L'attesa da parte degli EBREI del MESSIA non ha mancato di suscitare POLEMICHE CRISTIANO CATTOLICHE incentrate anche su aspetti ironici. Una testimonianza eclatante fu offerta nel '600 dalla pubblicazione, da parte di un anonimo ma sicuramente personaggio legato alla Curia romana, di questa LETTERA (data da Costantinopoli, 21 ottobre 1666) in cui si dileggiava la CREDENZA DEGLI EBREI PER L'AVVENTO DEL MESSIA e specificatamente si menzionava il caso di "un giovane Ebreo di bella presenza", che con aperto dileggio dei correligionari "s'era spacciato pe'l vero Messia" (vedi sopra il frontespizio della pubblicazione in merito:Ma non era un impostore come altri sottostanti personaggi: ecco chi verosimilmente era questo personaggio dileggiato dalla propaganda cattolica antigiudaizzante
). Pur non potendosi escludere il dolo chi lesse questa relazione ipotizzò anche la plausibilità di un AUTOCONVINCIMENTO OSSESSIVO (CUI TALORA CONCORREVA UN RAPPORTO QUASI MANIACALE CON OPERE SACRE E/O TEOLOGICHE: COMPRESA QUELLA SUMMA DELLA SANTITA' CHE DIVENNE "IL MANERBIO", CIOE' LA FORTUNATA VOLGARIZZAZIONE LEGENDA AUREA DI JACOPO DA VARAGINE QUI DIGITALIZZATA).CLICCA E RITORNA ALLA HOME PAGE
PARECCHI
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[ASCRITTI DAL DIRITTO INTERMEDIO
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