cultura barocca
Della Peste a Genova del 1656-'57 e delle vittime tra tanti compresi iletterati di fama Angelico Aprosio, con altre cose, scrisse questa lettera al patrizio siciliano GIOVANNI VENTIMIGLIA (morto a Palermo nel 1665) come lo definisce Aprosio a p.431, num.4 del suo repertorio del 1673 CAVALIERE DELLA STELLA, DE' CONTI DI VNTIMIGLIA IL CUI RITRATTO SI CONSERVA CON I POCHI RIMASTI DELLA GIA' CONSISTENTE QUADRERIA DI APROSIO) fu un erudito corrispondente del "Ventimiglia" CLICCA E ACCEDI ALLE PAGINE SEGUENTI

APROSIO "IL VENTIMIGLIA" - IL QUALE OLTRE CHE LETTERATO E GRAN BIBLIOFILO FU ANCHE ESPERTO DI PARANORMALE ED ESOTERISMO - AL TEMA IN VOGA ALLA SUA EPOCA DELL'ASTROLOGIA DEDICO' QUESTO LUNGO ERUDITO CAPITOLO IX DELLA SUA GRILLAIA = TRA 1656 E 1657 NEL DOMINIO LIGURE DI TERRAFERMA DELLA SERENISSIMA REPUBBLICA DI GENOVA ERA COSTUME DIRE SENTIR SQUITTIRE I DEMONI DEL CONTAGIO SUL LIMITAR DELLE STRADE = IN EFFETTI I RATTI PROPAGATORI ERAN STATI TRASFORMATI DALLA SUPERSTIZIONE EPOCALE IN VERI E PROPRI DEMONI AIUTATI DA UNTORI E QUESTI ULTIMI ERANO POSTI ALLA BASE DELLA GRAN PESTE BUBBONICA DI CUI APROSIO SI ERA DAPPRIMA CONVINTO CHE ALCUNE CONTINGENZE SIDERALI ED UN'ECLISSE AVESSERO SEGNALATO L'ARRIVO= APROSIO EBBE MODO DI SPERIMENTARE LA PESTE DEL 1656-'7 (MOLTO PIU' LETALE, COME SI LEGGE IN QUESTO LINK, DI QUELLA DEL 1579- '80) E QUI ANALIZZATA ATTRAVERSO L'ESEMPLIFICATIVO OLOCAUSTO (ESPRESSIONE TERRIFICA DELLA GENERALE ROVINA DELLA CAPITALE LIGURE) DELLA VILLA DI SESTRI PONENTE VALE A DIRE DI UNA ALLORA LOCALITA' PIUTTOSTO APPREZZATA PER AMBIENTE E CLIMA(VEDI) CHE ANGELICO EBBE MODO DI FREQUENTARE, ANCHE ALLOGGIANDOVI. CERTO "IL VENTIMIGLIA" NON EBBE MODO DI GIOIRE DELLE SUE CAPACITA' DI PREMONIZIONE, DI RIMPETTO ALL'OLOCAUSTO -VISTI I LIMITI DELLE DIFESE EPOCALI COME "LAZZARETI" E DI CONSEGUENZA QUARANTENE E POI ANCORA RASTRELLI E PATENTI DI SANITA'- SAREBBE SPROFONDATO LENTAMENTE IN UN INCUPIMENTO ESISTENZIALE PER LA FUGACITA' E FRAGILITA' DELLA VITA SEMPRE PIU' INTERROGANDOSI CON ALTRE MENTI ILLUMINATE COME IL GENOVESE BALIANO (BALIANI) AUTORE DI UN TRATTATO DELLA PESTILENZA SULLA VALIDITA' O MENO [ PUR IN NOME DI UN CONTROLLO INTRANSIGENTE DI SENSUALITA', LICENZE SESSUALI, LUSSURIA, VIZI CARNALI ED ANCHE DEPRAVAZIONI RITENUTI SENZA DIFESA SPECIE NELLE TERME, NEI BAGNI PUBBLICI, NEI RITROVI PROMISCUI ] DEL MEDIEVALE RIFIUTO DELLE COSTUMANZE IGIENICHE E PROFILATTICHE PERSONALI, PUBBLICHE ED AMBIENTALI DI QUELLA GRANDE CULTURA CLASSICA POI RECUPERATA DALL' ISLAMICA E DI CUI ANELLO DI PERDIZIONE ERA ERRONEAMENTE GIUDICATA LA "DONNA" : MA CHE L'INTELLIGENTE PER QUANTO CONTROVERSO APROSIO AVESSE IN QUALCHE MODO INTUITO CHE LA MANCATA CURA DELL'IGIENE PUBBLICA E DELL'AMBIENTE FOSSE ALLA RADICE DI TANTE MALATTIE LO SI RICAVA GIA' DA QUANTO SCRISSE NEL REPERTORIO DELLA BIBLIOTECA APROSIANA

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