cultura barocca
IDEALIZZAZIONE APROSIANA DI VENTIMIGLIA COME LOCUS AMOENUS (PERO' POI RIVISITATA NELLA STESURA DELLA STESSA OPERA) E I SUOI GIOIELLI IL VINO E I PESCI FLUVIALI = LA RIFLESSIONE SULL'AMBIENTE INTEMELIO, CONTRO LE CREDENZE, RITENUTO MIGLIORE DI QUELLO DI ALBENGA, DALL'AERE GREVE PER COLTURA E LAVORAZIONE DELLA CANAPA CHE CITA GASPAR ENS [AUTORE RECUPERATO ALTROVE PER LE SUE CITAZIONI DEL VINUM APIANUM DI TAGGIA IN PRATICA NOME LATINO DEL MOSCATELLO ( IN EFFETTI UN VINO PARTICOLARMENTE ELOGIATO PURE DA ANGELICO APROSIO, SEPPUR AVVALENDOSI DI VARIE CAUTELE, QUI MOTIVATE ANCHE PER RAGIONI PERSONALI, SULL'ABUSO DEL BERE VINO) ] NON MENZIONANDO LO ENS CHE A VENTIMIGLIA E' DEL PARI COLTIVATA E LAVORATA LA CANNABIS SATIVA
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CONSONANZE D'ARTE ATTRAVERSO I SECOLI DAI DEIPNOSOFISTI DI ATENEO ATTRAVERSO I MILLENNI LE RIFLESSIONI -MODERNAMENTE SPESSO RIPRESE- SUL VINO E L'ARTE = COME NEL '600 BERNARDO MORANDO CELEBRE ROMANZIERE GENOVESE NATIVO DI SESTRI PONENTE FU IN QUALCHE MODO GRAZIE AI LABIRINTISMI LINGUISTICI APROSIANI IN CUI SI SFRUTTANO ERUDITI STORICI E GEOGRAFI COME IL DOGLIONI E IL "FROELICHIO", ELETTO A CANTORE DEL VINO MOSCATELLO /MOSCATELLINO, PRENDENDOSI APROSIO CURA DI ANTEPORRE CON UNA CERTA PARTIGIANERIA A QUELLO PIU' NOTO DI TAGGIA ( L'APIANUS, CELEBRATO DA KASPAR ENS OLTRE CHE DAL DOGLIONI ) (COL RIPRENDERE ARGUTAMENTE GLI SCRITTI DEL "FROELICHIO") QUELLO INVECE PRODOTTO A VENTIMIGLIA ED ESALTARLO RECUPERANDO UN POCO UNILATERALMENTE AL MODO CHE QUI SI PUO' BEN LEGGERE UNA PIUTTOSTO APPREZZATA QUANTO SOFISTICATA COMPOSIZIONE IN POLIGLOSSIA -DOVE LE VOCI DEL LIBRO QUI SOPRA ENFATIZZATO SE SOTTOLINEATE SONO ATTIVE- RIPORTATA DA APROSIO E RIPRESA DAL MORANDIANO BALLETTO ERCOLE NELL'ERIMANTO (VISUALIZZA QUI L'ELOGIO CHE APROSIO FECE DEL VINO MOSCATELLO DI VENTIMIGLIA) COSI' NEL '900 IL PITTORE DI BORDIGHERA MARCELLO CAMMI FU CANTORE FIGURATIVO DEL NUOVO VINO, CHE SURROGO' IL "MOSCATELLINO" VALE A DIRE IL "ROSSESE" COME QUI SI PUO' VEDERE IN QUESTA SEQUENZA DI IMMAGINI PITTORICHE

VARIE CONSIDERAZIONI DI MODERNI SPECIALISTI, STUDIOSI E VITICOLTORI SU UN AUSPICATO, E GIA' IN ESSERE, RITORNO A TAGGIA DELLA COLTURA DEL MOSCATELLO

A PROPOSITO DI VITICOLTURA E VINO NELLA STORIA MAI BISOGNA PERO' MAI DIMENTICARE L'IMPORTANZA ATTRIBUITA AL VINO (ED ALL'ACETO) IN CAMPO TERAPEUTICO E MEDICAMENTOSO ANCHE NEL CASO DI PANDEMIE ED E' EVIDENTE CHE IL DONATIVO DA PARTE DEL CAPITANATO DI VENTIMIGLIA A GENOVA TORMENTATA DALLA PESTE (1579/'80) RIENTRAVA IN UN INTERSECARSI TRA ALIMENTAZIONE, DISINFESTAZIONE E PREPARAZIONE DI CURE A PRO DEL GOVERNO DI GENOVA E DEL SUO RAMIFICATO SISTEMA SOCIO-ASSISTENZIALE
CONTESTUALMENTE SI ERA CONSCI DEGLI ECCESSI DEL BERE ARGOMENTO SU CUI APROSIO INSERI' UNA DISSERTAZIONE TUTTA ERUDITA E POETICA MA CHE SOTTINDEVA GIA' I PERICOLI INSITI NEGLI ECCESSI, CON LA CONSEGUENTE PIAGA DELL'ETILISMO = PECULIARI RAGIONI MOTIVANO, OLTRE IL DOVERE DELL'UOMO DI CHIESA, SIFFATTO INTERVENTO E TRA QUESTE NON PUO' NON COLLOCARSI IL FATTO CHE IN FUNZIONE DELL'APROSIANA FAMA DI BUONGUSTAIO IL FRATE VENTIMIGLIESE NEL CONTESTO DI UNA POLEMICA ORIGINARIAMENTE LETTERARIA MA POI DEGENERATA SU FEMMINISMO E ANTIFEMMINISMO CON LA VENEZIANA SUOR ARCANGELA TARABOTTI SIA STATO DA QUESTA DEFINITO PUBBLICAMENTE "...PREDICATORE DELLE GLORIE DEL VINO, CONFESSORE DEI BUGIARDI E MECENATE DEGLI UBRIACHI..." SI' DA NON RIUSCIR MAI A DIMENTICARE QUESTA AFFERMAZIONE ANCHE IN TEMPI ASSAI POSTERIORI E PER VIA DI RICORDI PIENI DI RABBIA ONDE APOSTROFARE, IN MODO ERUDITAMENTE ESCROLOGICO E QUINDI VOLGARE AVVALENDOSI DI UN EMBLEMA, LA SUORA PER QUANTO ORMAI MORTA AL PARI DELLA POLEMICA CITATA.

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