In effetti lo stesso URBANO VIII (CLICCA QUI PER APPROFONDIRNE LA FIGURA) credeva all' ASTROLOGIA "scienza" che nella Roma del '600 godeva di grande prestigio e nonostante i richiami ufficiali fruiva non solo di tolleranza ma di importanti entrature = sulla rinascita dell'interesse per ASTROLOGIA e più estesamente per le ARTI DEL PARANORMALE avevano comunque concorso diversi fattori tra cui in primo luogo la SCOPERTA DEL NUOVO MONDO OD AMERICA = CON L'APPARENTE CONFERMA DI INCREDIBILI VERITA' PRIMA CONFUTATE = DALLA "FONTE DELL'IMMORTALITA'" ADDIRITTURA ALL'ESISTENZA PRIMA COMBATTUTA MA ORA COMPROVATA DI ""MOSTRI, UOMINI BESTIA, EL DORADO, AMAZZONI, VAMPIRI, STREGHE, POTENZA DEL CULTO DEL SANGUE, STREGHE ANTROPOFAGHE ECC. ECC".
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Ma non era nemmeno da trascurare la scoperta intellettuale ed erudita della storia e delle religioni pagane del NORD EUROPA (SPECIE IN MERITO ALLA CIVILTA' DELLE "RUNE"): da tutto ciò derivarono interessi peculiari in merito soprattutto alla CIVILTA' DEI MONOCEROTI, BICORNI ED UNCORNI con tutta una serie di considerazioni sulla CULTURA DEI BICORNI quanto soprattutto sulla presunta POTENZA MAGICA E TERAPEUTICA VARIAMENTE CONNESSA AL "MITO BARBARICO E NON" DELL'UNICORNO.
Non più né meno di altri pontefici (in questa epoca già di per se stessa nota come SECOLO DEI VELENI E DEGLI AVVELENATORI, MAGICI E NON) anche il temuto URBANO VIII si servì quindi di ASTROLOGHI ritenuti potenti: anche se non soprattutto per stornare da sè quelli che si RITENEVANO PRESUNTI ARTIFICI MAGICI: egli era inoltre angustiato da oscure previsioni su una sua morte ormai prossima ed aveva attivato addirittura Tommaso Campanella allo scopo di ottenere la dispersione di qualche pos. L'opera prestata non fu tuttavia ritenuta tanto efficace da demotivare gli infausti pronostici dell'abate di Santa Prassede cioè il vallombrosano Orazio Morandi (scomparso nel 1630); l'impulsivo Pontefice emise allora il 4 gennaio del 1631 una balla papale e la costituzione Inscrutabilis iudiciorum Dei datata I aprile dello stesso anno per effetto della quale si sarebbero inaspriti i contenuti della normativa fatta pubblicare da papa Sisto V nel 1589 contro gli astrologi.
Per effetto di tutto ciò gli astrologi che in particolare avessero attentato alla vita di un Pontefice Romano utilizzando le arti magiche non solo sarebbero stati scomunitcati ma tutti i loror beni sarebbero stati condiscati e per ultimo sarebbero stati mandati a morte.
Alla radice dell'operato di Urbano VIII stava la volontà di porre un fine alla così detta
*********************CONGIURA CENTINI*********************
che sarebbe stata formulata attraverso l'uso di OCCULTISMO E ASTROLOGIA GIUDIZIARIA, di MAGIA, della DEMONOLOGIA e dell'INVOCAZIONE DEL DEMONIO
e nel caso tentata attraverso il "MALEFICIO DEL SAGITTARIO" CIOE' MORTE PROCURATA A DISTANZA PER MAGIA NERA CON L'USO DI "IMMAGINI DI CERA RIPRODUCENTI LA VITTIMA CON EFFETTI SUOI PERSONALI SU CUI FAR GLI INCANTAMENTI").
IL MALEFICIO DEL SAGITTARIO era tra i più temuti e sostanzialmente indecifrati anche perchè se era assodata l'identificazione per il DIRITTO EPOCALE l'ascrizione del SAGITTARIO nel contesto dei criminali più estesamente etichettati con l'appellativo di ASSASSINO (SICARIO) -stato che era giuridicamente ben distinto da quello dell'OMICIDA ("MICIDIARIO" = MA ANCHE "PATENTATO", "PRIVILEGIATO", "CACCIATORE DI TAGLIE") e su cui sempre occorre riflettere- del pari non si aveva certezza di chi potesse esser realmente un "SAGITTARIO" sì che non mancò di diffondersi la credenza anche nei testi inquisitoriali che
"SAGITTARIO" FOSSE DA RITENERSI UN MASCHERAMENTO DI "STREGHE MALEFICHE" O "STREGHE ARCIERE"
cosa che ad aggravare la situazione dei CONGIURATI finì con il lasciar filtrare l'ipotesi che al fine di reclutare questi SAGITTARI O "STREGHE ARCIERE" avessero partecipato al più terribile dei reduni magici vale a dire il
***********SABBA DELLE STREGHE***********
cosa che avrebbe ulteriormente aggravata la già disperata situazione di chi avesse ordita siffatta CONGIURA.
A prescindere da queste postulazioni è storicamente indubbio che primo attore della CONGIURA PRATICATA UTILIZZANDO ANCHE COME QUI SI VEDE "LIBRI DI MAGIA NERA" era ritenuto giustamente Giacinto Centini - nipote del Cardinale Felice Centini (morto poi nel 1641) - reo di aver commissionato la pratica dei SORTILEGI A SCAPITO DELLA VITA DEL PAPA a certo frate Bernardino da Montalto, dell'eremo di Corropoli, cui erano attribuite potenti qualità quale negromante e una assidua frequentazione di forze demoniache = la "NEGROMANZIA" COSTITUIREBBE COME SI VEDE QUI LA I E PIU' PERICOLOSA DELLE TRE FORME DELLA "DIVINAZIONE" O "PREVISIONE DEL FUTURO".
Con lui era stato coinvolto nel misfattto un agostiniano tal Domenico Zampone o Zancone di Fermo parimenti in fama di negromante ed ancora il minorita Cherubino Serafini d'Ancona altro personaggio giudicato esperto di negromanzia.
Proprio quest'ultimo si rivelò l'anello debole della congiura e temendo di finire sul patibolo (cosa che non accadde proprio per la sua "delazione") denunciò i complici, dal comminntente agli esecutori, che -dopo le TORTURE USUALI PER ESTORCERE LA CONFESSIONE DI RITO- vennero consegnati al BOIA ED AI SUOI SERVENTIDBI 23, pp 597 - 600 e in particolare G. Lutz, Urbano VIII in V. Cappelletti /diretta da) Enciclopedia dei Papi, vol. 3, Roma 2000, pp. 298 - 321 potesse vale quale
CATARSI: CIOE' TERRIBILE AMMONIZIONE PUBBLICA CONTRO SIMILI CRIMINALI ARTIFICI DI MAGIA, VERSO CUI NON SAREBBE PIU' SUSSISTITA ALCUNA TOLLERANZA