cultura barocca
PERINALDO nella "VALLE DEL CROSA" dal volume "VALLECROSIA..." LA STAZIONE DELL'OMNIBUS A SOLDANO

PERINALDO PATRIA DI G. D. CASSINI "ASTRONOMO DEI RE", FORGIATO DA G. F. APROSIO DI VALLECROSIA RETTORE DI VALLEBONA, ACCOLTO DA ANGELICO APROSIO E CRESCIUTO CULTURALMENTE A GENOVA DALLO SCIENZIATO E FILOSOFO G. B. BALIANO = VEDI ANCHE IN ASSENZA DI UNA UNIVERSITA' L'IMPORTANZA A GENOVA DEL "COLLEGIO DEI GESUITI"

Per quanto la fotografia sia antiquaria e rimandi a molti anni or sono non permette certo di risalire troppo nei secoli atteso che l'invenzione della macchina fotografica data della I metà del XIX secolo come qui si può leggere e vedere = eppure ad osservarla e nel visualizzare le immagini dell'"Omnibus a muli o a cavalli" quanto della sua stazione sembra, rispetto all'oggi di fare un balzo incredibile nel tempo, quel tempo di cui poco si parla ma che è veramente la porta attraverso cui tutto passa e tutto si altera nel volgere spesso di un insieme nemmeno eccessivo di anni e poeticamente parlando, magari con un certo rammarico, quel tempo che come scrisse il Minozzi, intimo del ventimigliese Aprosio, troppi, specie se importanti o momentaneamente celebri, sperano vanamente di ingannare o che, con un goccio di poetica escrologica non insolita nemmeno nel Ponente Ligure, quel "tempo tiranno" per cui il Giudici paragonò la durata di qualsiasi umana esistenza all'attimo esiguo necessario per liberarsi di un poco d'aria intestinale scrivendo Che al Tempo corruttor tutto è soggetto, / E ch'al tirar de l'ultima Correggia, / Ogni Cosa mortal, non vale un Petto vana speranza quella di valicare fisicamente il tempo in una perenne giovinezza per via alchemica come sperato da Maria Cristina di Svezia ma speranza fattibile per quanto inespressa quella di valicarlo in forza della propria fama nella memoria e nella gloria come avvenuto per l'astronomo Cassini -al pari di altri grandi- e quanto meno di valicare l'oblio, pur non accedendo ad estrema grandezza, facendosi "Tromba delle altrui glorie" come nel caso di Angelico Aprosio.

Informatizzazioe e testo a cura di Bartolomeo Ezio Durante

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