Le DONNE LIGURI E SPECIALMENTE LE DONNE DI GENOVA (VEDI REPERTORIO ICONOGRAFICO E TESTUALE), non solo in confronto di tutte le altre Donne italiane ma anche delle Donne europee, godevano di una superiore emancipazione sessuale dal '500 al '700 anche a prescindere dal costume epocale della frequentazione per vari eventi mondani di Cicisbei e Cavalier Serventi: vari sono gli autori che ne parlano, italiani e stranieri, ma certo per prestigio val la pena di menzionare soprattuttoon Silvio Enea Piccolomini (peraltro passato alla storia col titolo di papa Pio II) che presentò la Città di Genova come paradisum feminarum ubi mulieribus nihil desit voluptates" (paradiso delle femmine ove tutti i piaceri son concessi alle donne") ed ancor più in dettaglio trattando delle Donne genovesi un pò acremente -e non senza sbavature come sotto si vedrà- le rappresentò sine lege mariturum atque imperio ("emancipate dall'autorità maritale e di conseguenza particolarmente disinibite tanto nella vita di relazione che nel momento più eclatante delle feste e dei pubblici divertimenti").
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