La primigenia Chiesa Parrocchiale di S. Antonio (vedine qui un'immagine antiquaria con le scritte, entro la foto antiquaria, multimediali e quindi attive) dall'antica genesi già studiata da Nino Lamboglia e Paolo Stringa con un peculiare campanile più recente costruito in modo di avvolgere l'originale campanile ed una cripta divenuta sede per inumazioni dopo i restauri settecenteschi del'edificio sacro svolgeva, come tutti i consimili edifici religiosi, una funzione vitale per l'epoca in relazione a misurazione del tempo e mnemotecnica ed in ciò, come ovunque, l'uso delle campane era estremamente importante sia per segnalare lo scorrere del tempo, i ritmi dei tempi di lavoro , le festività, le funzioni religiose ma anche gli impegni pubblici e civili oltre che il verificarsi di eventi pericolosi dagli incendi alle incursioni di pirati e corsari. Prescindendo da tutto questo le CAMPANE svolgevano un irrinunciabile ruolo sia religioso che sociale di elevata importanza nel contesto di quella struttura cultuale -dai molteplici aspetti- che genericamente passa sotto nome di Chiesa Ecclesia [Annuncio S.Messa: a seconda delle regioni e delle zone: 15, 30, 45 o 60 minuti prima della celebrazione -
Angelus Domini ("Ave Maria"): mattino, mezzogiorno e sera -
Tutti i venerdì alle ore 15: Agonia di Gesù -
Matrimoni, sacramenti, funerali, feste patronali, processioni, solennità, tridui, novene, rogazioni, S.Quarantore e tutte le vigilie di questi eventi -
Morte ed elezione del Pontefice -
Funebre: per l'annuncio della morte di un parrocchiano o di una parrocchiana -
Rintocchi ore, ribattuta, mezzore, quarti (ciascun modo di segnare le ore varia da paese a paese) -
Vari: catechismo, benedizione delle case, mese mariano (maggio), viatico ai moribondi cui son poi state assimilate -specie in certi contesti agricoli abbastanza conservatori ed economicamente impossibilitati a "contrappore" torri campanarie civili ai campanili- funzioni non esclusivamente religiose ma anche civilistiche come = Convocazione Parlamento dei Capi di Famiglia e Consiglio comunale,
Lutti particolari,
Feste e Anniversari locali o nazionali,
Rintocchi ore,
Scuola,
Matrimoni,
incursioni di pirati,
incendi,
coprifuoco,
pestilenze,
varie funzioni:
In alcuni comuni lombardi veniva suonato il "campanone" per l'arrivo dell'esattore delle tasse (fino agli anni '80 del XX secolo)]. Per approfondire l'argomento si legga qui la basilare BIBLIOTHECA CANONICA, JURIDICA, MORALIS, THEOLOGICA... CLICCA QUI PER TORNARE A "TEMPO E SUA MISURAZIONE" CLICCA INVECE QUI QUI PER LA HOME PAGE DI CULTURA-BAROCCA
Tale rilievo in questo edificio persistette anche quando data
la senescenza e il degrado dello stesso si dovette provvedere ad un adeguato restauro dopo accurata perizia qui trascritta di Gio.Bartolomeo Biamonti architetto di Ventimiglia con sua attestazione in S.A.S V., not. G. Francesco Guglielmi, rogito del 2-VII-1719, n. 304 = ove nella Ratificatio si incaricò il procuratore di chiedere al Senato genovese la derogatio di 6.000 lire)
pure allo scopo di sistemare in sicurezza un
MODERNO OROLOGIO PUBBLICO.
L'antica chiesa non priva di
reperti d'arte religiosa
la si può qui visualizzare
in un quadro sei-settecentesco custodito nella stessa parrocchiale, quadro dal quale l'osservatore attento è in gradi di ricavare utili informazioni sulla struttura urbanistica della medievale località
Entro quel
"Crocevia di Civiltà" che fu l'Estremo Ponente di Liguria
nel tardo '600
Vallecrosia che con le altre ville intemelie qui elencate si organizzò, su concessione genvovese, per l'economico, autonomamente rispetto a Ventimiglia, nella Magnifica Comunità degli Otto Luoghi, pur restando ascritta per il politico, sempre rispetto a Genova, nell'importante Capitanato di Ventimiglia
ebbe bisogno di
esser restaurata data la vetustà e il degrado questa antica chiesa parrocchiale intititolata a S. Antonio
anche per collocare, come sopra scritto, in sicurezza
nel nuovo campanile settecentesco, che finì per fasciare ed avvolgere quello antico, il PUBBLICO OROLOGIO
il quale per testamento qui trascritto
del seicentesco Domenico Antonio Lamberti fu lasciato in donativo, con altri beni, alla comunità, .
Non solo la vetustà ma contestualmente le piogge con relative infiltrazioni d'acqua,
avevano causato infatti serissimi
problemi alla chiesa ed in particolare al campanile e di conseguenza alla pubblica sicurezza atteso che questo doveva sorreggere le campane
come peraltro attestano le sopra già menzionate
perizie tecniche settecentesche effettuate attestanti le varie problematiche e l'urgenza di interventi contro le menzionate infiltrazioni d'acqua: nel'atto registrante la perizia dell'architetto ventimigliese lsi legge pure una dichiarazione del procuratore a favore del borgo il vallecrosino Giacomo Aprosio fu Gio.Angelo .