["M(arcus) Alemilius M(arci) f(ilius) · Fal(erna tribu) / Bassus / [prae]f(ectus) coh(ortis) pr(imae) Antioch(iensium) / [praef(ectus)] coh(ortis) pr(imae) Britt(onum) · / [pra]ef(ectvs) alae Moesic(ae) / [pro]c(urator) Imp(eratoris) Cae(saris) Trai(ani) / Hadriani) Aug(usti) / ad xxxx Galliarum) item ad / censum agend(um) Ponto / Bithiniae epistra/tegus Pelusio item / Thebaidis proc(urator) / provinciae Iudae / ae t(estamento) f(ieri) i(ussit)" .
Ritrovato a Nervia nel 1914, in proprietà Vernetti, il cippo di MARCO EMILIO BASSO ora è nel museo archeologico. Grande iscrizione in pietra della Turbia; è mutila per scheggiatura all 'angolo sinistro. Misura m. 0,80 X 0,60 X 0,60. Il Degrassi integrò la lacuna iniziale del praenomen e del nomen sulla base di un diploma militare del 2-VII-110: questo, scoperto dal rumeno Daicoviciu, fa il nome di un certo M. Aemilius Bassvs, prefetto della cohors I Brittonum. Cfr. G. Q. Giglioli, in "Not. Scavi", 1914, pp. 81 sgg.; A. Degrassi, in "Epigrafica", IV (1942), fasc. III, pp. 154. C. Daicoviciu, Neue Mitteilungen aus Dazien, in "Dacia", VII - VIII (1937 -'40), nn. 1 - 2, pp. 299 - 336.
MARCUS AEMILIUS BASSUS
M. Aemilius Bassus conobbe onori importanti e per quanto oggi è noto fu il "ventimigliese" che si accostò ai limiti estremi dell' "umana potenza" (casualmente si trovò poi nel secolo scorso un' "espressione", alquanto personale, del "potere" di questo personaggio: il suo SIGILLO).
In senso storico BASSO risulterebbe collegabile con un personaggio di straordinaria importanza nella vicenda del CRISTIANESIMO ORIGINARIO: cioè PONZIO PILATO che fu il quinto procuratore della Giudea, governando la provincia dal 26 al 36 d. C. succedendo a VALERIO GRATO.