Quasi a testimoniare la militarizzazione del Paese ecco un documento del 1933 tramitte cui il Prefetto di Vercelli (qui preso ad esempio in forza della sopravvivenza di tal documento di ciņ che dovevano organizzare tutte le Prefetture) prefissava i tempi delle esercitazioni da farsi in caso di oscuramento bellico antiaereo con tanto di indicazione delle procedure da seguire in merito all'oscuramento e delle segnalazioni stabilite per indicare l'avvento e la fine del pericolo = erano segnali cupi, di cui nella Torino antifascista ed antinazista, si discuteva prevedendo quegli eventi drammatici di un Secondo Conflitto mondiale (drammatica "continuazione" degli orrori della Prima Guerra Mondiale) di cui - certo con altri intellettuali- lo scrittore Guido Seborga si fece in qualche modo interprete nel corso della sua giovinezza e delle sue scelte antidittatoriali Qui si vedono, tramite un percorso multimediale le fortificazione erette tra Italia e Francia in Liguria quali presupposti dell'intervento italiano contro la Francia della II Guerra Mondiale: Vallo Occidentale o "Linea Mussolini" = vedi qui Cima Marta e i Balconi di Marta ed ancora Postazioni d'artiglieria pesante sul Monte Vetta (Castelvittorio) all'epoca della Battaglia delle Alpi E purtroppo si puņ qui visualizzare una testimonianza emblematica come il pacifico moto '"Ora et Labora" dei Benedettini abbia potuto cedere il passo alla rovina = vedasi qui un esempio delle devastazioni della II Guerra Mondiale in Italia dopo l'8 settembre 1943, lo sbarco in Sicilia e l'intervento alleato in merito all' Abbazia di Montecassino: vista sia da una carta antica quanto da un' immagine moderna ma anche, e questo soprattutto deve far riflettere, passata, con tante stragi da entrambi i fronti, a siffatto livello di distruzione nella omonima battaglia per il controllo della via per Roma e della linea Gustav
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