head> Ministero dei lavori pubblici, strada ferrata dal centro del piemonte al mare Ligustico verso la Riviera di Ponente = la contrasta scelta tra Oneglia e Savona. La delusione di Oneglia, dopo la scelta a favore di Savona, sperannzosa di diventare un secondo punto di arrivo della ferrovia sabauda dopo la realizzazione della variante Cuneo - Ventimiglia
cultura barocca
Riprod.e informat.di B. E. Durante

La linea ferroviaria del Ponente Ligure ha una storia antica e caratterizzata anche dai molti illustri personaggi che la percorsero in tempi diversi e naturalmente con carrozze via via diverse naturalmente trainate da motrici a vapore come si vede in questa immagine riguardante Sanremo anche se il terminale più celebre dopo la piccola stazione ottocentesca sarebbe diventata la grande STAZIONE INTERNAZIONALE DI VENTIMIGLIA peraltro anni dopo arricchita da quella ferrovia detta delle meraviglie che prese a collegarla come qui si vede con Cuneo ed il Piemonte e di essa se ne è anche scritto molto pur se per la recente pubblicazione non si può ignorare questo bellissimo libro scritto da FRANCO DELL'AMICO ed FRANCO REBAGLIATI ed ornato da rare immagini pubblicato dal DOPOLAVORO FERROVIARIO DI SAVONA- SEZIONE CULTURA nel 1992 per i tipi dell'editrice Alzani di Pinerolo : meno noto invece, al modo che di seguito si tratta, come una linea ferroviaria sia scesa dal Piemonte sin ad immettersi su questa direttrice ed è anche poco noto che due città si contesero il ruolo di punti d'arrivo della linea ferrata proveniente dal Piemonte, precisamente SAVONA ed ONEGLIA. La scelta fu dibattuta per l'importanza che aveva questa facoltà di giungere rapidamente, rispetto ai tempi pregressi, alla Riviera. Il collegamento Piemonte Liguria avrebbe costituito un grande momento di sviluppo per l'incremento urbano e turistico di tutte le cittadine dell'arale ligure piemontese. La realizzazione di un CARDINE FERROVIARIO MARE-PADANIA-MONTI ebbe però, a seconda delle scelte possibili dei centri ove nel Ponente ligure giungesse la strada ferrata sabauda, fautori ed osteggiatori di distinte opzioni e la scelta finale si concretizzò dopo una lunga serie di dibattimenti parlamentari TUTTI QUI ANALIZZABILI LEGGENDO DALLA GAZZETTA UFFICIALE DEL REGNO PER L'ANNO 1856 questa serie di interventi parlamentari riassunti sotto voce:
MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI, STRADA FERRATA DAL CENTRO DEL PIEMONTE AL MARE LIGUSTICO VERSO LA RIVIERA DI PONENTE = dibattiti conclusisi con la sanzione per il compimento della LINEA FERRATA SAVONA-TORINO in preferenza alla variante detta LINEA FERRATA ONEGLIA-TORINO, argomento per il quale nella seduta del 12 giugno 1856 si assistette alla contrapposizione delle relazioni degli onorevoli BARBARAVA come leggesi in "relazione al Consiglio speciale delle strade ferrate intorno al progetto di una strada ferrata da Savona a Fossano" fautore della linea ferroviaria Torino - Savonaa e del conte Quarelli favorevole invece ad una"via ferrata che parta da Oneglia e conduca nell'interno del Piemonte" : contrapposizioni superate dalla ben motivata RELAZIONE AL CONSIGLIO DELLE STRADE FERRATE INTORNO AL PROGETTO DELLA STRADA FERRATA DA SAVONA A FOSSANO (12 GIUGNO 1856) che giustificò la preferenza da assegnarsi al TRONCO DI SAVONA rispetto a quello di ONEGLIA (e PORTO MAURIZIO) = è da precisare che, a prescindere da varie altra motivazioni,un peso notevole nella scelta effettuata ebbe un peso deisamente maggiore la condizione quale PORTO DI PRIMA CLASSE [ CHE N. CUNEO RIPRODUSSE NEL VOLUME SU EMIGRAZIONE ITALIANA in QUESTA STAMPA "SAVONA NEL 1863" (LIT. L. CENTURIONE, COLL. PALAZZO ROSSO. GENOVA)], dello SCALO COMMERCIALE DI SAVONA dotato quindi di una maggior importanza specialmente commerciale, rispetto a quello di seconda classe di ONEGLIA pur se il porto di questo centro quello onegliese fosse collegato in collaborazione allo scalo ancora minore di Porto Maurizio (qui le due località sono in immagini di metà '800, su disegno di Fleury e incisione di Boullemier).
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Questo moderno sistema di trasporti favorì alquanto il movimento turistico, incrementando altresì una più intensa espansione edilizia.
Abbiamo un'immagine, pubblicata sull'"Illustrazione Universale", dell'arrivo alla STAZIONE DI SANREMO dell'Imperatrice di Russia a testimonianza dell'uso che anche i grandi personaggi dell'epoca facevano del treno per raggiungere in modo veloce e comodo le ambite località turistiche in cui solevano trascorrere le loro vacanze.
Qui si vede il TRATTO FERROVIARIO DI BORDIGHERA in un acquarello a seppia di Domenico Cambiaso che come anche scritto nel libro sopra citato ebbe parecchio interesse per la ferrovia dal 1865 sin oltre la sua finalizzazione della "Litoranea" sino 1875 rappresentando pure altre località da essa attraversate. La STAZIONE DI BORDIGHERA in origine era davvero modesta ma visto il traffico e, anche qui, l'arrivo di imortanti figure della politica, dell'arte e della grande società (per tutti funga da esempio la REGINA MARGHERITA ospite assidua di Bordighera) si ritenne di doverla ampliare ed abbellire con lavori che si protrassero dal 1879 al 1882; fu così costruita a mezza via tra il nucleo originario del Borgo Marina ed il complesso staccato dell'Hotel d'Angleterre.
La STAZIONCINA DI VALLECROSIA ( in relazione alla quale si possono qui vedere lavori sulla linea ferrata in una fotografia del 1906 <) diede impulso all'area dei PIANI mentre un punto di riferimento straordinario (per il commercio, il turismo e l'imprenditoria) -dopo l'esistenza di questa prima INTEMELIA STAZIONE OTTOCENTESCA
divenne
data l'importante postazione confinaria
la GRANDE STAZIONE INTERNAZIONALE DI VENTIMIGLIA
la cui straordinaria efficienza venne completata solo in tempi posteriori con la realizzazione della TRATTA VENTIMIGLIA- CUNEO (TORINO), deludendo ancora una volta la speranza di Oneglia di diventare ulteriore punto di arrivo di una diramazione ferroviaria piemontese, un cui punto cardine -sulla storica DIRETTRICE DEL TENDA- fu come qui si vede la STAZIONE DI LIMONE PIEMONTE [opera che è opportuno sempre rammentare fu realizzata per lo straordinario impegno dell'onorevole ventimigliese GIUSEPPE BIANCHERI che il 29 luglio 1879 ottenne il Decreto Legge n.5002 prevedente la costruzione della Cuneo Ventimiglia con una spea di 33 milioni: iniziandosi i lavori nel 1883].

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