cultura barocca
Segni alternativi della Morte = " dall' Imbalsamazione alla Pietrificazione " Vedi qui altra Mummia di fanciulla romana mummificata scoperto recentemente

Per evitare il crescere della superstizione "Papa Innocenzo VIII" in merito alla Mummia di fanciulla romana trovata nel XV secolo presso Roma in un Sarcofago ove si riteneva fosse ancora una lucerna incredibilmente accesa dopo ben oltre mille anni ordinò però poi che il corpo di notte fosse di nuovo portato in luogo segreto e disperso nei dintorni di "Porta Pinciana" [ non si deve comunque dimenticare che Papa Innocenzo VIII fu uno dei pontefici che maggiormente caldeggiarono la lotta contro il supposto demoniaco e in particolare la Caccia alle Streghe sì da pubblicare questa sua "Bolla" Summis Desiderantes = del pari, per correttezza esaustiva, non si può trascurare il fatto che nella scelta di Papa Innocenzo VIII risiedesse la particolare postazione ecclesiastica sviluppatasi a riguardo dell' alchimia (tra i cui componenti come la mummia, anche per il principio del "magnetismo universale" era essenziale) stava in un precario equilibrio di crescenti sospetti tanto che - pur fra eccezioni che si possono leggere- già prima di Innocenzo VIII avevano portato sotto il Pontefice Giovanni XXII ad una sostanziale condanna da parte della Chiesa nel suo sforzo, dopo un certo supposto lassismo, contro proliferazioni eretiche e ritorni di paganesimo (leggi): anche se è da dire che la condanna dell'alchimia inclusa in siffatta "Costituzione" detta Spondent (leggine il testo) non parve a molti interpreti assoluta dovendosi escludere da tal condanna coloro che operassero solo per ricerche scientifiche ed oneste terapie non richiedendo soccorsi demoniaci né oprando per arricchirsi indebitamente = a siffatta interpretazione, che risulta pressoché consequenziale del testo della Costituzione papale, concorse certo la supposta frequentazione degli alchimisti di vari individui diversamente specializzati quanto via via relegati dal ruolo di terapisti a quello di stregoni anche se a tutto ciò nemmeno doveva esser estranea la crescente rivalità con altre scuole mediche già organizzatesi in corporazioni ed in grado di esercitare pressioni - peraltro documentate anche a posteriori nella diatriba tra il medico empirico, paracelsiano e supposto alchimista Bovio ed il razionale Gelli: organizzazioni, associazioni o meglio corporazioni come quella dei medici fisici e razionali di cui casualmente si trovano tracce palesi (vedi il citato Gelli = leggi qui le sue opposizioni non solo al Bovio ma alla scuola empirica, paracelsiana e all'alchimia) da non trascurare avverso appunto gli alchimisti o, seppur implicitamente e da intuirsi tra le righe dei documenti, come nel caso, quasi coevo al rinvenimento di questa mummia romana, l'evento del processo alle supposte Streghe di Triora laddove una "sospetta giovane strega, carcerata e torturata", ammise una certa frequentazione con un giovane praticante di alchimia per le cui competenze, nell'opinione corrente, sarebbe stato necessario conoscere arte degli aromatari ma anche delle "savie donne" -ormai sempre più spesso definite streghe- per una conoscenza più estesa delle piante e delle loro proprietà e contestualmente leggere libri che erano o sarebbero divenuti proibiti dall'Indice per i loro contenuti e nel caso d'alcuni per il supposto aiuto diabolico prestato ad alcuni erboristi ed alchimisti].
Ma altre considerazioni possono anche esser entrate nelle scelte del Pontefice, magari elaborate sulla base di consigli nemmeno privi di motivazioni = probabilmente egli poteva solo sentire dalle descrizioni orali o dalle relazioni le procedure orribili per ottenere il "preziosissimo medicamento" ma ciò doveva essere versoimilmente palusibile = e così mentre nell'Hortus Sanitatis del 1557 vennero ribaditi vari concetti sulla potenzialità terapeutica della Mummia poco dopo fu proposta la prima
ILLUSTRAZIONE
nota del modo abituale di procurarla (saccheggiando i depositi di mummie che affioravano o che erano stati individuati dai profanatori, esistenti sin dalla notte dei tempi) e precisamente nell'ultima pagina dell'opera di Joachim Struppe dal titolo Testimonianze dei più famosi dottori, storici e filosofi sui medicamenti esotici più segreti e preziosi, in special modo sulla mummia e su tutto quanto la riguardava; e come essa fu universalmente impiegata nei tempi antichi in Giudea, Egitto, Arabia e altrove immagine che ebbe un impatto orrorifico sul pubblico anche se da tempo si era acquisita idea dello scempio di antichi cadaveri necessario per ottenere quanto agognato: a ciò si aggiungeva che nella tradizione corrente non era da tempo ignoto l'orrore ben peggiore dei
criminali Mangones che creavano "Mummie Effimere" cioè false artificialmente e riempendo di spezie i corpi di cadaveri sacrilegamente esumati se non addirittura di cadaveri da loro procurandosi assassinando ignoti viandanti e specie vagabondi che nessuno mai più avrebbe cercato
[in campo mercantile la frode era una costumanza che si esaltava specie coi mercanti di meraviglie = a dire il vero sul lucroso mercato delle spezie capace di indurre molto a smerciare prodotti adulterati le pagine forse più pregnanti restano quelle del cinquecentesco T. Garzoni che non parla specificatamente dei Mangones (citati comunque da Plinio e Quintiliano nella Romanità in merito al mercato apero imperiale quali "mercanti venditori di prodotti adulterati o falsificati" -il caso più eclatante resta comunque quello degli adulteratori del vino romano contro cui si intervenne a più riprese nei secoli dai tempi di Domiziano al Digesto di Giustiniano-) ma che dopo aver citato molti onesti e competenti professionisti tra farmacisti, speziali, erboristi, aromatari ecc. allude anche al proliferare di speziali (farmacisti) disonesti e perpetratori di molte frodi].
Siffatte nuove considerazioni tra cui, come appena visto,
la criminale costumanza dei Mangones, peraltro pubblicamente denunciata da uno scienziato quale il Goclenius, nell'adulterazione delle False Mummie,
crearono vieppiù una corrente medica sempre maggiormente avversa all'uso di un medicamento in tal modo ottenuto e nella "Storia generale delle droghe" del 1694 (trad. dal francese), il commerciante e farmacista parigino "Pierre Pomet" sperò di distogliere i suoi lettori dall'uso di medicamenti a base di spezie/droghe esotiche e in particolare di mummie: in questo caso con la spaventevole raffigurazione in primo piano d'un
CADAVERE SBUDELLATO.
Espresse il proprio orrore nella parola "gabbaras" riportata in alto a sinistra fra le due mummie, che sopravvive nell'inglese "garbage" il cui significato è "sterco" o "rifiuto": nel libro si svela inoltre che una
mummia avrebbe fatto parte del bottino della vittoriosa battaglia navale di tardo '500 dei Cristiani contro i Turchi a Lepanto e che era stata portata in guerra dai musulmani come una sorta di talismano.
Nonostante le dissuasioni tuttavia alcuni componenti della mummia -con altre spezie ed anche essudati di reliquie- rimasero usati nelle terapie specie dei ricchi come l'asfalto che passò nelle farmacie [ed anche ai laboratori di salute delle infermerie dei patrizi, come i Signori di Dolceacqua]" = e siffatta costumanza rimase in auge addirittura fin XIX secolo quando la distinzione tra "mummia" e "mumija" venne meno e mentre sulla scia di una crescente tradizione orale e poi scrittografica, con altre creature dell'immaginifico, perse le supposte valenze terapeutiche ed atteso soprattutto come qui si legge finendo per rientrare
nell'epocale
terrore contro le morti apparenti, i ritornanti dall'oltretomba, i vampiri ecc.,
l'enigmatico reperto dell'antico e misterioso Egitto raggiungense una macabra celebrità nelle credenze ma anche tra i crescenti lettori del genere di maniera che la
*******Mummia divenne parte integrante delle sempre più in auge letteratura esotica dell'orrore*******





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