Il borgo di TERZORIO prima di passare all'insediamento monastico di VILLAREGIA, passò attraverso varie dominazioni (ultime quelle di Adelaide di Susa e dei Conti di Ventimiglia) ma nella romanità verisimilmente il suo territorio apparteneva alla villa romana di POMPEIANA.
Come il nome stesso suggersisce, TERZORIO dovette essere la parte di terre, nella misura di un terzo, staccata dal latifondo di POMPEIANA per farne assegnazione a famiglie di Longobardi che, sotto il re Rotari a metà VII sec., avevano invaso queste contrade.
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Questa è l'opinione di vari storici, tra cui L. Giordano, ma la stessa indagine topo/onomastica avvalora l'ipotesi che TERZORIO si sia evoluto come insediamento rusrale autonomo proprio sotto i Longobardi.
Due sono oggi, come da sempre, i cognomi più frequenti a Terzorio: LOMBARDI (un Oberto Lombardo, console di Terzorio, nel XIII secolo) e FILIPPI.
Lombardi è un nome formatosi, tramite latinizzazione, dall'etnico *Langbarden (*lang="lungo", *barda="barba") da cui si formarono vari cognomi derivati oltre a Lombardi come Longobardi, Bardi e dia di seguito.
Filippi ha alla base il cognome greco-latino Philippus ("amico dei cavalli"): tal nome si sviluppò nell'alto medioevo per il culto dell'apostolo Filippo ma ebbe la sua massima diffusione proprio nella "Liguria Marittima" ai tempi della dominazione bizantina e per l'operato dei monaci greci ed orientali.
I Filippi sono attestati sia a Pompeiana che a Terzorio a prova dell'influenza di Bisanzio: i Lombardi tanto documentati a Terzorio non lo sono invece in Pompeiana.
Questo sgnale comprova una genesi longobarda di Terzorio. Qui doveva esser stata sistemata qualche famiglia longobarda secondo un rapporto di dipendenza da una Curtis Regia nome che risulta in una certa relazione con la Villa Regia da cui si evolse VILLAREGIA sito in cui è da sempre attestata la presenza del cohnome Gastaldi che deriva dal longobardico castaldus, termine che indicava l'"amministratore" della curtis regia ("bene fondiario del re") e che poi indicò i curatori dei "beni fondiari" dei duchi longobardi o di enti ecclesiastici (il nome si conservò anche nell'amministrazione dei Franchi ancora per segnalare gli "amministratori" di beni fondiari, di aziende africole laiche od ecclesiastiche, di proprietà demaniali).
E' facile che un ceppo longobardo si sia quindi innestato a metà VII sec. a Terzorio, parte del possedimento romano pompeiano, dove erano già stanziate famiglie di onomastica romana e cristiana come i Filippi ed i Martini.
Ancora a Villaregia, nell'area di S. Stefano, si trova estremamente diffuso il cognome Garibaldi che deriva dal personale longobardo composto da *gaira-/ *gaiza- ("lancia") e da *baltha ("audace, coraggioso"): cognome che rinvia ad una specializzazione militare che non è invece insita in Lombardi.
Si può ipotizzare quindi che verso il VII-VIII sec., nell'area dell'antica villa porciana sia stata impiantata una Villa Regia amministrata da un Castaldus/ Gastaldus fiancheggiato da Garibaldi cioè, nell'originario significato germanico, "uomini coraggiosi armati di lancia"