Organizzazione fondata dai BENEDETTINI (in particolare del ramo CISTERCENSE o DI "CITEAUX") nel sec. XII costituita inizialmente da edifici rurali sui terreni di un'abbazia per la custodia dei prodotti agricoli e in seguito per il LAVORO MANUALE dei monaci stessi poi trasformata in comunità monastica, governata da un rappresentante dell'abate, e in unità economica amministrata da un monaco detto grangiere, da cui si svilupparono alcune abbazie e villaggi rurali che portano tuttora lo stesso nome.
Il sistema della GRANGIA fece sì che i BENEDETTINI (ideatori fra l'altro della tecnica colturale AGGREGATIVA) diventassero i veri artefici della rinascita europea dell'agricoltura dopo le invasioni dei BARBARI e quindi dei SARACENI.
I BENEDETTINI, fra l'altro, oltre a riorganizzare scientificamente il LAVORO DEI CAMPI [specie attravero la tecnica dei TERRAZZAMENTI che venne poi continuata poi dai CONTADINI E VILLICI LOCALI col sistema colturale delle FASCE e dei MURI A SECCO (STRUTTURE SPESSO INTEGRATE DA UN RECUPERO DI CONDOTTI DI ACQUE IRRIGUE RECUPERATO DALLA COMPLESSA CULTURA IDRICA ROMANA COME QUI SI VEDE) talora volgarizzati in MACIERI fondamentali per lo sviluppo della TECNICA COLTURALE "AGGREGATIVA" e quindi destinati a sostenere due colture storiche liguri quelle del VINO-VITICOLTURA (VEDI INDICI) e quello dell' OLIVO - OLIVICOLTURA (VEDI INDICI)]
furono di riabilitare -con l'ECONOMIA IN GENERALE l'antica scienza dell'ERBORISTERIA e soprattutto della DISTILLAZIONE IN LABORATORIO finiva spesso per confondersi con la sempre sospettata (di magia) opera della ALCHIMISTA [Le immagini son state tratte da erborari e codici monastici].
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CAMALDOLI: località della Toscana, nel comune di POPPI in provincia di AREZZO.
Vi sono un cenobio a 816 metri sul livello del mare e un eremo nella selva a 1.104 metri di altitudine: entrambi vennero fatti erigere da S. ROMUALDO nel 1012 su un fondo donatogli dal conte Maldolo.
I CAMALDOLESI costituirono una congregazione di monaci eremiti, emanazione dell'Ordine Benedettino, istituita da S.Romualdo appunto nel 1012.
Si diversificano dai Benedettini in quanto praticano oltre alla vita conventuale anche quella eremitica fondata sullo studio e la preghiera, personale e collettiva.
Dopo il fulgore dei secoli XII-XIV l'ordine prese a decadere dal XIV secolo: dalla casa madre si svilupparono due importanti monasteri a Fonte Avellana ed ai Campi Flegrei
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VALLOMBROSA ove fu fondata da S. Giovanni Gualberto una celebre abbazia (e successivamente la congregazione benedettina dei VALLOMBROSANI) che ebbe il suo massimo fulgore nel XVI-XVII sec.
La congregazione dei VALLOMBROSANI venne istituita nel 1039 e nel 1050 venne costituito pure un ramo femminile.
In base agli ordinamenti del fondatore la congregazione seguiva la REGOLA BENEDETTINA distinguendosi però in base a statuti autonomi che comportavano l'accentuazione delle pratiche ascetiche e la pribizione del lavoro manuale.
La congregazione si diffuse velocemente in Italia e Francia: la crisi sopraggiunse con la Rivoluzione Francese quando perse vasti possedimenti e quindi con Napoleone che ne decretò la soppressione: tornata in possesso dei beni nel 1817 e quindi, in Italia, ancora soggetta a requisizioni dal Regno Unito nel 1866, dopo la II guerra mondiale la congregazione riottenne il possesso del cenobio di Vallombrosa.
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LO SCUDO DI RINALDO
Nel Capitolo I, dedicato all'erudito bolognese OVIDIO MONTALBANI Aprosio mostra il contenuto dello Scudo di Rinaldo come opera moralistica e sferzante contro le vanità del lusso e della MODA (p.4):"E perché (come accennai) la Moda ha effeminato talmente alcuni che pajono più tosto Donne che huomini, biasimando il lusso Donnesco, s'intenderà parimenti biasimato il lusso virile. Che se dispiacerà a i Modeggianti, non potrà non esser grato à nemici delle vanità e in particolare a V.S. che senz'alcun mio merito precedente s'è compiaciuta d'arrolarmi nel numero de' suoi servidori".
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