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Informatizzazione di un articolo di Domenico Danzuso da estratto (con dedica autografa di A. Aniante) di "Società e Letteratura a Catania tra le due guerre", Palumbo, 1978: per l'efficacia, la competenza e la professionalita concentrate in una stringatezza utile qui dal punto di vista informatico è stato ritenuto il lavoro meglio proponibile anche per il fatto che recupera interventi pregressi di notevole importanza.
Tutto questo in attesa di visionare una serie di studi recentissimi, anche discussi in sede universitaria, variamente dedicati al personaggio Aniante.
cliccando sulle frecce sottostanti si ritorna alla schermata specificatamente dedicata ad A. Aniante

Domenico Danzuso (Catania, 1922 – 2000) è stato un critico teatrale italiano.
Per cinquant'anni le sue critiche su spettacoli di prosa e di lirica rappresentati in Italia e all'estero (e pubblicati anche su riviste come Dramma, Sipario, Histrio e Prima Fila, oltre che sul giornale La Sicilia) rappresentarono una voce autorevole per il mondo dello spettacolo.
Fondatore e membro del consiglio dell'Associazione critici di teatro, fu anche per anni docente di storia dello spettacolo nell'Accademia di belle arti di Catania.
Fu anche molto attivo nel sindacato dei giornalisti, ricoprendo cariche nazionali e regionali.
Tra i più prestigiosi riconoscimenti ricevuti in vita, il premio Flaiano, la Lente d'oro per la critica drammatica e il Randone.
Ha pubblicato numerosi libri, tra cui Musica, musicisti e teatri a Catania, scritto con Giovanni Idonea, con cui ha curato anche le Memorie storiche del Teatro Massimo Bellini, Bellini e le sue donne e Cento giorni di teatro.
Dopo la sua scomparsa, gli sono stati intitolati una strada, una biblioteca comunale dello spettacolo (in cui sono confluiti migliaia di volumi specialistici donati dalla famiglia) e alcuni premi.
Uno di essi, organizzato dal Lions Catania Host e dalla SCAM (Società catanese amici della musica) premia ogni anno un giovane attore di prosa e un giovane cantante lirico.
[Estratto da: wikipedia.org]