Un giudizio su Elio Lentini ed i fermenti culturali (1960 - '70) a Bordighera "città d'arte" nel prezioso ricordo di un
significativo critico d'arte: vale a dire il compianto Giorgio I Principe di Seborga (Giorgio Carbone). " Conosco Elio Lentini da anni, tanti da trasformare il tempo trascorso in un mondo lontano dai luoghi e dalla realtà del Ponente Ligure e più specificatamente della Provincia di Imperia in cui entrambi ancora operiamo
e viviamo " [N. d. R. = scrivendo negli ultimi mesi di vita queste parole all'amico Elio Lentini, celebre scultore, G. Carbone lascia intendere -aldilà dell'amore per la sua Seborga e della sua svolta interpretativa, ora enfatizzata ora discussa a seconda dei punti di vista e delle postulazioni ma certo significativa e quantomeno importante sotto il profilo promozionale, data alla storia del borgo nella progettazione di erigerlo documentatamente quale Principato autonomo anche nella forma e nella sensibilità- i suoi trascorsi di giornalista, attento ai fermenti artistici, di poeta e di attento ricercatore di storia locale
[In corsivo il testo di Giorgio Carbone - in tondo e tra parentesi quadre gli interventi redazionali]