G. B Spotorno nel tomo V della sua Storia Letteraria della Liguria laddove tratta dei "Medici" (cap. V = vedi) non denota le stesse competenze dimostrate per altri uomini di cultura (cosa che risulta connessa anche ad un timore epocale verso medici, specie non ortodossi, coinvolti in congiure avverso pontefici come nel caso di Leone X e poi in quello di Urbano VIII ( caso forse giuridicamente ancora più significante perchè quella tentata avverso costui, cioè la "Congiura Centini" in forza della precedente stesura dell'Instructio divenne la discriminante fra " I Caccia e II Caccia alle Streghe " ): comunque, a prescindere da siffatte proemiali puntuallizzazioni, la "confidenza dei medici, anche dei non razionali, con piante e minerali ad alta tossicità da trattare in laboratorio ma da cogliere o cercare in sintonia con determinate congiunzioni astrali ", era verosimilmente una tra le ragioni che lo indussero a proporre questo giudizio severo contro il patrizio genovese medico alternativo, filosofo e soprattutto astrologo Tommaso Oderico [prima di continuare con la narrazione specifica data l'osservazione sulle titubanze espresse dallo Spotorno su questo argomento giova una giunta documentaria atteso l'urto in essere della medicina razionale con quella spagirica, con forme di medicina collegate all'astrologia, con l'arte degli aromatari e soprattutto con l'alchima: attesi anche alcuni eventi come quello connesso a certe investigazioni sui fatti del "processo alle Streghe di Triora" = del resto è da aggiungere che in questi secoli, solo meno della professione di medico ostetrico ed ancor più di "commare", ostetrica e poi balia, la professione dei medici, a prescindere dalle "specializzazioni possedute o vantate" compresa quella degli speziali e/o farmacisti (e tutto ciò fino all'avvento dei tempi nuovi e postilluministici con piena scoperta di nuove tecniche, specializzazioni, farmaci ecc. = vedi indici) era guardata con sospetto specie negli alti casati per il timore di medici prezzolati da nemici che perpetrassero degli avvelenamenti (non per nulla in questi che furon detti secoli dei veleni fu creata la particolarissimia figura del servo assaggiatore di cibi) e a maggior ragione era giudicata rischiosa la professione di
chirurgo data l'elevata mortalità connessa sia alla strumentazione ancora primitiva che all'assenza di anestetici, antidolorifici e antibatterici adatti a casi particolarmente gravi = per queste ragioni furono introdotte con il tempo delle ulteriori regole deontologiche e professionali oltre alle tantissime qui elencate con indici moderni e in particolare contro la frode dei ciarlatani, spacciantisi per medici "curatutto" che in effetti eran semplici mercanti delle meraviglie che per lucro si esibivano nelle fiere = in siffatto contesto è doveroso riconoscere un ruolo documentario basilare all'erudito Angelico Aprosio nei suoi molteplici interventi sul tema = vedi indice (tema ed interventi peraltro strettamente connessi oltre che al dibattito epocale sulla medicina o meglio sulle varie scuole mediche a quello più ampio tra "Scienza Aristotelica" e "Scienza Nuova") e oltre a tutto ciò, in maniera quasi inevitabile e scontata, dare il giusto peso alle innumerevoli sanzioni per la classificazione di un onesto e corretto professionista nell'ambito della medicina volute dalla Chiesa e registrate da padre L. Ferraris nella sua Biblioteca Canonica, Juridica ecc. ecc. opera se non caposaldo di lettura pressoché obbligatorio per la conoscenza di molteplici aspetti esistenziali dell'età intermedia].
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Lo Spotorno nell'ambito della sua citata Opera dopo aver menzionato un soggiorno professionale qual medico a Savona del celeberrimo "Michele Nostradamo" (vedilo qui in una preziosa incisione del Ransonette nell'atto di comunicare le sue predizioni sulla Casa Reale di Francia) ["Nostradamus", al secolo "Michel de Nostredame" o "Miquèl de Nostradama" in occitano (Saint-Rémy-de-Provence, 14 o 21 dicembre 1503 – Salon-de-Provence, 2 luglio 1566): astrologo, scrittore, farmacista e speziale francese]
) di seguito trattando dell'anatomista Angelo Visca parla poi di un altro medico astrologo di gran fama al suo tempo cioè Tommaso Bovio pur facendolo (su quali basi è assai lacunoso dire) "nativo di Bellinzago nel Novarese": che lo Spotorno abbia avuto dei dubbi su quanto asserito lo prova il capoverso II della "Appendice" di p. 138 ove dopo aver parlato del Visca ricita Tomaso Bovio come nativo di Bellinzago ma questa volta sulla base della Biografia Medica Piemontese del Dott. Bonino (in questo coacervo di notizie, notoriamente stampate postume, e quindi non verificate dallo Spotorno compare anche un estemporaneo riferimento ad un altro grande medico paracelsiano ed alchimista cioè Leonardo Fioravanti di cui è qui digitalizzata la famosa Cirugia: che al pari del Bovio e di altri colleghi della stessa scuola fu al centro di feroci polemiche con i medici razionali = oltre G. B. Spotorno aveva probabilmente varie remore a trattare dei medici la cui professione nell'età intermedia non solo fu al centro di dispute, connesse anche alla scienza nuova, ma altresì di assassinii e congiure come quella cui avrebbe aderito il chirurgo Battista da Vercelli ed ancora correva ai tempi dello Spotorno l'eco della congiura effettuata, tentata o supposta nel '500 da tre cardinali a danno di Leone X con il fondamentale concorso di Battista da Vercelli processato, torturato, impiccato e orribilmente squartato).
Ritornando all'assunto di partenza pare assai strana questa insistenza per un'origine piemontese medico veronese, paracelsiano ed empirico, Zefiriele Tomaso Bovio tanto più che lo Spotorno da grande erudito aveva a disposizione un testo esauriente vale a dire il qui digitalizzato con indici Scrittori Piemontesi, Savoiardi, Nizzardi Registrati nei Cataloghi del Vescovo Francesco Agostino Della Chiesa e del Monaco Andrea Rossotto ove non compare alcuna menzione del Bovio nemmeno compulsando gli accurati Indici proposti =
In questa nostra indagine abbiamo pensato quindi di digitalizzare dal testo più completo esistente di ZEFIRIELE TOMASO BOVIO TUTTE LE OPERE CON ALTRE NOTIZIE
in effetti negli scritti si fa più volte riferimento ad un soggiorno quinquennale del Bovio a Genova che peraltro lo portò ad attraversare tutto il territorio ligure fin a visualizzare le "oasi botaniche nel Ponente di Liguria, ed in particolare l'area da Taggia a Bordighera fin al monte Gouta non solo da lui giudicato inferiore per piante curative al Monte Baudo di Verona = nell'opera di risposta al medico razionale Claudio Gelli che lo accusò di ciarlataneria in una sua pubblicazione qui digitalizzata ovvero Risposta dell' Eccellente Dottor Claudio Gelli ad un certo Libro contra Medici Rationali
il Bovio difendendosi dalle accuse entro il
volume qui digitalizzato con indici moderni dal titolo Melampigo overo Confusione de' Medici Sofisti che s'intitolano rationali del Dottor Claudio Geli, & suoi complici nuovi Passali , & Achemoni diede le indicazioni sulla sua famiglia e sui suoi natali avvenuti a Verona a tutto ciò aggiungendo varie indicazioni di rilevante importanza e significanza come le vere ragioni (invero abbastanza rocambolesche) del suo abbandono di Verona per un soggiorno professionale di cinque anni a Genova
dove ebbe rapida fortuna grazie all'
amicizia del rinomato medico Camilla ma anche e soprattutto (stando alle sue considerazioni) per i successi professionali che ottenne sia nel suo studio nella prestigiosa piazza di "Banchi" sia offrendo i propri servigi qual medico itinerante attraverso il Dominio e specialmente la Riviera di Ponente
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