Un duello a Ventimiglia nel 1624 con tanto di guanto e cartello di sfida (da materiale d'archivio) ricostruito tramite l'analisi dettagliata di un Processo contro certo Gio Batta Bacigalupo che permette di integrare una serie di considerazioni importantissime sulla "storia" del duello o "monomachia" qui proposte, con documenti e dati desunti da antichi testi giuridici come quelli del De Angelis e del Concioli ma anche considerando i potenziali inneschi di duelli specie ad opera di miliziani, piuttosto numerosi ad es. in una piazzaforte di frontiera come Ventimiglia = inneschi caratterizzati da feste,
balli, belle donne giuoco d'azzardo con l'eccitazione causata dal troppo vino spesso bevuto .
Di seguito si propone un celere sunto dell'inizio di tale vicenda processuale che tuttavia si riesce conoscere appieno solo solo attivando questo collegamento che ricostruisce doviziosamente gli eventi.
La ricostruzione integralmente proposta rivelatasi possibile in forza del rinvenimento dell' importante materiale documentario nella sezione della intemelia Sezione d'Archivio di Stato venne brillantemente elaborata da Giusy Ingenito (e qui proposto con integrazioni multimediali apportate da Cultura Barocca) poi pubblicata entro il numero del 2007 della rivista Aprosiana = al punto di ricucire i vari momenti di una sfida a duello, monomachia, singolar tenzone , che dir si voglia, la quale coinvolgeva, come tutto il diritto intermedio, sia la "legge dello Stato" che la "legge della Chiesa"
NELL'IMMAGINE SOPRA PROPOSTA SI VEDE UNO SCHEMA DI DUELLO SECONDO UN TRATTATO DI ACHILLE MOROZZO = ALL'EPOCA ERA TUTTAVIA PARTICOLARMENTE TEMUTO IL DUELLO COL COLTELLO( PUGNALE) NELLA TIPOLOGIA DEL MICIDIALE COLTELLO ALLA GENOVESE, CHE RIENTRAVA NE CONTESTO DELLE
ARMI PROIBITE SU CUI CON GRANDE COMPETENZA DISCUSSE, CON RIFLESSIONI VARIE SULLA COSTUMANZA EPOCALE DEL DUELLO,SPECIE SE PRATICATO CON ARMI ILLECITE AL MODO CHE QUI SI LEGGE IL GIURISTA MERIDIONALE FRANCESCO GIUSEPPE DE ANGELIS = ARGOMENTO QUELLO DI MONOMACHIA E PROVOCAZIONE AL DUELLO SU CUI COME QUI SI LEGGE DAL TESTO DELLE SUE "RISOLUZIONI CRIMINALI" PURE SCRISSE CON NON MINORE ACUTEZZA IL GIURISTA CONCIOLI IL
DUELLO QUI ANALIZZATO SECONDO I CINQUECENTESCHI "LIBRI CRIMINALI DELLA REPUBBLICA DI GENOVA" ERA PRATICA COMUNE GIA' DETTO PANITALIANA CONDANNATA DA CHIESA E STATO COME ANCORA SCRISSE IL CONCIOLI NELLE SUE "RISOLUZIONI CRIMINALI" ENTRO UN CONTESTO ASSAI PROBLEMATICO SIA IN MERITO PER I LAICI DI PORTARE CON SE STESSI ARMI CHE POTESSERO DALLE AUTORITA' ESSER GIUDICATE PROIBITE QUANTO IN RAPPORTO ALLA ESTREMAMENTE DISCUSSA FACOLTA' DEI RELIGIOSI DI GIRARE DA SOLI O CON SERVITORI, SEPPUR IN UN AMBIENTE SPESSO PERICOLOSO, PROVVISTI DI ARMI ILLECITE MA ANCHE NON. ALLA RADICE DELLE CONDANNE IN OCCASIONE DI DUELLI, TRA VARIE RAGIONI, ESISTEVA ANCHE UN TENTATIVO DI PORRE FRENO AL PROLIFERARE DI INVALIDI, ROVINATI NEL FISICO OLTRE CHE DAI CONFLITTI UFFICIALI, DALLA NECESSITA' (AD OPERA DELLA MEDICINA: MA PIU' SPECIFICATAMENTE DI MEDICI CHIRURGHI OD ANCHE DI VULNERARII CIOE' MEDICI MILITARI O MEDICI DI GUERRA) DI RIMEDIARE ALLE CONSEGUENZE DEI DUELLI CON AMPUTAZIONI E/O INTERVENTI DEMOLITORI E RICORRENDO ALL'USO DI PROTESI CHE SPESSO PAIONO STRUMENTI DI QUELLA TORTURA INQUISITORIALE CHE FU TRAGICAMENTE TIPICA DEL DIRITTO DELL'ETA' INTERMEDIA A SUA VOLTA, PER MOLTI ASPETTI, "EREDE" DI QUEL DIRITTO MEDIEVALE IN CUI SULLA SCIA DELLA TRADIZIONE GIURIDICA DELLE LEGGI DEI BARBARI UN RUOLO BASILARE ERA CONFERITO ANCORA ALL'"ORDALIA" O SORTA DI "DUELLO GIUDIZIARIO (CLICCA QUI E VISUALIZZA DATA L'IMPORTANZA DELLA VOCE) CLICCA QUI E RITORNA ALL'INDICE [DA WIKIPEDIA L'ENCICLOPEDIA LIBERA ON LINE] "Achille Marozzo (1484 – 1553) è stato un maestro di scherma, considerato uno dei più importanti, se non il più importante, maestro della cosiddetta "Scuola Bolognese" di scherma, nonché padre fondatore della scherma italiana. Alcune fonti storiche attestano che sia uno tra i pochi combattenti a non essere mai stato sconfitto in duello".
Achille Marozzo, figlio di Lodovico Marozzo, nacque a Bologna nel 1484 da una famiglia originaria di San Giovanni in Persiceto (BO), trasferitasi nel capoluogo un secolo prima (1385). Apprese il mestiere delle armi dal maestro di scherma Guido Antonio de Luca, presso il quale studiarono nel medesimo periodo due famosi capitani di ventura dell'epoca: Giovanni dalle Bande Nere e il conte Guido II Rangoni. Messosi in proprio, Marozzo aprì una scuola di scherma presso i locali ottenuti in enfiteusi dai frati benedettini dell'Abbadia, ex Chiesa dei Santi Naborre e Felice (attuale Centro Militare di Medicina Legale), lungo il Canale di Reno (oggi Via Riva di Reno nel Quartiere Porto). Si trattava delle medesima contrada di Bologna ove il maestro risiedeva e possedeva un opificio per la lavorazione della seta. CLICCA QUI E RITORNA ALL'INDICE
IN MERITO A QUESTE CONSIDERAZIONI RISULTA DI GRANDE INTERESSE L'INVESTIGAZIONE SUL SOPRA CITATO DUELLO NELLA SEICENTESCA VENTIMIGLIA PER CUI FRA LE RAGIONI CHE CAUSARONO LAMENTELE AVVERSO I SOLDATI DI STANZA IN TALE PIAZZAFORTE RISIEDEVA IL FATO CHE QUESTI MAGARI RESI AGGRESSIVI DAL TROPPO VINO INGURGITATO GIRAVANO PER LA CITTA' CON ARMI NON LESINANDO LA FACOLTA' DI PARTECIPARE A RISSE SPECIE IN OCCASIONE DI PARTICOLARI EVENTI PUBBLICI CHE CONIUGAVANO FESTE, BALLI, VINO, BELLE DONNE, GIUOCO D'AZZARDO ED ALTRO ANCORA (vedi: SASV, "Capitaneato di Ventimiglia" , cart. 105). A risposta di ciò con una nota spedita dalla Signoria in Genova si invita il Capitano di Ventimiglia a proibire l’uso delle armi anche a coloro che ne hanno licenza: "a tutti coloro che hanno licenza di portar armi per codesta città doppo le doe hore di notte, la qual prohibitione vogliamo che habbia a durare per tutto il giorno di Carnovale prossimo, e chi contrafara passate le dette doe hore li castigherete nonostante li privilegi e concessioni loro...../In Genova li 11 decembris 1619 (vedi in SASV, "Capitaneato di Ventimiglia" , cart. 105.)]
LA COSTUMANZA DEL DUELLO ERA PERO' RADICATA E IL MAGGIOR ESPERTO SUL TEMA CONNESSO ALLE ARMI PROIBITE FU IL GIURISTA MERIDIONALE DE ANGELIS CHE, NELL'OPERA DI CUI QUI SI VEDE IL FRONTESPIZIO , STESE QUESTO BASILARE ARTICOLO DEDICATO AL DUELLO O COME ANCHE MEGLIO ALL'EPOCA SI DICEVA "MONOMACHIA" ED ALTRESI' UN DETTAGLIATO ELENCO DI ARMI ILLECITE CITANDO ANCHE IL LETALE COLTELLO ALLA GENOVESE (ed oltre a ciò oltre che a parlare di predoni, delinquenti e briganti nel capo XXXVII dell'opera evidenziata nel Frontespizio svolse un’ampia dissertazione sui crimini perpetrati da soldati e miliziani in merito a questo vedi qui il capitolo in questione De Militum delictis eorumque Ducum, & aliorum Officialium necnon Ducum Campaneae & Circitorum poenis &c: clicca qui per leggerne il testo digitalizzato)
AL DI FUORI DI QUESTA RIFLESSIONE PROEMIALE SI PROPONE QUI
UNA NON COMUNE ESEMPLIFICAZIONE IN RELAZIONE AD UNA SFIDA A "SINGOLAR TENZONE" RICOSTRUITA IN FORZA DELLE CARTE DI UN ARCHIVIO PUBBLICO).
SU QUESTO ARGOMENTO GIOVA ANCHE ANALIZZARE CON ATTENZIONE IL TESTO, CORREDATO DI NUMEROSE INCISIONI, CHE ESPLICANO ANCHE DIDATTICAMENTE IL VOLUME, CUSTODITO ALLA BIBLIOTECA APROSIANA DI VENTIMIGLIA, INTITOLATO OPERA NOVA DE ACHILLE MAROZZO (Vedine qui biografia ed opera) BOLOGNESE, MAESTRO GENERALE DE L'ARTE DE L'ARMI, EDITO IN VENEZIA NEL 1550 PER I TIPI DI G. PADOVANO (Vedi qui da Biblioteca privata un'edizione posteriore integralmente digitalizzata Arte dell'Armi di Achille Marozzo ,bolognese, Ricorreto, et ornato di nuove figure in rame, In Venetia, appresso Antonio Pinargenti, MDLXVIIII = il comando per procedere nella lettura è a fine di ogni pagina ].
IN ITALIA OCCORRERA' COMUNQUE ASPETTARE L'APPROFONDITA TRATTAZIONE DELLA VOCE FERITA - FERITE
ENTRO LE CORPOSE LEZIONI DI MEDICINA LEGALE DEL CRIMINOLOGO URBINATE FRANCESCO PUCCINOTTI PERCHE'
SI SVILUPPI UN APPROCCIO VERAMENTE SCIENTIFICO DELLA SCIENZA MEDICA E DELLA GIURISPRUDENZA ALLA CASISTICA DELLE FERITE, COMPRESE QUELLE PROCURATE NEL CORSO DI DUELLI O "SINGOLAR TENZONI".
In tarda età, il maestro Marozzo scrisse un trattato di scherma intitolato Opera Nova Chiamata Duello, O Vero Fiore dell'Armi de Singulari Abattimenti Offensivi, & Diffensivi, dato alle stampe nel 1536 a Modena e dedicato al conte Rangoni.
Achille ebbe un figlio di nome Sebastiano (probabile curatore delle ristampe del trattato) a cui si rivolge nell'introduzione. Probabili maestri di scherma che si formarono nella sua scuola di scherma, o che comunque furono influenzati da quanto da lui insegnato, furono Giovanni delle Agocchie, Angelo Vizzani o del Montone e il tedesco Joachim Meyer. Allievi noti del Marozzo, citati nella Opera Nova Chiamata Duello..., furono Giovanni Battista dai Letti e Giacomo Crafter d'Agusta.
Opera Nova Chiamata Duello
«Havendo io gia gran tempo dato principio a questa mia picola opereta poco ornata nel vero, ma se io non m’inganno, utile molto, per ciò che in quella ordinatamente ragiono, degli avisi & degli accorgimenti che nel trattare ogni maniera d’arme cagiono, le quali cose come che ad ogni secolo si trovino essere state laudevoli assai pure al nostro percio pessimo uso di quelle a conservation del suo honore adoperate si può dir che sommamente bisognevoli si dimostrino, havendo dico io infin della mia prima giovinezza questa opera incominciata, io mi sono indugiato insino a questa mia ultima eta a darle l'estremo compimento»
(Achille Marozzo - Opera Nova Chiamata Duello..., proemio)
L'Opera Nova Chiamata Duello... di Achille Marozzo, proficuamente inseritasi nel solco bibliografico della produzione schermistica bolognese avviata dalla Opera Nova di Antonio Manciolino , è considerata il miglior prodotto del genere del XVI secolo. Analizza svariate forme di combattimento e di duello fra due contendenti: spada, spada e pugnale, spada e cappa, spada e rotella, spada e targone, spada e targa, pugnale, pugnale e cappa, ronca, partigiana, partigiana e rotella, picca, spiedo, ma la parte maggiore è dedicata al combattimento di spada e brocchiero, spada a due mani e tecniche di autodifesa da disarmato contro avversario armato di pugnale, oltre ad una corposa parte dedicata al regolamento del duello in sé.
Data l'impostazione moderna del trattato e la descrizione particolareggiata delle tecniche schermistiche, l'opera venne ristampata numerose volte nel corso dei decenni successivi. Si conoscono le ristampe del 1550, 1568 e 1605. Tuttora rimane una pietra miliare della storia della scherma ed è preso come uno dei riferimenti per i praticanti di scherma antica. I trattati di Achille Marozzo sono uno dei principali riferimenti, per lo studio e la sperimentazione, presso la Sala d'Arme Achille Marozzo, un'associazione italiana per lo studio della scherma antica operante a livello nazionale, la quale deve il nome proprio a questo famoso Maestro Bolognese; oltre ad altre associazioni, sparse su tutto il territorio italiano, che traggono ispirazione dal maestro per le loro attività di studio e pratica della scherma storica. A livello internazionale si trovano anche altre scuole dedicate a ricostruire le tecniche di Marozzo e altri maestri della "Scuola Bolognese" a Vienna/ Austria e in Finlandia.
Struttura del trattato
La struttura del trattato di Marozzo è la seguente:
Libro 1: Ringraziamenti, introduzione, assalti di spada e brocchiero tra cui giochi di mezza spada (con spada e brocchiero);
Libro 2: Spada e pugnale, pugnale solo, pugnale e cappa, spada e cappa, due spade, spada e brocchiero grande, spada sola, spada e rotella, spada e targa, le Guardie (con spada e brocchiero e spada sola), spada e imbracciatura, spada e imbracciatura contro armi in asta, spada e rotella contro armi in asta, come combattere contro un mancino;
Libro 3: Spada a 2 mani, prese con spada a 2 mani, spada a 2 mani contro armi ad asta;
Libro 4: Armi in asta di vari generi, alcune usate con rotella altre a 2 mani;
Libro 5: Onore e regole del duello, difesa a mani nude contro daga (prese), daga (prese)"