Da un'immagine ottocentesca, attraverso la vegetazione dei giardini Winter, si può qui vedere come appariva la CHIESA DELLA MADONNA DELLA RUOTA. Oggi ridotta a ruolo di CAPELLA [apre solo per le feste del 25 marzo e del 5 agosto. Dopo la chiesa, una ripida strada (Via Madonna della Ruota, 34) scende al villaggio turistico della Baia della Ruota, confinante con l'antico giardino Winter] la CHIESA ebbe un ruolo antico nella storia di Bordighera venendovi eretta quale uno dei principali COMPLESSI RELIGIOSI CON FINALITA' ASSISTENZIALI (OSPIZI - OSPEDALI) nel XIII secolo se non in epoca anteriore che non è certo da escludere abbiano usato per l'attività terapeutiche SORGENTI SOLFOROSE E NON, ESISTENTI NELL'AREALE, ASCENDENTI ALLA CIVILTA' ROMANA. Il complesso religioso di "SANTA MARIA DELLA RUOTA" era stato appunto eretto in un luogo strategico per vari aspetti, in prossimità di un'insenatura estremamente riparata e idonea agli approdi, vicino ad una
sorgente di acqua termale solforosa curativa (come si vede nel collegamento precedente già il Bertolotti ne parlò nel suo ottocentesco volume sulla Grande Liguria delle 8 Province), in prossimità di una costa idonea a fornire ospitalità e di un mare straordinariamente protetto e pescoso.
Al 1865 risale una descrizione significativa che può rimandare alla conformazione antica di questo SITO STORICO TRA BORDIGHERA E OSPEDALETTI; la descrizione fu fatta dal frate dei minori osservanti Luigi Ricca di Civezza
in un'opera intitolata Viaggio da Nizza a Genova, ossia descrizione con notizie storiche, di statistica ed estetica e d'arti e di lettere, scritte da un ligure nel 1865, II voll., Firenze, 1871 (qui digitalizzata integralmente dall'originale in due versioni con approfondimenti moderni e non = ristampata nel 1972 in 400 copie numerate dal Lions Club di Imperia): "...Continuandosi la via [costiera] incontrasi a poca distanza una chiesa campestre sotto il titolo di MADONNA DELLA RUOTA con all'intorno poche casupole. Il mare sottoposto forma una baia deliziosa e sicura. All'Est è riparata da tre suoi capi, all'Ovest dal promontorio della Bordighera; e mentre il mare al di fuori è tumultuoso, ella è in piena calma e tranquillità. Il promontorio ch'entro acqua s'avanza lungo il mare è pescoso di corallo ed alcuni industriali [nel senso di marinai specializzati e commercianti = CORALLIERI/ CORALLAI] Bordighesi [di cui resta qualche rara IMMAGINE] col denaro che ricavano da codesta pesca recano sollievo alle loro famiglie
Da un atto del 10-XI-1619 si apprende inoltre che a BORDIGHERA operava una IMBARCAZIONE DA GUERRA detta FELUCA DELLA GUARDIA DE CORALLATORI il cui servizio di protezione dei corallieri contro incursioni piratesche veniva noleggiato, su contratto regato da un notaio.
Il DOCUMENTO qui di seguito trascritto è stato individuato presso la Sezione Archivio di Stato di ventimiglia in atti del "Notaio Lamberti Simone Junior (anni 1614-1629)" già conservato in scatola 79, not. 559, pag.38:
"In nome di nostro Signore Gesù seguendo l'anno della sua natività M.D.CXVIIII, seconda indizione li dieci di novembre in casa di maestro Pietro Rainero li Patroni Gio: Maria Albertiero q. Stefano ,Gregorio Bosio q. Luca, Agostino Gribaudo figlio di Benedetto, et Pietro Piana q. Guglielmo tutti del luogo della Bordigheta constituti alla presenza di me notaro et testimonij Infrascritti, spontaneamente et in ogni rniglior modo per sese rispettivamente et heredi suoi
hanno promesso et promettono a patron Batta Corrado q. Guerrino, presente, di detto luogo patrone della feluca della guardia de corallatori quali quest'anno andaranno a corallare nelli mari di Corsica nell' estate prossima ventura per il salario di ducatoni 33 per ogni mese, come appare per l'istromento di detto accordo fatto al detto patron Batta per li Patroni Allessandro Airaldo q. Pietro di Alassio et Domenico Ardissone q. Agostino di Diano due dei Capitani de corallatori di detta impresa rogato per maestro Francesco Airaldo notaio l'anno presente li 22 di ottobre prossimo passato per me Notaio visto e letto . Promettono Dio di servire per li quatro marinai di detta feluca nella detta estate prossima da venire, per la guardia di detti corallatori nei detti mari di Corsica bene, et fidelmente in tutto et per tutto come è obligato detto patro Batta nel suddetto instrumento, a essi quatro marinari per me notaro a loro piena et chiara intelligenzia letto, et volgarizato
et stare alli ordini et comandamenti di detto patron Batta in ogni cosa che da esso li sarà comandato, et da detti Capitani ordinato per quello spettarà per la detta guardia et loro carrico, sotto la pena della perdita del loro salario rispettivamente et più la perdita della loro parte delle spese fatte; et di più che sii lecito al detto Patrono Batta se alcun d'essi quatro marinari mancheranno, di acordarsi un altro marinaro, o tanti quanti mancheranno, per quel salario e mercede che a esso patron Batta placera, a spese danni et misfatti di tall contrafacienti, et sli creduto a esso patron Batta al Suo Simplice detto con giuramento per detti danni spese et misfatti.
Cresemato il caso pero se si amallassero che in tal caso non incorrino in dette pene anzi debbano haver la loro retta parte del salario come fatto et in caso di malatia si debbano tutti far curare, et prendere delle cose... (sic!) alle spese comuni di tutti cinque in tutto quello che fara l~isogno; et detto Patron Batta all'incontro promette a tutti ii suddetti quatro marinai rispettivamente presenti di pagarli de detti ducatoni 33 per ogni mese tanta parte quanto esso patron Batta haverà et si prenderà per lui stesso talché fra essi tutti non debba esser ne pretender avantaggio ma tutti andar uguali et per retta del detto Salario come compagni, eccetto che nel comandare per quello tempo debbano ubidire tutti al detto patron Batta come sopra et sempre che da alcuno di essi fussi contrafatto a quanto sopra, possi detto patron Batta agitare et procedere contra tale contrafaciente alle pene suddette et ogniuna di esse nel modo suddetto, chiamati qualsivoglia magistrato et officiale civile et criminale, et in qual si voglia parte del mondo et il presente instrumento senza alcuna citatione o altra solennitàhabbi la sua licenza espedita et apparechiata contra tale o tali contrafacienti, sempre et quando sarà contrafatto, di personalmente detrarre et pignorare, renonciando tutti quatro al privileggio del suo foro et privilegio delle militie, et al statutto et ad ogni lege statuto et privilegio in loro favore, le quali cose tutte, nel presente instrumento
contenute, esse parti hanno promisso et promettono tutti di osservare inviolabilmente sotto pena del doppio la qual pena et sott'obligatione et pignoramento di tutti loro beni rispettivamente...
Per me Simone Lamberto Notaro, fatto nella Bordigheta, domo sopra, presenti ivi testimonij Patrono Santino Arrigo q. Batta et patron Stefano Bosio q. Luca di detto Iuogo alle predette cose chiamati et specialmente pregati..." (articolo già editato da BARTOLOMEO DURANTE - FERRUCCIO POGGI in "Riviera dei Fiori", pp.14-16, anno XXVIII, 1984, sotto titolo Corallatori del XVII secolo nel Ponente Ligustico).