in Liguria come in tutta Italia (per il lavoro, i trasporti, il commercio ecc. ecc.) fu così rilevante che in merito all'animale e ai suoi conduttori mulattieri e/o carrettieri non mancarono cerimonie augurali sancite dalla sacralità di qualche luogo di culto e tantomeno nei santuari la deposizione di ex voto dopo qualche impresa particolarmente ardua o qualche pericolo evitato [l'agiografia in merito alla vita di muli e mulattieri si esprime in maniera suggestiva anche su diversa asse viaria, vale dire Caravonica, nel sabaudo Principato di Oneglia, per cui oltre ad un fatto connesso dalla tradizione alla miracolistica cristiana concernente un mulattiere col proprio figlio sarebbe passata fuggendo dall'assediata Torino durante la Guerra di Successione Spagna, parte
della corte Sabauda, portando in salvo a Genova la Sindone]. Alternativamente a queste ultime riflessioni sospese tra fede, leggenda e realtà è poi da riconoscere quanto effettivamente in merito alla sanità come nel caso dell'ambulanza volante (o meglio di una sua peculiare verisone) il robustissimo animale ebbe un notevole impiego: specialmente quando per i sentieri ardui l'ambulanza venne potenziata o meglio adattata alle esigenze sostituendo ai cavalli i muli, forniti di sistema di sedie, chiamate "cacolets" o in caso di feriti necessitati a rimanere distesi creando lettighe collegate alla soma dell'animale con bande metalliche e dette "giacigli mobili" = la civilta' del mulo (nei traffici interagente spesso con quella del "cane carrettiere") si estese anche a valenze esplicitamente belliche e notevolissima fu la straordinaria valenza di questo forte animale qual compagno degli alpini nelle ardue gesta per luoghi asperrimi del vigoroso animale meritevole di comparire come simbolo del compagno del soldato italiano come si legge e si vede in questa rivista di pubblicistica della I guerra mondiale
Sopra modello di AMBULANZA VOLANTE (1801 - 1850) = indubbiamente l'idea di Pronto Soccorso e di Moderni Ospedali molto dovette anche alle esperimentazioni che si fecero in campo militare come nel caso del Forte dell'Annunziata di Ventimiglia ove nel contesto dei nuovi tempi si prese atto come ovunque dei nuovi progressi igienico-sanitari per le truppe = con nuovo regolamenti qui digitalizzati dai tempi di Carlo Felice a quelli di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II anche in relazione alle opere di soccorso a riguardo dei civili in caso di pandemie e soprattutto catastrofi ambientali ( già nel Regolamento pel servizio militare nelle divisioni e nelle piazze di Carlo Felice, Torino, 1823 vedi la crescente importanza attribuita alla chirurgia
sia in forma del Chirurgo in II e soprattutto del Chirurgo Maggiore
lo specialista preposto alle principali operazioni chirurgiche)