Vedi il Guaiaco (stampa antica) = quella che si riteneva una cura tanto costosa quanto giovevole contro la Sifilide: come si vede dal sette/ottocentesco Manoscritto Wenzel giustamente ritenuta -come altre per altri morbi- superstiziosa quanto inefficace contro Lue o Sifilide o "Mal Franzese" o "Mal Napolitano" e sostituita con altre cure e terapie contestualmente cominciando vieppiù a giudicare gli agglomerati umani formantisi in occasione delle storiche e popolari processioni votive non motivo di salvezza ma ragione di incentivazione di potenzialità ed estensione dei contagi e rafforzando ulteriormente l'uso della pubblica profilassi inaugurata da tempo, per quanto ancora non priva di limiti strutturali, con la tecnica di Rastrelli, "Lazzaretti" e "Patenti di Sanità" [ data la diffusione della sifilide del XVI secolo la medicina se ne occupò da tempi ben anteriori = Zefiriele Tomaso Bovio <1521-1609>, giurista, quindi medico empirico, alchimista e cabalista veronese, esperto anche di botanica e fitoterapista Melampigo tratta del mercurio come cura da alcuni medici praticata contro la sifilide (cura che egli invece i ritiene pericolosa qualora il mercurio venga fatto assumere od applicato senza le dovute cautele) soprattutto per avvalorare il pregio della sua medicina per eccellenza l'"Hercule" in cui rientrava l'uso del mercurio come si legge nel suo Flagello de' Medici Razionali: del resto il Bovio come tanti medici razionali e non del suo tempo (con le opere qui digitalizzate o trascritte come quelle del Bovio) dedica molto spazio alla sifilide (vedi) per proprio conto dimostrando di non credere alla cura a base di guaiaco e indicando per la terapia delle piaghe degli infranciosati il sublimato di mercurio come scrive nel suo Fulmine de' Medici Putatitii Rationali ]

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