cultura barocca
I Vizi Capitali = non è casuale che, dato l'antifemminismo basato sulla supposta lunaticita' delle donne, nel frontespizio dell'opera qui riprodotta (Giovanni, Buseo, Panarion, hoc est arca medica varis...antidotis adversus animi morbos instructa, Lione, Jean Pillehotte, 1612) i volti delle vizi siano effigiati con tratti femminei come qui si vede
CLICCA PER VOLTARE PAGINA = TUTTA LA PROCEDURA INVESTIGATIVA PER L'ACCERTAMENTO DEL REATO DI STUPRO NEL XVII SEC. ERA UN'UMILIAZIONE EVIDENTE PER LA DONNA, NONOSTANTE LA TEORICA SEVERITA' DELLE PENE PER I REI ACCERTATI: IN PARTICOLARE SONO DA VALUTARE I DUE COMMI DELLA RISOLUZIONE III, P. 608, COL. I, COMMI 6 - 7 DI QUESTO VOLUME DI " RISOLUZIONI CRIMINALI " DEL CONCIOLI [ Essi in dettaglio sono emblematici della complessità e drammaticità della CONDIZIONE FEMMINILE: al COMMA 7 inequivocabilmente per esempio si legge (traduzione dal latino) che "...si esclude lo stupro quando si tratta di donna disonesta [intendendo con tale epiteto non una criminale, una meretrice od una prostituta (il che sarebbe già una grave discriminazione a fronte di una violenza sessuale) ma qualsiasi donna "rea" di aver mantenuto una certa libertà comportamentale e/o sessuale: per esempio una qualche onestissima ma emarginata "ragazza madre" (BIBLIOTECA PRIVATA)]

L' AMBIGUO TRATTAMENTO IN CASO DI STUPRO A SECONDA DELLO STATO SOCIALE DI STUPRATORE E VITTIMA TRAGICITA' DELLO STUPRO ACUITA OLTRE CHE DAL CRIMINE IN SE STESSO DALL'UMILIAZIONE CHE IL DIRITTO INTERMEDIO IMPONEVA ALLA DONNA VIOLATA SIA PER LE ROZZE VISITE MEDICHE SIA PER IL DISCORSO DELL'ATTENDIBILITA' DELLA DONNA QUALE TESTIMONE PARITETICO ALL'UOMO IN CAUSE GRAVI E ANCOR PIU' LA DRAMMATICITA' DELLO
STUPRO COLLETTIVO E/O DI GRUPPO
[tenendo anche conto della scarsa considerazione della DONNA COME TESTIMONE ATTENDIBILE attesa la sua "SUPPOSTA" DEBOLEZZA CARATTERIALE e vista anche la vergognosa VISITA "MEDICA" CUI ERAN TENUTE QUANTE AVESSERO DENUNCIATA UNA VIOLENZA CARNALE: umiliante al punto di indurre la maggior parte delle vittime "a lasciar perdere dietro i buoni consigli" pur di non esser giudicate donne di facili costumi se non peggio e di correre il rischio d'esse poi accusate quali DONNE INFAMI, pur solo -ma senza escludere l'intervento del Magistrato- a livello di opinione pubblica].
Addirittura nel caso di un'opera letteraria qui digitalizzata come la ZAFFETTA -può parer strano ma anche la LETTERATURA COLTA AFFRONTO' IL TEMA DELLO STUPRO DI GRUPPO SEPPUR COME INIZIAZIONE AL SESSO MERCENARIO- sostanzialmente vi si riciclano i connotati della "VIOLENZA PERPETRATA DA 31 UOMINI" quale un AFFRONTO/PUNIZIONE che in sostanza trae le proprie remote origini come elemento terrorizzante e fattore -anche etnicamente- inquinante di un plausibile nemico di guerra, che specialmente gli ESERCITI MENO ORGANIZZATI E DISCIPLINATI -più portati comunque ad una momentanea devastazione che ad un' occupazione duratura- su concessione dei reciproci condottieri, attivavano, mettendo a sacco una città od un territorio.
I SOLDATI ROMANI erano governati -nell'ambito di una formidabile TRADIZIONE GIURIDICA - secondo una DISCIPLINA ED UNA BUROCRAZIA AD ALTRI IGNOTA che poteva arginare non consentiti eccessi ma nei tempi più oscuri della storia sia le selvagge TRUPPE DELL'IMPERO DI BISANZIO che le ARMATE DEI BARBARI resero consuetudinario se non istituzionale la simbiosi tra SACCO - SACCHEGGIO - STUPRO DI GUERRA E STUPRO ETNICO = nel progetto quantomeno osceno aldilà di ogni progettata crudeltà di generare MOSTRI ad ogni cosa inadatti se non a uscitare orrore ed umiliazione tra le popolazioni saccheggiate, violate e quindi abbandonate alla disperazione o quanto meno di incidere sul loro tessuto genetico sì da radicare, nel CASO DI INDIVIDUI SANI, tra i nemici futuri neonati la cui componente etnica, con tutta una serie di possibili coinvolgimenti "morali", partecipava tanto dei vinti (per via delle madri) quanto dei vincitori (tramite i padri appartenenti alle schiere nemiche e vittoriose).
Ed attraverso i secoli le cose non mutarono sostanzialmente: sì che solo tra i secoli XVII e XVIII, dopo interventi casuali e mai risolutivi della giustizia ordinaria variamente onerata dall'indisciplina dei soldati anche propri, di stanza e quartiere, si giunse alla inevitabile stesura di
REGOLAMENTI MILITARI CONCERNENTI NORMA DISCIPLINARI SIA VERSO L'APPARATO DI GUERRA CHE VERSO LA POPOLAZIONE CIVILE.
Per quanto fra molte difficoltà e frequenti violazioni la situazione della POPOLAZIONE CIVILE NELLO SPECIFICO QUELLA DELLE DONNE SPECIE IN MERITO AI MOMENTI DI INCONTRO NELLA VITA DI RELAZIONE, NELLE FESTE E NEI BALLI risentì positivamente della stesura di siffatti REGOLAMENTI MILITARI resi necessari certo come sopra detto per
CONTROLLARE LA DISCIPLINA DELLE TRUPPE E I LORO RAPPORTI CON I CIVILI
ma per quanto oggi possa sembrar strano anche al fine di combattere i
TROPPI SOLDATI MALFATTORI E SPECIALMENTE COLORO CHE INTEGRAVANO IL SOLDO CON PRATICHE ILLECITE TRA CUI UN RUOLO INCREDIBILMENTE ALTO AVEVA LA PRATICA DELL'OCCULTISMO E DELLA STREGONERIA
: tuttavia l'indegna pratica dello STUPRO era un fenomeno di estensione ben superiore, quasi incancrenito nel contesto sociale senza nemmeno escludere il contesto teoricamente protettivo della
FAMIGLIA.
E' anzi da dire che, prescindendo da questi volonterosi ed anche efficaci correttivi ad uso delle truppe, lo stato delle cose poco mutò per il resto: in ambito della famiglia si continuò anzi a coniugare l'orrore dello STUPRO con la pratica dell'INCESTO.

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Mediamente si ricorreva all'indiscussa autorità maschile o maschilista ma non raramente si sfruttava lo stato di povertà intellettuale ed analfabetismo in cui la maggior parte delle DONNE era costretta a vivere = con la conseguenza di un'ignoranza che vieppiù contribuiva ad alimentare l'AUTORITARISMO MASCHILE contro cui scrisse la coraggiosa erudita veneziana ARCANGELA TARABOTTI
ma avverso cui, nonostante l'antifemminismo suo alla fine più umorale che culturale, intervenne lo stesso ANGELICO APROSIO
con un'audacia mediamente non consona al suo carattere e forse perchè posto di fronte al PROBLEMA DONNA atteso il suo ruolo di VICARIO DELLA SANTA INQUISIZIONE e forse con sorpresa quanto con sincero disgusto presa consapevolezza dei
MILLE ED ANCHE BOCCACCESCHI ESPEDIENTI CON CUI UN MASCHIO EGEMONE POTEVA INDURRE UNA DONNA DI FAMIGLIA AD ACCOPPIARSI INCESTUOSAMENTE CON LUI
come quello fra altri di
FARE IL BAGNO E /O LAVARSI INSIEME E CONTEMPORANEAMENTE NELLA STESSA VASCA
al segno qual tragica conseguenza che da ripetuti INCESTI e da RAPPORTI TRA CONSANGUINEI IN AREE GEOSOCIALMENTE RISTRETTE
la vendetta della NATURA OLTRAGGIATA non tardava spesso a manifestarsi tramite il concepimento ed il parto di
CREATURE DEFORMI, DEFINITE CRUDEMENTE E CRUDELMENTE I "MOSTRI DIABOLICI"
ma in effetti figli della VIOLENZA, DELLA SOPRAFFAZIONE, DELLA SUPERSTIZIONE
come a poco a poco più correttamente Medici non superstiziosi cominciarono a definire questi poveri
MOSTRI GENETICI
autentiche vittime, nella migliore delle ipotesi destinati ad ostentazioni circensi quali
"SCHERZI DI NATURA MA INVERO FIGLI DELL'ABUSO E DELL'IGNORANZA"
BENEDETTO GEROLAMO FEIJOO
uomo, intellettuale e religioso degno di riconoscimenti per questo suo indubbio
PUBBLICO RISCATTO DELLA CONDIZIONE FEMMINILE
ha avuto anche il coraggio e la perizia dialettica e probatoria di vanificare l'essenza stessa della magia e soprattutto di demotivare le prove addotte da una vera autorità degli studi sulla magia qual fu Padre Martin Antonio del Rio.
Con un'intuizione protoilluministica che certo non poteva avere il pur leggendario Martin Del Rio nel suo lavoro egli non manca di creare una sorta di efficace sequenza di identità lungo la cui asse sviluppa contestualmente i suoi principi e così mira ad enucleare le strette correlazioni tra
EVENTI CATACLISMATICI NATURALI E NON - CREDENZE NELL'AVVENTO DELL'
'"ANTICRISTO"
SULLA SCORTA DELLA GIOVANNEA
APOCALISSE
- RIFUGI ALTERNATIVI IN MAGIA E CREDENZE SUPERTIZIOSE - RICERCA (ANCHE PER POPOLARE CONDIZIONAMENTO) DEI CONNIVENTI TERRENI CON LE EMERGENTI FORZE DEL MALE TRA CUI IN PRIMO LUOGO LE
STREGHE (WITCHES)

Forse il FEIJOO cede qualche volta troppo alla banalizzazione delle tematiche -cercando di spostare con eccessiva facilità qualche riflessione dal tragico al comico- ma ottiene gli effetti prefissatisi.
E' vero che rimanda qualche volta di troppo la figura delle STREGHE alla condizione pseudocircense di MERCANTESSE DI MERAVIGLIE E/O IMBONITRICI ma, dimensionando ad esempio le presunte e temutissime STREGHE MALEFICHE al ruolo (sicuramente assai meno coinvolgente la superstizione popolare e non) di CRIMINALI AVVELENATRICI INESPERTE DI ESPEDIENTI MAGICI MA CONSAPEVOLI DELLE ERBE TOSSICHE, recupera contestualmente una dignità alle STREGHE quali MEDICHESSE POPOLARI tenendo conto del fulcro storico della loro attività di praticar cure con erbe e piante secondo l'antica arte degli erboristi od aromatari : magari con la colpevolezza di spacciare una conoscenza empirica o superficiale per scienza approfondita sì da causare talora danni alla salute degli occasionali pazienti ma, occorre dirlo, nemmeno alludendo -fatto all'epoca ancora periglioso- che alcune di esse -secondo la misura loro attribuita da alcuni interpreti- avessero segretamente quanto innocentemente recuperato alcuni
DELICATI E NATURALISTICI RELITTI CULTURALI E CULTUALI DEL PAGANESIMO O COMUNQUE DI ALCUNE RELIGIONI PRECRISTIANE.

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TUTTA LA PROCEDURA INVESTIGATIVA PER L'ACCERTAMENTO DEL REATO DI STUPRO O VIOLENZA CARNALE NEL XVII SECOLO ERA UN'UMILIAZIONE EVIDENTE PER LA DONNA, NONOSTANTE LA SEVERITA' DELLE PENE PER I REI ACCERTATI: IN PARTICOLARE SONO DA VALUTARE I DUE COMMI DELLA RISOLUZIONE III, P. 608, COL. I, COMMI 6 - 7.
[ Essi in dettaglio sono emblematici della complessità e drammaticità della CONDIZIONE FEMMINILE: al COMMA 7 inequivocabilmente per esempio si legge (traduzione dal latino) che "...si esclude lo stupro quando si tratta di donna disonesta [intendendo con tale epiteto non una criminale, una meretrice od una prostituta (il che sarebbe già una grave discriminazione a fronte di una violenza sessuale) ma qualsiasi donna "rea" di aver mantenuto una certa libertà comportamentale e/o sessuale: per esempio una qualche onestissima ma emarginata "ragazza madre" (BIBLIOTECA PRIVATA)]