APROSIO [ indubbiamente spinto dalla sua indocile e perenne curiosità di sapere fu, come tanti altri della sua epoca, influenzato attesa la poliedricità degli interessi dalle interazioni fra le allora in qualche modo celebri (specie all'estero) ed anche talora davvero funzionali (per quanto da gestire a rischio onde non cadere in superflua OSTENTAZIONE DI BAGAGLIO DI ERUDIZIONE cui neppure l'Agostiniano sfuggì) =
la "MATEOLOGIA" (COME QUELLA DI VOETIUS ALIAS GIJNSBERT VOET)
e quindi ancora la "POLIMATIA" (COME NEL CASO DI QUELLA RESA FAMOSA ALL'EPOCA DA JOHANN VON WOWERN = MAGARI ESPURGATA DA CERTI ECCESSI)] quale VICARIO DELLA SANTA INQUISIZIONE prese il destro per approfondire più di molti, anzi in maniera quasi unica, il proprio sapere, giustificando innanzi a se stesso ed ai superiori la scelta fatta in rapporto al ruolo da svolgere, occupandosi, oltre i contenuti dei testi canonici e di diritto ecclesiastico, dell'acquisizione di competenze lontanissime nel tempo, in cui si intrecciava il pensiero cristiano con svariate forme sapienziali del paganesimo avvalendosi, oltre che di altri collezionisti ed indagatori del passato dell'opera di Giovanni Battista Casali da una cui opera qui citata e custodita tuttora all'Aprosiana è tratta l'immagine sopra proposta effigiante strumenti propri della romana e pagana aruspicina, in originale custoditi nel Museo purtroppo poi disperso del Casali che occorre rammentarlo fu ascritto tra i "Fautori dell'Aprosiana" anche se erroneamente col cognome deformato in Csali e che parimenti fu come qui si può leggere corrispondente di Aprosio
E così fu tra i pochi inquisitori che, sia per ambiziosa scelta di crescenti conoscenze come puranche in ragione di orientarsi quanto meno senza vaneggiare nel sopravvivere di credenze popolari cristiane apparentemente incomprensibili ma di indubbia relazione (sincretismo e/a antitesi) con il paganesimo COME QUI SI PUO' VEDERE: AD ES. CASO DI ROVESCIAMENTO DA NINFA A STREGA PER "MAGIA" DELL'ARCOBALENO( DICERIE PERALTRO DIFFUSE SPECIE NELL' ENTROTERRA DELLA SUA STESSA AREA DI COMPETENZA E INTRPRETATE COME RELITTI DEL MAI DEL TUTTO MORTO PAGANESIMO MAGARI ANCHE EVOLUTOSI IN FOLKLORE E NON SEMPRE DA PERSEGUIRE)
Nell' aprosiana visione delle cose tutto ciò, oltre a fornirgli dati sempre nuovi, avrebbe avuta anche un'utilità pratica
visto che per districarsi fra le varie forme di
DIVINAZIONE / PREVISIONE DEL FUTURO [variamente PROIBITE DALLA CHIESA (VEDI IL TESTO INTEGRALE DELLA CINQUECENTESCA COSTITUZIONE DI PAPA SISTO V INTITOLATA, DALL'INCIPIT, COELI, ATQUE TERRAE ] il vantaggio d'addentrarsi quanto mai nella genesi della superstizione sarebbe stato impagabile al fine di svolgere correttamente ed anche più giustamente il proprio ruolo.