APROSIO interessato ai molteplici aspetti della cultura non escluse le interazioni fra LETTERATURA e ARTI FIGURATIVE in quasi tutte le sue OPERE ha lasciato testimonianza dei contenuti e se l'"ANTIPORTA" DEL REPERTORIO DELLA "BIBLIOTECA APROSIANA" è verosimilmente il prodotto più sofisticato quello più interattivo con EMBLEMATICA ed ICONOLOGA si riscontra tuttavia nell'antiporta del monumentale, e di prossima pubblicazione digitale e critica, VERATRO (VEDI) = opera pregressa ma ultima della sua tardiva artecipazioe alla POLEMICA SULL'ADONE DEL MARINO) = già queso ci dice quanto il frate fosse interessato all'EMBLEMATICA, alla stesura di IMPRESE e quanto per lui in particolare fosse stata
importante la scoperta dell'
ICONOLOGIA DI CESARE RIPA (VEDI).
Nel SAGGIO sulla simbologia da Aprosio connessa all'Aprosiana si è usata volutamente, anche se non del tutto propriamente, l'espressione sacrale ICONA quasi a sottolineare l'altissimo valore attribuito da Aprosio alla sua "Libraria" = per la precisione nel campo della comunicazione simbolica, grafica e scritta, anche in relazione alla BIBLIOTECA APROSIANA DI VENTIMIGLIA si sarebbero potute usare altre terminologie: si citano qui la voce
EMBLEMA =
Figura simbolica spesso accompagnata da un motto o d una dichiarazione o da una spiegazione in versi o in prosa [In Italia l'Emblematica ebbe un suo grande mentore in Andrea Alciato/Alciati che trattò vari argomenti tra cui questioni legate secondo il giudizio epocale di Stato e Chiesa a "Peccati contro Natura, per simbolegiare i quali l'autore si valse anche, come in questo caso (emblema 88), di Emblemi destinati nella più rigida epoca controriformistica a suscitare scandali e censure per quanto avrebbe potuto ispirarsi ad altra tipologia di Peccati contro Natura come questi iscritti ne I Libri Criminali di Genova, per esempio, del 1556 magari facendo cenno a quelli che eran all'epoca definiti "Strumenti Diabolici" usati soprattutto da donne omosessuali (o praticanti autoerotismo) alla guisa delle Donne Pagane come nel caso degli "Olisboi" o "Falli artificiali di vario materiale"
Un rigetto della cultura localistica - anche in dipendenza di una nuova postazione culturale - che al contrario non caratterizzerà cosa che non accadrà al suo discepolo Domenico Antonio Gandolfo (come qui si vede) (come qui si vede) e che dopo aver progettato un accademismo ventimigliese respirerà l'aura possente dell' Accademismo d'Arcadia preludio, con altre e pur minori esperienze accademiche citate dal Benzoni, alla nuova postazione scientifica dei vari tipi di Gabinetti (Scientifici, Agrari, Letterari, in definitiva settoriali e preludio, per dirla ancora con il Benzoni, all'esperienza gratificante del '700 a preludio dello stesso Illuminismo]
TESTO E INFORMATIZZAZIONE A CURA DI BARTOLOMEO EZIO DURANTE
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