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LA CELEBRE VIA MEDIEVALE DETTA ANCHE UN POCO GENERICAMENTE FRANCIGENA (MA PER ESSERE ESAURIENTI IN VARIE OCCASIONI ASSUMEVA ANCHE NOMI ALTERNATIVI E PARIMENTI NON ERA UNA VIA IN SENSO MODERNO MA PIUTTOSTO UN COMPLESSO RAMIFICATO DI VIE E PERCORSI DESTINATO AD AMPLIFICARSI PER TUTTA EUROPA COL CRESCERE ESPONENZIALE DEL PELLEGRINAGGIO DI FEDE) NELLA SUA ACCEZIONE CULTURALMENTE PIU' CELEBRE CONDUCEVA I PELLEGRINI DA CANTERBURY A ROMA MA NELLA SUA ORIGINARIA CREAZIONE ED IDENTIFICAZIONE DOVEVA PIUTTOSTO IDENTIFICARSI COL TRATTO CHE DA TOLOSA PORTAVA A ROMA ENTRANDO IN ITALIA PER IL PIEMONTE, DAL MONCENISIO O DAL MONGINEVRO: NELL'IMMAGINE SI VEDE UN TRATTO DELLA "FRANCIGENA" DI CUI SI PROGETTA IL RECUPERO TURISTICO E CULTURALE. SI TRATTA DEL DI FORNOVO, ANTICO NODO FLUVIALE ROMANO E POI MEDIEVALE, CHE I VIANDANTI DELLA FEDE RAGGIUNGEVANO DA PARMA PASSANDO PER COLLECCHIO E POI RISALENDO FINO A TALIGNANO.
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Nel secolo XI si aprirono le strade dei pellegrinaggi e si delineò la figura dell'Homo viator che si avventurava lungo i sentieri d'Europa alla ricerca di una meta spirituale di salvezza eterna e di conferma della sua esistenza. Le mete ambite dai pellegrini erano sostanzialmente tre, la tomba di San Pietro, la tomba di San Giacomo e la tomba di Cristo. Flussi ininterrotti di nomadi si snodavano lentamente lungo le strade sfiorando le grandi cattedrali della Francia, le famose abbazie della Spagna, della Germania e dell'Italia.
Questo nomadismo, caratteristico del secolo XI, rifletteva mirabilmente l'instabilità del mondo medievale.
Il fenomeno dilagò in tutta Europa; non esistevano barriere geografiche, ma particolarismi culturali stratificati e continuamente mescolati dagli incontri casuali e dai rapporti economici tra le persone di differenti ordini sociali.
In questo contesto si inseriva la VIA FRANCIGENA cioè la strada (o più esattamente il complesso di strade) che nel Medioevo collegava il regno di Borgogna con l'Italia e che rappresentava il più importante canale di comunicazione con il Nord Europa.
Il nome FRANCIGENA deriva dal fatto che i primi segmenti di questa strada attraversavano le Alpi dalla Francia al Piemonte, passando per i valichi del Moncenisio, del Monginevro e del Gran San Bernardo; tale nome sarebbe poi rimasto a comprendere anche altri itinerari aperti al transito verso il centro e il nord Europa, fino al Mar Baltico da un lato ed al canale della Manica dall'altro.
La via Francigena non è nata, al contrario della rete delle comunicazioni imperiali, da un progetto strategico unitario, ma dalla necessità dei pellegrini di andare verso i luoghi consacrati per guadagnare la benevolenza di Dio.
La meta privilegiata dalla maggior parte dei pellegrini era Roma perciò, prima del Mille, la VIA FRANCIGENA veniva denominata VIA SANCTI PETRI o ROMEA, ed i pellegrini erano detti Romei.
I pellegrinaggi intorno all'anno 1000 partivano in modo più o meno spontaneo e dipendevano da iniziative individuali o di piccoli gruppi slegati tra loro.
Il primo Anno Santo, e quindi il primo invito universale al pellegrinaggio verso Roma, fu proclamato solo nel 1300, ad opera di Papa Bonifacio VIII.
Uno dei percorsi principali della via Francigena è stato ricostruito grazie al racconto di Sigerico, vescovo di Canterbury, che nel 994 fece un pellegrinaggio a Roma per ricevere l'investitura dal Papa Giovanni XV e scrisse un diario descrivendo le varie località visitate, permettendoci di seguire passo per passo il cammino da lui percorso.