L' AMBIGUO TRATTAMENTO IN CASO DI STUPRO A SECONDA DELLO STATO SOCIALE DI STUPRATORE E VITTIMA
TRAGICITA' DELLO
STUPRO ACUITA OLTRE CHE DAL CRIMINE IN SE STESSO DALL'UMILIAZIONE CHE IL DIRITTO INTERMEDIO IMPONEVA ALLA DONNA VIOLATA SIA PER LE ROZZE VISITE MEDICHE SIA PER IL DISCORSO DELL'ATTENDIBILITA' DELLA DONNA QUALE TESTIMONE PARITETICO ALL'UOMO IN CAUSE GRAVI E ANCOR PIU' LA DRAMMATICITA' DELLO
STUPRO COLLETTIVO E/O DI GRUPPO
[tenendo anche conto della scarsa considerazione della DONNA COME TESTIMONE ATTENDIBILE attesa la sua "SUPPOSTA" DEBOLEZZA CARATTERIALE
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Mediamente si ricorreva all'indiscussa autorità maschile o maschilista ma non raramente si sfruttava lo stato di povertà intellettuale ed analfabetismo in cui la maggior parte delle DONNE era costretta a vivere = con la conseguenza di un'ignoranza che vieppiù contribuiva ad alimentare l'AUTORITARISMO MASCHILE contro cui scrisse la coraggiosa erudita veneziana ARCANGELA TARABOTTI ma avverso cui, nonostante l'antifemminismo suo alla fine più umorale che culturale, intervenne lo stesso ANGELICO APROSIO con un'audacia mediamente non consona al suo carattere e forse perchè posto di fronte al PROBLEMA DONNA atteso il suo ruolo di VICARIO DELLA SANTA INQUISIZIONE
e forse con sorpresa quanto con sincero disgusto presa consapevolezza dei
MILLE ED ANCHE BOCCACCESCHI ESPEDIENTI CON CUI UN MASCHIO EGEMONE POTEVA INDURRE UNA DONNA DI FAMIGLIA AD ACCOPPIARSI INCESTUOSAMENTE CON LUI
come quello fra altri di
FARE IL BAGNO E /O LAVARSI INSIEME E CONTEMPORANEAMENTE NELLA STESSA VASCA
al segno qual tragica conseguenza che da ripetuti INCESTI e da RAPPORTI TRA CONSANGUINEI IN AREE GEOSOCIALMENTE RISTRETTE
la vendetta della NATURA OLTRAGGIATA non tardava spesso a manifestarsi tramite il concepimento ed il parto di
CREATURE DEFORMI, DEFINITE CRUDEMENTE E CRUDELMENTE I "MOSTRI DIABOLICI"
ma in effetti figli della VIOLENZA, DELLA SOPRAFFAZIONE, DELLA SUPERSTIZIONE
come a poco a poco più correttamente Medici non superstiziosi cominciarono a definire questi poveri
MOSTRI GENETICI
autentiche vittime, nella migliore delle ipotesi destinati ad ostentazioni circensi quali
"SCHERZI DI NATURA MA INVERO FIGLI DELL'ABUSO E DELL'IGNORANZA"
BENEDETTO GEROLAMO FEIJOO uomo, intellettuale e religioso degno di riconoscimenti per questo suo indubbio
PUBBLICO RISCATTO DELLA CONDIZIONE FEMMINILE
ha avuto anche il coraggio e la perizia dialettica e probatoria di
vanificare l'essenza stessa della magia e soprattutto di demotivare le prove addotte da una vera autorità degli studi sulla magia qual fu Padre Martin Antonio del Rio.
Con un'intuizione protoilluministica che certo non poteva avere il pur leggendario Martin Del Rio nel suo lavoro egli non manca di creare una sorta di efficace sequenza di identità lungo la cui asse sviluppa contestualmente i suoi principi e così mira ad enucleare le strette correlazioni tra
EVENTI CATACLISMATICI NATURALI E NON - CREDENZE NELL'AVVENTO DELL'
'"ANTICRISTO"
SULLA SCORTA DELLA GIOVANNEA
APOCALISSE
- RIFUGI ALTERNATIVI IN MAGIA E CREDENZE SUPERTIZIOSE - RICERCA (ANCHE PER POPOLARE CONDIZIONAMENTO) DEI CONNIVENTI TERRENI CON LE EMERGENTI FORZE DEL MALE TRA CUI IN PRIMO LUOGO LE
STREGHE (WITCHES)
Forse il FEIJOO cede qualche volta troppo
alla banalizzazione delle tematiche -cercando di spostare con eccessiva facilità qualche riflessione dal tragico al comico- ma ottiene gli effetti prefissatisi.
E' vero che rimanda qualche volta di troppo la figura delle STREGHE alla condizione pseudocircense di MERCANTESSE DI MERAVIGLIE E/O IMBONITRICI ma, dimensionando ad esempio le presunte e temutissime STREGHE MALEFICHE al ruolo (sicuramente assai meno coinvolgente la superstizione popolare e non) di CRIMINALI AVVELENATRICI INESPERTE DI ESPEDIENTI MAGICI MA CONSAPEVOLI DELLE ERBE TOSSICHE, recupera contestualmente una dignità alle STREGHE quali MEDICHESSE POPOLARI tenendo conto del fulcro storico della loro attività di praticar cure con erbe e piante secondo l'antica arte degli erboristi od aromatari : magari con la colpevolezza di spacciare una conoscenza empirica o superficiale per scienza approfondita sì da causare talora danni alla salute degli occasionali pazienti ma, occorre dirlo, nemmeno alludendo -fatto all'epoca ancora periglioso- che alcune di esse -secondo la misura loro attribuita da alcuni interpreti- avessero segretamente quanto innocentemente recuperato alcuni
DELICATI E NATURALISTICI RELITTI CULTURALI E CULTUALI DEL PAGANESIMO O COMUNQUE DI ALCUNE RELIGIONI PRECRISTIANE.
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TUTTA LA PROCEDURA INVESTIGATIVA PER L'ACCERTAMENTO DEL REATO DI STUPRO O VIOLENZA CARNALE NEL XVII SECOLO ERA UN'UMILIAZIONE EVIDENTE PER LA DONNA, NONOSTANTE LA SEVERITA' DELLE PENE PER I REI ACCERTATI: IN PARTICOLARE SONO DA VALUTARE I DUE COMMI DELLA RISOLUZIONE III, P. 608, COL. I, COMMI 6 - 7.
[ Essi in dettaglio sono emblematici della complessità e drammaticità della CONDIZIONE FEMMINILE: al COMMA 7 inequivocabilmente per esempio si legge (traduzione dal latino) che "...si esclude lo stupro quando si tratta di donna disonesta [intendendo con tale epiteto non una criminale, una meretrice od una prostituta (il che sarebbe già una grave discriminazione a fronte di una violenza sessuale) ma qualsiasi donna "rea" di aver mantenuto una certa libertà comportamentale e/o sessuale: per esempio una qualche onestissima ma emarginata "ragazza madre" (BIBLIOTECA PRIVATA)]