cultura barocca
v. i "GIANNIZZERI" e questo soprattutto SI TEMEVA DAI TURCHI!

...SUPPLIZIO RIVOLTO POI DA "DRACUL", CONTE VLAD "L'IMPALATORE" CONTRO GLI STESSI INVASORI GIANNIZZERI (VEDI SOPRA L'IMMAGINE DA STAMPA ANTICA) SU CUI INFORMAZIONI DIRETTE CI VENGONO DA QUEST' OPERA DI BARTOLOMEO GIORGIEVITS CHE, CON IL GENOVESE GIANNANTONIO MENAVINO DA VOLTRI, IN QUANTO A LUNGO PRIGIONIERO E SCHIAVO, DIEDE UNA TRA LE PIU' CALZANTI CINQUECENTESCHE DESCRIZIONI CRISTIANE DELL'IMPERO TURCO, NEL XVII SECOLO ALL'EPOCA DI ANGELICO APROSIO IL VENTIMIGLIA ANCORA IMPEGNATO NEL SUO ESPANSIONISMO VERSO L' OCCIDENTE CRISTIANO.
COSTITUISCONO DELLE RARITA' QUESTE NARRAZIONI ED IN PARTICOLARE LE REGIONI EUROPEE DELL'IMPERO TURCO SIN AI TEMPI DELLA SUPPOSTA EPIDEMIA DI VAMPIRISMO NON EBBERO MOLTE DESCRIZIONI: INTERESSANTE GIUNGE QUESTO VIAGGIO DEL 1820 ATTRAVERSO LA ROMELIA E LA VALACCHIA DI CUI PUBBLICO' UNA DETTAGLIATA RELAZIONE IL PLENIPOTENZIARIO FRANCESE VISCONTE DI MARCELLUS NEL 1820

[Nell'immagine: "Soldati al servizio dei Turchi che mangiano stupefacenti per essere pił aggressivi in battaglia" da Codice 8626, Vindobonensis, conservato a Vienna dal 1590]

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