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NELL'IMMAGINE SI VEDE IL FRONTESPIZIO DI UN'OPERA DI FRANCESCO PUCCINOTTI IN CUI E' PROPOSTO ALTRESI' UN CORSO DI MEDICINA LEGALE DESTINATO A LUNGA CELEBRITA'
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LA MEDICINA LEGALE NELL'INTERPRETAZIONE DI FRANCESCO PUCCINOTTI URBINATE (INIZI XIX SEC.)
LEZIONE I
(LEZIONE I) ALLEANZA FRA LA MEDICINA E LA LEGISLAZIONE/DIVISIONE DELLA MEDICINA (PARAGR. 2 - 3)
(LEZIONE I) NECESSITA' E UTILITA' DELLA MEDICINA LEGALE (PARAGR. 3)
(LEZIONE I) INFLUENZA DELLA MEDICINA LEGALE SULLA RIFORMA DELLE LEGGI (PARAGR. 4)
(LEZIONE I) CENNI STORICI INTORNO ALLA MEDICINA LEGALE COME PRATICA (PARAGR. 5)
(LEZIONE I) CENNI STORICI INTORNO ALLA MEDICINA LEGALE COME DOTTRINA (PARAGR. 6)
(LEZIONE I) STATO ATTUALE DI QUESTA SCIENZA E SUOI PROGRESSI (PARAGR. 7)
(LEZIONE I) QUALITA' E DOTTRINA DEL MEDICO LEGALE (PARAGR. 8)
(LEZIONE I) DEL GIUDICE (PARAGR. 9)
(LEZIONE I) DEL METODO DELLE INVESTIGAZIONI LEGALI (PARAGR. 10)
LEZIONE II
(LEZIONE II) CENNI STORICI DELLA VERGINITA' E DELLO STUPRO (PARAGR. 1)
(LEZIONE II) ESISTENZA DELLA VERGINITA' FISICA (PARAGR. 2)
(LEZIONE II) DEFINIZIONE DELLA VERGINITA' E DELLO STUPRO E SUE LEGALI DIVISIONI (PARAGR. 3)
(LEZIONE II) MOTIVI DELLE QUESTIONI (PARAGR. 4)
(LEZIONE II) SEGNI GENERALI E LOCALI DELLA DEFLORAZIONE (PARAGR. 5)
(LEZIONE II) DELLA IMENE (PARAGR. 6)
(LEZIONE II) DEL CRUENTISMO (PARAGR. 7)
(LEZIONE II) DELLE CARUNCULE MIRTIFORMI (PARAGR. 8)
(LEZIONE II) CONCLUSIONE RIGUARDO ALLO STUPRO SEMPLICE (PARAGR. 9)
(LEZIONE II) STUPRO VIOLENTO IN UNA VERGINE (PARAGR. 10)
(LEZIONE II) STUPRO VIOLENTO IN UNA DEFLORATA (PARAGR. 11)
(LEZIONE II) IL MEDESIMO STUPRO CON VIOLENZA PRESUNTIVA (PARAGR. 12)
(LEZIONE II) STUPRO SIMULATO (PARAGR. 13)
(LEZIONE II) CAUTELE NECESSARIE AL MEDICO LEGALE NELLE CAUSE DI STUPRO (PARAGR. 14)
(LEZIONE II) SODOMIA (PARAGR. 15)
LEZIONE III
(LEZIONE III) CENNI STORICI DEL CONIUGIO, E DELLA IMPOTENZA VIRILE, STERILITA' FEMMINILE (PARAGR. 1)
(LEZIONE III) MOTIVI DELLE QUESTIONE (PARAGR. 2)
(LEZIONE III) IMPOTENZA DEL CONCUBITO E SUE DIVISIONI (PARAGR. 3)
(LEZIONE III) CAUSE E SEGNI DEDOTTI DA UN ABITO PATOLOGICO (PARAGR. 4)
(LEZIONE III) DALL'ETA' (PARAGR. 5)
(LEZIONE III) DALL'ABITO FISIOLOGICO (PARAGR. 6)
(LEZIONE III) DALL'INDOLE MORALE (PARAGR. 7)
(LEZIONE III) DALLE ABITUDINI (PARAGR. 8)
(LEZIONE III) CAUSE E SEGNI LOCALI (PARAGR. 9)
(LEZIONE III) CONTINUAZIONE [CASTRATI - SPADONI] (PARAGR. 10)
(LEZIONE III) EUNUCHI E TESTICONDI (PARAGR. 11)
(LEZIONE III) CAUSE E SEGNI LOCALI DELLA STERILITA' E IMPOTENZA FEMMINILE (PARAGR. 12)
(LEZIONE III) SEPARAZIONE DI TALAMO E DEBITO CONIUGALE - CAUTELE NE' GIUDIZI D'IMPOTENZA (PARAGR. 13)
LEZIONE IV
(LEZIONE IV) CENNI STORICI DELLA GRAVIDANZA E DEL PUERPERIO (PARAGR. 1)
(LEZIONE IV) MOTIVI DELLE QUESTIONI (PARAGR. 2)
(LEZIONE IV) AMBIGUITA' DE' SEGNI DELLA GRAVIDANZA (PARAGR. 3)
(LEZIONE IV) SEGNI GENERALI (PARAGR. 4)
(LEZIONE IV) MUTAMENTI NEGLI ORGANI SESSUALI (PARAGR. 5)
(LEZIONE IV) SOSPENSIONE DE MESTRUI (PARAGR. 6)
(LEZIONE IV) INGROSSAMENTO DELL'UTERO E DEL VENTRE (PARAGR. 7)
(LEZIONE IV) RIMBALZI FETALI (PARAGR. 8)
(LEZIONE IV) INNALZAMENTO E DISCESA DEL COLLO DELL'UTERO (PARAGR. 9)
(LEZIONE IV) MUTAMENTI NEL SUO OSCULO (PARAGR. 10)
(LEZIONE IV) VALORE DI UN INDIZIO PROPOSTO DAL BELLOC (PARAGR. 11)
(LEZIONE IV) PULSAZIONI PLACENTARIE E FETALI (PARAGR. 12)
(LEZIONE IV) COMPARAZIONE DE' SEGNI INDICATI, COME QUELLI DELLE FALSE GRAVIDANZE (PARAGR. 13)
(LEZIONE IV) GRAVIDANZA COMPOSTA, COMPLICATA, ESTRAUTERINA (PARAGR. 14)
(LEZIONE IV) CONCLUSIONE (PARAGR. 15)
(LEZIONE IV) SEGNI DEL PUERPERIO E LORO VALORE (PARAGR. 16)
LEZIONE V
(LEZIONE V) CENNI STORICI DEI MOSTRI, E DEGLI ERMAFRODITI (PARAGR. 1)
(LEZIONE V) MOTIVI DELLE QUESTIONI (PARAGR. 2)
(LEZIONE V) DEFINIZIONE DELLA MOSTRUOSITA' (PARAGR. 3)
(LEZIONE V) CLASSIFICAZIONE DEI MOSTRI (PARAGR. 4)
(LEZIONE V) OLIGOGENESI (PARAGR. 5)
(LEZIONE V) QUESTIONI SULL'ANIMAZIONE E VITALITA' (PARAGR. 6)
(LEZIONE V) IPERGENESI, E QUESTIONI ANALOGHE (PARAGR. 7)
(LEZIONE V) ESOGENESI, E QUESTIONI ANALOGHE (PARAGR. 8)
(LEZIONE V) ETEROGENESI, E QUESTIONI ANALOGHE (PARAGR. 9)
(LEZIONE V) DIPLOGENESI, E QUESTIONI ANALOGHE (PARAGR. 10)
(LEZIONE V) ERMAFRODITISMO (PARAGR. 11)
(LEZIONE V) ERMAFRODITISMO NEUTRO (PARAGR. 12)
(LEZIONE V) ANDROGINI (PARAGR. 13)
(LEZIONE V) GINANDRI (PARAGR. 14)
(LEZIONE V) GENOMETABOLE DEL MALACRANE (PARAGR. 15)
(LEZIONE V) CONCLUSIONE (PARAGR. 16)
LEZIONE VI
(LEZIONE VI) DELL'ABORTO, DELLA VITALITA' DEL FETO, E DEL FETICIDIO: MOTIVAZIONE DELLE QUISTIONI DELL'ABORTO (PARAGR. 1)
(LEZIONE VI) VITALITA' E SUA DEFINIZIONE (PARAGR. 2)
(LEZIONE VI) VITALITA' PROBABILE PRIMA DEI SETTE MESI (PARAGR. 3)
(LEZIONE VI) VITALITA' ASSOLUTA DEI FETI SETTIMESTRI (PARAGR. 4)
(LEZIONE VI) SEGNI DEI FETI IMMATURI E NON VITALI (PARAGR. 5)
(LEZIONE VI) SEGNI DEI FETI IMMATURI E VITALI (PARAGR. 6)
(LEZIONE VI) SEGNI DEI FETI MATURI E VITALI (PARAGR. 7)
(LEZIONE VI) CONCLUSIONE RISPETTO ALLA VITALITA' (PARAGR. 8)
(LEZIONE VI) FETICIDIO E SUA DEFINIZIONE (PARAGR. 9)
(LEZIONE VI) COME RIGUARDATO DALLE LEGGI (PARAGR. 10)
(LEZIONE VI) CONDIZIONI PRINCIPALI DI QUESTO DELITTO, SECONDO I CRIMINALISTI (PARAGR. 11)
(LEZIONE VI) CAUSE NATURALI DELL'ABORTO, DIVISIONE E CRITICA DEI MEZZI ABORTIVI (PARAGR. 12)
(LEZIONE VI) GIUDIZI NELLA MANCANZA DEL FETO ESPULSO (PARAGR. 13)
(LEZIONE VI) VALORE DEI SEGNI POSITIVI DELL'ABORTO CRIMINOSO (PARAGR. 14)
(LEZIONE VI) MOLE UTERINE(PARAGR. 15)
LEZIONE VII
(LEZIONE VII) CENNI STORICI DEL PARTO LEGITTIMO, SEROTINO, E CESAREO (PARAGR. 1)
(LEZIONE VII) LEGITTIMITA' DE' PARTI SEROTINI (PARAGR. 2)
(LEZIONE VII) QUALI AMMISSIBILI E QUALI NO (PARAGR. 3)
(LEZIONE VII) PARTI TARDIVI SIMULATI (PARAGR. 4)
(LEZIONE VII) PARTI GEMELLI (PARAGR. 5)
(LEZIONE VII) SOSTITUZIONE DEL PARTO (PARAGR. 6)
(LEZIONE VII) SUPERFETAZIONE (PARAGR. 7)
(LEZIONE VII) CONTRARIETA' DI PARERI SULLA SUA ESISTENZA (PARAGR. 8)
(LEZIONE VII) PROVE DI ESSA APPOGGIATE ALL'ANATOMIA PATOLOGICA (PARAGR. 9)
(LEZIONE VII) SEGNI PER CONTESTARLA (PARAGR. 10)
(LEZIONE VII) PARTO CESAREO (PARAGR. 11)
(LEZIONE VII) OPERAZIONE CESAREA VAGINALE, PUBICA, E ADDOMINALE (PARAGR. 12)
(LEZIONE VII) CONDIZIONI CHE SI RICHIEDONO AL TAGLIO CESAREO (PARAGR. 13)
(LEZIONE VII) CAUTELE CHE DEBBONO PRATICARSI IN QUESTA OPERAZIONE (PARAGR. 14)
(LEZIONE VII) QUESTIONE SULLA CAPACITA' DEI PARTI CESAREI (PARAGR. 14)
LEZIONE VIII
(LEZIONE VIII) DELL'INFANTICIDIO IN GENERALE E SUA DEFINIZIONE (PARAGR. 1)
(LEZIONE VIII) QUESTIONI CHE GLI APPARTENGONO (PARAGR. 2)
(LEZIONE VIII) DELLE DIVERSE DOCIMASIE (PARAGR. 3)
(LEZIONE VIII) DOCIMASIA IDROSTATICA COMUNE (PARAGR. 4)
(LEZIONE VIII) DOCIMASIA POLMONARE ODIERNA (PARAGR. 5)
(LEZIONE VIII) MISURA DEL TORACE (PARAGR. 6)
(LEZIONE VIII) COLORE DE' POLMONI E LORO VOLUME IN SITO (PARAGR. 7)
(LEZIONE VIII) DENSITA' (PARAGR. 8)
(LEZIONE VIII) PESO ASSOLUTO (PARAGR. 9)
(LEZIONE VIII) PROPOSTA DI UNA DOCIMASIA PNEUMO-EPATICA (PARAGR. 10)
(LEZIONE VIII) PESO SPECIFICO E RELATIVO (PARAGR. 11)
(LEZIONE VIII) COMPLESSO DE' PRINCIPII RISULTATI DAGLI ESPOSTI ESPERIMENTI (PARAGR. 12)
(LEZIONE VIII) CIRCOSTANZE STRAORDINARIE CHE NE ALTERANO IL VALORE (PARAGR. 13)
(LEZIONE VIII) DOCIMASIA VASCOLARE (PARAGR. 14)
(LEZIONE VIII) DOCIMASIA ADDOMINALE (PARAGR. 15)
(LEZIONE VIII) CONCLUSIONE RELATIVA ALLA PRIMA QUESTIONE (PARAGR. 16)
LEZIONE IX - CONTINUAZIONE DELL'INFANTICIDIO
(LEZIONE IX) IMPORTANZA DELLA SECONDA QUESTIONE CRIMINALE SULL'INFANTICIDIO (PARAGR. 1)
(LEZIONE IX) DELLA MORTE NATURALE DEL FETO ENTRO L'UTERO (PARAGR. 2)
(LEZIONE IX) DELLA MORTE DEL FETO NEI TRAVAGLI DEL PARTO (PARAGR. 3)
(LEZIONE IX) DELLA MORTE ACCIDENTALE DEL FETO FUORI DELL'UTERO (PARAGR. 4)
(LEZIONE IX) INFANTICIDIO PER OMISSIONE (PARAGR. 5)
(LEZIONE IX) OMISSIONE PER IGNORANZA (PARAGR. 6)
(LEZIONE IX) OMISSIONE PER IMPOTENZA (PARAGR. 7)
(LEZIONE IX) INFANTICIDIO DOLOSO (PARAGR. 8)
(LEZIONE IX) OMISSIONE PER MALIZIA (PARAGR. 9)
(LEZIONE IX) MEZZI CRIMINOSI PER TOGLIERE LA VITA AL NEONATO (PARAGR. 10)
(LEZIONE IX) SEGNI PER RICONOSCERNE GLI EFFETTI SUL CADAVERE, E LORO COMPARAZIONE COGLI EFFETTI DELLE MORTI NATURALI E CASUALI (PARAGR. 11)
(LEZIONE IX) CONCLUSIONE (PARAGR. 12)
LEZIONE X
(LEZIONE X) DELL'APPICCAMENTO IN GENERALE. QUESTIONI MEDICO LEGALI CHE GLI APPARTENGONO (PARAGR. 1)
(LEZIONE X) DIAGNOSI COMPLESSIVA DELLA MORTE PER APPICCAMENTO (PARAGR. 2)
(LEZIONE X) FORME PARTICOLARI - APOPLESSIA (PARAGR. 3)
(LEZIONE X) ASFISSIA (PARAGR. 4)
(LEZIONE X) TUMEFAZIONI DELLA FACCIA, ECHIMOSI E IMPRESSIONI DEL LACCIO (PARAGR. 5)
(LEZIONE X) LUSSAZIONE DELLE VERTEBRE CERVICALI (PARAGR. 6)
(LEZIONE X) ROTTURA DELLE MEMBRANE DELLE CAROTIDI (PARAGR. 7)
(LEZIONE X) PRIAPISMO (PARAGR. 8)
(LEZIONE X) SI STABILISCE LA QUESTIONE DELL'APPICCAMENTO SOPRA QUATTRO CASI POSSIBILI (PARAGR. 10)
(LEZIONE X) SECONDO CASO (PARAGR. 11)
(LEZIONE X) TERZO E QUARTO CASO (PARAGR. 12)
(LEZIONE X) CONCLUSIONE (PARAGR. 13)
LEZIONE XI
(LEZIONE XI) DELL'ANNEGAMENTO IN GENERALE (PARAGR. 1)
(LEZIONE XI) QUESTIONI MEDICO LEGALI SU QUESTO GENERE DI MORTE (PARAGR. 2)
(LEZIONE XI) OPINIONI SULLA CAUSA DELLA MORTE DEGLI ANNEGATI (PARAGR. 3)
(LEZIONE XI) SEGNI PRINCIPALI E ACCESSORI DI QUESTA MORTE (PARAGR. 4)
(LEZIONE XI) ACQUE NELLO STOMACO (PARAGR. 5)
(LEZIONE XI) ACQUE NE' BRONCHI (PARAGR. 6)
(LEZIONE XI) CONGESTIONE SANGUIGNA CEREBRALE (PARAGR. 7)
(LEZIONE XI) VALORE D'ALCUNI ALTRI SEGNI ACCESSORI (PARAGR. 8)
(LEZIONE XI) CONCLUSIONE (PARAGR. 9)
LEZIONE XII
(LEZIONE XII) QUESTIONI MEDICO-LEGALI COMPRESE NELLA LEZIONE DUODECIMA (PARAGR. 1)
(LEZIONE XII) SEGNI DI MORTE PER METIFISMO (PARAGR. 2)
(LEZIONE XII) SEGNI DI MORTE PER FULMINAZIONE (PARAGR. 3)
(LEZIONE XII) OSSERVAZIONI PROPRIE SOPRA ALCUNI INDIVIDUI PERCOSSI DAL FULMINE (PARAGR. 4)
(LEZIONE XII) CONTINUAZIONE (PARAGR. 5)
(LEZIONE XII) NECROSCOPIA D'UN FULMINATO (PARAGR. 6)
(LEZIONE XII) DEDUZIONE DALLE COSE OSSERVATE (PARAGR. 7)
(LEZIONE XII) SEGNI DI MORTE PER FREDDO (PARAGR. 8)
(LEZIONE XII) SEGNI DI MORTE PER FAME (PARAGR. 9)
(LEZIONE XII) SEGNI DI MORTE PER COMBUSTIONE UMANA SPONTANEA (PARAGR. 10)
(LEZIONE XII) SEGNI DI MORTE PER CADUTA DA UN PRECIPIZIO (PARAGR. 11)
(LEZIONE XII) SEGNI DI MORTE NATURALE IMPROVVISA (PARAGR. 12)
(LEZIONE XII) SPERIMENTI E AVVERTENZE DEL PROF. CHRISTISON SULLE CONTUSIONI, ECCHIMOSI, EMORRAGIE CHE NOTANSI NEI CADAVERI (PARAGR. 13)
(LEZIONE XII) ULTIMA QUESTIONE SULLE MORTI ACCIDENTALI (PARAGR. 14)
LEZIONE XIII
(LEZIONE XIII) CENNI STORICI DELLE FERITE IN GENERALE, E DELLA LORO MEDICO LECALE DIVISIONE (PARAGR. 1)
(LEZIONE XIII) CRITICA DELLE COMUNI DIVISIONI DELLE FERITE (PARAGR. 2)
(LEZIONE XIII) PIANO CHE DEVE ADOTTARSI NELLA TRAUMATOLOGIA FORENSE (PARAGR. 3)
(LEZIONE XIII) RIFLESSIONI SULLE DIVISIONI DEL PLOUQUET (PARAGR. 4)
(LEZIONE XIII) NOSTRA DIVISIONE DELLE FERITE, E DELLE DIFFERENZE DELLE FERITE
SANABILI (PARAGR. 5)
(LEZIONE XIII) DELLE FERITE
INSANABILI E DELLE LORO DIFFERENZE (PARAGR. 6)
(LEZIONE XIII) DELLA INSANABILITA'
INDIVIDUALE (PARAGR. 7)
(LEZIONE XIII) FIN DOVE LA RAGIONE MEDICA E I FATTI PERMETTONO DI ESTENDERLA (PARAGR. 8)
(LEZIONE XIII) DELLA INSANABILITA'
ACCIDENTALE (PARAGR. 9)
(LEZIONE XIII) FIN DOVE LA CRITICA DE' FATTI PERMETTE DI ESTENDERLA (PARAGR. 10)
(LEZIONE XIII) NECESSITA' DI DETERMINARE A QUALI INDIZI POSSA RICONOSCERSI L'INSANABILITA' D'UNA FERITA (PARAGR. 11)
LEZIONE XIV (DELLE CONDIZIONI CHE DETERMINANO LA LEGALITA' IN GENERALE DI UNA FERITA)
(LEZIONE XIV) LE FERITE SI FANNO
LETALI PER DUE PRINCIPALI CONDIZIONI (PARAGR. 1)
(LEZIONE XIV) CIO' E' DIMOSTRATO NELLE FERITE DEL CAPO (PARAGR. 2)
(LEZIONE XIV) NELLE FERITE DEL MIDOLLO SPINALE (PARAGR. 3)
(LEZIONE XIV) NELLE FERITE DEL COLLO (PARAGR. 4)
(LEZIONE XIV) NELLE FERITE DEL POLMONE (PARAGR. 5)
(LEZIONE XIV) NELLE FERITE DEL CUORE (PARAGR. 6)
(LEZIONE XIV) NELLE FERITE DELL'ESOFAGO (PARAGR. 7)
(LEZIONE XIV) NELLE FERITE DEL DIAFRAMMA (PARAGR. 8)
(LEZIONE XIV) NELLE FERITE DEL VENTRICOLO E DELLE INTESTINA (PARAGR. 9)
(LEZIONE XIV) NELLE FERITE DEL PANCREAS (PARAGR. 10)
(LEZIONE XIV) NELLE FERITE DEL MESENTERIO, DELLA MILZA, E DEL FEGATO (PARAGR. 11)
(LEZIONE XIV) NELLE FERITE DEGLI ORGANI URINARI E RIPRODUTTORI INTERNI (PARAGR. 12)
(LEZIONE XIV) CONCLUSIONE (PARAGR. 13)
LEZIONE XV (SINTOMATOLOGIA DELLE FERITE)
(LEZIONE XV) PROBLEMA MEDICO-LEGALE INTORNO AL PROGNOSTICO D'UNA FERITA (PARAGR. 1)
(LEZIONE XV) L'ESAME DELLA PARTE LESA E I SINTOMI CHE ACCOMPAGNANO IL FERIMENTO SONO LE SOLE GUIDE ALLA PROGNOSI (PARAGR. 2)
(LEZIONE XV) VALORE DEI SINTOMI PER ISTITUIRE UN PROGNOSTICO NELLE FERITE DELLE ESTREMITA'(PARAGR. 3)
(LEZIONE XV) NELLE FERITE DELLA TESTA (PARAGR. 4)
(LEZIONE XV) NELLE FERITE DEL MIDOLLO SPINALE (PARAGR. 5)
(LEZIONE XV) NELLE FERITE DEL COLLO (PARAGR. 6)
(LEZIONE XV) NELLE FERITE DEL PETTO (PARAGR. 7)
(LEZIONE XV) NELLE FERITE DEL DIAFRAMMA (PARAGR. 8)
(LEZIONE XV) NELLE FERITE DELLO STOMACO E INTESTINI (PARAGR. 9)
(LEZIONE XV) NELLE FERITE DEL FEGATO (PARAGR. 10)
(LEZIONE XV) NELLE FERITE DELLA MILZA (PARAGR. 11)
(LEZIONE XV) NELLE FERITE DEGLI ORGANI URINARI (PARAGR. 12)
(LEZIONE XV) NELLE FERITE DEGLI ORGANI GENITALI D'AMBO I SESSI (PARAGR. 13)
(LEZIONE XV)RIFLESSIONI INTORNO AI GIORNI CRITICI DELLE FERITE (PARAGR. 14)
(LEZIONE XV) CONCLUSIONE INTRONO ALLA PROGNOSI DI ASSOLUTA INSANABILITA' (PARAGR. 15)
(LEZIONE XV) AVVERTIMENTO AI PERITI (PARAGR. 16)
LEZIONE XVI (DELLE FERITE DE' PRINCIPALI VASI SANGUIGNI)
(LEZIONE XVI) SECONDO PROBLEMA MEDICO-LEGALE INTORNO ALLA MORTE DEL FERITO (PARAGR. 1)
(LEZIONE XVI) INFLUENZE DEI PROGRESSI ATTUALI DELLA CHIRURGIA SULLA LIMITAZIONE DELLE FERITE INSANABILI (PARAGR. 2)
(LEZIONE XVI) CAUSE CHE HANNO ACCELERATO I DETTI PROGRESSI NELLE FERITE LETALI PER EMORRAGIA (PARAGR. 3)
(LEZIONE XVI) OLTRE ALLA QUALITA' E SITO DEL VASO SANGUIGNO FERITO, SI PROPONGONO DUE ALTRE CONDIZIONI DA ESAMINARSI, PRIMA DI ATTRIBUIRE TUTTA ALLA LESIONE LA MORTE SEGUITA (PARAGR. 4)
(LEZIONE XVI) RIFLESSIONI DI PETIT SULLA FORZA COMPLESSIVA DELLE PARTI ADIACENTI ALLA FERITA (PARAGR. 5)
(LEZIONE XVI) RIFLESSIONI DI HOGDSON SUL PROCESSO CHE LA NATURA IMPIEGA PER ARRESTARE UNA EMORRAGIA (PARAGR. 6)
(LEZIONE XVI) CONSEGUENZE MEDICO-LEGALI DELLE PROPOSTE RIFLESSIONI (PARAGR. 7)
(LEZIONE XVI) LIMITAZIONE DELL'INSANABILITA' ASSOLUTA DELLE FERITE DEI VASI SANGUIGNI DELLE ESTREMITA' (PARAGR. 8)
(LEZIONE XVI) DEI VASI SANGUIGNI DELLA CAVITA' DEL CRANIO (PARAGR. 9)
(LEZIONE XVI) DEI VASI SANGUIGNI DEL COLLO (PARAGR. 10)
(LEZIONE XVI) DEI VASI SANGUIGNI DEL TORACE (PARAGR. 11)
(LEZIONE XVI) DEI VASI SANGUIGNI DELLA CAVITA' DEL CRANIO (PARAGR. 12)
LEZIONE XVII (DELLE FERITE DE' PRINCIPALI CENTRI E TRONCHI NERVOSI)
(LEZIONE XVII) INFLUENZE DELLA MODERNA NEUROLOGIA SULLA COGNIZIONE PATOLOGICA DELLE FERITE DEI NERVI (PARAGR. 1)
(LEZIONE XVII) DELLE FERITE CHE INTERESSANO I NERVI DELLE ESTREMITA' (PARAGR. 2)
(LEZIONE XVII) DELLE FERITE DELLA SOSTANZA CEREBRALE (PARAGR. 3)
(LEZIONE XVII) DELLE FERITE DEL CERVELLETTO (PARAGR. 4)
(LEZIONE XVII) DELLE FERITE DEL MIDOLLO SPINALE (PARAGR. 5)
(LEZIONE XVII) CONGETTURE INTORNO AL CIRCOLO NERVOSO (PARAGR. 6)
(LEZIONE XVII) DELLE FERITE DEL PAIO VAGO E DELL'INTERCOSTALE (PARAGR. 7)
(LEZIONE XVII) CONTINUAZIONE (PARAGR. 8)
(LEZIONE XVII) DELLE FERITE DEL PLESSO CARDIACO (PARAGR. 9)
(LEZIONE XVII) DELLE FERITE DEI NERVI FRENICI (PARAGR. 10)
(LEZIONE XVII) DELLE COMMOZIONI E IN PARTICOLARE DI QUELLE DEL CERVELLO (PARAGR. 11)
(LEZIONE XVII) DELLE FERITE AVVELENATE (PARAGR. 12)
(LEZIONE XVII) DELLE FERITE COMPLICATE (PARAGR. 13)
(LEZIONE XVII) DELLE MACCHIE DI SANGUE (PARAGR. 14)
(LEZIONE XVII) OSSERVAZIONI MICROSCOPICHE (PARAGR. 15)
(LEZIONE XVII) ANALISI CHIMICA (PARAGR. 16)
(LEZIONE XVII) ODORE SPECIFICO (PARAGR. 17)
LEZIONE XVIII [DEL VENEFICI E DEI VELENI IN GENERALE (N.B.: PER ERRORE DI STAMPA QUESTA E' INDICATA COME LEZIONE VIII)]
(LEZIONE XVIII) CENNI STORICI (PARAGR. 1)
(LEZIONE XVIII) AVANZAMENTI DELLA TOSSICOLOGIA MODERNA (PARAGR. 2)
(LEZIONE XVIII) DISTRIBUZIONE DELLE MATERIE A NORMA DELLE QUISTIONI PRINCIPALI NELLE CAUSE DI VENEFICIO (PARAGR. 3)
(LEZIONE XVIII) DELL'ESISTENZA DEI VELENI ASSOLUTI (PARAGR. 4)
(LEZIONE XVIII) DEFINIZIONE DEL VELENO (PARAGR. 5)
(LEZIONE XVIII) PER QUANTE E QUALI VIE I VELENI S'INTRODUCONO NELL'ORGANISMO (PARAGR. 6)
(LEZIONE XVIII) A QUANTI E QUALI VELENI DOVREBBE LIMITARSI LA MEDICINA FORENSE, CONSIDERATO IL VENEFICIO DAL SOLO LATO CRIMINALE, E IL VELENO COME SOLO ISTRUMENTO DI DELITTO (PARAGR. 7)
(LEZIONE XVIII) QUALI DIFFERENZE ABBIANSI AD AMMETTERE NEI VELENI IN MEDICINA LEGALE (PARAGR. 8)
(LEZIONE XVIII) QUALI SIANO LE TEORICHE AL MODO D'AGIRE DEI VELENI, LE PIU' CONFACEVOLI AI BISOGNI DELLA MEDICINA LEGALE (PARAGR. 9)
(LEZIONE XVIII) DEI MODIFICATORI
DIRETTI E INDIRETTI DELLE SOSTANZE VENEFICHE (PARAGR. 10)
(LEZIONE XVIII) CLASSIFICAZIONE DEI VELENI (PARAGR. 11)
LEZIONE XIX (DEL VENEFICIO E DEI SINTOMI CHE LO DENUNCIANO)
(LEZIONE XIX) COS'E' VENEFICIO E COME PUO' RISCONOSCERSI, CHE V'E' O V'E' STATO AVVELENAMENTO (PARAGR. 1)
(LEZIONE XIX) ESISTONO SINTOMI GENERALI DEL VENEFICIO, O SINTOMI PARTICOLARI, MENTRE L'AVVELENATO E' IN VITA, DI QUESTO O QUEL VELENO? (PARAGR. 2)
(LEZIONE XIX) SINTOMATOLOGIA DE' VELENI SECONDO LA LORO CLASSIFICAZIONE (PARAGR. 3)
(LEZIONE XIX) SINTOMATOLOGIA COMPARATIVA, OVVERO DEI MORBI CHE PORTANO CON SE GLI STESSI SINTOMI DURANTE LA VITA (PARAGR. 4)
(LEZIONE XIX) ESISTONO ALTERAZIONI DI TESSUTO PARTICOLARI DOPO LA MORTE DELL'AVVELENATO, REFERIBILI A QUESTO O QUEL VELENO? (PARAGR. 5)
(LEZIONE XIX) LESIONI DI TESSUTO REFERIBILI AI VELENI SECONDO LA LORO CLASSIFICAZIONE (PARAGR. 6)
(LEZIONE XIX) SINTOMATOLOGIA COMPARATIVA DELLE LESIONI LASCIATE NEI CADAVERI DA MALATTIE NATURALI(PARAGR. 7)
(LEZIONE XIX) QUALI GRADI DI CERTEZZA POSSONO DARE NELLE CAUSE DI VENEFICIO LE SOLE OSSERVAZIONI PATOLOGICHE (PARAGR. 8)
LEZIONE XX (DELL'INDAGINE E DELLA RICOGNIZIONE DEL VELENO)
(LEZIONE XX) DOVERI DEL PERITO NELL'APPARECCHIARSI ALLA RICERCA E RICOGNIZIONE DEL VELENO (PARAGR. 1)
(LEZIONE XX) CARATTERI FISICI DE' VELENI, E LORO VALORE (PARAGR. 2)
(LEZIONE XX) IN QUANTI MODI SI PUO' PRESENTARE LA MATERIA DA ESAMINARSI (PARAGR. 3)
(LEZIONE XX) VELENI INORGANICI
IRRITANTI (PARAGR. 4)
(LEZIONE XX) VELENI ARSENICALI (PARAGR. 5)
(LEZIONE XX) PREPARAZIONI D'ANTIMONIO, DI RAME, DI STAGNO (PARAGR. 6)
(LEZIONE XX) PREPARAZIONI DI ZINCO, D'ARGENTO, D'ORO (PARAGR. 7)
(LEZIONE XX) PREPARAZIONI DI BISMUTO, DI FERRO, DI PIOMBO (PARAGR. 8)
(LEZIONE XX) ACIDI CONCENTRATI: SOLFORICO, NITRICO, IDROCLORICO (PARAGR. 9)
(LEZIONE XX) ALKALI CONCENTRATI: POTASSA, SODA, AMMONIACA (PARAGR. 10)
(LEZIONE XX) TERRE ALKALINE CAUSTICHE: CALCE, BARITE (PARAGR. 11)
(LEZIONE XX) ALCUNI CORPI COMBUSTIBILI: FOSFORO, FEGATO DI ZOLFO (PARAGR. 12)
(LEZIONE XX) VELENI ORGANICI NARCOTICI: OPPIO, MORFINA, E SUOI SALI (PARAGR. 13)
(LEZIONE XX) ACONITO, CICUTA E DIGITALE (PARAGR. 14)
(LEZIONE XX) STRAMONIO, GIUSQUIAMO, BELLADONNA, E LORO ALKALOIDI (PARAGR. 15)
(LEZIONE XX) DELFINA, BRUCINA, E PICROTOSSINA (PARAGR. 16)
(LEZIONE XX) NOCE VOMICA, FAVA DI S. IGNAZIO, ELLEBORO E, E LORO ALKALOIDI (PARAGR. 17)
(LEZIONE XX) JIODIO, ACIDO IDROIODICO, ACIDO OSSALICO (PARAGR. 18)
(LEZIONE XX) VELENI ORGANICI
SEPTICI. CANTARIDI, ACIDO IDROCIANONICO (PARAGR. 19)
(LEZIONE XX) DIFFICOLTA' DELLE SPERIENZE CHIMICHE SUL VENEFICIO, E NECESSITA' DI ESERCITARE IN ESSE GLI ALUNNI DI MEDICINA LEGALE (PARAGR. 20)
LEZIONE XXI (DELLA DICHIARAZIONE DEL VENEFICIO)
(LEZIONE XXI) DI ALCUNE ALTRE QUESTIONI RELATIVE AL VENEFICIO (PARAGR. 1)
(LEZIONE XXI) DEI MODIFICATORI INDIRETTI DELL'AZIONE DEI VELENI (PARAGR. 2)
(LEZIONE XXI) VALORE DELLE SPERIENZE SUGLI ANIMALI BRUTI (PARAGR. 3)
(LEZIONE XXI) DELL'AVVELENAMENTO LENTO (PARAGR. 4)
(LEZIONE XXI) DELLA RICERCA DEL VELENO DOPO L'INUMAZIONE DEL CADAVERE (PARAGR. 5)
(LEZIONE XXI) DEL VENEFICIO OPERATO PER L'APPLICAZIONE D'UN VELENO SUL TESSUTO SUBCUTANEO (PARAGR. 6)
(LEZIONE XXI) COMPLICAZIONE DI DUE CAUSE MORTIFERE, L'UNA DI VELENO, L'ALTRA DI COMUNE AGENTE MORBOSO, CHE SI RINVENGONO ENTRO IL CADAVERE (PARAGR. 7)
(LEZIONE XXI) DELL'AVVELENAMENTO SIMULATO, E DEI VELENI INIETTATI NEL CANALE ALIMENTARE DOPO LA MORTE (PARAGR. 8)
(LEZIONE XXI) QUESTIONE SULLA TERAPEUTICA DEL VENEFICIO, E CENNI SUI CONTRAVVELENI (PARAGR. 9)
(LEZIONE XXI) CONCLUSIONE (PARAGR. 10)
LEZIONE XXII (DELLE MALATTIE MENTALI)
(LEZIONE XXII) CENNI STORICI (PARAGR. 1)
(LEZIONE XXI) DELLE MALATTIE MENTALI IN GENERALE (PARAGR. 2)
(LEZIONE XXII) DELLA IMBECILLITA'. SUA NATURA, E CARATTERI PSICOLOGICI (PARAGR. 3)
(LEZIONE XXII) CONSEGUENZE LEGALI (PARAGR. 4)
(LEZIONE XXII) REGOLE PER RICONOSCERLA, E DICHIARARLA (PARAGR. 5)
(LEZIONE XXII) DELLA DEMENZA. SUA NATURA E CARATTERI PSICOLOGICI (PARAGR. 6)
(LEZIONE XXII) CONSEGUENZE LEGALI (PARAGR. 7)
(LEZIONE XXII) REGOLE PER RICONOSCERLA, E DICHIARARLA (PARAGR. 8)
(LEZIONE XXII) DELLA MANIA. SUA NATURA E CARATTERI PSICOLOGICI (PARAGR. 9)
(LEZIONE XXII) CONSEGUENZE LEGALI (PARAGR. 10)
(LEZIONE XXII) REGOLE PER RICONOSCERLA, E DICHIARARLA (PARAGR. 11)
LEZIONE XXIII (CONTINUAZIONE DELLE MALATTIE MENTALI)
(LEZIONE XXIII) DELLA INTERMITTENZA NELLE ALIENAZIONI MENTALI, OSSIA DE' LUCIDI INTERVALLI (PARAGR. 1)
(LEZIONE XXIII) DEL DELIRIO FEBBRILE (PARAGR. 2)
(LEZIONE XXIII) DELLA UBBRIACHEZZA (PARAGR. 3)
(LEZIONE XXIII) DELLO STATO INTERMEDIO TRA IL SONNO E LA VEGLIA (PARAGR. 4)
(LEZIONE XXIII) DELLO SMARRIMENTO MOMENTANEO, E FUROR TRANSITORIO (PARAGR. 5)
LEZIONE XXIV (CONTINUAZIONE DELLE MALATTIE MENTALI)
(LEZIONE XXIII) DEL SONNAMBULISMO (PARAGR. 1)
(LEZIONE XXIII) DELLE TENDENZE IRRESISTIBILI (PARAGR. 2)
(LEZIONE XXIII) DEI SORDI E MUTI (PARAGR. 3)
(LEZIONE XXIII) AVVERTENZE INTORNO AD ALCUNI ARTICOLI ESCLUSI DAL NOSTRO TRATTATO DI MEDICINA LEGALE (PARAGR. 4)