cultura barocca
Rip. B. E. Durante RITRATTO DAL VOLUME SEICENTESCO "GLORIE DEGLI INCOGNITI DI VENEZIA" (...E UNA NOTA SUGLI ACCADEMICI INCOGNITI DI VENEZIA)
In forma di Teatro appunto Genova altera, e maestosa si mira, d'esser mirata ed ammirata ben degna, come un Teatro di maraviglie, e di glorie : sarebbe bello che tuttora, specie nelle scuole superiori, si concedesse attenzione al seguito di questo invero lungo elogio di Genova nel '600 redatto dal romanziere barocco Bernardo Morando di cui qui si tratta nella stesura del suo qui integralmente digitalizzato romanzo La Rosalinda (che oltre a narrare la storia dei protagonisti in fuga dall'anglicana Inghilterra verso la cattolica Italia, in vari modi soccorsi dall'amico calvinista Edemondo destinato ad un a clamorosa conversione al cattolicesimo in Ventimiglia, conversione avvenuta nella cattedrale della città e guidata da Angelico Aprosio, è in particolare un'esaltazione dalla città tanto amata dal Morando cioè Genova e contestualmente di tutto il Dominio Ligure.
La descrizione di Genova è a tutto tondo celebrandovisi l'attualità seientesca della città con lo splendore delle grandi strade, le Nuove Mura, il Molo, i Palazzi e le Chiese pure i dintorni della città, rendendo stupefatto l'nglese visitatore Edemondo condotto da alcuni amici cittadini di Genova a visitare pure la periferia di modo che "Vide San Pier d'Arena e Cornigliano da Ponente; Albaro e Marassi da Levante e tante altre deliziosissime ville in ogni parte d'intorno che, gareggiando l'una con l'altra, gareggiano tutte insieme con gli Orti favolosi delle Esperidi e portano un certo che di sembianza del Paradiso Terrestre= Ma il Morando non si ferma alla grande Genova, il suo romanzo è in realtà espressione di una geografia morale dell'intiero Dominio della Serenissime Repubblica = una geografia che si concentra principalmente, con protagonista ancora Edemondo, nel Ponente Ligure in forza di un naufragio che porta Edemondo, sempre alla ricerca di Rosalinda, a trovar scampo sul litorale di Taggia per esservi salvato , curato ed avvicinato alla fede cattolica dal frate cappuccino Egidio il quale prima di lasciare Edemondo per recarsi a trovare il fratello nell'amena località di Rezzo riesce a convincerlo a lasciare il protestantesimo a favore della fede cattolica lo induce per la su conversione a materializzarla nel sacro tempio della cattedrale di Ventimiglia ove poco tempo dopo tra un tripudio di fedeli, nientemeno che ad opera del dottissimo agostiniano Angelico Aprosio avviene l'auspicata conversione di Edemondo[ Per una più facile lettura si è poceduto alla trascrizione in italiano corrente del testo seicentesco ma tramite sottolineature con alcuni collegamenti si è fatto sì da permettere a chi fosse interessato di visualizzare le parti del volume originario digitalizzato].

NELLA PINACOTECA DELLA VENTIMIGLIESE APROSIANA SI CUSTODISCE POI QUESTO ASSAI MENO NOTO ALTRO RITRATTO
DI
*********BERNARDO MORANDO*********
NATO NEL 1589 A
*********SESTRI PONENTE ("SESTRI DI PONENTE")*********
IMPORTANTISSIMA LOCALITA' DEL
DOMINIO DELLA SERENISSIMA REPUBBLICA DI GENOVA .
QUESTO RITRATTO VENNE DONATO ALLA PINACOTECA INTEMELIA DAGLI EREDI DEL CELEBRE ROMANZIERE.
VEDI QUI LE OPERE DEL MORANDO INDIVIDUATE NELLE BIBLIOTECHE ITALIANE.

















Morando, Bernardo, Venere la celeste. Epitalamio di Bernardo Morando. Nelle nozze de gl'illustrissimi ... Giacomo Gaufrido, e Vetruria Anguissola, In Piacenza: Ardizzoni, Giovanni Antonio
Morando, Bernardo, Le ninfe del Po. Balletto fatto nella cittadella di Piacenza il carneuale dell'anno 1644. Poesia di Bernardo Morando. Posta in musica da Giuseppe Aleui Piacenza. .., In Piacenza: Ardizzoni, Giovanni Antonio
Morando, Bernardo, Le risse pacificate da Cupido. Festa a cauallo accompagnata da machine, da musiche e da altri solenni apparati. Fatta in Piacenza il carneuale dell'anno 1644. Con le poesie di Bernardo Morando. Poste in musica da Sempliciano Oliui. E dal medesimo Morando breuemente descritta, In Piacenza: Ardizzoni, Giovanni Antonio
Morando, Bernardo, La Rosalinda del caualier Bernardo Morando nobile genouese spiegata in dieci libri, In Venetia: Prodocimo, Iseppo, 1714
Morando, Bernardo, La Rosalinda del caualier Bernardo Morando nobile genouese. Spiegata in dieci libri, In Venetia: Tivani, Antonio, 1693
Morando, Bernardo, La Rosalinda del caualier Bernardo Morando nobile genouese. Spiegata in dieci libri .., In Venetia: Zini, Giacomo, 1676
Morando, Bernardo, Diuozioni poetiche di Bernardo Morando. Alla serenissima Margarita di Toscana duchessa di Parma, e Piacenza, In Parma: Viotti, Seth & Viotti, Erasmo <2.>
Morando, Bernardo, Opere del conte Bernardo Morando nobile genouese, diuise in quattro tomi, cioe 1. Fantasie poetiche. 2. Poesie dramatiche. 3. Poesie sacre, e morali. 4. Rosalinda. Dedicate al serenissimo Ranuccio 2. Farnese .., Piacenza: Bazachi, Giovanni <2.>, 1662
Morando, Bernardo, 1: Fantasie del conte Bernardo Morando nobile gonouese, distinte in Amorose. Eroiche. Varie. Tomo primo, Piacenza: Bazachi, Giovanni <2.>, 1662
Morando, Bernardo, 2: Poesie dramatiche del conte Bernardo Morando nobile genouese. Tomo secondo, Piacenza: Bazachi, Giovanni <2.>, 1662
Morando, Bernardo, 3: Poesie sacre, e morali del conte Bernardo Morando nobile genouese. Tomo terzo, Piacenza: Bazachi, Giovanni <2.>, 1662
Morando, Bernardo, 4: La Rosalinda del conte Bernardo Morando nobile genouese, spiegata in diece libri. Tomo quarto, Piacenza: Bazachi, Giovanni <2.>, 1662
Morando, Bernardo, La Rosalinda / del cavalier Bernardo Morando, In Venetia, 1660
Morando, Bernardo, La fontana artificiosa, ouero le glorie dell'arte. Discorso accademico del conte Bernardo Morando, detto da lui nell'aprirsi la prima volta l'accademia degli Spiritosi in Piacenza.., In Piacenza: Bazachi, Giovanni <2.>, 1655
Morando, Bernardo,La Rosalinda del caualier Bernardo Morando nobile genouese. Libri diece, In Venetia: Zini, 1672
Morando, Bernardo, Le vicende del tempo drama fantastico musicale diuiso in tre azzioni, con l'introduzione di tre balletti, rappresentato nel gran teatro di Parma nel passaggio de i serenissimi arciduchi Ferdinando Carlo, Sigismondo Francesco d'Austria, et arciduchessa Anna di Toscana. Opera di Bernardo Morando nobile genouese, e conte di Montechiaro, In Parma: Viotti, Erasmo <2.>, 1652
Morando, Bernardo, Il ratto d' Elena. Dramma eroico, musicale. Di Bernardo Morando. Rappresentato in Piacenza nel teatro Nuouo l' anno 1646, In Piacenza: Ardizzoni, Giovanni Antonio
Morando, Bernardo, La Rosalinda del caulier Bernardo Morando genouese. Libri diece, In Venetia, 1669 Morando, Bernardo, Gareggiamento d'Amore e d'Imeneo rappresentato in Elicona per le nozze delli ser.mi di Piacenza e Parma Odoardo Farnese e Margarita Medici epitalamio di Bernardo Morando, In Piacenza: Ardizzoni, Giacomo
Morando, Bernardo, La Rosalinda del cavalier Bernardo Morando nobile genovese. Spiegata in dieci libri, In Venetia: Tivani, Antonio, 1698
Morando, Bernardo, La Rosalinda del caualier Bernardo Morando nobile genouese. Spiegata in dieci libri, In Venetia: Tivani, Antonio, 1688
















APROSIO REGISTRA NELLA BIBLIOTECA APROSIANA ALLA PAGINA 33 UN BREVE STRALCIO DEL BALLETTO DEL DRAMMA MUSICALE DI BERNARDO MORANDO INTITOLATO ERCOLE NELL'ERIMANTO RAPPRESENTATO NEL 1651 E MUSICATO DA FRANCESCO MANELLI (MANNELLI): MORANDO COMPOSE ANCHE PER MUSICA IL RATTO DI ELENA (1646) E LE VICENDE DEL TEMPO (1652).













Manelli (Mannelli) Francesco compositore ed impresario teatrale, nato nel 1595 o nel 1597 a Tivoli e morto il 27 settembre 1667 a Parma.
Compose: Andromeda (libretto di Benedetto Ferrari) (Frühjahr 1637 - Teatro Tron di San Cassiano, ) La maga fulminata (1638) Delia ossia La sera sposa del sole (libretto di Giulio Strozzi) (1639 Venezia, SS. Giovanni e Paolo) Adone (libretto di Paolo Vendramin) (1640 stesso luogo), Alcate (libretto di Marc' Antonio Tirabosco) (1642 Venezia, Novissimo), Ercole nell'Erimanto (libretto di Bernardo Morando 1651 Piacenza, Ducale: musica perduta ) Le vicende del tempo (dello stesso autore - 1652 Parma, Farnese) Il ratto d'Europa (libretto di Paolo Emilio Fantuzzi [Elvezio Sandri] 1653 stesso luogo), La Filo overo Giunone repaficata con Ercole (libretto di Francesco Berni - 1660 stesso luogo), La Licasta (libretto di Benedetto Ferrari - 1664 Parma, Collegio dei Nobili)