Le piante, i fiori, la floricoltura, i "Giardini del Piacere" nel Ponente Ligure (un discorso antico e complesso = senza dimenticare che Ventimiglia, nel seicentesco romanazo La Rosalinda di Bernardo Morando, in cui Angelico Aprosio è coprotagonista, viene descritta, in un indubbio clima di festa, ornata di fiori per glorificare la seicentesca conversione al cattolicesimo di un calvinista nella sua cattedrale e che non proprio tutti i lettori -specie se accesi conservatori- condivisero la narrazione sull'ostentazione di tanta naturalistica bellezza e soprattutto di una gioia popolare giudicata, a riguardo delle persone più semplici, a rischio d'evolversi da cristiana esaltazione a concessione per panteistiche e/o paganeggianti ebbrezze ): vedi poi qui tutte le opere digitalizzate di Zefiriele Tomaso Bovio (1521-1609): medico empirico, alchimista e cabalista veronese, anche attivo tra Genova - Savona - Ponente Ligure ed ancora il Monte Baldo "Paradiso degli Aromatari"; alcune località di Liguria, Savona, Pontinvrea, Sassello, Ponente Ligure, Dolceacqua ecc., ritenute importanti per la ricerca degli erboristi e pure leggi sul viaggio tra Marsiglia, Genova e Livorno del celebre scienziato danese Heinrich Fuiren che al pari di Zefiriele T. Bovio apprezzò e stimò le qualità erboristiche e fitoterapeutiche della Liguria e del suo Ponente come leggesi in questo manoscritto = un peccato che entrambi non abbiano verosimilmente a differenza d'altri erboristi, alchimisti ed aromatarii esplorato il Bosco di Gouta che forse avrebbero trovato degno del veronese Monte Baldo (informat. e testo di B. E. Durante) . Nella disputa tra lo Stigliani e il Marino in merito alla regolarità del poema Adone è a Siena che Aprosio prende le parti del Marino e del marinismo ortodosso e nel contempo si dedica alla lettura di opere varie connesse alla polemica letteraria = proprio a Siena Aprosio idea l'antistiglianea Sferza Poetica ma non riesce a pubblicarla: recatosi nei suoi vari spostamenti a Treviso successivamente edita il Vaglio Critico e dopo aver raggiunta l'agognata Venezia pubblica le parimenti antistiglianee opere Buratto e Occhiale Appannato cui segue finalmente la stampa di quella che può esser ritenuta per diversi aspetti la più elaborata opera aprosiana in merito all'Adone e alle polemiche connesse, vale a dire = La Sferza Poetica. Si analizzi quindi qui la stesura dell'importante opera in due parti Veratro I e Veratro II [con le considerazioni sul frontespizio e sul caso dei "poeti Sissa e Vannetti"] Opera monumentale e curiosa il Veratro di cui per tempistica e motivazioni diverse la Parte II vede la luce prima che sia editata la Parte I e dove il titolo è tutto un programma antistiglianeo essendo il Veratro o Elleboro pianta ritenuta curativa delle malattie mentali. Nel contesto del lunghissimo e controverso poema del Marino il giovanissimo e bellissimo Adone vien fatto entrare da Venere (figura sempre sospesa tra lascivia e splendore: specie dopo la contrapposizione tra le due Veneri come fra Eros ed Anteros) anche nel Giardino del Piacere di Venere ove Adone passeggia per esser iniziato ai vari aspetti della sensualità e il fatto che vi si possa trovare la GRANADIGLIA altrimenti detta FIOR DELLA PASSIONE donde "PASSIFLORA"(VEDI QUI IMMAGINE E TESTO CRITICO) dal nome che le conferirono i Gesuiti dopo averla scoperta nelle loro missioni nel contesto di quello che originariamente definito Indie Occidentale e Nuovo Mondo prese poi nome di "Americhe" le conferirono il nome di Fiore della Passione
Nella disputa tra lo Stigliani e il Marino in merito alla regolarità del poema Adone è a Siena che Aprosio prende le parti del Marino e del marinismo ortodosso e nel contempo si dedica alla lettura di opere varie connesse alla polemica letteraria = proprio a Siena Aprosio idea l'antistiglianea Sferza Poetica ma non riesce a pubblicarla: recatosi nei suoi vari spostamenti a Treviso successivamente edita il Vaglio Critico e dopo aver raggiunta l'agognata Venezia pubblica le parimenti antistiglianee opere Buratto e Occhiale Appannato cui segue finalmente la stampa di quella che può esser ritenuta per diversi aspetti la più elaborata opera aprosiana in merito all'Adone e alle polemiche connesse, vale a dire = La Sferza Poetica. Si analizzi quindi qui la stesura dell'importante opera in due parti Veratro I e Veratro II [con le considerazioni sul frontespizio e sul caso dei "poeti Sissa e Vannetti"] Opera monumentale e curiosa il Veratro di cui per tempistica e motivazioni diverse la Parte II vede la luce prima che sia editata la Parte I e dove il titolo è tutto un programma antistiglianeo essendo il Veratro o Elleboro pianta ritenuta curativa delle malattie mentali. Nel contesto del lunghissimo e controverso poema del Marino il giovanissimo e bellissimo Adone vien fatto entrare da Venere (figura sempre sospesa tra lascivia e splendore: specie dopo la contrapposizione tra le due Veneri come fra Eros ed Anteros) anche nel Giardino del Piacere di Venere ove Adone passeggia per esser iniziato ai vari aspetti della sensualità e il fatto che vi si possa trovare la GRANADIGLIA altrimenti detta FIOR DELLA PASSIONE donde "PASSIFLORA"(VEDI QUI IMMAGINE E TESTO CRITICO) dal nome che le conferirono i Gesuiti dopo averla scoperta nelle loro missioni nel contesto di quello che originariamente definito Indie Occidentale e Nuovo Mondo prese poi nome di "Americhe" le conferirono il nome di Fiore della Passione
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