cultura barocca
informatizz. Durante

A Vallecrosia [città la cui anche tormentata evoluzione sin alla modernità si evolse da due matrici: un centro di probabili originari insediamenti romani ("i Piani") ed un grosso complesso demico medievale ("Vallecrosia alta")], nel ristorante di Erio Tripodi (pure sede dell'importante Museo dell'Italia che canta e della riproduzione sonora nel tempo) a fine 1984, innanzi ad un selezionato pubblico si tenne la presentazione del volume I "graffiti" della storia: "Vallecrosia e il suo retroterra" realizzato da chi qui sta scrivendo insieme a due amici che purtroppo non ci sono più: Ferruccio Poggi (bravissimo ricercatore d'archivio che scoprì molto materiale inedito che portò alla stesura di un esauriente volume sulla "Magnifica Comunità degli Otto Luoghi") ed Erio Tripodi con cui altro editai, tra cui un importante volume sulla storia dell'emigrazione italiana = della presentazione abbellita da un ricevimento caratterizzato dalla presenza di molte personalità dell'epoca attivando questo collegamento si può visualizzare una ricca selezione di immagini, che si possono scorrere tramite il comando posto ai piedi di ogni fotografia
Non posso dimenticare, a partire dal libro qui proposto, la preziosa collaborazione pure per ulteriori pubblicazioni (qui elencate senza indicazione dei numerosissimi contributi su varie riviste scientifiche di mia moglie Denise Avvantaggiati colei che per la Biblioteca Aprosiana di Ventimiglia restaurò e gratuitamente inventariò, come qui si legge, il ritrovato e vasto fondo del giallista e romanziere ventimigliese Alessandro Varaldo e del pari non posso dimenticare il contributo di mio padre Michelangelo Durante che per questa ed altre mie opere si accollò l'onere della riproduzione dattiloscritta, con revisione di refusi e preparazione per la stampa

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