In un certo modo si tratta di una piccola rarità vale a dire una RICETTA VETERINARIA (DI XVII/XVIII SEC.)
trovata inserita nel più tardo MANOSCRITTO MEDICO WENZEL (XVIII/XIX SEC.) in cui all'uso proprio della medicina antica si scrivevano talora o si raccoglievano terapie diverse anche in merito alla botanica e alla veterinaria = SCIENZA ANTICA COME SCRISSE PIETRO LOI ("PIER DELLE VILLE") IN QUESTO ARTICOLO ma a lungo concentrata primieramente sul CAVALLO, L'"ANIMALE PER ECCELLENZA"
ammirato ed utilizzato anche da quel buon cavallerizzo che era l'erudito intemelio ANGELICO APROSIO ma di cui qui, in merito all'area di transizione tra Francia ed Italia, oltre che a CAVALIERI, CROCIATI E VIANDANTI DELLA FEDE NON SI PUO' DIMENTICARE L'USO CHE NE FECE PER RIENTRARE DA VALCHIUSA IN ITALIA UN GRANDISSIMO DELLA LETTERATURA ITALIANA COME "FRANCESCO PETRARCA".
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Eppure la SCIENZA VETERINARIA a lungo quasi esclusiva del CAVALLO meritava di esser più diffusamente applicata soprattutto in relazione a quanto
la ZOOTECNIA DI ALTRI ANIMALI SPECIE IN ZONE AGROPASTORALI AVESSE PESO RILEVANTE AI FINI DELL'ECONOMIA E DELLA STESSA SOPRAVVIVENZA UMANA (COME QUI SI VEDE); anche per questo si propone qui digitalizzata integralmente un'opera che cerca di attirare attenzioni curative anche su altri animali
e nella fattispacie i BOVINI e si tratta della settecentesca pubblicazione IL MANISCALCO ISTRUITO NEL GOVERNO DEGLI ANIMALI BOVINI E NEL MODO DI CURARLI di cui si può leggere qui un UTILE INDICE MODERNO e dove l'autore GiovanniBattista Trutta, oltre a proporre varie cure e terapie, si lascia andare ad una CONSIDERAZIONE PROEMIALE SULL'IMPORTANZA DI DEDICARE CURE NON SOLO AL CAVALLO MA A VARI ALTRI ANIMALI ESSENZIALI ALLA VITA DELL'UOMO: E SECONDO LA SUA DISANIMA SPECIFICATAMENTE -MA NON SOLO- AI BOVINI.