cultura barocca
Riproduzione e informatizz. di Bartolomeo Ezio Durante Due donne, di Zoan Andrea (1464-1526): sopra da: Lise, L'incisione erotica nel Rinascimento, p. 26.

Nella sua GRILLAIA Angelico Aprosio toccò un tema che generalmente era trascurato per la delicatezza = si tratta precisamente del Grillo XI (" Se habbia del verisimile, che una Donna possa rimaner gravida per lo seme caduto in un bagno ") è un piccolo capolavoro di ironia applicata all'investigazione inquisitoriale al punto che nel passo precedente se ne è fatto "uso" come "guida" per questa "interpretazione giuridico-inquisitoriale" della Grillaia.
Nulla toglie però che le postulazioni aprosiane, alla fine della sua sostanziale requisitoria, comportino riferimento ad una serie di colpe e/o peccati di estrema gravità, accompagnati da equivalenti severissime pene, quali falsa testimonianza - fornicazione - - incesto - stupro perseguibili tanto dal diritto laico che ecclesiastico finisca per dissertare su una questione su cui si preferiva spesso soprassedere quasi che non se ne avesse consapevolezza e precisamente
**************omosessualità femminile - lesbismo - saffismo - tribadismo**************.
Da quanto si legge si potrebbe dire che la fonte principale dell'erudito agostiniano sia stata Joao Rodrigues de Castello Branco (meglio noto come AMATO LUSITANO / AMATUS LUSITANUS) che appunto parlò dell'omosessualità femminile sia sotto la specie di saffismo e lesbismo che di tribadismo = per quanto note queste considerazioni erano mediamente evitate in quanto potevano, a giudizio corrente, proporre temi sconvenienti, quei temi che poggiavano, pur nel vigente antifemminismo concernente la necessaria subordinazione femminile all'uomo, proporre argomentazioni tali da suscitare non solo inusitata curiosità quanto soprattutto proporre sin al punto di suscitare perigliosi dibattiti una diversa postulazione in merito alla misoginia che si fondava su due importanti equazioni non prive di argomenti su cui confrontarsi e magari dubitare -di certe verità sancite in merito all'idea di "buona donna cristiana"- nel proporre la consonanza tra due diverse tipologie femminili entrambi riconducibili a quel paganesimo la cui espressione artistica (ma anche moralistico-filosofica e spesso esistenziale) era spesso oggetto di giustificate rivalutazioni.
In ultima analisi le sanzioni su cui si preferiva accettare quanto era stato detto e scritto in antico senza proporre moderne rivisitazioni erano
in primo luogo quello che comportava -giustificandone quindi la subordinazione all'uomo- una sorprendente facilità di passaggio della Donna dallo stato di
Vergine alla condizione di Puttana
in forza della sua presunta maggiore tentabilità sessuale testimoniata a parere degli antichi controversisti dalla seconda equazione e che cioè la Donna di per se stessa fragile emotivamente facilmente poteva assumere atteggiamenti e comportamenti che la rendevano pari alle
Donne Pagane equiparabili per molteplici ragioni alle Donne Streghe.
Ed "in merito alle Donne non Donne" la Società e soprattutto la Chiesa non avevano mancato di dover affrontare problemi a partire da quello epocale della presunta PAPESSA GIOVANNA = ma Aprosio non si era tenuto in disparte sul tema e ne aveva parlato integrandolo, un po' per curiosità e tanto per amor d'erudizione = da un PASSO del suo Scudo di Rinaldo (ma nella stessa opera può citarsi anche il capitolo dedicato alla "Papessa Giovanna" come, anche entro la più tarda Grillaia, una dissertazione sulle modalità per far nascere figli maschi o femmine) nel contesto di queste devianze risultano temuti gli ERMAFRODITI o comunque gli individui capaci di sovvertire le leggi di natura alterando il loro sesso nel suo rovescio (uomo che si atteggia da donna e viceversa).
Aprosio nel '600 facendo cenno ad una generale effeminatezza della moda maschile cita e descriva due casi emblematici.
Uno, decisamente drammatico, riguarda un certo VENTURA
originario di PORTOGRUARO: costui come si legge nel Capitolo XVII dello Scudo di Rinaldo edito ("Se gli huomini in Donne, e le Donne in huomini possano trasformarsi") venne arrestato e condannato quale TRANSESSUALE / ERMAFRODITA e la pena fu terribile = infatti nell'assoluto epocale principio ammonitore della "Catarsi" cioè dell'ammonizione al pubblico convocato ed astante sul "non far simili ationi laonde non dipoi patir poena dell' istesso genere" fatto salire sulla "carretta dell'infamia" venne condotto per le vie cittadine sin al palco del patibolo dove il Ministro di Giustizia o Boia gli amputò il naso e le orecchie, sicché in seguito fu relegato ai lavori forzati per 10 anni e cioè secondo il costume dell'epoca incatenato al remo su una Galea di Catena
Per quanto concerne il caso di donna che si atteggia da uomo Aprosio utilizza fonti storiche straniere: e menziona il caso di una fanciulla olandese che avrebbe prestato servizio militare e si sarebbe sposata prima di esser scoperta e punita come cantato da VINCENTIUS FABRICIUS.