Vedi ingrandita l'immagine della Meridiana La MERIDIANA del chiostro dell'ABBAZIA DI NOVALESA è il simbolo dello strumento per eccellenza della misurazione del tempo nel medioevo. Le MERIDIANE od OROLOGI SOLARI, diffuse nell'antichità e portate ad estremo perfezionamento dai ROMANI (che peraltro perfezionarono altre misurazioni del tempo giornaliero, per esempio con l'introduzione della CLESSIDRA) nel medioevo tornarono alla loro forma più semplice e furono frequentemente costruite sull'esterno delle chiese per dare ai fedeli la possibilità di misurare lo scorrere del tempo. Ben si intende che il limite delle MERIDIANE risiedeva nell'impossibilità di fornire una misurazione del tempo notturno o del tempo in caso di assenza di sole (non sussisteva invece o comunque era relativo il problema di avere MERIDIANE PORTATILI, che in effetti furono realizzate). Il problema basilare ed irrisolvibile (quella dell'impossibilità di una misurazione del tempo in assenza dei raggi solari) sulla scorta dell'influenza degli apparecchi meccanici realizzati da orientali ed arabi, si cominciò a risolvere in Europa con apparecchi, pur enormi ed imprecisi, solo dal XIV secolo (e col ripristino dell'uso frequente delle CLESSIDRE). Nel medioevo il giorno era mediamente diviso nelle 12 ore del giorno e nelle 4 veglie (ciascuna di 3 ore della notte). Ore fondamentali per la misurazione del tempo erano: l'"UN'ORA" (ora prima della notte dopo l'Ave Maria - detta anche ORA DI NOTTE) cui succedevano le ORE PICCINE o PICCOLE (quelle comprese fra la MEZZANOTTE e il SORGERE DEL SOLE), le ORE DEL MATTINO o ANTIMERIDIANE (quelle comprese tra la mezzanotte di un giorno e il mezzogiorno del successivo) e soprattutto l'ORA NONA (ORA DI NONA) corrispondente alle nostre ORE 15 cioè le TRE DEL POMERIGGIO in cui per convenzione era posta la MORTE DEL REDENTORE. Per i VIANDANTI DELLA FEDE (ma nell'età intermedia un pò per tutti i fedeli e pergli stessi laici) aveva però un'importanza uguale, se non superiore, a quella dell'ORARIO SOLARE il così detto ORARIO CANONICO od ORARIO REGOLARE che aveva il ragguardevole pregio di essere sottolineato alle comunità con un utilissimo e storico SEGNALE ACUSTICO quello del SUONO DELLE CAMPANE sì da diventare il modo principale per la regolamentazione unitaria della VITA SOCIALE. Col termine di ORA CANONICA o ORA REGOLARE si indicava ognuna delle 8 parti in cui è diviso l'UFFICIO DIVINO e la cui recita avviene in esatti istanti del sì e della notte. MATTUTINO dopo la mezzanotte, LODI al canto del gallo, ORA PRIMA alle 6, ORA TERZA alle 9, ORA SESTA alle 12, ORA NONA alle 15, VESPRO verso le 18, COMPIETA prima del riposo (informatizzazione a cura di B. Durante)