cultura barocca
rip. B. D.

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Oltre che da rapporti editoriali di lavoro su varie tematiche, sin dal lontano 1983 io fui legato primieramente da un rapporto di profonda amicizia, con ERIO TRIPODI QUI NELLA COPERTINA DI UN SUO LIBRO AUTOBIOGRAFICO RICCO DI NOTIZIE, RARE IMMAGINI ED ALTRO ANCORA SU CUI RITORNERO' AVENDONE CURATA LA PREDISPOSIZIONE PER LA STAMPA DEL 2006 ESSENDO SCOMPARSO ERIO NEL 2005. Erio era il leggendario cantante-ristoratore dai mille interessi civili e culturali oltre che frequentatore per tanti anni di illustri personalità di musica, spettacolo, cultura e sport, tra molte cose noto anche quale realizzatore del meraviglioso "Museo della Canzone di Vallecrosia (IM)" di cui, con la collaborazione di Pericle Pratelli, Marcello Viale e mia (autori dei vari saggi) ma anche con la cooperazione di Umberto Brignasco, Giuliano Fogliarino, Gino Guglielmi, Edoardo Massucci, Giobattista Simonetti e Giuliano Zunino e con il contributo del Comune di Vallecrosia, della Provincia di Imperia, della Regione Liguria, realizzò, lo splendido volume ricco di preziosissime immagini, pure antiquarie con una miriade di strumenti musicali antichi non escluse varie macchine parlanti di diverse epoche, rari reperti raccolti dallo stesso Erio, intitolato Il Museo dell'Italia che canta e la riproduzione sonora nel tempo (Erio's edizioni- stampato nel 1989 per le Ari Grafiche Alzani, Pinerolo) di cui nelle alette della copertina si possono leggere sia la dedica di Erio quanto le finalità del Museo cui era annesso un Centro Studi che fu gratificato come qui si vede del Premio Regionale Ligure 1988.
Erio ci ha lasciati da tempo ma non mi ha certo ha lasciato il suo spirito, la sua voglia di salvaguardare ogni aspetto della tradizione e della cultura legate alla "Musica" ed alla"Canzone" soprattutto alla "Canzone Italiana"(vedi qui gli indici e le documentazioni): il suo "Museo", racchiudeva autentici tesori museali strumentali (come tra tanti questi organetti del '700 e questo altro, meraviglioso organino da salone "Gasparini", e cartacei (basti qui ricordare con il passaporto di Puccini, un inedito di Ruggero Leoncavallo).
Ma Erio, uomo di straordinaria umanità, aveva anche grande e poliedrica passione storica e civica per l'Italia tutta, in quanto fucina di cultura e civiltà: per l'emigrazione aveva in particolare un interesse estremo (dettato anche da personali esperienze di vita) al punto che insieme a chi scrive queste note aveva redatto questo bel volume, poi diffuso nelle scuole e in vari centri di cultura.
Avevamo in merito altri progetti ancora che la malattia ha purtroppo troncato: la proposizione in questa sede delle ricerche che avevo condotto sul materiale museale da lui messomi a disposizione (anche per studi diversi e specificatamente storico-letterari) costituisce un modo per ricordare lo splendido amico e per non far mai dimenticare le sue tante iniziative, soprattutto la realtà sfavillante del suo "Museo della Canzone".
Bartolomeo Durante