cultura barocca
Ripr. Durante

Nel suo "Viaggio in Siria e in Palestina di Giovanni Robinson" [nel tomo XIII (1844) della "Raccolta di Viaggi" curata nel XIX sec. da F.C. Marmocchi per l'editore Giachetti di Prato ] il Robinson, assieme a tanti altri luoghi anche della civiltà classica, ci guida da Gerusalemme (vedine una stampa ottocentesca e leggine la descrizione) sin a Betlemme per poi risalire (ove "Maria e Giuseppe avrebbero dovuto spostarsi da Nazareth per un censimento indetto da Ottaviano Augusto" sulla base di una vexata quaestio qui, quantomeno, menzionata e rimandata a ben altre dissertazioni) procedendo da Gerusalemme verso la Galilea e visitare dopo un viaggio reso complesso e molto più lungo dell'usuale a causa dall'inesperienza della guida un altro sito storico vale a dire Nazareth di cui offre una dettagliata descrizione parlando del convento ove trova soggiorno descrivendo di esso l'umile chiesa che sarebbe stata eretta sul luogo dell'Annunciazione dell'Arcangelo Gabriele a Maria per poi ancora soffermarsi su una consuetudine già esperita, quella per cui gli abitanti lo conducessero come altrove a vedere i luoghi santi, non esclusi quelli dell'infanzia di Gesù.
Molto significativa risulta altresì la descrizione da parte del Robinson di Betlemme = in dettaglio il Robinson ci fa vivere il viaggio che necessario ai suoi tempi per raggiungere il borgo di Betlemme, quindi giunto al borgo e trattatone specificatamente si sofferma sul sito della Natività parlando delle modeste abitazioni del borgo e delle stalle sotterranee per gli animali da allevamento ma in caso di freddo estremo anche per gli abitanti e quindi visitato il luogo della "divina nascita", compreso lo scempio che tentò di farne l'imperatore romano Adriano ordinando di edificarvi sopra un tempio dedicato ad Adone fin a quando Elena madre dell'imperatore Costantino, nel graduale trionfo del Cristianesimo, ristorò il sito, peraltro sublimato da uno splendido monastero = opere tutte attribuite a S. Elena ma secondo l'autore, e verosimilmente, dovute alla grande e secolare visitazione cristiana sino alla grotta della Natività su cui il Robinson scrisse queste emblematiche osservazioni meritevoli tuttora di lettura ), assieme ed altri luoghi variamente connessi alla vita di Cristo (pure di antica classicità). Ecco l'indice con la descrizione dei luoghi visitati dal citato "Giovanni Robinson" nel suo "Viaggio in Siria e in Palestina di Giovanni Robinson": è', comunque, da dire che mutati i tempi i viaggiatori europei aumentarono la loro presenze in queste contrade = vedi Betlemme a Gerusalemme qui su carta enfatizzata possono essere anche analizzate nella relazione di un viaggio "più archeologico e, per così dire, meno spirituale e più terreno se non qualche volta più fantasioso" (1820) del Visconte di Marcellus = analizza qui nello specifico: "Gerusalemme e suoi contorni" (1820) e più estesamente qui con supporto cartografico: Un viaggio attraverso i Luoghi Santi fino alla contemplazione del Santo Sepolcro = la "Gerusalemme Celeste" e la "Gerusalemme Terrestre" = vedi anche la via al Mar Morto e le sue rive desolate sulla scia del percorso degli antichi Egizi che colà si recavano per raccogliere le sostanze ed i minerali necessari ai loro processi di imbalsamazione (poi aggirati dai criminosi Mangones tramite la confezione delle orribili "Mummie Effimere"). Vedi pure una stampa antica del Mar Morto - la distruzione divina della città di Sodoma ed ancora la descrizione dei Pomi di Sodoma nella narrazione ottocentesca del Visconte di Marcellus soffermandosi pure sull'angosciante riflessione tra sodomia perfetta ed imperfetta ed altre colpe connesse alla distruzione di Sodoma, Gomorra, e delle altre città della Pentapoli = senza trascurare altre e diverse interpretazioni
Ad integrazione agiografica delle vicende di cui sopra si parla vedi qui da N. Manerbi (Manerbio), "Leggendario delle Vite de' Santi..." (testo del '500 integralmente digitalizzato, con indici moderni) nello specifico leggendo il brano preceduto da un'immagine e intitolato Della Natività del Nostro Signore Giesu Christo la quale si celebra solennissimamente alle 25 di Dicembre [e data l'importanza di questo evento vale forse la pena di celebrare pure il protomartire S. Stefano, celebrantesi oggi 26 del mese di Dicembre ( mentre al 3 di agosto ricorre "Della inventione del corpo di San Stefano Protomartire, di cui si ha commemorazione ne gli officij divini a' tre di Agosto") avvalendosi sempre dell'agiografica scrittura del Manerbi]