cultura barocca
INF. DURANTE

Aprosio definisce "Spelonca" il "Convento di Lesina" (vedi sopra il testo antiquario completamente digitalizzato e multimedializzato = voci attive sottolineate in rosso): la realtà della vastissima organizzazione della Chiesa del suo tempo era così controversa che si dovette addivenire alla soppressione di Conventi davvero fatiscenti od in grande crisi = dopo i difficili tempi della I metà del '600 ed il lungo quanto complesso pontificato di Urbano VIII fu Papa Innocenzo X - che per inciso molto fece in ogni campo e tra l'altro rilasciò ad Angelico Aprosio il Breve Papale per la protezione dai furti e da altre manomissioni quella prestigiosa Biblioteca Aprosiana che aveva eretto a Ventimiglia - che, avendo lucidamente intuite con indubbio acume le difficoltà interne, burocratiche ed amministrative della Chiesa, ebbe l'energia di procedere a riforme anche estremamente impopolari quanto necessarie che coinvolsero pure l'erudito Angelico Aprosio il quale visse l'esperienza non senza personali angosciose tribolazioni come nel caso del Convento agostiniano della SS. Trinità di Viterbo ( alla stregua di altri, sparsi in Italia, dipendente come qui si vede dalla "Congregazione di Genova, emanazione della Provincia agostiniana di Lombardia") quando compì con onesto rigore il proprio dovere (essendo stato fatto tra il 1652 e il 1654 Vicario Generale della Congregazione Agostiniana Genovese) sovraintendendo alla Soppressione di Piccoli Conventi incapaci ad autosostentarsi e tali da comportare il proliferare di irregolarità e sconvenienze dipendenti dal fatto che alcuni Conventi, ormai ridotti in misere condizioni, pur di sopravvivere, grazie ai favori che potevano derivarne, eccedevano nella Concessione del Diritto d'Asilo onde da dar scampo ad un numero esorbitante di criminali e delinquenti)
...Ma da erudito bibliofilo in questo suo soggiorno come già fatto a Venezia (leggi la sua descrizione sul soggiorno veneziano) non evitò approfondimenti culturali...
Aprosio dopo aver raccolto grazie alle sue investigazioni sulla Storia d'Ungheria di Antonio Bonfini, ma non solo, tante notizie in merito alla tragica vicenda di Tepez Vlad Dracul (poi Dracula e o " Vampiro" secondo l'esoterismo orrorifico futuro) all'epoca piuttosto detto l'"Impalatore" per per le sanguinose operazioni contro i miliziani dell' odiata Sublime Porta), nel contesto del continuo stato di belligeranza con l'Impero Turco (le cui vicende approfondì attraverso la lettura delle opere di Giannantonio Menavino da Voltri e di Bartolomeo Giorgievits) registrò anche molti dati, attraverso trascrizioni manoscritte (tuttora alla Biblioteca Aprosiana come qui si può vedere), sui pirati Uscocchi [di cui nell'immagine proposta si vede una antica stampa della loro "fortezza di Clissa"] famosi nemici della Sublime Porta ma poi anche coinvolti in contrasti anche tra la Repubblica di Venezia e l'Impero Asburgico



Un curioso interrogativo su NICOLA CAMPIGLIA: letterato o non? e dal nome completo di NICOLA PELOSI DA CAMPIGLIA?

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