LA
MORTE DI APROSIO
HA COINVOLTO ALCUNI INTERROGATIVI NON PRIVI DI INTERESSE ANCHE PERCHE' CONTRARIAMENTE A QUANTO MEDIAMENTE SI CREDE FU PRECEDUTA DA ANNI IN CUI LA
SALUTE UN TEMPO FERREA DEL CELEBERRIMO BIBLIOTECARIO SI ERA ANDATA VIEPPIU' COMPLICANDO
CON L'EMERGERE DI VARI MALANNI PROBABILMENTE AMPLIFICATI DALLA
"SINCOPE" CHE PATI' NEL LONTANO 1673 PROPRIO SVOLGENDO LE SUE SACRE FUNZIONI SOPRA L'ALTARE DELLA CHIESA CONVENTUALE DI S. AGOSTINO IN VENTIMIGLIA.
L'ANZIANO ERUDITO DOVETTE RIPRENDERSI BENE DA QUELL'EVENTO TRAUMATICO MA
DA UNA LETTERA AL BIBLIOTECARIO MEDICEO ANTONIO MAGLIABECHI NEL 1678 APPRENDIAMO CHE 5 ANNI DOPO APROSIO ACCOLSE L'ARRIVO AL CONVENTO ED ALLA BIBLIOTECA DI QUELLO CHE SAREBBE STATO IL SUO DISCEPOLO PER ELEZIONE APPUNTO D. A. GANDOLFO COME UN AIUTO INSOSTITUIBILE ED UN PLAUSIBILE EREDE DELLA SUA OPERA
: COSA CHE LA DICE LUNGA SULLA CRESCENTE STANCHEZZA FISICA (L'ANIMO ERA FIERO MA AD ESSO LE ENERGIE DEL CORPO NON DOVEVANO PIU' DARE L'ADEGUATO SUPPORTO), ATTESO CHE APROSIO ERA SEMPRE STATO UN ACCENTRATORE E GIAMMAI AVEVA GRADITO "INTRUSI IN QUEL SUO LABORATORIO SAPIENZIALE".
SAPPIAMO QUINDI CHE DELLA SALUTE DI APROSIO SI OCCUPO' CON AMORE DI DISCEPOLO MA ANCHE DI FIGLIO
DOMENICO ANTONIO GANDOLFO
-SECONDO GRANDE BIBLIOTECARIO DELL'APROSIANA-E CHE ASSISTETTE IL MAESTRO SINO ALL'ORA FATALE E (SE VOGLIAMO) ANCHE OLTRE
CURANDONE NEI DETTAGLI LE ESEQUIE COME QUI SI VEDE
E GIAMMAI DIMENTICANDOSI DI QUELLO CHE, UN POCO ESOTERICAMENTE, FU L'ULTIMO DESIDERIO DELL'ERUDITISSMO AGOSTINIANO VALE A DIRE QUELLO DI VIVERE OLTRE LA VITA ACCANTO AI SUOI LIBRI ALLA MANIERA CHE LASCIO' SCRITTO
"PER SEMPRE STARO' ACCANTO AI MIEI LIBRI COME ANCHE DA VIVO FUI SOPRA DI LORO"
COSA CHE PERALTRO CON IL CONCORSO APPUNTO DEL GANDOLFO IN QUALCHE MODO RIUSCI' A FARE
"BARANDO CON LA MORTE".
EPPURE L'ANIMO INDOMABILE E LA PASSIONE PER I LIBRI CHE LO CARATTERIZZO' NON IMPEDI' AD APROSIO DI COMPIERE UN ULTIMO TITANICO SFORZO
QUELLO DI RESTAURARE ALCUNI INCUNABOLI ANCORA LAVORANDO PER TUTTA LA NOTTE DELL'EPIFANIA DEL 1681.
NON ESISTONO DATI SULLA VICENDA SE NON L'
APPUNTO CHE QUI SI LEGGE LASCIATO AUTOGRAFO,
CON GRAFIA INDUBBIAMENTE MUTATA E PEGGIORATA PER L'ETA' E IL MALESSERE DA APROSIO STESSO.
DOMENICO ANTONIO GANDOLFO STAVA FACENDO "CARRIERA" NEL CONVENTO
E -CELEBRANDOSI TRA 2006 E 2007 IN VENTIMIGLIA IL QUATTROCENTESIMO DELLA NASCITA D'APROSIO- CERCANDO ANCHE DI SEGNALARE UNA POSSIBILE PROMOZIONE ALTERNATIVA DELLA BIBLIOTECA APROSIANA, APPELLANDOMI ALLE MILLE VICENDE PARZIALMENTE DIMENTICATE CHE AVVENNERO TRA LE SUE MURA (QUANTE FASCINOSE VICENDE POTREBBE RICUCIRE CHI ABBIA DEDICATO LA VITA ALLO STUDIO DELLA "LIBRARIA/MUSEO/WUNDERKAMMER"!) -SULLA LINEA DI QUELLE TRADIZIONI PSEUDOROMANTICHE CHE NEL MODERNO SETTORE FANTASTICO COMPORTANO LA RICOSTRUZIONE DEGLI EVENTI SULLA BASE DI TRACCE DOCUMENTARIE (A VOLTE FIN TROPPO ESILI)- HO CERCATO, MA CON ESTREMA PRUDENZA E GIAMMAI STACCANDOMI DAL CONTESTO DEL PIU' CHE PLAUSIBILE, DI RICOSTRUIRE PIU' AMPIAMENTE "QUELLA NOTTE" ENTRO QUESTO
INSERTO CULTURALE (QUI INTEGRALMENTE DIGITALIZZATO) D'UNA PUBBLICAZIONE PERIODICA
[DI CUI SI POSSONO ANCHE VEDERE SINGOLARMENTE IL FRONTESPIZIO, LE REFERENZE E POI LEGGERNE IL TESTO]
E FACENDONE PROTAGONISTA CON APROSIO PURE IL GANDOLFO NELL'IDEAZIONE DI UNA SORTA DI PASSAGGIO DI CONSEGNE TRA IL VECCHIO E IL NUOVO BIBLIOTECARIO, MA ANCHE TENTANDO DI INTRODURVI UN LATO UMANO, CHE SEGNALI NON VAGHI PERALTRO LASCIANO INTENDERE: COME CIOE' UN
GANDOLFO,
VAGAMENTE ATTRATTO DALL'IDEA DI FAR CARRIERA NEL CONTESTO DEL CONVENTO E PIU' ESTESAMENTE DELL'ORDINE AGOSTINIANO E COMUNQUE TEMPORANEAMENTE STACCATOSI DAL RUOLO DI VICEBIBLIOTECARIO, PROPRIO PER VIA DI QUELLA NOTTE CHE CHIAMAI A MIO ARBITRIO
IL DONO DEI MAGI
SIA STATO RICONQUISTATO DAL RUSTICO QUANTO SINCERO AMORE D'APROSIO AL CULTO E ALLA FEDE DEI LIBRI ABIURANDO DA QUELLE VANITA' UMANE IL CUI CULTO PER UN ATTIMO CERTAMENTE LO AVEVA SFIORATO!
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