cultura barocca
Vincenzo Nolfi, le sue opere e i contatti con A. Aprosio Un libro, sorta di galateo delle donne, nobili in particolare, che suscitò le critiche di Cristina di Svezia e di altre letterate cioè la, fortunata specie fra i conservatori, Ginipedia overo Avvertimenti per Donna Nobile

Nel contesto della trattazione sono qui leggibili di seguito questi capitoli (evidenziati dlla loro titolatura in carattere rosso) digitalizzati (con integrazioni critiche, tra parentesi quadre e caratteri a colori diversi dal rosso, ad opera di Cultura-Barocca dell'opera di V. Nolfi di cui sopra si vede il ritratto.

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Capitolo I - "Dello star in Casa" [vedi qui l'importanza epocale dello "star in casa" e dei "condizionamenti ad ogni uscita dalla stessa" = approfondisci anche le osservazioni del Nolfi = Considerazioni sull'"igiene personale della donna massime delle "Donne di Genova" - dell'abbigliamento da tenere stando in casa - sul necessario vigilare le cose e lo stato della casa - le opportune occupazioni della donna in casa: lavori femminei, arte del ricamo evitando attività vili come quella del filar la lana - giammai la buona donna dovrà astenersi dal comparire alla finestra per non aver fama di selvatica ma nemmeno dovrà accendere con le vicine un fastidioso chiacchiericcio = il moderato Nolfi non allude al caso delle "Raffaelle" che A. Aprosio sconsiglia assolutamente di far praticare la casa d'una donna onesta poiché esse sono sostanzialmente tentatrici ed ambasciatrici d'amori proibiti = in definitiva allude a donne potenzialmente "Ruffiane" di cui ricava un esempio clamoroso nella sua rarissima edizione della commedia Celestina di F. de Roias in cui si sublima la figura appunto della "Celestina" nome della "vecchia puttana" fattasi Mezzana che in definitiva domina la scena, orchestrando le vicende sentimentali ed erotiche dei due protagonisti : come detto e come ben si nota scorrendone alcune parti capitali la pubblicazione del Nolfi non conosce quell' antifemminismo estremo che caratterizza altrui opere ma si snoda pur sempre con prudenza al limite evitando temi perigliosi sì da inserire nell'opera tra i solitari passatempi della donna quelli tipicamente donneschi del ricamare ecc. ma senza farvi comparie -anche per evitare critiche dato il dibattito su un tema delicato che solo nel '700 avrebbe trovata una decisa svolta e soluzione- alcun cenno all'attività del leggere ed istruirsi su cose nuove nemmeno dedicandosi a quei testi di mera evasione oltre che di devozione citati per esempio da A. Aprosio come qui si legge: tutto ciò non sarebbe certo stato condiviso dai conservatori antidonneschi più accesi ma nemmeno da quelle letterate ed erudite che sancirono il diritto delle donne di destreggiarsi anche nel campo dei testi più impegnativi, nemmeno esclusi quelli che affrontavano i dibattiti epocali sui massimi sistemi come per es. Arcangela Tarabotti, nome al secolo di Suor Juana Inés de la Cruz (in italiano "Suor Giovanna della Croce), Maria Cristina ex Regina di Svezia ecc. ecc.]

Capitolo II - "Del trattar con le Serve" [vedi qui la realtà epocale di "servi/-e e di schiavi/-e"; aprrofondisci qui le considerazioni del Nolfi con la servitù = La serva deve essere di onesta famiglia - non assumere mai serve che abbiano cattiva reputazione personale - Quali compiti si debbono assegnare alle serve: e sempre con precisione - Giammai si deve indurre la serva a spettegolare del comportamento della sua Padrona precedente - Tre insegnamenti di Aristotile sulle serve "...le faccende, il cibo, e l'ammonitione..." - Evitare d'assumere serve presuntuose e intriganti - Evitare d'assumere serve fantasiose, vaghe, superficiali, troppo tempo impegnate a farsi vedere dalla finestra - Non trattare le serve come "fossero delle sorelle" per non perdere autorità - Comandare con fermezza, senza dar l'impressione di chiedere un favore ma anche senza usar tirannia - Comportarsi bene con le serve meritevoli]

Capitolo III - "Del conversare con le Vicine"

Capitolo IV - "Del ricevere visite in Casa"

Capitolo V - "Del ricevere visite di Cavalieri o d'altri Personaggi"

Capitolo VI - "Del vestir fuori di Casa, e della pompa dell'Habito" [Al tema del "lusso femminile nel vestire" il giovane A. Aprosio dedicò in pratica quasi tutta la sua opera "Scudo di Rinaldo I" = qui proposta digitalizzata, con collegamenti multimediali e indici moderni: in alternativa si può consultare qui una serie di precisazioni/integrazioni su abbigliamento, vestiti, calzature ecc. ecc.]

Capitolo VII - "Dell' Attillatura"

Capitolo VIII - "Del Concerto"

Capitolo IX - "De colori, e loro significati"

Capitolo X - "Del Manto, e dell'uso di quello"
[vedi qui da A. Aprosio = il reiterato dibattito sui colori - l'origine delle vesti - le complesse riflessioni sulle vesti vane suggerite dal Demonio - le "vesti colorate da chi pigliassero origine" - degli "abiti così scollati da dar intravedere il seno" - La colpevole eccentricità di molti abiti moderni = il caso estremo del "guardinfante"]

Capitolo XI - "Dell' Acconciatura del capo" [A. Aprosio dedicò nel suo "Scudo di Rinaldo I" molte considerazioni sulle acconciature (femminili ma non solo), come si legge nei qui digitalizzati Capitoli 17 - 22]

Capitolo XII - "Dell' uscir di Casa à piedi" [Per carenza di igiene pubblica e manutenzione gli impaludamenti e la sporcizia abbondavano nelle pubbliche vie anche delle città sì che le Donne che potevano permetterselo ricorrevano a questo "tipo di scarpa altissima", spesso però criticata da conservatori e moralisti avverso il lusso femminile]

Capitolo XIII - "Dell' andar fuor di casa in Carozza" [dato l'appena menzionato impaludamento delle strade anche in città, per questa oltre che in carrozza le donne abbienti solevano spostarsi tramite questo tipo di portantina meglio detta "seggetta" = Vedi comunque qui i pericoli del viaggiare nell'età intermedia]

Capitolo XIV - "Dello stare in Chiesa" [vedi qui le diverse tipologie dei luoghi di culto: contestualmente analizza i "perigli" dello "star disonestamente in Chiesa" e in particolare il "dramma epocale" della Sollicitatio ad Turpia]

Capitolo XV - "Del visitar Infantate" [Infantata = donna gravida od anche più specificatamente quelle donne che avevano da poco partorito ; vedi qui in dettaglio la durezza del "mestiere di madre" nell'età intermedia]

Capitolo XVI - "Del visitar Ammalate" [ vedi qui la durezza della medicina nell'età intermedia]

Capitolo XVII - "Delle visite per Condoglienza" [vedi qui la frequenza dei Segni della Morte e del rito di Condoglianze ed Inumazioni in un'epoca caratterizzata per l'alto tasso di mortalità dalla lugubre immagine della "Seggetta dei Trapassati"]

Capitolo XVIII - "Del visitar Forastiere"

Capitolo XIX - "Delle visite per semplice complimento"

Capitolo XX - "Delle visite per conversazione"

Capitolo XXI - "Delle visite di Monache" [vedi qui le visite in convento a Monache e Suore nel contesto della complessa Condizione della Suora, specie di Clausura]

LA DIGITALIZZAZIONE CONTINUA DA QUESTO PUNTO (CAPITOLO XXII) TRATTANDO DELLE NOZZE QUINDI DELLE DONNE SPOSATE E POI DELLA LORO VITA IN FAMIGLIA E SOCIALE (COMPRESA PARTECIPAZIONE A BALLI, FESTE, GIOCHI, RICEVIMENTI, TEATRO ECC. ECC.)










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