cultura barocca
Testo e informatizzazione a cura di Bartolomeo Ezio Durante

I GIARDINI PUBBLICI DI VENTIMIGLIA, ORIGINE DI UN GLOBALE RISANAMENTO DELLE TERRE OVE SORGE L'ODIERNA VENTIMIGLIA "BASSA E MODERNA", FURONO REALIZZATI PER UNA MUNIFICA CONCESSIONE DI SIR THOMAS HANBURY: ESSI ERANO STATI REALIZZATI PER COLMARE I PROBLEMI SANITARI OLTRE CHE LOGISTICI CAUSATI DALL'
AREA PALUDOSA DEI "PASCHEI" (PER UNA CERTA TRADIZIONE POPOLARE COSI' NOMINATA PER LE ANGUILLE CHE VI SI POTEVANO PESCARE), UN'AREA FORMATA DALLA
PECULIARE CONFORMAZIONE GEOLOGICA DEL PORTO CANALE DEL ROIA IN RAPPORTO AL FIUME LE CUI ACQUE FACILMENTE TRACIMAVANO DURANTE I PERIODI DI PIENA (VEDI CARTA ATTIVA)
STENDENTESI PER AMPIO TRATTO ANCORA NEL XIX SECOLO VERSO UN' AREA SEMPRE PIU' IMPORTANTE PER LA VITA CIVILE, COMMERCIALE E TURISTICA DI VENTIMIGLIA.
OLTRE CHE ALLA TIPOLOGIA GEOLOGICA NON UNICA
(E SI VEDA QUI IL CASO DI ONEGLIA),
LA FORMAZIONE DELLA ZONA ERA STATA ACCLARATA DA ANTICHI EVENTI STORICI TRA CUI IL RICORSO NEL MEDIOEVO ALL'
IMPALUDAMENTO DEL PORTO CANALE DI VENTIMIGLIA AD OPERA DEL CONDOTTIERO GENOVESE LOTARINGO DI MARTINENGO CHE, PER CONQUISTARE LA CITTA', RICORSE A QUESTO ESPEDIENTE ONDE RENDERE INUTILIZZABILE IL PORTO A VENTIMIGLIA
CHE ANDAVA OPPONENDO UNA INSOSPETTATA RESISTENZA ALLE FORZE D'INVASIONE.
NEL XVII SECOLO L'ERUDITO ANGELICO APROSIO, NEL CONTESTO DI UNA SUA RIVALUTAZIONE, INVERO NON SEMPLICE DELL'HABITAT DI VENTIMIGLIA, SCRISSE DI NON AVER LETTO ALCUN AUTORE CHE MENZIONASSE VENTIMIGLIA QUAL SITO DI "ARIA GROSSA" CIOE' MALSANA O MALARICA CERCANDO, MA RIUSCENDOVI SOLO PARZIALMENTE, DI SOSTENERE CHE L' OPINIONE DI CITTA' INSALUBRE A SUO GIUDIZIO ERA PIUTTOSTO UN LUOGO COMUNE, ENFATIZZATO DA ERRORI DI UMILE GENTE DEL LUOGO ED ANCOR PIU' DALLA REALE, SCARSA TUTELA DEGLI AMMINISTRATORI ALLA CUSTODIA E AL RISANAMENTO DEI LUGHI PUBBLICI.
COME PERO' ALTROVE SARA' PRESTO DATO MODO DI LEGGERE,
LASCIANDOSI SCAPPARE NEL GRAN MARE DEI SUOI SCRITTI
UN GIUDIZIO SU VENTIMIGLIA QUAL "CITTA' D'ARIA GROSSA",
APROSIO STESSO DOVEVA NUTRIRE DEI DUBBI SULLA PLAUSIBILITA' D'UNA "DIFESA TOTALE DELL'HABITA INTEMELIO SI' DA RICORRERE PRESTO AD UN DIMENSIONAMENTO DEI "PREGI AMBIENTALI INTEMELI" ALLA FINE RELEGANDOLI NEL CONTESTO DI SPECIFICI SITI TERRITORIALI: OGGETTIVAMENTE, DATA LA CARENZA DI ARGINATURE SIA DEL ROIA CHE DEL NERVIA, A RAGIONE DI QUESTI IMPALUDAMENTI (PERALTRO NON UNICI VISTA LA PRESENZA DI SIMILI REALTA' IN AREE VICINIORI) IN EFFETTI SI ERA VENUTO A FORMARE -DA VENTIMIGLIA QUANTOMENO AI PIANI DI VALLECROSIA- L'HABITAT IDEALE PER LA ZANZARA ANOFELE E QUINDI PER LA PROPAGAZIONE DELLA MALARIA = COSA CHE L'ILLUSTRE BIBLIOTECARIO IN DEFINITIVA NON POTEVA CERTO IGNORARE, DATO IL NUMERO DEI DECESSI ATTESO ANCHE IL FATTO CHE LA PIAGA ANCORA A LUNGO MAI VENNE MENO, SI' CHE
DELLA MALARIA E DEI SUOI DANNI ALLA SALUTE DELLA POPOLAZIONE PARLANO ESPLICITAMENTE, COME QUI SI LEGGE, DOCUMENTI REDATTI, ANCHE MOLTO DOPO LA SCOMPARSA DELL'ERUDITO FRATE AGOSTINIANO, NEL XVIII SECOLO
CHE COME SI LEGGE NEL
MANOSCRITTO MEDICO WENZEL QUI DIGITALIZZATO( ASSIEME A TANTE ALTRE PATOLOGIE DI CUI SI RIPORTANO LE EZIOLOGIE E LE TERAPIE CONOSCIUTE) SI MANIFESTAVA SOTTO FORMA DELLE TEMUTE FEBBRI INTERMITTENTI
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RITORNANDO CON I LINGUISTI ALLE RIFLESSIONI SUL TOPONIMO E' COMUNQUE DA DIRE CHE L'ESITO PASQUEE E' PIUTTOSTO DIFFUSO IN LIGURIA COL VALORE SEMANTICO DI "TERRENO PER PASCOLO" E/O DI "DIRITTO PER PASCOLO" [IL GLOSSARIUM MEDIEVALE DEL DU CANGE (VOL. VI, 192) RIPORTA IN MERITO GLI ESITI PASCHUM/ PASCHERIUM]. PER QUANTO CONCERNE VENTIMIGLIA E' SIGNIFICATIVA UNA NOTA DI EMILIO AZARETTI, APPORTATA ALL'EDIZIONE DELL'OPERA DI G. ROSSI, CRONACA VENTIMIGLIESE 1850 - 1914, VENTIMIGLIA, 1989. L'AZARETTI NELLA NOTA 36 DI P. 65 SCRIVE INFATTI :"I PASCHI, ANTICO NOME DI UN TERRENO ADIBITO A PASCOLO, QUALE DOVEVA ESSERE PRIMA DELL'IMPALUDAMENTO CAUSATO DALLA PROGRESSIVA ELEVAZIONE DELL'ALVEO DEL ROIA".
TALE AREA CHE IN ANTICO (VERISIMILMENTE SOPRATTUTTO AI TEMPI DELLA CIVILTA' DI ROMA IN UN CONTESTO DI SUPERIORE SENSO DELL'IGIENE PUBBLICA E PRIVATA QUANTO DEI RESTARI E DELLA MANUTENZIONE) DOVEVA AVER COSTITUITO UN POLMONE AGRICOLO DELLA CITTA', SIA PER LE TRASFORMAZIONI IDROGEOLOGICHE DEL ROIA SIA PER L'IMPALUDAMENTO GENOVESE DEL PORTO CANALE SIA ANCORA PER LA MANCATA REALIZZAZIONI DI ARGINATURE ADEGUATE, DIVENNE L'AREA DEI PASCHEI, UNA ZONA ACQUITRINOSA E MALSANA. NELL'OPERA DI CUI SI E' PRIMA SCRITTO GIROLAMO ROSSI ANNOTO' CHE GRAZIE ALLA REALIZZAZIONE DI UN MODERNO ARGINE FINALMENTE IL SITO DIVENNE SALUBRE SI' CHE "AMENI PRATI E FERTILI GIARDINI HANNO PRESO IL POSTO DELLA BASSA E UMIDA PLAGA". COME ANNOTA RENZO VILLA (P. 285, COL. II) "LA SCOMPARSA DEL TOPONIMO E' QUINDI DOVUTA ALLA TRASFORMAZIONE SUBITA DAL LUOGO, DA PASCOLO A PALUDE E QUINDI A GIARDINO". LO STESSO STUDIOSO NEL MEDESIMO LUOGO DELL'IDENTICO LAVORO ANNOTA LE VARIE CITAZIONI DEL SITO IN ATTI NOTARILI: QUI BASTI CITARE IN PRIMO LUOGO UNA MEZIONE DEL NOTAIO DI AMANDOLESIO (ATTO 604 DEL 1264: MOLENDINUM MEUM, QUOD VISUS SUM HABERE IN PASCHERIO, ANTE CIVITATEM VINTIMILII) IN CUI L'ESITO IPOTIZZATO DALL'AZARETTI, CIOE' PASCHI, RISULTA SOSTITUITO DALLA FORMA PASCHERIUM (DIALETTALE PASCHEI). UNA CITAZIONE MOLTO POSTERIORE SI REGISTRA QUINDI NEL CATASTO DEL 1545 OVE SI LEGGE, TRA ALTRE FORME, VIRIDARIUM A LO PASQUEE APUD TERRAM EPISCOPI. NEL 1655 (ALTRO CATASTO) SI TROVA SCRITTO :UN PUOCO DI FASCIA VICINA ALL'ACQUA ALLI PASCHERI PER LIRE 10 E SUCCESSIVAMENTE (DOCUMENTAZIONE 1797-1860) RISULTA ANNOTATO UN GIARDINO AGGREGATO DI AGRUMI POSTO NEL SOBBORGO DI QUESTA CITTA', CHIAMATO PASCHEI, CUI IN TESTA E AD ORIENTE STRADA PUBBLICA, A LEVANTE PIETRO APROSIO ED I FRATI AGOSTINIANI, IN PIEDI FIUME ROIA (NUMERI 290 E 4902).

DA REPERTORIO DI IMMAGINI D'EPOCA

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