cultura barocca
POSSESSIONE ED ESORCISMI: LA FASCINAZIONE DELLO SGUARDO CON ALTRI CASI VEDI IL "POSSEDUTO" ABATE GENOVESE B. MAGGIOLO (IL SUO ESORCISMO E GLI ENIGMI ): LEGGI I SUOI MANOSCRITTI CARMINA DEMONIS (VEDI POI QUI ANCHE = FRODE, FRODE MISTICA ED ERESIA)

Capitolo LXXXIX (89) dei "Libri Criminali della Repubblica di Genova"
Sulla necessità di perseguitare tutti gli eretici

Riteniamo meritevole di nostro fermo e grave castigo, perché s'astenga dalle sue tante empietà, quella perfida e menzognera genia degli eretici che da sempre travagliano per squarciare la tunica intatta e senza cuciture di Dio nostro Signore. Questi malvagi cercano infatti di far strisciare la serpe, che suscita divisione e discordie, entro il corpo ben saldo dell'unica indivisibile fede: essi malamente celano l'intenzione di divorare come lupi rapaci l'anima e le sostanze delle pecorelle mansuete che in qualche modo son riusciti a segregare dal gregge già affidato, alla custodia di S.Pietro e dei suoi successori, ad opera del Divin Pastore.
Tenuto conto di quanto si disse, pensiamo opportuno decretare, in base a questa nostra costituzione, che, contro l'idra eretica, qualsivoglia funzionario dello Stato, cittadino di Genova o suddito dei Distretti abbia a prestare ogni collaborazione per la persecuzione, cattura e punizione degli eretici al Reverendo Archiepiscopo Genovese od al suo Vicario ed in dettaglio all'Inquisitore generale ed in subordine a qualsiasi vicario, ufficiale o servitore di questi nostri ecclesiastici
[STREGHE E MAGHI potevano essere differentemente perseguiti ora dallo Stato ora dal Santo Ufficio dovendosi però stabilire se trattavasi di CRIMINALI ORDINARI (NEL QUAL CASO IL GIUDIZIO SPETTAVA ALLO STATO) od all'opposto -cosa su cui era da investigare con minuzia quasi paranoica- di CRIMINALI CONNIVENTI CON IL DEMONIO ED AVVALENTISI DI MAGIA NERA (IN PARTICOLARE POI LE STREGHE SUPREME O STREGHE ERETICHE) = CRIMINALI TALI COMUNQUE DA ESSERE ASCRITTI FRA GLI ERETICI NEL QUAL CASO IL GIUDIZIO SPETTAVA AL SANTO UFFICIO (LEGGI QUI DIGITALIZZATI TESTI VARI SULLE ERESIE) = per quanto concerne la PENA DEL ROGO (verosimilmente per non interferire anche solo previa citazione con l'Inquisizione -in grado di comminare pene alternative- non è qui menzionata per quanto dal Gioffredo nella "Storia delle Alpi marittime" sia attestata a fine XV sec. per il Ponente ligure) = gli estensori di questi "Statuti" però ne parlano pure in senso di criminali ordinari precisamente nel capitolo del II libro riservato alle pene da comminare ai "ladri" laddove compare una precisazione in merito alla "pena nuova" del Rogo, ove si intende esser principalmente pena comminata dal Sant'Uffizio per gli eretici: applicabile però in campo di diritto penale dello Stato, venendo esplicitamente citata quale supplizio capitale per i "falsari di monete" (e contestualmente sorta di "damnatio memoriae" estesa del pari ai luoghi ed edifici -da radere al suolo- in cui si praticava la falsificazione). [INTEGRAZIONE CRITICO - DOCUMENTARIA = Le Diocesi di Frontiera come quella di Ventimiglia erano giudicate maggiormente a rischio di penetrazioni ereticali = Girolamo Muzio il "Maglio degli Eretici" fu inviato nella non lontana Nizza -del pari area frontaliera ma dello Stato Sabaudo- ove si temeva l' opera dell'apostata Bernardino Ochino = in questi areali, sospesi tra Stati diversi (Repubblica di Genova, Ducato Sabaudo, Francia) il timore delle penetrazioni di eretici e di libri ereticali furono rilevanti quanto potenzialmente in grado di innescare anche scontri di potere temporale sotto la specie delle motivazioni antiereticali = nel Ponente di Liguria (ma altresì nell'agro franco-piemontese) il timore sia dell'Inquisizione che della censura di Stato fu notevole e per esempio un nome di Inquisitore che generava terrore per la sua intransigenza fu quello di Padre domenicano Antonio Richelmi di Pigna della cui opera qui si può leggere = con il tempo però, per esempio nel '600 quando fu Vicario inquisitoriale per la Diocesi intemelia l'erudito Angelico Aprosio i rapporti dell'Inquisizione con lo Stato divennero meno collaborativi e più esposti a scontri per le reciproche prerogative di investigazione e giudizio anche se occorre riconoscere che Aprosio si comportò sempre in maniera assi equilibrata come dimostrano alcuni suoi atteggiamenti avverso in particolare quella che era definita FRODE MISTICA e di cui dovette affrontare problemi non facili nela sua Diocesi. Mai per quanto noto affrontò questioni di POSSESSIONE DIABOLICA anche se fu obbligato da occuparsi della supposta STREGA DI VALLEBONA MARIA TOSCANA: per quanto erudito non si soffermò su casi epocali di RELIGIOSI ACCUSATI DI CONNIVENZA CON IL DEMONIO COME LOUIS GAUFRIDY PRETE DI GRASSE od ancora di RELIGIOSE ERMAFRODITE COME SUOR ANGELIQUE DE LA MOTTE = eppure i casi non mancarono anche attraverso il tempo nel secolo successivo quali il caso del prete di Torino e soprattutto quello del
GENOVESE ABATE BARTOLOMEO MAGGIOLO ESORCIZZATO DA PRESUNTA POSSESSIONE DIABOLICA
di cui è utile, qui, proporre le tante ipotesi formulate e in particolare quella di
PADRE SEMERIA "ESTENSORE DELLA STORIA DELLE DIOCESI LIGURI" =
di cui qui si propone con opportune considerazioni critiche la trattazione dell'intervento reputato all'epoca incredibile
.]

IMMAGINI DA DA "ICONOLOGIA" DI C. RIPA

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