L'INCISIONE, CON L'EFFIGIE DI CARLO EMANUELE III DI SAVOIA, E' TRATTA DA UN VOLUME ENCOMIASTICO PER LA CELEBRAZIONE DEL GIORNO NATALE (Torino, 27 aprile 1701) DEL SOVRANO DEDICATAGLI DA GIUSEPPE BARTOLI DOCENTE DI ELOQUENZA ALL'UNIVERSITA' DI TORINO.
RIPRODUZIONE DA ESEMPLARE DI BIBLIOTECA PRIVATA
VI SI LEGGE QUEST' ODE CUI SEGUE (DA P. XXV A P.LXXXVI) L'ORAZIONE VERA E PROPRIA (QUI DIGITALIZZATA), RICCA DI DATI STORICI SOPRATTUTTO IN MERITO ALLE VICENDE (NEL CONTESTO DEL FRONTE OCCIDENTALE -LIGURIA, PIEMONTE, FRANCIA DELLA GUERRA DI SUCCESSIONE AL TRONO IMPERIALE D'AUSTRIA (IN CUI VENTIMIGLIA, BORDIGHERA, COME PURE VALLECROSIA,CAMPOROSSO, SAN BIAGIO DELLA CIMA, VALLEBONA E IN GENERALE IL PONENTE LIGURE EBBERO UN RUOLO IMPORTANTE TALORA TRASCURATO NELLE INDAGINI STORICHE) CHE PORTARONO IL CONDOTTIERO SABAUDO,
DOPO AVER CONQUISTATA
BORDIGHERA AD UNIRE LE SUE FORZE A QUELLE DEL LEUTRUM MENTRE L'INFANTE DI SPAGNA A CAPO DELL'ARMATA FRANCO SPAGNOLA IN RITIRATA AVEVA GIA' LASCIATA VENTIMIGLIA
E DOPO UNA VITTORIOSA AVANZATA CONTRO I FRANCO SPAGNOLI PER IL PONENTE LIGURE, A RIPRENDERE LA
CITTA' DI NIZZA.
L'ORAZIONE PROCEDE CON COMPETENZA CELEBRANDO IL VALORE GUERRESCO DEL SOVRANO DEGNO DEGLI ANTICHI CONDOTTIERI ROMANI MA PRATICAMENTE SI SOFFERMA NELL'ANALISI DELLA SUA AVANZATA A BORDIGHERA (PAGINA XXXIII) DAL CUI AREALE POI IL RE RAGGIUNSE PRIMA IL QUARTIERE A CAMPOROSSO DEL LEUTRUM, IL SUO FIDO CONDOTTIERO, POI RISALENDO LA VAL NERVIA SALI' AL CONVENTO DI DOLCEACQUA ONDE CONTEMPLO' IL CASTELLO DI DOLCEACQUA DEVASTATO DALLE BATTERIE DELLO SPAGNOLO GENERALISSIMO LAS MINAS.
GIUNTO NELLA RICONQUISTATA SUA NIZZA CARLO EMANUELE III, PERO', CONTRASSE IL
VAIOLO (ADDENDA = LA VACCINAZIONE CELEBRATA DAL PARINI NE L'INNESTO DEL VAIOLO SECONDO LA TECNICA DEL BICETTI -INTRODOTTA DUE DECENNI DOPO- NONOSTANTE I PRIMI ENTUSIASTICI PLAUSI RIVELO' CONTROINDICAZIONI NOTEVOLI A FRONTE DELLA TECNICA DELLO JENNER INTRODOTTA NEGLI STATI SABAUDI DAL MEDICO MICHELE FRANCESCO BUNIVA) .
IL VAIOLO ERA LA GRANDE MALATTIA EPIDEMICA IN QUALCHE MANIERA "INTERMEDIA" TRA I TEMPI DELLA PESTE E DEL COLERA): CARLO EMANUELE III SI AMMALO' COSI' GRAVEMENTE DA FAR CONCRETAMENTE TEMERE PER LA SUA VITA, COSA CHE FRA IL PLAUSO DEL BARTOLI, IL QUALE VUOL RAPPRESENTARE LO SPIRITO DEI TORINESI, FORTUNATAMENTE SI CONCLUSE CON UNA COMPLETA GUARIGIONE.
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