L'EDERA (hedera helix L. della famiglia Araliaceae )
è una pianta lianosa perenne, tipica dei boschi mediterranei sino a 1450 m., alta sino a 15 m., con fusti volubili aderenti ai tronchi e ai rami della pianta ospite.
Ha foglie con picciolo lungo 2-4 volte la lamina, coriacee e lucide, colore verde intenso, nei rami sterili la lamina è palmato-lobata con 3-5 lobi triangolari, nei rami fertili è ovato-romboidale, ad apice acuto, intera. I fiori sono bisessuali in ombrelle di 8-20, riunite a 2-3 all'apice dei rami, i petali verdastri, ripiegati verso il picciolo: essa fiorisce a settembre-ottobre ed il frutto è una bacca ovoidale, nero-bluastra a maturità.
E' considerata a torto una specie parassita ma non assume linfa dalla pianta ospite, usandola solamente come sostegno per raggiungere il sole.
Fu sacra a Dionisio che se ne ornava il capo a difendersi, con la sua freschezza, dall'ardore del vino.
Il nome "Edera", antichissima denominazione latina, ha origine, forse, dalla radice Heud con il significato di "prendere" o di "attaccarsi"; l'epiteto specifico helix deriva dal greco helissein che significa "arrampicarsi".
Pianta velenosa, specialmente per quanto concerne le le sue bacche nere, l'EDERA è conosciuta da moltissimo tempo per le indubbie PROPRIETA' MEDICAMENTOSE: già dai tempi della medicina antica fu alquanto usata come sedativo, depurativo, tossifuga e anticatarrale, nella tracheite, laringite, asma, tosse e pertosse.
Per uso esterno sono usate le foglie, sotto forma di cataplasmi, pomate e decotti, nella cura delle ulcerazioni, delle ferite e della cellulite.
In alcune regioni l'unguento delle foglie fresche era usato su foruncoli, lividi ed ematomi.
Per una documentazione diretta si veda quanto ne scrisse il romano Sammonico nel suo Liber Medicinalis: RICETTA I - RICETTA IV - RICETTA V - RICETTA VII - RICETTA XIX - RICETTA XXII - RICETTA XXXI.