Tra i Fautori della Biblioteca Aprosiana molti erano i medici, più o meno illustri che gratificarono la "Libraria" di donativi e di libri concernenti la loro professione in particolare = e questo giungeva oltremodo gradito al "Fondatore" sia perché "Il Ventimiglia" era interessato anche a tutto ciò che concerneva la scienza e quindi la medicina sia anche perché nella sua Biblioteca potè così raccogliere molti libri di medicina grazie a questi suoi contatti probabilmente consoni ai suoi molteplici interessi ma che a suo dire, come nel caso di altre discipline, avrebbe "ingressato" principalmente per scopi filantropici, onde dare a chi non poteva fruirne o avvalersi di costosi professionisti una importante fonte di informazione (i medici non mancavano come si vede solo scorrendo l' "Indice dei Fautori" anche per il motivo che, essendo spesso degli eruditi, godevano della frequentazione della grande "Libraria" e nel contempo erano assai graditi interlocutori e gratificatori dotto agostiniano = in zona il caso più prestigioso dei contatti amicali di Aprosio con medici fu senza dubbio quello con Bernardino Tiberti di Mentone (vedi qui p. 546, in fine, n. XV) "Archiatro già di Honorato Grimaldi érincipe di Monaco, Duca e Pari di Francia..."
il quale oltre a rientrare tra i "Fautori dell'Aprosiana" (p. XXXII) e ad essere Corrispondente di Aprosio
fu anche "Medico Ordinario di Luigi XIV" e pure lasciò un suo autografo -sui pregi della Biblioteca accanto a nomi altrettanto prestigiosi come il Cardinal Bona- nell'ambito di un apposito registro che Aprosio aveva nominato Philotheca).
Ma come detto tra i Fautori della Biblioteca Aprosiana tanti erano i medici, locali e non, e a riguardo del mondo della sanità risulta, per quanto minore, figura da citare anche quella di "Iacopo Gini, Missere, o sia Governatore dello Spedale di Ventimiglia".
Nel contesto della Città e dipendenze operavano dunque vari medici ma quello che potrebbe definirsi
"medico al servizio della Comunità in quanto da essa retribuito" era -come qui si vede detto- il medico pubblico
Quello di cui si è appena parlato era il sistema sanitario nella prassi della vita quotidiana = circostanza diversa, qui sotto proposta esisteva in relazione al sentore, timore, avvisaglie o stato in essere di gravi EPIDEMIE/PANDEMIE fermo restando per molti l'intervento di cause non naturali ma anche preternaturali se non diaboliche con in primo luogo il caso tristemente famoso -anche per la manzoniana trattazione- della superstizione dell'esistenza di demoniaci UNTORI che nel XVI secolo in questo areale portò anche ad un caso di PUBBLICA LAPIDAZIONE DI UN SOSPETTO DI PORTAR CONTAGIO (il sistema profilattico peraltro in questo areale era con caratteri non dissimili diffuso in tutta Italia e descritto dal solito Aprosio nel contesto del suo repertorio biblioteconomico laddove scrisse Ma quando egli era pronto d'incamminarla [allude alla spedizione della sua "Sferza Poetica"]
facendola consegnare in Firenze a Modesto Giunti Modesti, furono chiusi i passi, ed impediti i commerci per cagione del contagio, da cui poco mancò non fusser desolati la Lombardia, il Piemonte, lo Stato Veneto, e buona parte della Toscana... ). Vedi comunque qui sotto =
1A - SISTEMI DI CONTROLLO TERRITORIALE E SANITARIO GIA' ATTIVATI AI TEMPI DELLA PESTE (VEDI QUI LE EPIDEMIE EPOCALI) = ANALIZZA LO SCHERMO PROFILATTICO DE LE TORRI "BARBARESCHE" DA DIFESA E COMBATTIMENTO VARIAMENTE ADATTATE - I RASTRELLI DI VIA, LE PATENTI DI SANITA', LA QUARANTENA E I LAZZARETTI = IN DETTAGLIO VEDI IL RASTRELLO DEI BALZI ROSSI E IL LAZZARETTO DI LATTE (FRAZIONE DI VENTIMIGLIA) = ENTRAMBI FONDAMENTALI PER IL CONTROLLO DEI PASSEGGERI DELLA "STRADA DELLA CORNICE" (VIA LITORANEA)
IL COLONNELLO CARTOGRAFO MATTEO VINZONI STENDE IL SUO ATLANTE DI "SANITA'" CONTRO LE EPIDEMIE DI PESTE E ALTRE PANDEMIE = LE SUE CARTE MA ANCHE LE SUE RELAZIONI IN MERITO ALLE MIGLIORIE PER IL COMMISSARIATO DELLA SANITA' DI VENTIMIGLIA.
[Vedi qui = una delle ragioni perché di fronte alla pestilenza del XVI secolo fu assai inferiore il numero delle vittime del ceti abbienti rispetto a quelle dei ceti popolari = La consuetudine dei nobili, ricchi e comunque dei ceti abbienti di ripararsi dal contagio entro ville fortificate e guardate da uomini armati o nelle loro proprietà periferiche in luoghi ameni già scelti come sede di ville per la villeggiatura]
2 - [ E DAI RELIGIOSI FARE COSA SE NON QUANTO SCRISSE "TEOFILO RAYNAUDO DI SOSPELLO" NEL XVII SECOLO ? = "ASSISTERE I CONTAGIATI FIN AL RISCHIO DI MORIRE" : PRINCIPIO RIPRESO DA L. A.MURATORI (IN PRIMIS SOSTENITORE DELLA "QUARANTENA") ANCHE PER COMBATTERE CON I MEZZI REALI A DISPOSIZIONE OLTRE L'EPIDEMIA ANCHE LA "SUPERSTIZIONE" ED I SUOI "FALSI RIMEDI"
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DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE E DA NAPOLEONE I IL CAMMINO VERSO I "TEMPI NUOVI" DELLA PUBBLICA SANITA' (I)" = dalle antiche interpretazioni di medicina - figure diverse medico (comprese le figure di medico vulnerario o di guerra = distinto trattamento di ferite da armi bianche e di armi da fuoco - Medico, Paramedico, Pronto Intervento: L'Ambulanza Volante - medico navale o di bordo) - tipologia di patologie alle nuove postulazioni di medicina e la medicina intesa come
collaboratrice all'investigazione giudiziaria = la medicina legale e la significativa comparsa -tra altre cose- di una codificazione del crimine di
stupro - violenza sessuale
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DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE E DA NAPOLEONE I IL CAMMINO VERSO I "TEMPI NUOVI" DELLA PUBBLICA SANITA' (2)" = Riscoperta di Igiene pubblica - Igiene Privata - Cura della persona - Utilizzazione delle Forze Armate
quali Forze di Pronto Intervento contro calamità di natura non necessariamente bellica, terremoti, alluvioni, incendi ecc.
3 - TRA I PROVVEDIMENTI DI CARLO FELICE RE DI SAVOIA PER IL REGNO E' COMUNQUE DA ASCRIVERE UNA PIU' MODERNA REGOLAMENTAZIONE PER LE TRUPPE ANCHE PER SOCCORSI ALLA POPOLAZIONE = IN MERITO ALLA CURA ED OSPEDALIZZAZIONE DEI MALATI I FORTI E LE FORTEZZE SARANNO DOTATI DI UN CHIRURGO IN SECONDA E DI UN CHIRURGO MAGGIORE = IN DETTAGLIO IL PUNTO 287 DEL "REGOLAMENTO MILITARE" E' RISERVATO ALLE "MALATTIE ATTACATICCIE" CIOE AI PROVVEDIMENTI DA PRENDERSI IN CASO DI EPIDEMIE
4 - (IL) COLERA (LA "MORTE AZZURRA" - LA "MORTE COLOR TURCHINO")
5 -(IL) COLERA TRA '700 E '800: TERAPIE ESPERIMENTATE SECONDO IL MANOSCRITTO WENZEL
6 - [ LE GRANDI EPIDEMIA DI COLERA : CREDENZE, TERAPIE E SUPERSTIZIONI COLLEGATE = VEDI QUI DI SEGUITO DALLA GALIZIA AL RESTO D'EUROPA LA GRANDE EPIDEMIA DI COLERA DEL 1832 (DATI VARI - TERAPIE SECONDO IL MANOSCRITTO WENZEL) = E QUINDI IN DETTAGLIO VISUALIZZA "1832 - PROVVEDIMENTI DEL REGNO SABAUDO PER COMBATTERE, CON SUCCESSO, LA PENETRAZIONE DEL COLERA IN LIGURIA E PIEMONTE" ]
7 - [ LA TERRIBILE EPIDEMIA DEL 1835 IN PIEMONTE E LIGURIA" = A TITOLO INTEGRATIVO VEDI QUI I PROVVEDIMENTI CONFINARI TRA FRANCIA E ITALIA SECONDO L'INTERVENTISMO PROFILATTICO DELLA REGIA COMMISSIONE SANITARIA RIUNITA A QUELLA DELLA DELLA FACOLTA' MEDICO CHIRURGICA DELLA CITTA' DI NIZZA ALL'EPOCA ANCORA IMPORTANTE CITTA' SABAUDA E CAPOLUOGO DELL' ESTREMA PROVINCIA OCCIDENTALE DELLA LIGURIA ANNESSA AL REGNO DI SARDEGNA ]
8 - [IL DRAMMA DELLE RECIDIVE DEL COLERA IN UN BANDO DEL PREFETTO DI PORTO MURIZIO BERMONDI DEL 1884]
9 - [ANNO 1837 - PRESUNTI UNTORI - SUPPOSTI PROPAGATORI DI COLERA NEL REGNO DELLE DUE SICILIE ]