cultura barocca
Indice a scorrimento = tecniche di sepoltura da Roma antica sino alle riforme del XVIII secolo = Dalla settecentesca Bibliotheca Canonica..., del Ferraris è utile proporre qui una Additio Novissima in merito alla voce "Cimiteri" ove, precisando la caratteristica, funzione e sacralità degli stessi non fruibili però dai resti di uomini giudicati malefici dalla Chiesa, si sanciva l'importanza di avvalersi solo di questi per l'inumazione dei cadaveri abbandonando l'abuso di seppellirli nelle chiese (l' Additio è peraltro importante sotto il profilo giuridico negandosi, in essa, in maniera tassativa come qui si legge che insieme ad altri luoghi sacri, a differenza di quanto accadeva in antico, potessero costituire luogo in alcun modo deputato all'Asilo Ecclesiastico) = è la dimostrazione che anche la Chiesa andava recependo, pur con moderazione, quel messaggio di riforma delle sepolture e degli stessi cimiteri sancita poi dalle norme napoleoniche: contestate da Ugo Foscolo nel Dei Sepolcri per una severità che inibiva la corrispondenza d'amorosi sensi pur se lo stesso grande poeta aveva ben recepito l'abuso delle inumazioni entro le chiese con l'effetto di miasmi ed odori sgradevoli, provenienti da tumuli e cripte, che sconvolgevano gli animi più sensibili La letteratura dell'orrore nei suoi molteplici aspetti qui esaminati è mediamente collegata alla produzione anglosassone ma tra '700 e '800 ebbero diffusione prodotti culturali, purtroppo dimenticati a livello scolastico e pure accademico, legati al tema lugubre e cimiteriale pure in Italia come si può leggere qui con le opere (digitalizzate da "Cultura Barocca") di autori che precedono o seguono l'esperienza del Dei Sepolcri foscoliani; una letteratura peraltro amplificata in ambito decisamente orrorifico dalla grande diffusione degli oggi pressoché sconosciuti Fogli Volanti, destinati a stimolare, in Italia quanto in Europa, la crescente curiosità popolare per il paranormale, l'esoterico e l'orrorifico, riportando a guisa di giornali o brevi opuscoli eventi paurosi, spesso veri ma talora inventati per incentivarne la diffusione con guadagno di stampatori e piccoli editori.
Ferme restando siffatte considerazioni è però giusto rammentare come questa forma di intrattenimento letterario avesse già significative radici nel '500 e soprattutto nel '600 tormentato da guerre, catastrofi, scontri religiosi ecc. quanto esaltato da conquiste culturali.
Nel '500 (senza trascurare la vicenda tutta italiana del medico D. A. D'Altomare che studiò due Licantropi da lui visti vagare per i Cimiteri, proponendo però acutamente un' interpretazione scientifica di tale fenomeno) elaborando narrazioni e leggende evolutesi dopo la scoperta del Nuovo Mondo si sviluppò una crescente produzione letteraria ed anche iconografica di mostri, su cui si dilungò Martin Del Rio descrivendo un mostro qual creatura di demoni (dei quali qui si propone un elenco con relativa trattazione) in virtù di una rivisitazione della narrazione del Castanneda nei suoi "Annali della Lusitania" su una scimmia enorme scoperta in Brasile, archetipo del romanzesco King Kong.
Sulla direttrice di siffatte acquisizioni culturali la letteratura, sia in campo narrativo che scientifico per quanto concedevano le competenze dell'epoca venne poi sublimata nel '600 notoriamente attratto dal fascino dell'esotico e dello straordinario con più autori qui elencati e commentati che trattarono di creature mostruose individuate tanto nel Nuovo Mondo che in Europa e di cui in questa sede si propongono le incredibili immagini.
Sulle solide radici di questo smisurato interesse per tutto ciò che risultasse paranormale prese sempre più vigore una produzione di scritti relativi alla tematica delle diversità estreme e pure terrificanti come streghe, demoni, mostri, mummie, lupi mannari, fantasmi ecc. per arrivare a disquisizioni sui "segni della morte" e il culto dei defunti analizzando una rara opera seicentesca di Floriano Dolfi del pari qui digitalizzata che induce a vagliare i temi di Inumazione, imbalsamazione, mummificazione, pietrificazione contestualmente esaminando il caso dei mangones = i profanatori di tombe e il caso delle mummie effimere che avrebbe alimentata tanta letteratura horror
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Sembrerà strano ma al centro di questi interessi su misterioso e paranormale è da collocarsi l'ex regina di Svezia Cristina che dopo la sua conversione al cattolicesimo e la residenza presa nella Roma papale si dedicò, tra le tante iniziative che portò avanti, a studi e ricerche su libri rarissimi di natura alchemica ed esoterica nella ossessiva ricerca di sconfiggere invecchiamento e conseguente morte sin al punto di promettere compensi favolosi a chi le avesse indicato il sito della Fonte dell'eterna giovinezza che molto tempo prima sarebbe stata scoperta da "Giovanni da Mandavilla. L'ambizione di sopravvivere al destino ineluttabile della fine terrena in quest'epoca coinvolse molti personaggi e così pure l'erudito intemelio Angelico Aprosio che, pur accostandosi a queste argomentazioni, elaborò una soluzione possibile e tutta intellettuale come può qui leggersi al terreno annichilamento: tuttavia anche il grande bibliotecario intemelio, sia per la sua smodata curiosità intellettuale quanto per i doveri che aveva quale Vicario della Santa Inquisizione per la Diocesi di Ventimiglia investigò su vari temi alchimistici ed esoterici tra i quali uno spazio enorme ebbe la letteratura su culto del sangue, magnetismo universale e possanza dell'universo che non solo studiò ma rielaborò entro alcune sue opere.
In particolare investigò sulle supposte proprietà del sangue di cui lesse nella vasta opera di "Amatus Lusitanus", autore che si pose questo interrogativo sul sangue se cioè "bevuto sangue di umani giovani possano ringiovanire i vecchi e se effettivamente delle vecchiette dette streghe si nutrano di sangue di infanti" così che quasi per naturale conseguenza Aprosio prese a studiare quanto scritto sul vampirismo procedendo dai dati dell' antica Mesopotamia a quelli del Nuovo Mondo (streghe vampiro) per giungere a quanto scritto dal Bonfinio su Dracul/Dracula come pure su fenomeni collaterali. Un argomento questo in rapporto al quale non possono mancare, per quanto si sta qui scrivendo, ulteriori disanime che si estendono nel tempo dal caso della "vampiresca" contessa Bathory all'epidemia di vampirismo del '700;
Ad integrazione di tutto ciò si possono qui esaminare le considerazioni specifiche estrapolate dal Manoscritto di argomento medico Wenzel connesse pure al tema delle catalessi ed al risveglio dei presunti morti dopo l'inumazione (evento possibile, per molteplici carenze igienico-sanitarie, che terrorizzò per tutta la vita Alfredo Nobel come può qui leggersi) oltre che alla necessaria riforma ottocentesca dei cimiteri, facendo in modo che fossero sì luoghi sacri ma, come ancora si verificava all'alba del 1800 date le vecchie costumanze di inumazione (qui proposte in una immagine con al suo interno evidenziate voci attive), non risultassero siti, per molti, impraticabili in quanto fonte oltre che di orrore e di superstiziose paure dipendenti dal fatto che in dipendenza delle citate tecniche di inumazioni si poteva manifestare il fenomeno dei fuochi fatui interpretato come manifestazione di fantasmi e/o spettri oltre che, in una certa tradizione popolare, di ritornanti dalla morte(parimenti destinati ad un ruolo di rilievo nella letteratura orrorifica risalendo in particolare dal secondo ottocento fino alla contemporaneità = molto recuperando dalla cinquecentesca monumentale opera di Padre Del Rio elementi di ispirazione per trattare sia delle varie forme di esorcismi atti a liberare ossessi e posseduti quanto a sconsacrare i "santuari della tregua o della rinascita", diffusi specialmente in area francese ma presenti anche nel ponente di Liguria, quando reputati connessi a forme di ritorni di cultualità pagana)

NELL'IMMAGINE SOPRA PROPOSTA SI VEDE UN CIMITERO ABBANDONATO E RITENUTO POPOLATO DI FANTASMI: IN REALTA' SI TRATTA DELLA MANIFESTAZIONE DI FUOCHI FATUI, UN FENOMENO DEL TUTTO SPIEGABILE IN MERITO AD ALCUNE SISTEMAZIONI DEI
**********CADAVERI**********
dopo opportune scelte fatte per legge ecclesiastica e statale, tramite
**********FUNERALI CON SEPPELLIMENTI O SEPOLTURE IN CIMITERI, CRIPTE, LOCULI**********
- vedi per utilità di consultazione INDICE e poi TRATTAZIONE TESTUALE di questa imponente seconda voce -
[come può leggersi in questa MONUMENTALE OPERA di Lucio Ferraris].
GLI STUDIOSI PERO' NON HANNO MAI VAGLIATO QUANTO APROSIO SI SIA ACCOSTATO AL TEMA DEI RITI FUNEBRI, CRISTIANI E/O PAGANI ED ANCOR PIU' IN DETTAGLIO QUANTO, PER INTERESSE PERSONALE E PER DOVERE QUALE "VICARIO DELL'INQUISIZIONI", ABBIA INVESTIGATO SUI TEMI DEL PARANORMALE ANALIZZANDO FRA MOLTE ALTRE COSE ARGOMENTI PIUTTOSTO DELICATI COME I "RELITTI DI PAGANESIMO" O LA "COLPEVOLE PROFANAZIONE DEI SEPOLCRI".
DAL GENOVESE ANFRANO MATTIA FRANSONI (P. 401, PAR. XXXIV) EGLI OTTENNE, DOPO VARIE RICHIESTE, UN LIBRO PARTICOLARISSIMO, IL
**********THEATRUM SYMPATHETICUM**********.
IN ESSO SI DISSERTAVA DI ALCHIMIA, SPAGIRIA, CURA MAGNETICA, UNGUENTO ARMARIO, POLVERE SIMPATETICA E ALLA SUA REALIZZAZIONE AVEVANO CONTRIBUITO GLI SCRITTI DI AUTORI RITENUTI ERETICI E DI ALTRI PIENAMENTE ACCETTATI DALLA CHIESA ROMANA.
DAL PONDEROSO VOLUME DERIVAVA UN FASCINO PECULIARE, INCENTRATO SUL TEMA DELLA MORTE E DEL SUO SIMBOLO PER ECCELLENZA, IL TESCHIO.
NEL CONTESTO DEL VOLUME IL TESCHIO FINISCE PER ASSUMERE UNA VALENZA SALVIFICA E TERAPEUTICA: SPECIALMENTE ENTRO IL TESCHIO DEGLI IMPICCATI SI SAREBBE INFATTI GENERATA L'USNEA MICROCOSMI, ESSENZIALE PER LA CONFEZIONE DELL'UNGUENTO ARMARIO.
IL TEMA DELLE SIMPATIE ED ANTIPATIE COSMICHE ERA NOTO AD APROSIO ANCHE PERCHE' EGLI, AL PARI DEI SUOI CONTEMPORANEI, BEN SAPEVA CHE ANCHE MOLTI NOBILI LIGURI DA TEMPO USAVANO ED ANCORA AVREBBERO USATO A LUNGO QUESTE COSTOSE SPAGIRICHE TERAPIE, COME LA
********************MUMMIA********************.
MA NON MINORE VALENZA ERA CONFERITA AGLI ESSUDATI DELLE RELIQUIE ED ALLA POLVERE SIMPATETICA UN CUI TRATTATO NON CASUALMENTE VENNE DEDICATO DAL MEDICO DI GUERRA BELGA ERIC MOY AL PATRIZIO GENOVESE GIOVANNI ANDREA DORIA II (POLVERE DI CUI PERALTRO APROSIO PARLA ESPLICITAMENTE A P. 104 DEL CAPITOLO VIII DELLA SUA "GRILLAIA...", SOLO SUPERFICIALMENTE SCRITTO CONTRO I "PLAGIARI" MA IN EFFETTI QUASI INTERAMENTE DEDICATO (DA P. 100) ALL'UNGUENTO ARMARIO).
PER INTENDERE PERO' L'EVOLUZIONE DI QUESTI INTERESSI APROSIANI E' PRESUMIBILMENTE UTILE LEGGERE DEL CITATO GRILLO QUANTO L'ERUDITO INTEMELIO SCRISSE SIA A P. 100 CHE A P. 103.
L'ANALISI MOLTO ATTENTA DEL CAPITOLO VIII DELLA GRILLAIA, DA P. P. 100 A P. 103, PERMETTE DI EVINCERE VARI INTERESSI APROSIANI PER L'ALCHIMIA, IL DISCUSSO MAGNETISMO UNIVERSALE CONNESSO ALLA TEORIA DI SIMPATIE E ANTIPATIE INTERCORRENTI TRA MACRO E MICROCOSMO (COMPRESI I PRIMI ACCENNI AL MAGNETISMO ANIMALE) E GLI STESSI FERMENTI PANITALIANI DEL XVII SEC. CONNESSI ALLA RINASCITA DELLA SCIENZA ALCHEMICA.
IN PRIMO LUOGO CHE IL FRATE INTEMELIO, ANCHE PER APPROFONDIRE I SUOI OBBLIGHI DI GIUDICE ECCLESIASTICO (SPESSO SI DIMENTICA CHE NEL CASO DELLE PRESUNTE STREGHE DI TRIORA SOTTO TORTURA UNA DI QUESTE AVEVA CONFESSATA LA SUA FREQUENTAZIONE CON UN MEDICO PRATICANTE L' ALCHIMIA) SI ERA DATO ALLA LETTURA DI TESTI SPECIFICI DI DIRITTO LAICO ED ECCLESIASTICO, COMPRESI QUEI TESTI PARTICOLARI CHE AFFRONTAVANO FORME DI INVESTIGAZIONI STRAORDINARIE COME NEL CASO DELLA "PROVA DEL SANGUE" NEL CASO DEI "MICIDIARII"(OMICIDI).
L'INDAGINE NE AVEVA VERISIMILMENTE SOLLETICATA L'ENORME CURIOSITA' INTELLETTUALE, AL PUNTO CHE RITENNE DI RITORNARE SULL'ARGOMENTO NEL MENZIONATO CAPITOLO VIII DELLA GRILLAIA: PERO' A BEN VEDERE IN QUESTO SI NOTANO VARIE LACUNE, COME DETTO IN PARTICOLARE LA NON CONOSCENZA DI DETERMINATI AUTORI E DELLE LORO OPERE.
A QUESTO PUNTO DOVETTE ENTRARE IN GIOCO LA FIGURA, ABBASTANZA NUOVA, DEL NOBILE GENOVESE ANFRANO MATTIA FRANSONI (P. 401 DE "LA BIBLIOTECA APROSIANA..., PAR. XXXIV) CHE GLI PROCURO' UN LIBRO (APPUNTO IL IL THEATRUM SYMPATHETICUM) CAPACE DI COLMARE TUTTE LE LACUNE PREGRESSE: ANCHE SE NON EBBE TEMPO D'UTILIZZARLO PER EVENTUALI SUE ALTRE INVESTIGAZIONI.
A TAL PUNTO VIEN DA CHIEDERSI PERCHE' L'APROSIO FOSSE ANDATO IN CERCA DI TANTI APPROFONDIMENTI, ANCHE LEGGENDO OPERE DI AUTORI PER ALTRE OPERE ALL'INDICE COME IL VAN HELMONT O IL DIGBY PERSONAGGIO DALLA "FEDE" ALQUANTO INSTABILE, AVVENTURIERO, SICURAMENTE CORSARO ED ANTISPAGNOLO, QUINDI, MILITARMENTE, ANTICATTOLICO.
LA PRIMA RISPOSTA PARE OVVIA: APROSIO FECE TUTTO CIO' PER LA SUA INARRESTABILE CURIOSITA' INTELLETTUALE: E CIO' PARE FUOR DI DUBBIO.
TUTTAVIA LA SOMMATORIA FRA CURIOSITA' INTELLETTUALE E DOVERI QUALE LETTORE DELL'INQUISIZIONE NON BASTA: LA SUA RICERCA PER L'"ECCEZIONALITA'" ERA STATA UNA COSTANTE ERUDITA ED IN QUESTO CASO, OCCORRE PROPRIO DIRLO, LA CURIOSITA' RISULTAVA ASSAI GIUSTIFICATA.
MA FORSE NON BASTA ANCORA SIFFATTA POSTULAZIONE.
LEGGIAMO ANCORA PIU' ATTENTAMENTE IL CAPITOLO VIII DE LA GRILLAIA..., MA QUESTA VOLTA A P. 103 (PAR.8,3): POSSIAMO CONSTATARE CHE IL FRATE VENTIMIGLIESE, DOPO AVER SUPPOSTO CHE IL DEDICATARIO DEL SUO "GRILLO VIII", CIOE' FORTUNIO LICETI, NON AVESSE LETTO LE OPPOSIZIONI DEL GESUITA ROBERTI AL GOCLENIUS, TUTTAVIA ALLO STESSO LICETI ATTRIBUIVA UNA PERSONALE ED AUTONOMA RISPOSTA, SULL'ARGOMENTO, RIVOLTA A GIO. BATTISTA GATTI AGOSTINIANO E ILLUSTRE MAESTRO NEL CONVENTO DI GENOVA DELLA CONSOLAZIONE.
E' UN PECCATO INSOLITO PER IL DILIGENTE APROSIO NON AVER MENZIONATA SIFFATTA RISPOSTA DEL LICETI E DI NON AVER NEMMENO SUGGERITO SE FATTA ORALMENTE, PER VIA AUTOGRAFA O TRAMITE STAMPA (FORSE ANGELICO NE AVEVA SOLO SENTITO PARLARE DAI CONFRATELLI, NON DANDONE PROPRIO ALCUN ESTREMO): MA, SIFFATTA POSTULAZIONE, RIMANDA AD ALTRE CONSIDERAZIONI ANCORA.
CHE CIOE' IL FRATE DI VENTIMIGLIA ABBIA RECUPERATO TUTTO CIO' IN DIPENDENZA DI DISQUISIZIONI ALQUANTO DIFFUSE IN GENOVA SULLE COSI' DETTE MEDICINE E CURE ALTERNATIVE: E QUESTO POTREBBE PARZIALMENTE CONNETTERSI CON UNA PRESENZA PARTICOLARE, ANCORA NON DIMENTICATA NELLA GRANDE CITTA' LIGURE, QUELLA DEL
MEDICO EMPIRICO TOMASO ZEFIRIELE BOVIO
E SOPRATTUTTO DELLE SUE
OPERE
(QUI INTEGRALMENTE RIPROPOSTE)
QUANTOMENO IN CONTRADDIZIONE CON QUELLE DEI MEDICI RAZIONALI.
ED A COMPLETAMENTO DI TALI RIFLESSIONI, ATTE AD EVIDENZIARE I POLIEDRICI INTERESSI ANCHE ALCHEMICI E SPAGIRICI DI APROSIO, LA CURA DELL'ERUDITO INTEMELIO NELLA REGISTRAZIONE RESTA DEL TEOREMA DELLA TRAPIANTAZIONE DEI MORBI DI CUI, SEMPRE NEL VOLUME DEL THEATRUM SYMPATHETICUM, ASSIEME AL BORELLUS FU MENTORE THOMAS BARTHOLIN, NOTO AMICO E CORRISPONDENTE DANESE DELL'APROSIO.
NEL CONTESTO DI QUESTO DISCORSO RESTA COMUNQUE SEMPRE SOSPESO IL GROSSO INTERROGATIVO, SICURAMENTE, MATURATO DALL'APROSIO "VICARIO DELL'INQUISIZIONE" SE QUANTI SI AGGIRASSERO ANCHE CONTRO GLI ORDINAMENTI E LA SACRALITA' DEI LUOGHI TRA I CIMITERI FOSSERO DA RITENERE MAGHI, STREGHE, LICANTROPI (AVIDI, SOPRATTUTTO I LUPI MANNARI E LE STREGHE O MEGERE DI CONQUISTARSI SPAVENTOSI REPERTI PER ORRIDI RITI O PER LA CONFEZIONE DI UNGUENTI PESTILENZIALI E QUINDI DA PERSEGUIRE SEVERAMENTE) O NON PIUTTOSTO AD ALCUNI SI DOVESSE CONCEDERE QUALCHE LICENZA, ESSENDO INVECE SPESSO SCIENZIATI DELLA SPAGIRIA, INTENTI ALLE LORO MACABRE MA, SECONDO CERTE VALUTAZIONI, TERAPEUTICAMENTE UTILI INVESTIGAZIONI: UN ULTERIORE DILEMMA IN GRADO DI FAR VIEPPIU' TERGIVERSARE UN INQUISITORE TANTO CURIOSO QUANTO COSI' POCO DESIDEROSO DI CREARSI PROBLEMI, DI COSCIENZA E DI GIUSTIZIA SIA LAICA CHE ECCLESIASTICA, QUAL FU L'ERUDITO VENTIMIGLIESE

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