La MEDICINA POPOLARE costituì da sempre un importante patrimonio di conoscenze anche se spesso essa entrò in contrasto coi contenuti della MEDICINA UFFICIALE. Le conoscenze empiriche degli individui, dopo il crollo dell'IMPERO DI ROMA e la dispersione della sua cultura compresa quella MEDICA, risultarono arricchite e razionalmente organizzate dall'avvento dei BENEDETTINI che portarono i contributi della loro sapienza agronomica avvicinando presto la gente alla rivoluzione ECONOMICA DELLA GRANGIA ed a quella "scientifica" di una riscoperta erboristeria per cui avevano imparato ad estrarre (catalogando negli ERBARI le loro acquisizioni) da PIANTE OFFICINALI ("ERBE CURATIVE"), tramite i loro moderni LABORATORI DI DISTILLAZIONE prodotti e derivati veramente curativi. In effetti già nel "CAPITOLARE DI CARLO MAGNO" era elencato il nome delle piante officinali da coltivare: l'opera in effetti era singolarmente ispirata dall'influsso esercitato nel Medioevo sulla medicina dall'erudito e medico teorico romsano Pedanio Dioscoride le cui ricette, sopravvissute alle devastazioni, restarono un patrimonio di sapienza cui si attinse volentieri nell'età di mezzo. Nel CAPITOLARIO vennero elencati i RITRATTO DA STAMPA COEVA - RACCOLTA PRIVATA
La MEDICINA POPOLARE costituì da sempre un importante patrimonio di conoscenze anche se spesso essa entrò in contrasto coi contenuti della MEDICINA UFFICIALE.
Le conoscenze empiriche degli individui, dopo il crollo dell'IMPERO DI ROMA e la dispersione della sua cultura compresa quella MEDICA, risultarono arricchite e razionalmente organizzate dall'avvento dei BENEDETTINI che portarono i contributi della loro sapienza agronomica avvicinando presto la gente alla rivoluzione ECONOMICA DELLA GRANGIA ed a quella "scientifica" di una riscoperta erboristeria per cui avevano imparato ad estrarre (catalogando negli ERBARI le loro acquisizioni) da PIANTE OFFICINALI ("ERBE CURATIVE")