cultura barocca

Aprosio era peraltro attratto pure da ulteriore fama di ATHANASIUS KIRCHER in altri campi: alla fama per esempio connessa nel contesto sia delle SCIENZE che del COLLEZIONISMO (e conseguentemente in merito alla realizzazione di MUSEI, "CAMERE DELLE MERAVIGLIE", WUNDERKAMMER) per esempio nel sempre coinvolgente settore del mistero dei GEROGLIFICI [un interesse quello del Kircher -e per questo particolarmente gradito ad Aprosio- che, giova dirlo, si estendeva su vari settori secondo una costumanza epocale e che come si vede dai seguenti indici tematici procedeva dal RECUPERO DI REPERTI CLASSICI RIPORTANTI INCISIONI (EPIGRAFIA) all'investigazione sulle "SCRITTURE POTENTI" (SCRITTI ANCORA INDECIFRATI, DI SUPPOSTA MATRICE MAGICA-ESOTERICA) sin alle indagini sulla CRITTOGRAFIA E SCRITTURA SEGRETA (nemmeno esclusa la temuta "STEGANOGRAFIA DEL TRITEMIO")].
Senza dimenticare un settore in cui il Padre Gesuita aveva scritto argomenti davvero innovativi e che forse potevano coinvolgere del pari Aprosio (colpito da alcuni eventi naturali come certi cedimenti strutturali a Ventimiglia per eventi anche sismici e da voci popolari concernenti l'esistenza di un ormai inattivo Vulcano da identificarsi con il Montenero presso Bordighera anche se l'amico etnografo F. Zoccoli studiando il grande geologo Issel -pur avendo redatto questo saggio a titolo meramente etnologico- mi informa che lo Issel non giudicava plausibile la teoria fuochista di un vulcano in tale zona) quali la
GEOLOGIA: TEMA AMPIAMENTE AFFONTATO NELL'OPERA DEL MUNDUS SUBTERRANEUS.
In merito ai fenomeni dei
TERREMOTI (VEDI INDICI E (LEGGI QUI TESTI COEVI DIGITALIZZATI))
di cui in particolare qui si può vedere un'ampia rassegna analizzata criticamente
" DAL SISMA A NIZZA DEL 1564 AL "MANOSCRITTO ZUNINI CHE TRATTA DEL TERREMOTO DEL 1887 CHE TANTE VITTIME FECE NEL PONENTE LIGURE (E CHE FU STUDIATO DIRETTAMENTE SUL LUOGO DAL MERCALLI) "
per giungere finalmente all'importante
" RELAZIONE VASSALLI EANDI DEL TERREMOTO DI PINEROLO DEL 1808 ",
cercando di dare una spiegazione plausibile in accordo con le verità dei "Libri Sacri" e in contrasto con i dettami della SUPERSTIZIONE: CHE NE VOLEVA FARE UN'ANTICIPAZIONE DELLA GIOVANNEA "APOCALISSI" O QUANTOMENO UNA DIVINA PUNIZIONE PER I PECCATI DEGLI UOMINI.
ATHANASIUS KIRCHER fu nel suo secolo il più celebre sostenitore della TEORIA FUOCHISTA (CHE QUI VEDIAMO IN UNA INTERPRETAZIONE DELLE ERUZIONI DEL VESUVIO) secondo cui sia i terremoti che le eruzioni vulcaniche sarebbero risultate connesse a movimenti dei FUOCHI SOTTERRANEI (COME QUI SI LEGGE) della TERRA (COME SI VEDE IN QUESTA STAMPA) [in questo contesto, pur certo non giungendo alle postulazioni della moderna vulcanologia scientifica egli valicò numerose teorie rinascimentali che cercavano -quasi per necessità di accettazione ed imprimatur di RISULTARE COMPATIBILI CON I DOGMI E LA COSMOGONIA DELLA CHIESA CATTOLICA ROMANA (non esclusa l'idea che nelle profondità terrestri esistesse l'INFERNO CON TUTTA LA SUA "ARCHITETTURA CTONIA") = Georgius Agricola (da non confondersi col quasi omonimo Agricola citato da Aprosio a p. 574 del suo "Repertorio Biblioteconomica) per esempio ipotizzò che le eruzioni f prossero causate dal vapore d'acqua sotto pressione mentre Johannes Kepler (altro autore e scienziato ben noto all'Aprosio che qui ne parla a p. 515 in fine) reputò i vulcani come dei condotti vomitanti le lacrime e i rifiuti della Terra (lo zolfo, il bitume e il catrame) ed ancora Descartes, in accordo con la Genesi, sostenne che la Terra fosse formata da tre strati: uno d'aria e uno d'acqua sopportate dalle profondità ardenti di maniera che i vulcani si sarebbero formati allorquando i raggi del Sole avrebbero trapassato la Terra: è da dire che tante di queste teorie coinvolgevano la presenza dell' acqua in relazione ai fenomeni vulcanici poiché i soli vulcani conosciuti all'epoca erano situati in prossimità del mare.
Come visto Kircher prese invece altra via appassionando molti eruditi compreso "Il Ventimiglia" = anche se Aprosio, pur senza rendersene forse pienamente conto, entrò direttamente in relazione nell'AMBITO DI QUESTI SUOI CONTATTI CON LA SCIENZA NUOVA con uno dei veri Padri della Geologia e comunque della Paleontologia vale a dire il grande scienziato danese
NIELS STEENSEN col nome latinizzato in NICOLAUS STENO donde l'italiano "STENONE"
[che "Il Ventimiglia" citò nel repertorio della Biblioteca Aprosiana sia a pagina 29 (seppur all'interno d'un elenco d'uomini di varia cultura) ed ancora a pagina 205 (sempre nel contesto d'un elenco di uomini dotti cui egli rivolse questa lettera = cosa però da non sottovalutare perché i dedicatari, per quanto accomunati, di una lettera che è poi un "manifesto letterario" equivalgono ad uomini ritenuti in sintonia con le simpatie e quindi l'universo aprosiano: con personaggio già elogiati e trattati nella parte edita della Biblioteca Aprosiana ed altri da trattare nella II Parte del Repertorio - purtroppo mai editata - sulla base, come da soluzione scelta all'uso frequente del tempo, della lettera iniziale del nome e non del cognome: cosa che avrebbe dovuta essere in merito a Nicola Stenone].
Lo STENONE [ che ad Aprosio -implicitamente commentando la sua conversione al Cattolicesimo- scrisse CON TIMORE E TREMORE (VEDI) - motivatamente evidenziando come si può vedere siffatta affermazione contenuta nella "Lettera ai Filippesi" di S. Paolo- questa appassionata LETTERA DATATA 1676 (VEDI L'AUTOGRAFO DELLO STENONE) (che si intende come una risposta ad una lettera aprosiana a sua volta venuta dopo più vecchie attestazioni di amicizia di cui non si hanno altri dati che le affermazioni dello scienziato danese) ] soprattutto in relazione a quanto sopra detto, ed è cosa che primieramente conta, andando ben oltre il Kircher -grazie alla sua profonda formazione matematica- teorizzò infatti nella sua opera De Solido le prime basi della stratigrafia, con il il "principio di sovrapposizione" appunto detto "principio di Stenone"



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