cultura barocca
INFORMAT. A C. DI B. DURANTE

L'INCISIONE DELLA LAMIA (FIGURA MITICA IN QUALCHE MODO RELAZIONABILE ALL'ARPIA) CONSERVATA ALLA BIBLIOTECA APROSIANA DI VENTIMIGLIA APPARTIENE AL VOLUME DI GIOVANNI FERRO, TEATRO D'IMPRESE (VENEZIA, GIACOMO SARZINA, 1623). ESISTE QUESTA ALTRA DESCRIZIONE DELLA LAMIA:"SONO NELLA LIBIA FIERE CON FACCIA DI DONNA E DI BELLEZZE SINGOLARI...CON MAMMELLE ROTONDE E RILEVATE, DI COLORE QUALE SI VEDE NELLA ROSA...SPIRANO DA GLI OCCHI GRATIA E FAVORE...L'ALTRE POI PARTI DEL CORPO HANNO, INVECE DI MOLLA PELLE, DURA CORTECCIA DI SQUAME...MANCANO DI VOCE, E INVECE DI FORMARE PAROLE FISCHIANO A GUISA DI DRAGONE...COSI' VINCONO ESSE L'HUOMO CON FRAUDE ET INGANNO: PERCIO' CHE NUDANO IL PETTO, SCUPRONO LE POPPE...ONDE VEGGENDO EGLI LE ROSE FIORIRE FRA GIGLI...TRATTO DALL'AVIDITA' DI COGLIERE QUELLE E CUPIDIGIA DI QUIVI SATOLLARE L'AVIDA BRAMA..A QUELLE INFELICEMENTE S'ACCOSTA E RESTA...DI LORO PREDA"
E PER QUANTO POSSA SEMBRARE STRANO ANCORA NEL SECOLO DEI LUMI, NEL GRADUALE AFFERMARSI DEL RAZIONALISMO LA LETTERATURA SULLE LAMIE CONTINUO' AD ESSERE FERTILE, FORSE IN DIPENDENZA DI QUELLO SPIRITO ANTICLERICALE CHE LA STESSA COMPORTAVA E CHE LA ACCOMUNAVA ALLA LETTERATURA SUI VAMPIRI CIOE' I NEMICI ISTITUZIONALI DELLA CHIESA



Anche se nel contesto di un'opera antifemminista propria dell'ambiente libertino veneziano come lo Scudo di Rinaldo I l'erudito seicentesco Angelico Aprosio "il Ventimiglia" ebbe occasione di menzionare fatti ritenuti realmente accaduti che si si sarebbero coniugati al tema delle Streghe antropofaghe e/o mangiatrici di bambini e che a sua volta sarebbero stati in correlazione con le così dette "Streghe Vampiro" e comunque alla civiltà del sangue sia malefico che benefico [In questa parte del suo lavoro oltre che a scritti più recenti come le "Dissertazioni sulla Magia" di M. A. Del Rio
e nonostante le
rinnovate tecniche investigative in merito a possibili varie forme demoniache, secolo che potrebbe meglio definirsi della
SECONDA O NUOVA CACCIA ALLE STREGHE

Aprosio si rifà anche da autentico indagatore dell'incubo e comunque da serrio ricercatore al vecchio e superato
Malleus Maleficarum e specificatamente al Formicarius del Nider che lo completa per cui nella varia casistica delle streghe (vedi indice) sarebbero state in particolare le streghe antropofaghe preposte all'infanticidio onde ricavarne elementi per produrre il famigerato "Unguento delle Malefiche" su cui ebbe a dissertare anche la letteratura dotta e nel caso G. B. Della Porta].
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Non deve meravigliare l'interesse aprosiano perché stante la supposta connessione tra Streghe Antropofaghe e Streghe Ostetriche di queste ultime Aprosio in qualità di Vicario della Santa Inquisizione per la Diocesi di Ventimiglia dovette occuparsi in concomitanza con una grande quantità di altri problemi e quesiti che spesso lo lasciarono perplesso anche a fronte dei deteriorati rapporti tra Stato e Inquisizione al punto che -autore più menzionato che studiato in effetti- mascherò molte delle sue osservazioni in materia inquisitoriale entro una sua opera la Grillaia banalmente giudicata scritto a carattere moralistico-satirico ma che ad una lettura seria rivela sotto l'iridescente apparenza osservazioni importanti sui temi inquisitoriali ufficiali, con cui invero, dando prova di autonomia ed avvedutezza, non sempre egli concordava.
In merito a quanto sopra detto su "Streghe/Streghe antropofaghe / Streghe Ostetriche" si trovò a dibattere con discernimento un caso tanto poco noto oggi quanto clamoroso alla sua epoca vale a dire quello di tal Maria Toscana Strega Ostetrica di Vallebona: che avrebbe praticato però soprattutto l'omphalomantia
A titolo esemplificativo della sua citata autonomia di pensiero basta menzionare, fra altre sue cose qui leggibili e spesso in contraddittorio con secolari convinzioni, anche il coraggio che nell'opera ostenta nel demotivare una postulazione di S. Tomaso d'Aquino in merito al tema dell'incesto/stupro secondo lui -e giustamente- tanto frequente quanto coperto dall'omertà delle famiglie cosa che dovrebbe altrettanto far meditare sulla revisione delle viete accuse di antifemminismo che effettivamente ebbe in gioventù specie avverso quella femminista ante litteram che fu Arcangela Tarabotti ma che certamente dimensionò alquanto attraverso una lunga maturazione, anche come letterato ma soprattutto giudice ecclesiastico sapientemente capace di discernere, come ad esempio nel caso delle monacazioni forzate che ebbe l'ardire contro il suo stato di ecclesiastico di
denunziare giudicandole un illecito abuso dei padri di famiglia.
Al di là di una letteratura che sul tema orrorifico e del vampirismo anticipa e di molto l'opera dei narratori ottocenteschi occorre dire che quello che Aprosio scrisse anche sotto gli effetti di nuovi incredibili dati susseguenti all'esplorazione del Nuovo Mondo e che parimenti raccolse specie ma non solo in merito alla vicenda di Dracul l'Impalatore per quanto apparentemente incredibile altri non era che una fra i poliedrici aspetti delle tante storie che caratterizzarono gli splendori ma anche le molte ombre dell'età intermedia.
Ancora nel XVIII quella sorta di archetipo del giornalismo di "Cronaca nera" che furono i Fogli Volanti, nelle raccapriccianti ma realmente avvenute vicende del terrore che caratterizzarono l'epoca, menzionarono anche casi di antropofagia e cannibalismo connessi in particolare ad infanticidi pur se coinvolsero nella vicenda dell'orrore tanto il reale che il paranormale come in questo caso.
E come detto sopra nel '700 siffatti Fogli Volanti -al di là delle vicende connesse alla supposta epidemia di Vampirismo che sconvolse l'Europa ma accese anche la fantasia di letterati quanto la curiosità di scienziati- non tralasciarono di testimoniare come nella mai venuta meno Caccia alle Streghe rientrasse anche una sorta di
Caccia al Vampiro

al punto che spesso le due figure "demoniache" venivano confuse.
Nel merito del Vampirismo settecentesco è assai interessante questo Foglio Volante contenente un Distinto Ragguaglio del tremendo, e spaventevole Spettacolo di Giustizia successo in Baviera il 12 del scaduto Marzo, l'Anno presente, di Sei Scellerati Stregoni ... li quali hanno fatto morire con sue Fatture, ed Incanti molte Persone (Venezia, G. B. Occhi, 1762).
Nel documento vengono elencati i malefici perpetrati da questi Stregoni di cui viene menzionata la condanna e descritta l'esecuzione in pubblico "vivi gli abbruciarono; onde appena restarono le abominevoli ceneri (senza quindi diritto a sepoltura in alcun luogo consacrato)..
Tra i crimini nefandi loro ascritti compare relazionato nella breve pubblicazione che tra le loro tante vittime sarebbero pure stati dei Fanciulli, a i quali hanno succhiato il Sangue (perchè l'evento sia avvenuto in area tedesca non si deve pensare che in Italia non avvenissero simili persecuzioni avverso Stregoni e Praticanti di Magia Nera: e a titolo esemplificativo si propone qui il caso tragico, proposto con corredo iconografico, del prete sabaudo Albanelli che venne arrestato e condannato per magia nera) .



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