio = quelli che soprattutto lo collegarono ad Ole Worm molto discusso in ambito cattolico per i suoi scritti sulle "Rune" nordiche e i suoi interessi per la "Clavicola di Salomone" variamente confusa con il "Libro dei Morti" poi trasformato da elaborazioni romanzesche in "Necronomicon" - XI - dubbi su vita e morte: quale fosse realmente la fortezza della sua fede con l'incupimento degli ultimi anni - XII (che per molti versi tutti gli altri XI recupera ed elabora segretamente) - la valenza "innovativa" dei contenuti del mai pubblicato e "pericoloso" Scudo di Rinaldo II = comportante tra molte ombre di "timore e tremore" qualche affermazione sulla scoperta fragilità della vita (fatto evidenziato come conseguenza delle grandi epidemie di peste ma senza mai rifugiarsi nella vetero-superstizione od al segno di rigettare del tutto nuove scoperte frontiere di conoscenza) con l'evidente inevitabilità della morte e fallacia di qualsiasi marchingegno per ingannarla e con l' "ereticale" confessione della sofferenza di un religioso di non potersi eternare come altri almeno nella carne di un figlio perché per quanto avesse egli costruito un meccanismo di autoperpetuazione la Biblioteca e i Libri, tanto propri quanto per altri custoditi, non erano figli in cui replicarsi [ ma aldilà di queste postulazioni anche possibilmente dipendenti da una visione parziale del critico moderno è proprio sempre nello Scudo di Rinaldo II (qui anche elencato capitolo per capitolo e non privo di molte sorprendenti esternazioni critiche avverso le costumanze di troppi religiosi) che si riconosce una mai pubblicamente confessata serie di postulazioni di Aprosio Vicario dell'Inquisizione che proprio perchè punto soddisfatto dall'ambito ruolo o forse perchè istruito dal ruolo stesso su una complessità esistenziale a lui prima ignota od ancora magari perchè deluso dai continui scontri di potere tra legge dello Stato e Santa Inquisizione si era andato formulando idee seriose ed alternative, del tutto estranee all'iridescenza delle altre opere moralistiche (Scudo di Rinaldo I e quindi Grillaia) sì che alla fine -in un globale piano di sfiducia per l'umanità tanto femminile che maschile, tanto laica che ecclesiastica, quasi chiuse il cerchio [ tra imprevedibili e coraggiose postulazioni criptiche e metalinguistiche di cui ad esempio si propone questa "critica" -del cap. XI della Grillaia- a S. Tommaso d'Aquino in merito all'incesto mascherato da salvaguardia della verginità delle figlie da parte di indegni padri-padroni ] delle polemiche in una sorta di excusatio non petita verso le idee della Tarabotti; e in sintonia con colei che contro le monacazioni forzate aveva scritto LA TIRANNIA PATERNA (LA SEMPLICITA' INGANNATA) e l' INFERNO MONACALE nel Capitolo XIV dello Scudo di Rinaldo II il prima intransigente Angelico trovò una giammai prevedibile convergenza laddove -trattando di monacazioni forzate (per entrambi i sessi)- parlò poi a proposito di Monacelle incarcerate contro il loro volere dalla TIRANNIA PATERNA e recluse in un convento che diventa un INFERNO = ed in particolare quando scrisse Se la figliuola sarà con gli occhi strambi, con le spalle incurvate, con gambe diseguali, difettosa da cap'a piedi si pensa subito di monacarla si intende facilmente un riferimento alla Tarabotti monacata a forza dal padre in quanto ritenuta non "spendibile" sul mercato dei matrimoni in quanto zoppa = a prescindere dai ripensamenti, dalle inarcature polemiche come quella qui del poeta Aprosio che aggredisce eruditamente la donna pare davvero che con questo punto XII non solo si sia conclusa la querelle ideologica ma che si sia stemperata anche la passione, fermi restando alcuni momenti di rabbia (anche scenografici ma probabilmente -dato il suo carattere impulsivo- occasionalmente scatenati dalla difficoltà di stampare la Maschera Scoperta avverso cui la suora veneziana aveva posto paletti alquanto resistenti e solidi , rivelatisi per tutta l'esistenza di Aprosio invalicabili) - * - le imprevedibilità aprosiane = Influenza del Pievano di una Villa del Capitanato Intemelio tal Marco Lamberti su un ritorno, poi frustrato, di Angelico Aprosio alla produzione moralistica non escluse le composizioni escrologiche = specie ai fini di rivisitare -sotto una nuova prospettiva- l'asprezza del vivere, l'errore di donne ma anche uomini, per nulla esclusi gli ecclesiastici - ed ancora i "ritorni di rabbia" per la sconfitta culturale patita dalla Tarabotti e mascherato da un'espressione che ha fatto ingigantire la misoginia di Aprosio "quanto siano bestiali, e vendicative le donne"]
5 - Ambigue convergenze ideologiche tra A. Aprosio ed A. Tarabotti in merito al tema delle "monacazioni forzate" [la plausibile influenza, su certo revisionismo aprosiano, della narrativa femminile francese, in particolare di un'autrice come Maddeleine de Scudéry nota in Italia attraverso le traduzioni di un "amico" d'Aprosio, Maiolino Bisaccioni]
6 - Altre donne di cultura variamente interpretate da A. Aprosio: Isotta Nogarola - Margherita Sarocchi o Sarrocchi - Orsina Cavaletta - Isabella Sori - Anna Maria Schurman la "Saffo di Colonia" e Camilla Bertelli Martini di Nizza - suor Lorenza Strozzi - "Maria Below danese" - Laura Cereta - Lucrezia Marinella = inoltre VEDI QUI sul tema DONNA - DONNA ERUDITA E NON: RAPPORTI CON LA FAMIGLIA ED IL CONTESTO PATRIARCALE : inoltreper un approfondimento critico si visualizzino qui i CATALOGHI APROSIANI DELLE DONNE ERUDITE anche confrontandoli con l' ELENCO DELLE DONNE COLTE EUROPEE E NON proposto nella più vasta settecentesca LOTTA AI PREGIUDIZI PORTATA AVANTI DOMENICANO SPAGNOLO BENEDETTO GEROLAMO FEIJOO NEL SUO TEATRO CRITICO UNIVERSALE
7 - Aprosio, prima di diventare più cauto o di rivedere alcune postazioni, sfodera soprattutto nel giovanile "Scudo di Rinaldo I" la sua acidità antifemminista: come in questo Capitolo XXXVII ove sulla base di un discutibile prestito letterario (ma è forse lui l'autore degli aspri versi?) sviluppa l'equazione "DONNA = MAZZO DI CARTE"
8 - Scampoli di acerbo, "giovanile", antifemminismo aprosiano digitalizzati dallo "SCUDO DI RINALDO" = che per studiosi, ricercatori od appassionati si può anche leggere integralmente digitalizzato e multimedializzato CLICCANDO QUI sempre valutando l'influenza esercitata su quest'opera dalle satire antidonnesche un tempo famose di Ernando Tivega e di Clemente Barrera.
In merito ai "difetti donneschi" elaborati nello Scudo di Rinaldo e specialmente legati a "moda e vanità" può esser sufficiente leggere i seguenti capitoli:
CAP. XIX ("QUANTO GRANDE SIA IL LUSSO DELLE DONNE NEI CAPELLI...") - cap. XX (SULL'ERRORE DI TINGERSI I CAPELLI) - cap. XXI (SUL COLORE IDEALE DEI CAPELLI) - CAP XXIV (IL RICORSO DELLE DONNE -MA NON SOLO- ALLA COSMESI PER APPARIR PIU' BELLE E' RIPROVEVOLE) - CAP. XXIX ("QUANTO DISDICA ALLE DONNE IL PORTAR LE POPPE SCOPERTE") - CAP. XXX ("DELLE UNGHIE LUNGHE") - CAP. XXXI ("LE SCARPE DEL DIAVOLO" ovvero meno retoricamente LE SCARPE DELLA VANITA' E DELLA PERDIZIONE FEMMINILE) - CAP. XXXII (IL LUSSO DISDICEVOLE DELLE DONNE) - CAP. XXXV (un "CENTONE SATIRICO" contro le donne che attesta l'influenza su Aprosio e sulla stesura dello scudo della "Satira e Antisatira" di ERNANDO TIVEGA) - CAP. XXXXIII (TRADISCONO TUTTI, UOMINI E DONNE: MA I TRADIMENTI DELLE ADULTERE SONO DI MAGGIOR GRAVITA')
C - LA MODA, I DIVERTIMENTI E IL PECCATO = IN MERITO ALL'ANTIFEMMINISMO DI APROSIO NELLO SCUDO DI RINALDO SULLE ESAGERAZIONI DEL LUSSO DELLE DONNE VEDI QUI L' INFLUENZA DELLA SATIRA,/& ANTISATIRA DI "ERNANDO TIVEGA"
1 - L'USO DELLA GONNA AMPIA O "GUARDINFANTE" ESCOGITATO SIA PER NASCONDERE UNA GRAVIDANZA NON VOLUTA SIA PER POTER PARTECIPARE A FESTE E BALLI NONOSTANTE I SANCITI DOVERI DI UNA FUTURA MADRE
2 - CONCIA DELLE PELLI - CONFEZIONE DELLE SCARPE: ma tra le ragioni per cui la moda confezionò SCARPE CON TACCHI ALTISSIMI DA ALCUNI DETTE ZOCCOLI DEL DIAVOLO - THE SHOES OF DEVIL esistevano motivi pratici oggi dimenticati -anche se conservatori e moralisti preferivano la DONNA RECLUSA IN CASA, SOCIALMENTE PARTECIPE ALLA VITA RELIGIOSA MA NON A QUELLA DELLE ISTITUZIONI LAICHE- come quelli di rendere possibile in qualsiasi condizione alle DAME DI PASSEGGIARE PER VIE SPESSO PALUDOSE, SPORCHE, ALLUVIONATE, NON DI RADO PERCORSE DA LIQUAMI = UN DIFETTO STORICO DEL PUR SPLENDENTE RINASCIMENTO COSI' POCO ATTENTO ALLA CURA DELL'IGIENE PUBBLICA E PRIVATA
3 - Clemente Barrera napoletano ed il suo velenoso "Specchio del disinganno" ad "uso delle donne vanitose"
4 - "LO SCUDO DI RINALDO": digitalizzazione della parte iniziale ("il catalogo aprosiano delle donne colte")
5 - Il teorema aprosiano sulle DONNE GUERRIERE: Alessandro Geraldini, le sue investigazioni geografiche e le bellicose AMAZZONI

6 - Antifemminismo mascherato da seicentesca e barocca "onesta dissimulazione" = dallo Scudo di Rinaldo II - già inedito: vedi qui il Capitolo X = Della Conversatione con le Donne etiamdio professanti vita spirituale e virtuosa. Quanto sia pericolosa in cui si custodisce su documentazione posseduta solo da A. Aprosio e Giano Nicio Eritreo la qui trascritta canzone "caso miserando d'un religioso ch'affascinato per consueta frequentazione e conversazione d'una fanciulla volle ingannevolmente legarla in falsi lacci nuziali" e che tuttavia, pur senza togliere le responsabilità di suddetto religioso condannato dalla legge ecclesiastica ad acerbissima pena, ribadisce con una sorta di chiusa gnomica postazioni antifemministe ammonendo Canzon, ovunque andrai,/ Avvisa i più prudenti/ Che fan le Donne apostatare i Savi
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Letterati (liguri) piemontesi nel "dibattito femminismo - antifemminismo": dalla seicentesca conservatrice alessandrina Isabella Sori al settecentesco e progressista onegliese Gaspare Morardo (digitalizzazione integrale de LA DAMIGELLA ISTRUITA e del PREGIO DELLA DONNA)
Vedi qui anche le "Riflessioni" fatte su "La Damigella Istruita" dall'anonimo autore de LA DAMIGELLA MEGLIO ISTRUITA

E queste riflessioni a pro della condizione femminile non sono poi da sottovalutare, nonostante l'insita moderazione: a titolo d'esempio, senza scomodare i massimi pensatori tra '600 e '700, parecchie loro conclusioni si riflettono nell' OPERA di uno spirito superiore, capace di rielaborare criticamente in maniera profonda le proposte dei tempi nuovi qual fu BENEDETTO GEROLAMO FEIJOO (nato l'8 ottobre 1676, spagnolo, benedettino e teologo eppure nonostante questi attributi assai "barocchi" estremamente lontano dai presupposti e dai pregiudizi concentratisi nella tradizione seicentesca per la via che giungeva da "infiniti e discutibili passati") assieme ad un vasto RIESAME CRITICO DI TUTTO IL SISTEMA SOCIALE si scopre una moderna valutazione della CONDIZIONE FEMMINILE IN GENERALE e nella settorialità dell'indagine una netta rivalutazione della DONNA COLTA (CAP. XVI, PAR. XVI), rivalutazione acclarata da un dovizioso elenco di "intellettuali femmine" non molti anni prima sostanzialmente obliate, tanto di NAZIONALITA' SPAGNOLA che FRANCESE, ITALIANA e GERMANICA E/O E NORD EUROPEA
I V
1 - DONNE DI SPETTACOLO (attrici, cantanti, ballerine ecc.): alle radici di un antifemministico ed epocale giudizio morale negativo (in dettaglio l' avvento di CANTANTI EVIRATI E CASTRATI IN LUOGO DELLE CANTANTI DONNE)
2 - APROSIO partecipa attivamente con TRE CAPITOLI della "GRILLAIA" al complesso dibattito su EUNUCHI - CASTRATI - SPADONI - CANTANTI EVIRATI dimostrando anche sorprendenti livelli di partecipazione e competenza
3 - Aprosio, il teatro, la musica, la seduzione delle cantanti professioniste secondo la "SATIRA SULLA LUSSURIA" di LORENZO AZZOLINI (nella "SATIRA" il recupero sia del "DE SPECTACULIS" di TERTULLIANO che del LIBRO XV - 5.10, "DE SPECTACULIS" - CAPO 7.10 dell' "IMPERATORIS THEODOSIANI CODEX")
4 - La CHIESA di fronte al problema di CANTANTI DONNE - VOCI BIANCHE - CANTANTI EVIRATI - CANTORIE ECCLESIASTICHE
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Epoca rivoluzionaria e napoleonica, il "ritorno" delle cantanti anche fuori della tradizione teatrale": il caso della "virtuosa" sabauda Paola Pozzi
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Aprosio e l'amore spirituale: suor Lorenza Strozzi, implicitamente eletta quale anti Arcangela Tarabotti, simbolo della castità e poetessa dell' amor più puro (vedi qui la sua opera digitalizzata)
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"Superiore sia a tutte le donne che a tutti gli uomini": Margherita Sarocchi o Sarrocchi un' erudita sopra le righe, una donna indipendente od un' impudica virago? Aprosio non si sbilancia e neppure segue alla lettera i giudizi di Giano Nicio Eritreo
V I I I
Una poetessa, stimata da Torquato Tasso, caduta nel dimenticatoio anche da parte di A. Aprosio: Orsina Cavaletta
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Tra le donne erudite della sua Maschera Scoperta A. Aprosio (condizionato da A. Magliabechi) sostituisce Anna Maria Schurman la "Saffo di Colonia" con Camilla Bertelli Martini di Nizza
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Aprosio, l'amore, l'eros: da Johann Heinrich Meibom Meibomus a Thomas Bartholin: prime interpretazioni mediche sulla "trasgressione sessuale"
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1 - "...Uomini e donne dalle vesti sempre ben distinte...": uno fra gli aspetti della sanguinosa persecuzione (nel '600 e '700 ma non solo) delle diversità sessuali, dell'omosessualità, dell'indossare abiti maschili essendo donne e femminili essendo uomini
2 - E per Aprosio (col supporto di altri eruditi fra cui Jacopo Lipsio, Bernard Bauhuis, Nicolaus Erasmus) "giammai mascherarsi per ingannare...magari COPRENDO PER MASCHERAR L'INFAMIA LA RIA FRONTE CON UNA FRANGIA DI CAPELLI"
3 - DONNE (e UOMINI) - SPOSE (e MARITI) PECCAMINOSE (-I): nella "GRILLAIA" un capitolo dedicato ad una storia letteraria e giuridica tutta aprosiana di ADULTERIO - ADULTERI (citazioni da autori di tutta Europa)
X I I
La DONNA e le sue interazioni con la FAMIGLIA nell'epoca intermedia: SPOSA - MOGLIE - MADRE - subordinazione al MARITO
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La DONNA EMARGINATA = vedi qui la STREGA: e per intendere le "PROCEDURE DEL DOPPIO FORO AVVERSO CASI DI STREGHERIA" analizza qui la RICOSTRUZIONE DEL PROCESSO AVVERSO PEIRINETTA RAIBAUDO DI CASTELAR ACCUSATA DI STREGONERIA, TORTURATA, PROCESSATA, GIUSTIZIATA SUL ROGO POST MORTEM PER IMPICCAGIONE LENTA
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I - Epocali esasperazioni di sessuofobia: LA DONNA NELLA SUA SUBALTERNITA' SOCIALE ED ESISTENZIALE A FRONTE DELL'UOMO in generale: in particolare si veda qui sia il tea epocale LA "DONNA CELATA NELL'OMBRA" quanto le crescenti postulazioni -frutto di un moderno seppur faticoso evolversi del pensiero- sulla dignità di una "NUOVA FIGURA DI DONNA"= si analizzino comunque in merito all'epoca intermedia nello specifico i casi dell' OMOSESSUALITA e tutte le possibili variabili secondo il diritto intermedio di SAFFISMO, LEBISMO (LESBICA), TRIBADISMO (TRIBADE), OMOSESSUALITA' FEMMINILE
II - Il titanico e coraggiosissimo impegno di dimensionare la condizione femminile nella sua OPERA LETTERARIA DA PARTE DI SUOR ARCANGELA TARABOTTI sì da contrapporsi a filosofi, teologi, scienziati, medici ecc. di varie epoche e comunque sempre di postulazione maschilista nella formulazione alternativa di una risposta apparentemente diversa quanto semplice ed invece drammaticamente complessa nell'essenza e nel portato ideologico = "CHE COSA E' LA DONNA DI FRONTE ALLA STORIA, ALLA SOCIETA' CORRENTE E QUINDI, SOPRATTUTTO, DI FRONTE AD UNA POSSIBILE REALTA' IN GIUSTIFICATA CONTRADDIZIONE CON QUELLA RATIFICATA -IN LINEA DI DONNESCA SUBALTERNITA'- DALL'IMPERANTE MONDO MASCHILE?"
* - Si faceva finta di ignorare cosa fosse il TRIBADISMO apice della OMOSESSUALITA' FEMMINILE su cui del pari pochi dati si producevano parlando semmai di SODOMIA IMPERFETTA = benché non mancassero STAMPE ESPLICATIVE SUL TEMA GIA' DAL XV-SXVI SECOLO: e mediamente si preferiva date le TERRIBILI PENE COMPRESO IL GIUDIZIO ESTREMO SUL PATIBOLO collegate concentrare tutto il discorso sull'OMOSESSUALITA' MASCHILE mascherata sotto forma di SODOMIA (a sua volta esplicitata da STAMPE, ICONE ED EMBLEMI POSTI A SANZIONE GRAFICA DELLA COLPA E DELLE PENE COMMINABILI) ma si mentiva per ECCESSI DI IPOCRISIA: ed è da ammettere che il VENTIMIGLIESE ANGELICO APROSIO ebbe il coraggio di parlare apertamente in questi tempi mai facili di "TRIBADI" e dell'uso che facevano degli "OLISBOI" già noti alle DONNE PAGANE E ROMANE
** - "GIAMMAI DONNE MASCHERATE DA UOMINI E VICEVERSA" = la vicenda della "PAPESSA GIOVANNA" (tutte le voci evidenziate del testo antico sono ipertestuali) al vertice del dibattito epocale su MOSTRI
*** - Due casi di TRANSESSUALITA' perseguitata sin al patibolo = quello di VENTURA DA PORTOGRUARO e della RAGAZZA OLANDESE CHE TRAVESTITASI DA UOMO COMBATTE' COME SOLDATO
**** - Riflessi di SUPERSTIZIONE CONNESSI A ERMAFRODITISMO E SUPERSTIZIONE il tema delle STREGHE ARCIERE / STREGHE SAGITTARIO E LA LORO IPOTIZZATA CAPACITA' DI TRASFORMARSI DA DONNE IN UOMINI E VICEVERSA
***** - LA "SESSUALITA' NASCOSTA": la persecuzione di ERMAFRODITISMO - ERMAFRODITI (HERMAPHRODITE - BIXESUAL) = in dettaglio MUTAZIONE E SESSUALITA' = SEQUENZA DI STAMPE ANTICHE
****** - Vedi qui in particolare la DIGITALIZZAZIONE dalle "Causes Célebres et Interessantes..., di Gayot de Pitaval (t. sixieme) del capitolo intitolato Religieuse prétendue Hermaphrodite - Sur le Bénéfice de laqualle on jetta un dévol
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* - CRISTINA REGINA DI SVEZIA e la contessa Erzbeth Bathory: due donne straordinariamente all'opposto e diversamente sconvolte dalla stessa paura, quella di invecchiare e morire (il loro "tentativo di ingannare la morte")
** - LA RELIGIOSA E POETESSA DI CITTA' DEL MESSICO JUANA DE ASBAJE Y RAMIREZ
nome al secolo di Suor Juana Inés de la Cruz -in italiano "Suor Giovanna della Croce"- (Le pericolose convergenze = anche per quest'ultima come per la TARABOTTI la vendetta di un nemico misogino e il tradimento di un amico in merito ad un'opera non priva di polemiche e dopo tante pressioni e tanta solitudine la resa formale pur senza abiurare nell'intimo alle proprie idee)
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Padre Benedetto Gerolamo Feijoo: un nuovo giudizio della condizione femminile in generale ed in particolare una rivalutazione della donna colta (cap. XVI, par. XVI) con osservazioni riservate a donne erudite spagnole - francesi - italiane - germaniche e/o del nord Europa ed anche di contesto extraeuropeo
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1 - LE AMAZZONI, MITO O REALTA' = DONNE SOLDATO SCOPERTE NELLA "TERRA ONZONEA" NEL "NUOVO MONDO"
2 - NE LA SEMPLICITA' INGANNATA DI ARCANGELA TARABOTTI UNA RIFLESSIONE SULLE ANTICHE GUERRIERE E PARTICOLARMENTE SU SEMIRAMIDE REGINA DI BABILONIA
3 - SCHEGGE ESTREME DI DIBATTITO SU FEMMINIMO ED ANTIFEMMINISMO: il poco noto ma epocale confronto sulle DONNE SOLDATO da A. Aprosio (comunque assai più moderatamente di altri eruditi) reputate -sempre che non trattandosi come accaduto di ERMAFRODITI E TRANSESSUALI- una INCONGRUENZA per nulla però dipendente da MASCHILISMO, COSTUMI DI FAMIGLIA E "TIRANNIA PATERNA" contrariamente a quanto sostenuto da ARCANGELA TARABOTTI CHE SOTTOLINEAVA LA FORZA D'ANIMO E LA VIRTU' GUERRIERA DI ALCUNE FIGURE FEMMINILI DELLA STORIA per alcuni aspetti in maniera uniforme e/o concorde con le IDEE DI CHRISTINE DE PIZAN SUL VALORE FEMMINILE
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Lady Hester Lucy Stanhope (1776 - 1839) una straordinaria donna inglese , a colloquio nel deserto arabo con il Winkelmann francese, cioè Luigi Augusto di Thivac visconte di Marcellus"
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Vedi qui digitalizzata una non comune pubblicazione settecentesca sulle DONNE DI POTERE = Jaques Roegers de Serviez, Le Imperatrici Romane ovvero la Storia della Vita e de' Maneggi Segreti delle Mogli de' Dodici Cesari, di quelle degl'Imperadori di Roma, e delle Principesse del loro sangue..., (3 volumi - con indici moderni)
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i testi di questo sito sono stati scritti dal Prof. Bartolomeo Durante
Si precisa inoltre in particolare che questo lavoro non è a scopo commerciale ma di divulgazione culturale e per uso documentario
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