William Bligh in un ritratto di Bligh risalente al 1775 attribuito al pittore John Webber =William Bligh (Saint Tudy, 9 settembre 1754 – Londra, 6 dicembre 1817) è stato un ufficiale britannico, noto per essere stato al comando della HMS Bounty durante il celebre ammutinamento. Il ritrovamento in un vecchio baule in soffitta del diario di bordo del vascello di sua Maestà Britannica Briton, appena venduto da una casa d'asta per 40mila sterline, riaccende i riflettori su una delle più popolari vicende della marineria di tutti i tempi.
Nato nel piccolo villaggio di Saint Tudy, nei pressi della città di Bodmin (Cornovaglia), fu figlio unico di Francis Bligh, morto il 27 dicembre 1780, e di Jane Pearce, che morì quando il giovane William aveva solo 14 anni. All'età di sette anni fu assegnato come servitore personale del comandante della HMS Monmouth nel 1762. A quel tempo era una pratica abbastanza diffusa entrare giovanissimi nella Royal Navy con lo scopo di trascorrere il più velocemente possibile il periodo minimo necessario per una veloce promozione ai gradi successivi. Nel 1770 prestò servizio sulla HMS Hunter e divenne aspirante guardiamarina nel 1771 a bordo della HMS Crescent dove rimase in servizio per tre anni, per poi passare a bordo della HMS Ranger. Nel 1776 Bligh fu scelto dal capitano James Cook per il suo sfortunato viaggio a bordo della HMS Resolution durante il quale lo stesso Cook trovò la morte nelle Hawaii.
Di ritorno da questa spedizione Bligh ritornò in patria nel 1780 consegnando un esauriente resoconto del viaggio e della morte di Cook. Dopo un periodo di ferma di circa un anno, il 4 febbraio 1781 Bligh sposò Elizabeth Betham, figlia di un funzionario in servizio nella cittadina di Douglas, sull'Isola di Man, subito dopo aver raggiunto il grado di sottotenente di vascello. Tornato in servizio attivo dopo pochissimi giorni dal matrimonio a bordo della HMS Belle Poule, nell'agosto di quello stesso anno, partecipò alla battaglia di Dogger Bank, durante la quarta guerra anglo-olandese e nel 1782 si adoperò per la difesa di Gibilterra contro la flotta spagnola.
Tra il 1783 ed il 1787 Bligh prestò servizio nella marina mercantile e venne assegnato al comando della HMS Bounty, per volontà del naturalista e botanico inglese Joseph Banks, per una spedizione scientifica organizzata dalla Royal Society for the encouragement of Arts, Manufactures & Commerce e diretta a Tahiti con lo scopo di prelevare in loco alcune piante dell'albero del pane. Il Bounty salpò il 23 dicembre 1787 ed il viaggio verso Tahiti si rivelò ben presto molto arduo, e dopo aver tentato senza successo di doppiare Capo Horn, la nave si diresse verso il famigerato Capo di Buona Speranza costringendo la nave ad un consistente ritardo su quanto programmato. Bligh giunse a Tahiti nell'aprile di quello stesso anno e fu costretto ad un ulteriore ritardo per attendere la maturazione delle piante dell'albero del pane.
.Il 28 aprile 1789 un gruppo di ammutinati, capitanati dal suo secondo Fletcher Christian, costrinsero Bligh e i diciotto marinai rimasti a lui fedeli ad abbandonare la nave a bordo di una lancia con cibo e acqua per pochi giorni e con solo un sestante per orientarsi in mare. Nonostante fosse una impresa disperata, dopo circa 47 giorni di viaggio, Bligh riuscì a condurre i suoi uomini prima verso l'atollo di Tofua, per approvvigionarsi, e poi a raggiungere l'isola di Timor, perdendo un solo uomo.
Le ragioni dell'ammutinamento sono ancora oggetto di dibattito (pur se sarebbe stato scoperta recentemente la "relazione di un sopravvissuto") tuttavia è certo che al suo ritorno in patria Bligh venne sottoposto alla corte marziale ed esonerato dal comando per la perdita del Bounty (la corte marziale era obbligatoria per chi perdeva una nave), ma restò tuttavia in servizio nella Royal Navy. Dal 1791 al 1793 fu assegnato in servizio sullo Sloop-of-war HMS Providence, che, insieme con una seconda nave, la HMS Assistance', tentò una seconda spedizione per prelevare piante dell'albero del pane da Tahiti e trasportarle nelle colonie delle Indie occidentali. Questa seconda spedizione ebbe successo e, durante il tragitto, Bligh prelevò alcuni frutti di blighia in Giamaica che consegnò alla Royal Society al suo ritorno in patria. Il nome scientifico di questa pianta, Blighia sapida, è stato scelto proprio in onore di Bligh.
In qualità di comandante della HMS Director Bligh partecipò alla battaglia di Camperdown svoltasi l'11 ottobre 1797, dove procurò seri danni a ben tre navi olandesi, la Haarlem, la Alkmaar e la Vrijheid. Il 2 aprile 1801, al comando della HMS Glatton, Bligh partecipò alla battaglia di Copenaghen, in occasione della quale ricevette un encomio formale dall'ammiraglio Horatio Nelson.
Nel 1805 venne nominato governatore del Nuovo Galles del Sud, per volere di Joseph Banks, incarico che iniziò a ricoprire di fatto solo nell'agosto del 1806. A causa del suo atteggiamento rigido nei confronti di ogni tipo di illecito, Bligh entrò presto in conflitto con il pioniere dell'industria della lana John Macarthur, e con altri importanti rappresentanti della corona britannica come Thomas Jamison, i quali da tempo avevano intrapreso una lunga serie di traffici e di speculazioni commerciali poco limpidi ed ai quali Bligh intendeva porre un freno.
Disegno propagandistico dell'arresto di Bligh da parte della New South Wales Corps durante la ribellione del rum.
Il protrarsi di questo conflitto portò ad una vera e propria ribellione nota come ribellione del rum che portò nel 1808 alla deposizione e all'arresto di Bligh da parte dei rivoltosi, guidati dal comandante dei New South Wales Corps il maggiore George Johnston, il 26 gennaio 1808. Trasportato sulla HMS Porpoise in qualità di prigioniero, venne condotto nel porto di Hobart, in Tasmania, dove fu liberato solamente agli inizi del 1810. Il 17 gennaio 1810 Bligh raggiunse il porto di Sidney ed iniziò subito a raccogliere prove per la messa sotto corte marziale di Johnston.
Targa commemorativa posta nella abitazione londinese di William Bligh.Il processo, a cui partecipò attivamente, durò da maggio ad ottobre e portò alla condanna di Johnston che venne espulso dal corpo dei Royal Marines senza alcun compenso. Per contro Bligh ricevette la promozione a Contrammiraglio e nel 1814 venne ulteriormente promosso al grado di ammiraglio. Tuttavia questa promozione fu soltanto nominale, in quanto dopo la sua liberazione Bligh non ricevette alcun incarico di una certa rilevanza, tuttavia non restò inattivo e si dedicò alla progettazione del North Bull Wall, una barriera artificiale costruita alla foce del fiume Liffey, a Dublino, con lo scopo di contrastare l'effetto Venturi. L'attuale North Bull Island è un isolotto artificiale frutto dei sedimenti di sabbia causati dal progetto di Bligh, il quale nel frattempo si dedicò alla rilevazione topografica della baia di Dublino.
Durante gli ultimi anni della sua vita, Bligh visse a Farningham nella sua magione e morì in Bond Street, a Londra, il 6 dicembre 1817. Venne seppellito nel cimitero della chiesa parrocchiale di Lambeth.
[testo da "Wikipedia", l'enciclopedia libera on line - sotto voce]
L'ammutinamento del Bounty, che ha ispirato il racconto di Jules Verne «I ribelli del Bounty» e tre film, protagonisti Clark Gable nel 1935, Marlon Brando nel 1962 e Mel Gibson nel 1984.
Ma soprattutto ripropone un vecchio quesito: come andarono veramente le cose, chi erano i cattivi e chi i buoni?
La trama è presto detta: il Bounty è una nave inglese agli ordini del sadico William Blight (sullo schermo Charles Laughton, Trevor Howard, e Anthony Hopkins) che proprio con i suoi crudeli e paranoici metodi di comando, il 28 aprile 1789 costringe alla rivolta la sua ciurma.
L'ammutinamento viene guidato dal secondo ufficiale Fletcher Christian che poi abbandona Blight su una scialuppa insieme a pochi marinai fedeli, pensando di mandarlo incontro a morte certa.
Invece l'ufficiale, con un'impresa rimasta storica, copre 3618 miglia in 47 giorni, su un guscio di sette metri, praticamente senza viveri, si rifornirà nelle poche isole incrociate, e strumenti per orientarsi.
Tornato in Gran Bretagna, scatena secondo le norme del diritto intermedio avverso i criminali la caccia agli ammutinati ma alla fine ne trova solo sei, due graziati, uno assolto e tre impiccati.
Gli altri si erano rifugiati con alcune donne e uomini tahitiani a Pitcairn, sperduto arcipelago di quattro isole dell'oceano pacifico.
Ed è proprio del ritrovamento dell'ultimo superstiste che parla il diario di bordo del Briton, corredato illustrazioni e note, redatto dal diciottenne cadetto di Marina John Bolton Woodthorp nel 1814.
Ma se sei andarono a giudizio, che fine hanno fatto gli altri? Si erano ammazzati tra di loro o con i tahitiani che li avevano seguiti.
Dimostrando un'indole tutt'altro che pacifica.
Difatti scavando bene nella storia si scopre così che le cose non andarono come ce le hanno tramandate le diverse pellicole.
L'equipaggio inizialmente era composto 44 uomini più il capitano, ma si ribellarono solo in 19, compresi Fletcher Christian, due non si schierano, e ben 23 restarono fedeli a Blight.
Ma solo 18 presero posto nella scialuppa, gli altri cinque furono costretti, causa le loro specifiche competenze, a rimanere con i rivoltosi.
E difatti quando vennero raggiunti dal Pandora e portati in patria, vennero assolti grazie alla testimonianza di Blight.
Dei 19 rivoltosi, come detto, tre vennero invece impiccati, uno assolto e due perdonati.
Gli altri finirono tutti tragicamente.
Due rimasero a Tahiti e si uccisero l'un l'altro.
Gli altri raggiunsero Pitcairm e continuarono a scannarsi tra loro oppure a morire in scontri con i tahitiani portati con loro.
I ribelli trattavano gli indigeni peggio di come Blight trattava loro.
Dei veri schiavi per questo costretti alla rivolta.
Alla fine dopo 25 anni quando John Bolton Woodthorp approdò sull'isola era rimasto in vita solo John Adam, arruolatosi con il nome di Alexander Smith, che venne graziato.
Il documento che racconta l'incontro è stato trovato qualche tempo fa in un vecchio baule «Diverse canoe ci raggiunsero» scrisse Woodthorp in corsivo.
«Trovata l'isola abitata da discendenti di mister F Christian» poi racconta cos'era succeduto 25 anni prima: «.nove inglesi, undici thaitiani fra donne e uomini si stabilirono lì, bruciarono il Bounty» i sopravissuti ora «Parlano un buon inglese così come la lingua di Thaiti, al momento sono 48 abitanti».
Il curatore del National Maritime Museum, John Mcaleer ha confermato l'identità di John Bolton Woodthorp, dicendo che all'epoca era in fase di addestramento per diventare ufficiale e disegni e note erano probabilmente parte dei suoi doveri di cadetto.
Così il diario di bordo nei giorni scorsi è stato aggiudicato per 40mila sterline, dopo essere partito da una base di mille, dalla Cheffin's Auction House.
Edito su "Il Giornale.it", voce "Cultura", da Enrico Silvestri - 28 novembre 2009, 09:08