Informatizzazione a cura di B. E. Durante

La così detta "Bibbia di Venezia", nel colofone posto alla fine dell'Apocalisse prima di una "Vita di San Giuseppe", porta l'affermazione che siffatta versione in volgare italiano della Bibbia è a lode di Dio, Maria e Santa Caterina: pare esser stata la prima intera bibbia italiana in caratteri gotici. Fu stampata da OTTAVIANO SCOTTO DA MONZA nel 1481, ed è attualmente conservata alla Biblioteca di Cambridge. In ambiente cattolico si diffuse anche la Bibbia Giuntina che fu la prima Bibbia in italiano volgare provvista di illustrazioni. Quest'ultime hanno un taglio narrativo e intendono essere un sussidio per la comprensione del testo sacro. Per quanto concerne il testo biblico, è utilizzato quello del Malermi con la Vulgata di Girolamo, sono confermati i libri apocrifi (Preghiera di Manasse, 3 Esdra). Tra i testi extra-canonici è presente anche la Lettera di Aristea a Filocrate, relativa all'origine della versione dei LXX.

















MONZA ha radici molto antiche: il territorio fu abitato da popolazioni celtiche, ma divenne un vero nucleo con i romani e prese il nome di MODICIA [MOEDITIA pare invece termine più recente e di origine erudita]. Con i Longobardi acquistò importanza e potere, tanto che venne scelta dalla regina Teodolinda come sua residenza e vi fece costruire un palatium e la Basilica di S. Giovanni Battista. Riusci' a mantenere la sua importanza anche sotto i Franchi e nel periodo di Berengario. Poi passò sotto il controllo di Milano seguendone tutte le vicessitudini. Nel 1324 venne assorbita dai Visconti che l'anno seguente tengono un castello. Nel 1499 è concessa in feudo ai Belgioioso, cui seguiranno i De Leyva e i Durini fino al 1797.
La basilica di S.Giovanni Battista (Duomo), è sicuramente il monumento più importante della città, voluta dalla regina Teodolinda nel VII sec. La basilica si presenta con una imponente facciata in marmo a fasce orizzontali bianche e verdi ed un grande rosone centrale, progettata da Matteo da Campione nel 1396, il quale apportò altre modifiche alla struttura.Il campanile alto 80 metri venne costruito nel 1606 da Ercole Turati. L'interno, a croce latina e tre navate, è ricco di affreschi e tele che documentano le stagioni della pittura lombarda fra gotico e rococò. Numerose sono le testimonianze a sua storia, come il prezioso paliotto d'altare, sbalzato su una lastra d'argento dorato, la cantoria in marmo nella navata centrale, attribuita a Matteo da Campione, la Cappella detta della Regina Teodelinda, ornata da pregevoli affreschi degli Zavattari (1444), dove è conservata la leggendaria "Corona Ferrea".
Dal Duomo si accede anche al Museo dove è custodito il famoso tesoro, la raccolta più ricca di cimeli d'arte barbarica tra il IV e IX secolo, tra cui il Dittico di Stilicone, 16 ampolline di stagno provenienti dalla Terra Santa, la Croce di Adaloaldo, l'Evangelario di Teodelinda, la Chioccia con i pulcini, il Reliquario del dente di S.Giovanni, oltre ad altri preziosi oggetti di epoche successive, come il Calice di Gian Galeazzo Visconti, gli arazzi Millefleures e l'antica collezione di argenterie lombarde dei sec. XVI-XIX. Vicino alla basilica, nel cuore del centro medievale, sorge l'Arengario, antico Palazzo del Comune eretto nel 1293. Al piano terra un ampio porticato e al primo piano una grande aula per le assemblee da cui si accede alla "parlera", un balcone a loggia da cui si arringava il popolo, mentre nella facciata opposta si alza la torre a cuspide del XIV secolo sormontata dai merli ghibellini.
Nel Museo del Palazzo comunale sono conservate le memone della città. Nel centro storico rimangono altre testimonianze architettoniche, come i resti del ponte d'arena di epoca romana di cui si può ancora ammirare una delle otto arcate, sostituito dall'ottocentesco Ponte dei Leoni.
E' poi da citare La "chiesa romanica di S.Maria in Strada", dalla ricca facciata gotico-lombarda con decorazioni in terracotta e la statua della Vergine con il Bambino di scuola francese posta alla sommità della fronte, alla quale si affianca il robusto campanile opera forse di Ambrogio da Milano (1357).
Risulta altresì interessante la "chiesa romanica di S.Pietro Martire", costruita nella prima metà del Trecento e sede del tribunale dell'inquisizione, nei pressi sorge pure la "chiesa di S.Maria del Carrobiolo", costruita nel XIII secolo dagli umiliati e trasformata nel corso del XVI e XVIII secolo.
Tra gli edifici non religiosi si deve menzionare la "Villa Reale" (esterna al borgo medievale), voluta dall'lmperatrice Maria Teresa d'Austria per il figlio Ferdinando e costruita tra il 1776 e il 1780 sotto la guida dell'architetto Giuseppe Piermarini. Notevoli sono il salone d'onore, gli appartamenti di Umberto I e Margherita di Savoia, la Cappella Reale, il Teatrino di Corte e la Rotonda affrescata dall'Appiani nel 1789 con episodi della favola di Amore e Psiche. Notevoli anche i giardini della Villa.
Nei pressi della Villa Reale, sorge la "Cappella Espiatoria" (1910) fatta costruire da Vittorio Emanuele III sul luogo dove nel 1900 l'anarchico Bresci uccise re Umberto I.